In sala dal 7 giugno La terra dell’abbastanza opera prima di Damiano e Fabio D’Innocenzo, 4 candidature ai Nastri d’Argento tra le quali Miglior Regista esordiente, realizzata con il contributo under 35 della direzione generale Cinema, prodotto da Pepito Produzioni e Rai Cinema, già nella sezione Panorama del Festival di Berlino: Mirko e Manolo sono due giovani amici della periferia di Roma. Bravi ragazzi, fino al momento in cui, guidando a tarda notte, investono un uomo e decidono di scappare. La tragedia si trasforma in un apparente colpo di fortuna: l’uomo che hanno ucciso è un pentito di un clan criminale di zona e facendolo fuori i due ragazzi si sono guadagnati un ruolo, rispetto e il denaro che non hanno mai avuto: un biglietto d’entrata per l’inferno che scambiano per un lasciapassare verso il paradiso. Con Andrea Carpenzano, Matteo Olivetti, Milena Mancini, Max Tortora, Luca Zingaretti, Demetra Bellina, Michela De Rossi. Ulteriori informazioni nel sito internet: www.adler-ent.com. Il video promozionale nel canale Cinemamibac su youtube
In sala dal 7 giugno l’opera prima di interesse culturale di Alfredo Fiorillo Respiri, una coproduzione italo polacca di L’Age d’Or, Agnus Dei Production, Agresywna Banda, presente fuori Concorso al Festival del Cinema Europeo di Lecce 2018, il film ha ottenuto 1 candidatura ai Nastri d’Argento al migliore attore protagonista: Francesco (Alessio Boni) un ingegnere quarantenne, dopo una misteriosa disgrazia si ritira a vivere in un paese sul lago d’Iseo. Con la figlia ancora piccola occupa l’antica villa di famiglia, una magnifica costruzione liberty in riva al lago. Nella grande casa vi è però un’altra misteriosa persona, di cui si percepisce soltanto l’eco del respiratore che la tiene in vita. Ma altre presenze non meno inquietanti, e certamente più pericolose, si muovono intorno alla villa.
Cos’è accaduto all’uomo e alla sua famiglia? Quali segreti nasconde? Saprà Marta, amica d’infanzia da sempre innamorata di lui, risvegliare Francesco dal torpore in cui è caduto e liberarlo dal dolore? E, soprattutto, riusciranno quanti gravitano intorno alla casa a sfuggire al pericolo che incombe sulle loro vite?
Respiri racconta come il dolore possa trasformare profondamente un uomo schiacciato dai ricordi, dal senso di colpa, dalle paure. Vuole inoltre mostrare fino a che punto un individuo sia in grado di accettare i percorsi dell’esistenza senza esserne vittima. Tra gli altri interpreti: Eva Grimaldi, Milena Vukotic, Nino Frassica, Pino Calabrese, Eleonora Trevisani, Lidiya Liberman. Ulteriori info nel sito internet: www.europictures.it. Il video promozionale nel canale cinemamibac
In sala dal 7 giugno anche l’opera seconda di Paola Randi Tito e gli alieni prodotto da BiBi Film Tv, Rai Cinema in associazione con Patrizio, con il sostegno della Regione Lazio e realizzato con il contributo della direzione generale Cinema, Premio Ettore Scola per il miglior regista a Paola Randi; Premio Gabriele Ferzetti per il miglior attore protagonista a Valerio Mastandrea al Bif&St – Bari International Film Fest: Il Professore (Valerio Mastandrea) da quando ha perso la moglie, vive isolato dal mondo nel deserto del Nevada accanto all’Area 51. Dovrebbe lavorare ad un progetto segreto per il governo degli Stati Uniti, ma in realtà passa le sue giornate su un divano ad ascoltare il suono dello Spazio. Il suo solo contatto con il mondo è Stella, una ragazza che organizza matrimoni per i turisti a caccia di alieni.
Un giorno gli arriva un messaggio da Napoli: suo fratello sta morendo e gli affida i suoi figli, andranno a vivere in America con lui.
Anita 16 anni e Tito 7, arrivano aspettandosi Las Vegas e invece si ritrovano in mezzo al nulla, nelle mani di uno zio squinternato, in un luogo strano e misterioso dove si dice che vivano gli alieni…
Nella vita mi sono purtroppo trovata a dover affrontare perdite importanti e quindi a pormi quella domanda universale che ho deciso di esplorare in questa storia: come facciamo ad affrontare la paura della morte e del dolore?
Qualche anno fa colsi mio padre assorto davanti al ritratto di mia madre, una bella fotografia di lei sorridente appesa nella sua camera. La memoria di mio padre si stava progressivamente sciogliendo come neve al sole, mia madre era scomparsa da più di dieci anni e lui passava ore in contemplazione del suo viso. Cercava di conservarne il ricordo. Da qui l’immagine che mi ha portato a sviluppare questa storia: un uomo nel deserto con delle cuffie sulle orecchie seduto accanto ad un’antenna puntata verso il cielo, in cerca della voce di sua moglie.
Mio padre è stato per me una guida formidabile per questo film. Quando si perde la memoria, si smarrisce anche l’identità e la realtà si ricompone e assume caratteristiche nuove. Chi perde la memoria non si riconosce e spesso non riconosce i suoi familiari, non è più lo stesso e allo stesso tempo lo è ancora, quindi diventa quasi un estraneo per i figli, i compagni, gli amici di sempre.
Ecco, io mi sono immaginata la realtà vista con gli occhi di qualcuno che aveva perso la memoria, una realtà ricomposta con le risorse straordinarie di coraggio, creatività, umorismo e straordinaria irriducibile leggerezza che appartenevano a mio padre.
Non poteva che nascerne un film di fantascienza (genere di cui sono appassionata fin da bambina) con al centro una famiglia.
È una storia piccola, di gente sospesa, sperduta in un luogo immenso: l’Area 51, il posto misterioso dove si dice che vivano gli alieni.
Una terra desolata come la Luna dell’Orlando Furioso, un luogo dove l’Umanità ritrova quello che ha perduto. Un villaggio di 54 abitanti in mezzo al deserto, cowboy e contadini, tutti convinti di essere custodi di un Universo più ampio e dei suoi segreti.
Una ragazza che organizza matrimoni a tema.
Un divano e un Professore.
È qui che si ritrovano Tito e sua sorella Anita. Spaesati, ma determinati a trovare una soluzione. Anita progetta la fuga, Tito vuole ad ogni costo parlare con suo padre ed è convinto che quell’uomo depresso sul divano, che a vederlo così non sembra granché, in realtà sia un grande scienziato e riuscirà ad aiutarlo.
E gli extraterrestri?
Beh, ci appartengono più di quanto non crediamo di sapere…(da Note di Regia)
Tra gli altri interpreti: Clémence Poésy, Luca Esposito, Chiara Stella Riccio, Miguel Herrera, John Keogh. Ulteriori info nel sito internet: www.luckyred.it. Il video promozionale nel canale Cinemamibac su youtube
In sala da giovedì 14 giugno l’opera prima di Paolo Sassanelli Due piccoli italiani prodotta da Mood Film, Duo Productions, Rai Cinema con il sostegno di BCC di San Marzano, Regione Lazio, Eurimages, Fondazione Apulia Film Commission e realizzata con il contributo della direzione generale Cinema: Il tema del film indaga, attraverso due personaggi borderline, i disagi e le difficoltà del vivere questo momento storico. La passiva accettazione iniziale dei due protagonisti di un’esistenza priva di stimoli ed emozioni, echeggia la deriva in cui spesso tutti noi rischiamo di essere trascinati. Il viaggio che i due protagonisti intraprendono rappresenta la necessità di reagire alle difficoltà, aprendo la porta e uscendo di casa alla ricerca della felicità. Le scoperte di situazioni, realtà e persone inaspettate che li travolgono e insegnano loro il senso della vita, dell’amore, della gioia, dell’emozione. E se accade a loro, così naif e improvvisati, inesperti della vita, può accadere a chiunque, purché si trovi il coraggio di andare incontro alle occasioni che la vita offre. Il film è il rocambolesco viaggio attraverso l’Europa di due amici un po’ naïf, Salvatore ( Francesco Colella) e Felice (Paolo Sassanelli), in fuga da un paesino della Puglia, che si ritrovano catapultati a Rotterdam e poi in Islanda. Per la prima volta nella loro vita scopriranno cosa significhi sentirsi vivi e felici.
Attraverso qualche disavventura e con l’aiuto della generosa e stravagante Anke (Rian Gerritsen), supereranno le proprie paure e inibizioni. Saranno travolti dalla vita, scoprendo la gioia di esistere e di provare e ricevere affetto e amore in uno strano triangolo di relazioni tipiche di una ‘famiglia moderna’, bizzarra e rassicurante al tempo stesso. Tra gli altri interpreti: Marit Nissen, Kenneth Herdigein, Tiziana Schiavarelli, Totò Onnis, Dagmar Lassander, Lia Cellamare, Mike Reus, Peter Michael Van Ijperen. Ulteriori info nel sito internet: www.luckyred.it. Il video promozionale nel canale Cinemamibac su youtube
In sala da giovedì 14 giugno Blue Kids di Andrea Tagliaferri opera prima di interesse culturale realizzata con il contributo della direzione generale Cinema. Prodotta da Archimede, Rai Cinema con il sostegno della Regione Lazio il film, già nella sezione Torino 35 del Torino Film Festival 2017 con Fabrizio Falco, Matilde Gioli, Agnese Claisse, Giustiniano Alpi, Lorenzo Gioielli, Silvana Bosi, Beatrice Cevolani, Irene Splendorini racconta di un fratello e una sorella che vivono il confine tra la consapevolezza dei propri gesti e la totale incoscienza di sé, fino a compiere un peccato senza possibilità di ritorno. Blue Kids è una storia d’amore e vendetta portata all’estremo, che trova fondamento nelle mancanze. La nostalgia della vita prima ancora di averla vissuta, la paura dei sentimenti, l’incapacità di comprenderli, conducono due fratelli in una bolla in cui tutto è possibile perché nulla sembra avere conseguenze. Come nei giochi che facevano da bambini. Questo loro stato d’animo è l’eco dei luoghi e delle atmosfere di una terra in cui gli inverni sono accompagnati da fitte nebbie e dove la modernità si affaccia prorompente, violenta e straniante come i loro gesti. Gesti fuori misura, la cui portata, e il cui senso, si perdono in questa solitudine. L’unico appiglio sembra essere il ricordo, lontano e confuso, di quando erano piccoli, cullati dai racconti della nonna e dai cartoni animati, in quella ingenuità in cui sarebbero voluti restare per sempre .La vendetta sta nel punire chi gliel’ha tolta, la purezza, quello sguardo spensierato che non avranno mai più, senza comprendere che la colpa non è di nessuno, se non della vita stessa. E allora tanto vale continuare a giocare. (da Note di Regia). Il video promozionale nel canale Cinemamibac su youtube
In sala da giovedì 21 giugno Dei di Cosimo Terlizzi prodotto da Buena Onda con il sostegno di Fondazione Apulia Film Commission e realizzato con il sostegno della Direzione Generale Cinema alle opera prime. Il film è ambientato in Puglia e racconta la vicenda di Martino, un giovane 17enne di provincia affascinato dalla vita dei ragazzi di città. Dibattuto fra il desiderio di studiare arte e le necessità della famiglia in precarie condizioni economiche, Martino cerca una soluzione nella vendita di un ulivo secolare di proprietà della famiglia. Il padre lo porta con lui a raccattare elettrodomestici dismessi per rivenderli. La madre, invece, lo sprona verso il diverso e le amicizie. I nuovi amici universitari rappresentano il futuro a cui aspira. Dei è un frammento sublimato dell’adolescenza del regista, e della sua lotta interiore, diviso tra il mondo rurale e la seduzione rappresentata da un gruppo di amici che riteneva inarrivabili. Urbanità e ruralità a confronto come metafora della sua condizione interiore: sono queste le due realtà che Terlizzi ha voluto rappresentare. L’amore per gli animali, la terra in senso viscerale, e il desiderio di conoscenza, di scoprire il diverso attraverso le fughe a Bari e all’università. La terra del protagonista è spiaggia della Grecia antica, con tutte le sue suggestioni storiche e artistiche. Il legame con la grecità è parte della personalità dell’autore, che proprio dalle statue di Efebo e Mercurio ha tratto ispirazione per la ricerca del giovane protagonista del film. Con Luigi Catani, Andrea Arcangeli, Martina Catalfamo, Fausto Morciano, Matthieu Dessertine, Angela Curri, Carla De Girolamo, Andrea Piccirillo, Porzia Petrone, Tano D’Amore, Vittorio Continelli. Ulteriori info nel sito internet: www.europictures.it. Il video promozionale nel canale Cinemamibac su youtube