
Si è aperto nei giorni scorsi a Dakar, in Senegal, il set di Io capitano, il nuovo film di Matteo Garrone, una coproduzione internazionale Italia/Belgio, prodotto da Archimede con Rai Cinema, in coproduzione con Tarantula, con la partecipazione di Pathé. Le vendite internazionali sono affidate a Pathé International. Io capitano è una fiaba omerica che racconta il viaggio avventuroso di due giovani, Seydou e Moussa (gli esordienti Seydou Sarr e Moustapha Fall), che lasciano Dakar per raggiungere l’Europa. Un’Odissea contemporanea attraverso le insidie del deserto, i pericoli del mare e le ambiguità dell’essere umano.
Scritto da Matteo Garrone, Massimo Gaudioso, Massimo Ceccherini e Andrea Tagliaferri, a partire da un soggetto dello stesso Garrone, che si è ispirato alle storie vere di Kouassi Pli Adama Mamadou, Arnaud Zohin, Amara Fofana, Brhane Tareke e Siaka Doumbia, tutti ragazzi che hanno compiuto davvero il viaggio dei due protagonisti del film. Le riprese si svolgeranno, oltre che in Senegal, anche in Marocco e in Italia, per un totale di 13 settimane.
La Fotografia è di Paolo Carnera, il Montaggio di Marco Spoletini, la Scenografia di Dimitri Capuani, i Costumi di Stefano Ciammitti, il Suono in presa diretta di Maricetta Lombardo, Sound design Mirko Perri, Trucco Dalia Colli, VFX supervisor Massimo Cipollina – Laurent Creusot.

Iniziate il 18 marzo le riprese di Mi fanno male i capelli il nuovo film di Roberta Torre, con Alba Rohrwacher e Filippo Timi. Un progetto di cui la regista ci aveva già parlato ai tempi della morte di Monica Vitti (qui l’intervista). Il film si ispira liberamente alla grande attrice, ma non è in alcun modo un biopic. È la storia di una donna di nome Monica, che perde la memoria e ritrova un senso alla propria vita identificandosi nei personaggi dei film interpretati da Monica Vitti. Edoardo che la ama profondamente spera che questo gioco la salvi e permette che diventi la loro nuova vita quotidiana. Il film è una produzione Stemal Entertainment con Rai Cinema, prodotto da Donatella Palermo con la quale Roberta Torre torna a lavorare dopo il felicissimo esordio Tano da morire, il musical sulla mafia che fece epoca. La fotografia è di Stefano Salemme e i costumi di Massimo Cantini Parrini, nominato agli Oscar per il suo lavoro in Cyrano.

Si stanno svolgendo a Torino le riprese del thriller L’uomo sulla strada, opera prima di Gianluca Mangiasciutti, regista e sceneggiatore dei cortometraggi di successo come Dove l’acqua con altra acqua si confonde, A girl like you – presentato alle Giornate degli Autori, vincitore del Premio Nuovo Imaie -, Je ne veux pas mourir e Butterfly. Il soggetto nel 2010 si è aggiudicato il Premio Solinas – Storie per il cinema, la sceneggiatura è di Serena Cervoni e Mariano Di Nardo. L’uomo sulla strada è interpretato da Aurora Giovinazzo (Freaks Out) e Lorenzo Richelmy (Il talento del calabrone), ed è prodotto e distribuito da Eagle Pictures. Completano il cast di questo thriller drammatico Astrid Casali, Eugenio Gradabosco, Marit Nissen, Jozef Gjura ed Elisa Lucarelli L’uomo sulla strada sarà al cinema in autunno, il progetto è realizzato con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte: Irene ha 8 anni quando assiste come unica testimone alla morte del padre per mano di un pirata della strada che scappa via. Perseguitata dal senso di colpa per non riuscire a ricordare il volto dell’assassino, Irene diventa una adolescente ribelle e introversa con l’unica ossessione di farsi giustizia. Abbandona la scuola e trova lavoro nella fabbrica di proprietà del glaciale e affascinante Michele che è proprio l’uomo che era al volante dell’auto. La ragazza sembra non riconoscerlo, lui invece non ha dubbi. Michele prova da subito un forte istinto di protezione verso la ragazza, che ben presto si trasforma in amore. Irene completamente all’oscuro inizia ad aprirsi e confidarsi proprio con l’uomo a cui sta dando la caccia. Mentre il cerchio si stringe attorno a Michele, qualcosa di inaspettato avviene…