Alla 73.Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia nella sezione Orizzonti, dove l’Italia si è ripresa la sua rivincita con 6 pellicole selezionate, il documentario Liberami di Federica Di Giacomo che racconta gli esorcisti siciliani, già Miglior documentario Premio Solinas 2014, vince il Premio Orizzonti mentre il lungometraggio Il più grande sogno di Michele Vannucci, anch’esso già vincitore del Premio Solinas Experimenta 2015, soggetto tratto da una storia vera, vince la Menzione Speciale Fedic – Federazione Italiana Cineclub, entrambi film di interesse culturale realizzati con il contributo della direzione generale Cinema. “E’ un Esorcista senza effetti speciali ma con uguale tensione“, sottolinea Barbera. “Dal Leone d’oro a Sacro GRA non ha più senso mantenere la distinzione storica tra documentari e fiction, la contaminazione è continua, il documentario usa elementi narrativi e il cinema di finzione incorpora materiale del cinema in presa diretta sulla realtà. In Liberami c’è una tensione narrativa che non viene mai meno”. La vittoria di Federica Di Giacomo,riporta una regista italiana sul podio, dopo Roberta Torre nel lontano 1997.
Premio Pasinetti per il cast Piuma di Roan Johnson assegnato dal Sngci – Sindacato nazionale giornalisti cinematografici italiani, film di interesse culturale in concorso mentre tra gli italiani fuori concorso, sempre di interesse culturale, entrambi nella sezione Cinema Giardino, Tommaso di Kim Rossi Stuart vince il Nuovo Imaie Talent Award come miglior attrice emergente a Camilla Diana e L’estate addosso di Gabriele Muccino riceve il Premio della critica Soundtrack Stars Award 2016 riservato ogni anno ad un autore particolarmente significativo per il suo rapporto speciale con la musica – lo ha deciso la Giuria presieduta da Gianni Canova che, valutata la qualità complessiva della selezione di quest’anno dal punto di vista dell’attenzione alle sonorità del cinema, ha voluto sottolineare – oltre le scelte finali – l’originalità della sperimentazione sulla quale si fonda l’operazione ambiziosa di Martina Parenti e Massimo D’Anolfi in Spira mirabilis mentre il Premio Soundtrack Stars Award 2016 per la migliore colonna sonora tra i film presentati in concorso alla 73.ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica è stato assegnato a Konchalovsky per il film Paradise “per la scelta rigorosa di una sonorità intrinseca alla stessa struttura narrativa del film”. Al film di Piccioni Questi giorni– con le musiche di Valerio C. Faggioni – un riconoscimento speciale “per la perfetta sintonia delle scelte vocali con l’emotività e la sensibilità che il regista sottolinea nell’interpretazione delle giovani protagoniste del film”.
“Il cinema italiano non vive una stagione felice, abbiamo fatto per questo scelte rischiose, anche perché i film dei grandi maestri non erano ancora pronti, pensando più alle tendenze che ai valori assoluti” – commenta il presidente della Biennale, Paolo Baratta – tornate le star e tanti film americani – “segno del grande prestigio di questo festival“. “Tre film di fila che hanno vinto l’Oscar – aggiunge Barbera – sono stati lanciati qui: gli americani si sono resi conto che venire a Venezia, per quanto costi più di Toronto, è un buon investimento ed un ottimo trampolino internazionale. Poi vanno anche a Toronto perché è importante per il mercato domestico”. Baratta sottolinea la centralità della Mostra, che crea valore. “Lav Diaz è nato alla Mostra di Venezia, Tom Ford è nato alla Mostra di Venezia e Konchalovsky è nato alla Mostra di Venezia. La centralità di questa mostra è sotto gli occhi di tutti e la varietà dei premiati corrisponde alla varietà dei film presentati“.
Tornano con segni positivi anche i numeri di bilancio. Gli accreditati di Venezia 73 sono stati +5,14%, gli abbonamenti +10,63%, i biglietti venduti +16,75% per un totale poco sopra i 50 mila tagliandi. Appuntamento per la 74ma edizione al 30 agosto 2017.
Ma è nella 13.ma edizione delle Giornate degli Autori, sezione autonoma e indipendente della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, che i 2 i film italiani in concorso, di interesse culturale con contributo, Indivisibili di Edoardo De Angelis e La ragazza del mondo opera prima di Marco Danieli si aggiudicano rispettivamente il Premio Pasinetti per il miglior film, la menzione speciale alle esordienti Angela e Marianna Fontana e i Pasinetti per il miglior attore e la miglior attrice a Michele Riondino e Sara Serraiocco. Il film è già stato prenotato dai festival di Londra, Rekjavik, Busan in Sud Corea e in varie altre rassegne: La ragazza del mondo diventa un piccolo ‘caso’ alla Mostra del cinema di Venezia. E’ una sorta di opera simbolo delle Giornate degli Autori perché è stato realizzato da artisti e troupe che sono giovani laureati del Centro sperimentale di cinematografia.
La scuola, antica di 80 anni, continua ad essere propedeutica all’affermazione di giovani autori come per Edoardo De Angelis (Indivisibili), Roan Johnson (Piuma), Michele Vannucci (Il più grande sogno). Distribuito da Bolero, La ragazza del mondo, storia d’amore in uno sfondo religioso ortodosso de i testimoni di Geova, uscirà in sala a novembre. Dice Giorgio Gosetti, direttore delle Giornate degli Autori: “E’ un film su cui abbiamo fortemente scommesso insieme a Csc production e Rai Cinema ed è la dimostrazione che produttori istituzionali sanno oggi restituire al cinema italiano una sua identità internazionale capita e amata dal pubblico qui a Venezia, in particolare dal pubblico giovane“. Per Gosetti “è certamente l’opera prima della nostra selezione più apprezzata e se, come scrivono oggi i critici francesi di LesInRocks, è alle Giornate che si trova il senso del nuovo e il respiro del tempo, ci fa piacere che un film così lo incarni perfettamente“. Ulteriori informazioni su premi e premiati nei siti internet: www.labiennale.org; www.venice-days.com
No Borders – Un mondo dei migranti in realtà di Haider Rashid con Elio Germano è il vincitore della prima edizione del premio MigrArti alla 73° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, così ha deciso la giuria della nuova sezione dedicata ai corti e ai docufilm che vedono il coinvolgimento diretto dei nuovi italiani, guidata dal regista Ferzan Özpetek e composta da Enrico Magrelli, critico cinematografico, Mauro Valeri dell’Unar, Paolo Masini del MiBACT e il sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini.
A Naufragio con spettatore di Fabio Cavalli è andata la menzione speciale documentari mentre nella sezione fiction è un ex aequo tra Amira di Luca Lepone e Babbo Natale di Alessandro Valenti.
Il premio MigrArti della 73°. Mostra del Cinema della Biennale di Venezia raccoglie le 16 produzioni vincitrici del bando del Mibact per la promozione di progetti cinematografici capaci di contribuire alla valorizzazione delle culture delle popolazioni immigrate in Italia, anche nell’ottica dello sviluppo, del confronto e del dialogo interculturale. La storia della “statuetta” del premio Migrarti è di quelle di una Italia unita da Nord a Sud, da Lampedusa a Merano, in nome dell’integrazione: la studentessa del liceo artistico di Merano, Viktoria Tribus, ha vinto il concorso Un logo per Migrarti del MiBACT e l’ebanista di Lampedusa, Francesco Tuccio, ha dato vita al suo disegno con il legno originale delle barche dei migranti naufragate nel mediterraneo.
Il Ministro Franceschini presentando il premio a Venezia ha detto che “Con il progetto Migrarti stiamo cercando di colmare un colpevole ritardo e favorire la conoscenza delle tante culture e delle diverse comunità che vivono in Italia”. Il Comunicato Stampa del Ministro. Ulteriori informazioni nel sito internet: www.beniculturali.it