
Eletti i giornalisti cinematografici che guideranno le iniziative SNGCI per il prossimo triennio. Sono la presidente uscente Laura Delli Colli (78 voti), la vicepresidente uscente Fulvia Caprara (48), Paolo Sommaruga (45), Stefania Ulivi (34) e in ex aequo Oscar Cosulich, Maurizio di Rienzo e Susanna Rotunno (31). Primo dei non eletti Fabio Falzone (28). Hanno riportato voti anche Francesco Gallo (25), Sabrina Rappoli (19), Annamaria Piacentini (9) e Federico Fumagalli (2). L’esito del voto – sul quale è stata necessaria una verifica supplementare nel conteggio – determina ora, in presenza dell’ex aequo emerso per il quinto posto, la necessità di armonizzare la volontà degli elettori con le norme statutarie, essendo 5 i componenti previsti dallo Statuto. Il nuovo assetto sarà comunque definito nella riunione che spetta al consigliere anziano, anche coordinatore della Commissione elettorale, Romano Milani, convocare ‘in presenza’ nei prossimi giorni, tenendo conto, in questa settimana, dell’assenza di alcuni colleghi eletti per impegni professionali che non consente di riunirsi immediatamente. Con il nuovo direttivo, completato dalla nomina del presidente, saranno rinnovati anche gli altri incarichi previsti dallo Statuto: segretario generale, amministratore e sindaco revisore. Sempre nella seduta d’insediamento sarà definita anche la composizione del nuovo Consiglio Nazionale. La Commissione di garanzia –i colleghi Romano Milani, Franco Mariotti e Francesca Pierleoni – ha compiuto le verifiche del voto sulle 87 schede scrutinate esternamente al Sindacato rispettando i principi di privacy e ringrazia chi ha scelto di candidarsi per dare il suo contributo al nuovo gruppo di lavoro che sarà in carica fino al 31 dicembre 2024.

Al via la prima edizione del premio ‘Claudio Carabba’ dedicato ai giovani critici cinematografici del futuro. A poco più di un anno dalla sua scomparsa, debutta il premio pensato per ricordare il giornalista, studioso, e ‘anima’ dello Spazio Alfieri di Firenze. L’iniziativa, si spiega in una nota, è legata alla rassegna ‘Scelti dalla critica’, ideata proprio da Carabba, che il martedì dal 22 febbraio al 5 aprile proporrà proiezioni in lingua originale sottotitolate, introdotte da uno dei soci del ‘Sindacato nazionale critici cinematografici italiani gruppo toscano’ con ospiti autori, attori e registi. L’obiettivo è creare i nuovi critici del futuro tra gli studenti maggiorenni delle scuole secondarie fiorentine, stimolandone quelle qualità che per il critico e accanito cinefilo sono essenziali: curiosità ed entusiasmo. Si vuole contribuire così alla partecipazione dei giovani alla visione dell’opera cinematografica con uno sguardo più attento e motivato, capace di ‘esprimersi’ attraverso un elaborato scritto, sintesi critica e costruttiva scaturita dalla visione dei film proposti in rassegna allo Spazio Alfieri. I partecipanti al premio dovranno vedere almeno tre dei sette film della rassegna ‘Scelti dalla critica’ e scrivere una recensione o un saggio da sottoporre alla giuria.

A.G.I.C.I. – Associazione Generale Industrie Cine-Audiovisive Indipendenti, l’Assemblea dei soci rinnova il Direttivo Nazionale: la nuova Vicepresidente è Ines Vasiljevic. Nata in Croazia, ha conseguito la laurea al DAMS di Torino e il diploma in Produzione al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma ed è alumna di Maia Workshop – programma di alta formazione sostenuto da Creative Europe Media. Ha lavorato come produttore freelance per Indigo Film in progetti documentari di respiro internazionale (Sloow food story di Stefano Sardo e La nave dolce di Daniele Vicari); è stata produttore delegato per varie società indipendenti seguendo sia sviluppi che produzione e per le case di produzione Ascent e Groenlandia ha prodotto Sembra mio figlio di Costanza Quatriglio, Ovunque proteggimi di Bonifacio Angius, Il Primo Re di Matteo Rovere, Shadows di Carlo Lavagna e co-prodotto France di Bruno Dumont e Onoda di Arthur Harari. Nel 2015 ha fondato con Stefano Sardo una propria società di produzione, la Nightswim, con cui ha prodotto LikeMeBack di Leonardo Guerra Seràgnoli e il debutto alla regia di Stefano Sardo Una Relazione; ha co-prodotto il documentario Alla salute di Brunella Filì, il film Assimetria di Masa Neskovic e Gli indifferenti di Leonardo Guerra Seràgnoli. È co-fondatrice e direttrice artistica del Festival Internazionale Kinookus di Ston (Croazia) e insegna al CSC di Roma.

ll Museo del Cinema di Torino proroga fino al 15 maggio la mostra Diabolik alla Mole. La decisione alla luce del grande successo che ha riscontrato fino ad ora l’esposizione, allestita al piano di accoglienza della Mole Antonelliana. Per il giorno di San Valentino è inoltre prevista una speciale promozione 2×1 per tutti i ‘partner in crime’. Le coppie potranno quindi visitare con un solo biglietto la mostra, che tra i suoi temi tratta anche la storia d’amore tra Diabolik e Eva Kant.

Si chiama (R)esistenze la rassegna cinematografica organizzata da Movieday per celebrare l’8 marzo: il filo conduttore è lo sguardo delle donne che raccontano le loro battaglie in diverse parti del mondo. La tre giorni presenterà i documentari I am the revolution di Benedetta Argentieri, Tutte a casa – memorie digitali da un mondo sospeso di Nina Baratta, Cristina D’Eredità e Eleonora Marino, Il terribile inganno di Maria Arena. In tutta Italia sono diverse le città che ospiteranno la rassegna: Pisa (Teatro Nuovo 15 febbraio- 22 febbraio-1 marzo) Torino (Cinema Ambrosio, 16 febbraio-23 febbraio-2 marzo), Bari (Splendor 28 febbraio- 7 marzo-14 marzo e 1-8- 15 marzo), Bologna (Galliera 8-15-22 marzo), Milano (Anteo 8-10-14 marzo), Genova (Nickelodeon 10-17-24 marzo). Nella rassegna (R)esistenze le donne sono registe e autrici ma anche protagoniste. Si va infatti dalla lotta in Afghanistan e Medio Oriente al movimento “Non Una di Meno” in Italia, passando attraverso le case in lockdown, per raccontare come le donne hanno affrontato l’emergenza pandemica: le tre proiezioni saranno arricchite dall’incontro con le autrici e tante ospiti che hanno condiviso e reso possibile il progetto. (R)esistenze è stata pensata come un evento itinerante: proprio per questo per chi volesse ospitarla nella propria città basta richiederlo sul sito Movieday, compilando il form. C’è un interrogativo che risuona in I am the revolution: “Quale rivoluzione è più difficile della rivoluzione delle donne?”. A chiederselo con una domanda retorica è Yanar Mohammed che è una leader politica femminista in Iraq. Yanar è una delle donne protagoniste del film che è diventata guida e liberatrice di altre donne. Proprio come Selay Ghaffar, che in Afghanistan, continua a spingere la popolazione ad andare a scuola e a organizzare corsi di alfabetizzazione in tutto il Paese: in Afghanistan solo il 16% delle donne sa leggere e scrivere. E anche come Rojida che in Rojava tra Siria e Turchia organizza la resistenza curda contro il fondamentalismo islamico, guidando un esercito di combattenti. Sono tre protagoniste che, seguite da una comunità di donne, riescono a praticare la democrazia più avanzata che possiamo immaginare in contesti meno favorevoli possibili. Una vera ispirazione per le future generazioni e anche per il nostro Paese.Proprio dall’Italia è partito Tutte a casa – Memorie digitali da un mondo sospeso, un film totalmente partecipato, nato da una call: nel marzo 2020 si è chiesto a donne di tutte le età e provenienze sociali di inviare video, realizzati con lo smartphone, in cui narrassero la loro “quarantena”. Dagli 8.000 video inviati da circa 500 donne, supportate da una regia a distanza, grazie ad un montaggio poetico e ritmato, ne è nato un affresco di voci del lockdown da marzo a giugno 2020 in Italia, narrato dal punto di vista delle donne. Le protagoniste raccontano così “la versione delle donne” della pandemia intrecciando, senza saperlo, parole chiave come casa, corpo, cura, crisi, rinascita e libertà. Il film è stato realizzato grazie ad un crowdfunding su Produzioni dal Basso. Nel film Il Terribile Inganno di Maria Arena. Qui la regista, telecamera sempre in mano, gira per raccontare il movimento Non Una di Meno. Un vero e proprio lavoro di documentazione di ciò che le “nuove femministe” hanno fatto in risposta alla violenza di genere tra il primo sciopero globale dell’8 marzo 2017 e l’8 marzo 2020, caduto proprio in concomitanza con il primo giorno del lockdown. Confrontandosi con le più giovani la regista Maria Arena si interroga e fa introspezione su se stessa e sulle sue relazioni con il mondo delle donne e degli uomini: il privato diventa politico ancora una volta. Scoprendo che di femminismi non ce n’è mai abbastanza.

Si è conclusa la prima fase di selezione de La Bottega della Sceneggiatura, l’iniziativa di Premio Solinas e Netflix rivolta a giovani autrici e autori che rappresentano la multiculturalità italiana e che desiderano sviluppare storie per serie TV. I 530 progetti pervenuti all’iniziativa sono stati attentamente valutati dalla Giuria composta da: Isabella Aguilar, Laura Colella, Collettivo Grams* (Antonio Le Fosse, Marco Raspanti, Re Salvador, Eleonora Trucchi), Jacopo del Giudice, Margherita Ferri, Annamaria Granatello, Filippo Gravino, Mohamed Hossameldin, Guido Iuculano, Michele Pellegrini, Ludovica Rampoldi, Stefano Sardo, Davide Serino, Milo Tissone e Alice Urciuolo che hanno selezionato le autrici e gli autori che prenderanno parte al primo Laboratorio di Orientamento. I 18 selezionati per questa fase sono: Antologia del Folklore: Aguscello di Giulia Castagnetti e Gian Marco Foschini; Bugs di Daniel Coffaro e Claudia Grande; Comete di Sara Ines Hernandez; Edelweiss Black di Alvaro Diez Valle e Michele Bezziccheri; Galena di Marco Panichella; Has Been di Emanuele Mochi e Valerio Burli; I Pastori del Mondo Velato di Cristina Sponchiado e Giada Cocchetto; Il Peso del Mondo di Jacopo Cazzaniga; Irrevocabili di Eduardo Bigazzi; Kill Garibaldi di Gianmarco Santoro ed Eduardo De Mennato; Lavatanium di Luca Puggioni e Caterina Gastaldi; Le Figlie di Roma di Federica Baggio e Anna Leccia; Le Pietre di Gualtiero Tita; Michelangelo di Davide Cescutti e Marco Stampone; Miele Amaro di Ernest Dan Azobor; Sole Artificiale di Margherita Arioli e Valentina Morricone; Tre Padri contro Tre Padri di Luigi Manca; Women War di Chiara Zago.

Si terrà dal 10 febbraio al 26 maggio al Cinema Rossini di Venezia la terza edizione della rassegna cinematografica Classici fuori Mostra. Festival permanente del cinema restaurato , organizzato dalla Biennale di Venezia in collaborazione col Circuito Cinema del Comune ei docenti delle classi di cinema dell’Università Ca’ Foscari e Iuav. Saranno presentati quattordici classici e un “dietro le quinte”, recentemente restaurati dalle principali cineteche di tutto il mondo, in versione originale con sottotitoli in italiano. Ogni film sarà preceduto dalla presentazione di un esperto e seguito da una sessione di domande e risposte col pubblico. Ad aprire la rassegna sarà un classico, The French Connection-Il braccio violento della legge (1971) di William Friedkin, con Gene Hackman, Fernando Rey e Roy Scheider, nuovo poliziesco americano anni Settanta che ha rivoluzionato le regole del noir investigativo, influenzando il cinema d’azione successivo e premiato con cinque Oscar. Per direttore della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, Alberto Barbera , “con la terza edizione non solo si dà continuità a un’idea di proposte che eccedono il periodo canonico di svolgimento della Mostra del Cinema, rivolgendosi ai residenti, ma si propone un Che consiste nel coinvolgere, con la concreta e preziosa collaborazione delle Università cittadine e dei suoi docenti di cinema, la vasta popolazione studentesca che anima Venezia, con l’ambizione di accoglierla tra i protagonisti di questa iniziativa”.