Italy for Movies, 5 anni con uno sguardo green e un accordo con Netflix

Per festeggiare i cinque anni di attività, Italy for Movies (www.italyformovies.it), il portale gestito da Cinecittà in collaborazione con l’associazione Italian Film Commissions dedicato ai set dei film in Italia, incentivi alla produzione e itinerari cineturistici, è tornato a Venezia con due appuntamenti pensati per raccontare importanti novità, organizzati all’Italian Pavilion, lo spazio professionale dedicato all’industria dell’audiovisivo targato Cinecittà. Il panel Italy for Green (il 5 settembre scorso ) ha fatto il punto sulle pratiche sostenibili per la produzione e la promozione cinematografica: un argomento che il portale segue con particolare attenzione e che ora implementa con il filtro green che permette una ricerca tematica tra le news, e l’area green, dove sono raccolti i protocolli e i documenti sulle iniziative nazionali per una produzione audiovisiva sostenibile, rintracciabile all’interno della sezione Film Commission. Cornice ideale per annunciare il protocollo d’intesa tra Italy for Movies e Netflix è stato l’incontro dedicato al cineturismo (6 settembre) nel corso del quale è stato presentato l’accordo biennale, finalizzato alla valorizzazione e alla promozione territoriale dell’Italia e del Made in Italy. La collaborazione prevede l’arricchimento di contenuti editoriali di Italy for Movies con notizie, immagini, e curiosità sui luoghi delle riprese forniti da Netflix, così come la possibilità di organizzare di eventi congiunti e pubblicazioni per la promozione delle location italiane. Al panel, moderato da Bruno Zambardino, Responsabile Affari UE e Coordinamento istituzionale Italy for Movies (Cinecittà/ DGCA MiC), hanno partecipato: Maria Grazia Fanchi, Professoressa Ordinaria di Cinema, Fotografia, Televisione; Direttrice ALMED Alta Scuola in Media Comunicazione e Spettacolo (Università Cattolica del Sacro Cuore), Cristina Priarone, Presidente Italian Film Commissions, Carmen Diotaiuti, Responsabile operativo e vicedirettore Italy for Movies, Andrea Lolli, ricercatore e consulente in materia di cinema e turismo, Alexander Long, Public Policy, Netflix. Negli ultimi cinque anni Italy for Movies si è rinnovato ed è cresciuto, diventando un punto di riferimento per addetti ai lavori e appassionati di cinema, sia italiani che internazionali grazie alla doppia versione in lingua italiana e inglese. Attualmente vanta un database di oltre 2.000 location, a copertura di tutta la penisola, tutte rintracciabili attraverso un motore di ricerca che le rende immediatamente visibili su mappa, aggiorna costantemente le proprie schede sugli incentivi alla produzione per girare in Italia: ad oggi circa 120 tra regionali, nazionali e sovranazionali, e quelle dedicate a film, serie tv e videogiochi, ormai 800. Dal 2019 è una testata giornalistica che segue quotidianamente le notizie e gli aggiornamenti di settore. Nella sua sezione itinerari offre la possibilità di esplorare la mappa d’Italia e pianificare un viaggio tra i set più iconici di film, serie tv e videogiochi, creando e salvando un percorso personalizzato nella propria area riservata. Così come permette di lasciarsi ispirare dai luoghi del cinema muovendosi tra gli oltre 70 itinerari suggeriti dalla redazione. Un cospicuo archivio di informazioni disponibile anche su mobile grazie all’apposita app, disponibile per IOS e Android, che consente ad addetti ai lavori, turisti e appassionati cinema di usufruire di tutti i servizi in modo geolocalizzato.

Un anno Luce: Una casa per il documentario italiano e un trampolino per portare il genere all’estero e al grande pubblico. Questa è la factory produttiva di Luce Cinecittà, che ha presentato oggi nell’ambito della 79ma Mostra del Cinema di Venezia, ‘UN ANNO LUCE’, la sua nuova linea editoriale di film documentari. Una line-up di titoli nuovi, i lavori di autori affermati e di giovani talenti, una più forte attenzione alle produzioni indipendenti. Soprattutto una visione rinnovata per portare i documentari prodotti a una più ampia platea di spettatori. A raccontare la nuova mappa produttiva e il nuovo disegno editoriale, la presidente di Cinecittà Chiara Sbarigia, con Enrico Bufalini, Direttore Cinema e Documentaristica e Archivio Luce Cinecittà. Un marchio, quello di Luce Cinecittà, che in 10 anni ha prodotto un’offerta di oltre 200 titolie che ha svolto un ruolo importante per la promozione di un genere, che è oggi forse il più vitale del nostro cinema, accompagnandolo nei più importanti festival e premi internazionali con maestri del calibro di Gianni Amelio, Ettore Scola, Ermanno Olmi, il pioniere della documentaristica Folco Quilici, e più recentemente Pietro Marcello, Alice Rohrwacher, Wilma Labate, Costanza Quatriglio, per non citarne che alcuni. Forte della sua storia, che gli ha consentito di ottenere premi internazionali come l’Orso d’Oro a Berlino a Gianfranco Rosi, e due nomination agli Oscar, ma consapevole di un mercato in rapida evoluzione, Luce Cinecittà rinnova oggi la sua strategia produttiva.Innanzitutto, implementando le coproduzioni con partner importanti come Rai Cinema, Rai Documentari, Sky, e con il variegato mondo della produzione indipendente, garantendo una presenza maggiore nei palinsesti televisivi.Poi, sistematizzando la fase di valutazione dei progetti, attraverso la creazione di un comitato editoriale interno, dedicato all’analisi e alla catalogazione delle singole proposte ricevute. Una particolare attenzione è stata dedicata all’equilibrio di genere, che quest’anno ha visto venire alla luce i bei documentari Bella Ciao! di Giulia Giapponesi, Hotel Sarajevo di Barbara Cupisti, e i nuovi lavori di Giovanna Gagliardo, Wilma Labate, Adele Tulli, Laura Chiossone. Sempre più centrale il posizionamento dell’Archivio Luce, immenso patrimonio di immagini cinematografiche, dal 2013 entrato ufficialmente nel Registro ‘Memory of the World’ dell’Unesco, con l’obiettivo di utilizzare i suoi straordinari materiali per trovare sguardi originali e contemporanei per raccontare da vicino la nostra storia e la nostra realtà. Nell’ottica di raggiungere diverse fasce di pubblico, alla produzione di dvd, supporto ormai molto di nicchia, è stata affiancatala produzione di podcast. I primi quattro sono stati coprodotti con Chora Media (su Pier Paolo Pasolini / host Walter Siti,La ballata dell’Andrea Doria/ host Luca Bizzarri,La battaglia di El Alamein/host Pablo Trincia. Il quarto, in arrivo, La lunga strada delle donne sulla via dei diritti/ host Cristiana Capotondi). In sintesi, si è lavorato perampliare le prospettive, a partire dai format del racconto, sempre attenti a tutti i generi: storici, “current” e di inchiesta, crime, arte, senza abbandonare gli anniversari più importanti.Un laboratorio eclettico di ricerca su stili, talenti, conoscenza ed emozioni, che il pubblico trova nella nuova line-up di Luce Cinecittà. I nuovi titoli prodotti, coprodotti, distribuiti da Luce Cinecittà per il 2022/2023 nel sito internet: www.cinecitta.com Qui di seguito il video promozionale

La nuova era di Cinecittà: Without Blood di Angelina Jolie, tratto dal romanzo di Alessandro Baricco, con Salma Hayek e Demián Bichir, Conclave di Edward Berger con Ralph Fiennes e Stanley Tucci, Finalmente l’alba di Saverio Costanzo con Lily James e Willem Dafoe, l’opera prima di Paola Cortellesi prodotta da Wildside per Vision Distribution, la serie M, tratta dai libri di Antonio Scurati e diretta da Joe Wright, il nuovo film di Pietro Castellitto, Il comandante di Edoardo De Angelis scritto con Sandro Veronesi. Sono solo alcuni dei titoli in lavorazione a Cinecittà che “non mai è stata così piena di produzioni cinematografiche seriali, internazionali, italiane e televisive”, come ha raccontato l’amministratore delegato Nicola Maccanico, alla Mostra di Venezia, durante un incontro informale con i giornalisti. La parola chiave è “futuro” per gli Studios che stanno vivendo un rinnovamento totale. “Stiamo lavorando per far crescere Cinecittà con un progetto ambizioso e preciso di sviluppo. Abbiamo già il tutto esaurito per le produzioni per il 2022 ed il primo semestre del 2023, stiamo lavorando per ottenere lo stesso risultato per il secondo semestre del nuovo anno”, ha detto Maccanico. “Vogliamo fare in modo che sia una infrastruttura di riferimento per il paese, con i conti in ordine. Nella prima fase bisognava far funzionare l’esistente, 19 teatri di posa con maestranze di alto livello, ad aprile 2021 i teatri erano al 40-50% con solo un paio di produzioni in media, oggi abbiamo la piena occupazione dei teatri con 11 produzioni sul set e 5/6 per i servizi di post-produzione, con una media di ingresso a Cinecittà di circa 2.500 persone. Ci sono produttori italiani e produttori indipendenti, streamers, major”. L’impegno riguarda anche l’innovazione tecnologica e la sostenibilità, che sono fondamentali per essere protagonisti sul mercato. Sul versante ecologia abbiamo l’obiettivo del carbon neutral in 5 anni, dell’impatto zero entro il 2030. “Sono parametri che incidono anche sulla scelta delle produzioni”. È attivo uno smart stage tra i più grandi d’Europa. Il nuovissimo T18 comprende uno smart stage con il ledwall per ricreare ogni tipo di ambiente digitale ad altissima definizione: una tecnologia in grande sviluppo. “Siamo passati dal VR con il green screen, che prevedeva una complessa postproduzione, al mondo dei led wall dove si lavora principalmente in pre-produzione. Cinecittà offre uno Smart stage con uno schermo di 350 mq e dove si può ricostruire qualsiasi ambiente. Pura avanguardia. La prima a utilizzarlo è stata Angelina Jolie“. Maccanico sottolinea un aspetto generale: “I grandi teatri di posa funzionano se funziona il sistema-Paese. Per esempio gli incentivi alle produzioni”. E’ concreto dunque l’obiettivo di un ritorno all’utile per i bilanci di Cinecittà, traguardo fissato dal piano industriale per il 2023. È stato poi incrementato in modo decisivo il rapporto con i grandi player dell’audiovisivo. Cinecittà ha siglato un contratto strategico con Fremantle che prevede l’affitto continuativo di 6 teatri di posa di Cinecittà per cinque anni, per film e serie tv, italiani e internazionali e nuovi importanti accordi sono stati firmati con i Lumina Studios per quattro teatri siti a Roma Nord per il periodo che servirà alla realizzazione dei nuovi teatri di posa. Il futuro di Cinecittà è strettamente legato al raggiungimento degli obiettivi del PNRR, che prevede investimenti per 260 milioni di euro entro il 2026. “Costruiremo cinque nuovi teatri di posa nella Cinecittà esistente passando da 18mila a 30mila metri quadrati di capacità produttiva. Cercheremo così di superare uno dei limiti della Cinecittà di oggi, che ha alcuni teatri troppo piccoli per quelle che sono le necessità attuali, realizzando ulteriori spazi per produzioni di alto livello e per la serialità. Il primo teatro che costruiremo grazie al PNRR sarà un teatro da 3.500 mq. Il più grande di Cinecittà”. Oltre all’area attuale (circa 40 ettari) è in corso di perfezionamento l’acquisizione di un terreno di 31 ettari grazie a un pre-accordo con Cassa depositi e prestiti. Verranno costruiti 8 nuovi teatri di posa su 15 ettari, mentre i restanti 16 ettari saranno destinati alle scenografie all’aperto, il cosiddetto backlot. Entro il giugno 2023 dovrebbero essere assegnate le gare per l’ampliamento dell’attuale Cinecittà. “Non vediamo l’ora di avere i nuovi spazi per far fronte alla grande domanda in corso – ha concluso Nicola Maccanico – Avere una Cinecittà più grande consentirà di lavorare su film ancora più grandi e ricercare ulteriori accordi quadro”. Più in generale, Maccanico ha sottolineato l’importanza della sala, “il luogo dove si fruisce al massimo livello l’esperienza cinematografica, non è un caso leggere sui media ipotesi di piattaforme che starebbero pensando di acquisire dei circuiti”, mentre a proposito della ricerca SWG presentata dalla DGCA qui a Venezia, ha affermato: “Ci dice principalmente tre cose. Che chi guarda le serie a casa va anche in sala, che c’è una richiesta concentrata su alcuni generi e sulla qualità dell’esperienza, infine che le finestre non sembrano essere la soluzione al problema”.

Dal 20 settembre pressoCineteca Milano Arlecchino prosegue la rassegna dedicata ai titoli cult, intramontabili capolavori, classici da vedere e ridere solo sul grande schermo del cinema. Apre questo quarto calendario Questa è la mia vita (Vivre sa Vie, 1962) di Jean-Luc Godard, vincitore del Premio speciale della giuria alla Mostra di Venezia del 1962, che racchiude uno dei personaggi più intensi della prima metà degli anni Sessanta, un’opera complessa, struggente, profondamente drammatica e riflessiva. Un’occasione per ricordare il padre della Nouvelle Vague, appena tristemente scomparso, lasciando tutti con un immenso vuoto nel cuore. Il programma poi prevede la proiezione di Lettera da una sconosciuta (1948) di Max Ophüls, ambientato in una Vienna innevata tutta ricostruita in studio, una storia d’amore struggente, una delle più alte vette di uno dei più grandi cineasti di sempre.

La SIAE entra ufficialmente a far parte della FAPAV – Federazione per la Tutela delle Industrie dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali, formalizzando così una importante collaborazione attiva da molti anni nella lotta alla pirateria, sia sotto il profilo dell’enforcement sia sul versante dell’educational e della sensibilizzazione verso il grande pubblico. “Siamo lieti di dare il benvenuto in FAPAV a SIAE e ringrazio il Direttore Generale Gaetano Blandini per il sostegno e la disponibilità dimostrata. L’ingresso di SIAE in FAPAV rappresenta il compimento di un importante percorso portato avanti in tutti questi anni nonché la valorizzazione di questa collaborazione” – ha dichiarato il Presidente FAPAV Federico Bagnoli Rossi. “Gli obiettivi condivisi nel contrasto alla pirateria audiovisiva e la sinergia trasversale su vari progetti ci consentirà di massimizzare gli sforzi e aumentare i risultati, in uno scenario che continua a richiedere la massima attenzione”. “Felici di aver aderito a FAPAV, il soggetto più rappresentativo in Italia che si occupa di lotta alla pirateria audiovisiva, per unire maggiormente gli sforzi nei confronti di un intento comune che ci vede totalmente partecipi e impegnati per promuovere la legalità nell’industria culturale italiana” – prosegue Blandini. “La pirateria costituisce un danno enorme per gli autori, gli interpreti e tutti coloro che lavorano nella creazione e realizzazione di un’opera. È indispensabile oggi più che mai fare squadra e tessere strategie comuni finalizzate a contenere in modo efficace l’illecito che depaupera l’industria della creatività nazionale”.

Torna, nelle sale cinematografiche di Roma e del Lazio, la rassegna “I Grandi Festival (Cannes, Locarno e Venezia) a Roma e nel Lazio” che quest’anno si terrà dal 23 settembre al 2 ottobre 2022. Una finestra privilegiata sulle ultime tendenze del cinema internazionale attraverso la selezione delle ultime opere in concorso, che ha l’obiettivo di valorizzare l’importanza dell’esperienza cinematografica in sala, offrendo al vasto pubblico un confronto attraverso opere di grande valore artistico, La presentazione ufficiale dell’iniziativa avrà luogo martedì 20 settembre alle ore 11:30 presso la sede ANEC in via Largo Italo Gemini 1 (angolo Via di Villa Patrizi 10, Roma). Alla conferenza stampa parteciperanno gli organizzatori e i principali esponenti dei sostenitori e partner coinvolti. “I Grandi Festival (Cannes, Locarno e Venezia) a Roma e nel Lazio” è realizzato da Anec Lazio con il sostegno del Ministero della Cultura (Direzione Generale Cinema e Audiovisivo) e Regione Lazio, con la preziosa collaborazione di: Fondazione Cinema per Roma, Festival di Cannes, Locarno Film Festival, Fondazione Biennale di Venezia, Ambasciata di Svizzera in Italia, Istituto Svizzero di Cultura, Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani (SNCCI, sezione Lazio), Giornate degli Autori, Settimana della Critica. Media partner: Dimensione Suono Soft e Mymovies.it. Ulteriori info nel sito internet: http://www.aneclazio.com/
SPOTLIGHT ITALY! A strategic film partner – Durante il TIFF-Toronto International Film Festival gli esperti dell’industria cinematografica italiana offrono approfondimenti e aggiornamenti sugli incentivi finanziari in Italia. Sarà possibile incontrare assieme a Roberto Stabile, Advisor per l’Internazionalizzazione e Responsabile dei Progetti Speciali, DGCA-MiC a Cinecittà, Iole Maria Giannattasio e Cristina Priarone, tra i maggiori esperti italiani di industria cinematografica e politiche pubbliche.Iole Giannattasio è Responsabile degli Affari Internazionali e Giuridici, Unità di Ricerca DGCA-MiC,. Cristina Priarone è Presidente di Italian Film Commissions e Direttore della Roma Lazio Film Commission.Tra i temi che saranno trattati, gli incentivi alla distribuzione internazionale per i film italiani, gli incentivi regionali per le riprese in Italia, le coproduzioni con l’Italia, il sostegno del settore pubblico e i benefici per le coproduzioni non italiane che intendono girare in Italia.Vai all’evento