
Il 3 novembre 2021 Monica Vitti compie 90 anni e lei rimane nella memoria collettiva insieme al suo indimenticabile profilo di donna e di attrice. Icona della modernità, Monica Vitti ha interpretato con i suoi personaggi femminili quasi 40 anni di trasformazioni del ruolo della donna nella società italiana, entrando nell’immaginario collettivo.
Torino la ricorda con “Noi Vitti siamo fatte così”, progetto promosso e organizzato da Distretto Cinema a cui collaborano Archivio Michelangelo Antonioni di Ferrara, Museo Nazionale del Cinema di Torino, Centro Culturale Polo del ‘900, Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale, Lavazza Eventi e MyMovies.it. Distretto Cinema renderà omaggio alla figura di donna e di attrice di Monica Vitti con retrospettive cinematografiche (in sala, al Cinema Massimo, al Cinema Ambrosio e al Cinema Splendor di Chieri e in modalità streaming online nella piattaforma di MyMovies /MioCinema dedicata al cinema d’autore), un’appendice fotografica alla Mole Antonelliana, incontri e letture che rielaborano l’iconografia dell’attrice, i suoi ruoli e personaggi, testimonianza dell’emancipazione femminile nell’Italia del boom economico fino agli anni ’80 e delle contraddizioni e dei conflitti ancora in parte irrisolti. Ad inaugurare l’omaggio il 3 novembre sarà Rocío Muñoz Morales, che ha voluto essere presente per portare la testimonianza di quando il nuovo cinema italiano e le attrici contemporanee amino ancora Monica Vitti.
“Le cinque foto del Fondo Frontoni che compongono l’omaggio sono state realizzate tra gli anni ’60 e ’70 e sono tra gli scatti più belli che Frontoni dedica alla Vitti – sottolinea Domenico De Gaetano, direttore del Museo Nazionale del Cinema – Il grande ritratto centrale è stato scelto perché propone un primo piano dell’attrice e comunica immediatamente allo spettatore il suo volto iconico. Gli altri quattro scatti ritraggono un’inedita Monica Vitti con abito animalier su fondale animalier, immagini pop che caratterizzano l’opera di Frontoni, il cui archivio fotografico è parte delle collezioni del museo. Una curiosità: quelle esposte sono fotografie originali dell’archivio del fotografo, che mostra, negli scatti animalier, un fuoriscena inusuale che, in fase di stampa sulle riviste, sarebbe stato occultato”.Alessandro Bollo, direttore del Polo del ‘900: “Come Polo del ‘900 siamo felici di collaborare all’omaggio di una grande icona del cinema italiano insieme a Distretto Cinema e altri importanti partner. Oltre l’icona, però, verranno indagati aspetti più intimi della vita della Vitti come attrice e come donna controcorrente in due appuntamenti al Polo del ‘900 con giornalisti, critici, esperti e con l’aiuto di altri linguaggi dalla video arte alla performance che aiuteranno a meglio contestualizzare e fornire nuovi spunti alle proiezioni serali in programma”.

Dal 5 al 9 novembre 2021, torna il Nordic Film Fest alla Casa del Cinema di Roma. La rassegna che promuove la cinematografia e la cultura dei Paesi Nordici e che quest’anno festeggia la decima edizione, si è affermata nel panorama romano e nazionale come appuntamento imperdibile della stagione cinematografica. A cura delle quattro ambasciate nordiche presenti in Italia (Danimarca, Finlandia, Islanda, Norvegia e Svezia) e con la collaborazione del Circolo Scandinavo e dell’ambasciata di Islanda di Parigi, quest’anno il Nordic Film Fest 2021 si svolgerà in presenza alla Casa del Cinema di Roma dal 5 al 7 novembre e online su piattaforma Festival Scope dal 7 al 9 novembre, dove ogni proiezione sarà disponibile per 48 ore.
Verranno presentati nuovi film in anteprima o inediti in Italia ed è realizzata in collaborazione con i Film Institutes dei rispettivi paesi. Oltre alle proiezioni in lingua originale con sottotitoli in italiano o in inglese e ad accesso libero, il programma prevede presentazioni e incontri con ospiti internazionali (registi, attori, produttori, sceneggiatori) sia in presenza che online sulla piattaforma Festival Scope. Ad aprire ufficialmente il Nordic Film Fest 2021, sarà il documentario biografico di Kristian Petri e Kristina Lindström The Most Beautiful Boy in the World, con la presenza dell’attore Björn Andrésen e dei due registi. Sono passati 50 anni dalla prima mondiale di Morte a Venezia, il celebre film di Luchino Visconti che consacrò Björn Andrésen, secondo la definizione dello stesso regista, come “il ragazzo più bello del mondo”. Comincia così per il giovane Björn l’improbabile viaggio che è diventata la sua vita, attraverso una luce radiosa e un’oscurità senza fondo. Durante la manifestazione verranno presentati, in presenza o online, 2 film danesi, 2 film finlandesi, 1 film islandese, 3 film norvegesi e 3 film svedesi. La manifestazione avrà anche quest’anno una sezione speciale intitolata “10 anni di Festival. 10 corti nordici”, interamente a cura del Circolo Scandinavo con proiezione di film, documentari e corti con ospiti nordici, domenica 7 novembre dalle 16 alle 20. Per creare un sentimento di comunità attorno al Festival e festeggiare i nostri dieci anni, invitiamo gli spettatori a condividere i loro momenti di visione su Instagram e Facebook con l’hashtag #nff10anni e #nffhygge. Hygge è un sentimento che fa parte dello spirito nordico di stare bene e comodi a casa. L’abbiamo introdotto l’anno scorso e siamo curiosi di come lo vivete quest’anno durante la nostra festa! Nordic Film Fest 2021 si avvale dell’importante partnership con la casa editrice Iperborea e il Festival dedicato alla cultura nordica I Boreali, con La Guarimba International Film Festival e aderisce al Circuito dei Festival Indipendenti di CNA Roma finanziato da Fondazione Cinema per Roma.

Il Festival del videogioco, negli Studios di via Tuscolana, sarà on site e on line. Un viaggio per esplorare il rapporto uomo-macchina: dalla scienza alla fantascienza, dai cambiamenti climatici alla promozione del patrimonio culturale e ambientale. Inoltre ci saranno fumetti, postazioni retrogaming, cosplayer, youtuber e molto altro… RomeVideoGameLab, l’appuntamento col mondo degli “applied games”, torna quest’anno in una edizione finalmente riaperta al pubblico (anche se non perderà la possibilità di essere vissuto a distanza sulla piattaforma digitale del festival). In questo 2021 si torna “a riveder le stelle” con quattro giornate fittissime di appuntamenti dedicate ad un pubblico di tutte le età, dalle scuole agli appassionati, dagli specialisti ai cosplayer. Dal 4 al 7 novembre negli Studios di Cinecittà (che ormai da quattro anni produce e promuove l’evento) sulla via Tuscolana decine di incontri, workshop, dibattiti, lectio magistralis, ma anche tantissime postazioni per il retrogaming e 10 arcade (ovvero i giochi che hanno appassionato a casa o nelle arcade i ragazzi negli anni ottanta-novanta), l’occasione di conoscereanche in anteprima nuovi giochi, di incontrare esperti e – per gli imprenditori e le giovani start up del videogame – per avere una visibilità e incontrare possibili buyersnel B2B dedicato. L’edizione 2021 di RomeVideoGameLab ha come filo conduttore un tema di grande attualità: il rapporto tra umano e digitale, il nesso che lega (e che talvolta rischia di essere smarrito) le attività dell’uomo e quelle delle macchine intelligenti. L’obiettivo di questa ricerca è quello di esplorare l’intreccio tra la scienza, la ricerca e il gaming (come strumento di formazione, educazione, temi seri ma declinati sempre in chiave “ludica”), di conoscere quanto ci riserva il futuro con le sue utopie e anche le sue distonie. Con un occhio speciale ai temi della sostenibilità ambientale che sono elemento distintivo del RomeVideoGameLab quest’anno certificato da Ecoevents-Legambiente come un evento ecosostenibile. Già in passato il festival si era impegnato a riflettere sui cambiamenti cimatici:quest’anno fa un ulteriore passo avanti. Il mondo dei videogiochi ha in Italia un giro d’affari (dati 2020) di 2 miliardi e 179 milioni di euro con una crescita del 21,9 % rispetto al 2019. Nel nostro paese ci sono 16,7 milioni di gamer pari al 38% della popolazione italiana compresa tra i 6 e i 64 anni, 56% uomini e 44% donne. Ecco qualche numero dell’edizione 2021 del RomeVideoGameLab: 85 postazioni retrogaming e arcade; 25 Workshop; 15 talk e lectio magistralis; 15 nuovi applied games; 3 esperienze di realtà virtuale e realtà aumentata; 1 gaming zone per giochi di ruolo e da tavolo; libro game; 3 Mostre; 8 eventi. Nel corso del festival verranno anche assegnati i premi BAG, Best Applied Game. RomeVideoGameLab è una iniziativa di Cinecittà spa con la collaborazione di QAcademy e IIdea con il sostegno di: MAECI e ITA, MIC – Direzione Cinema e Audiovisivo; Aereonautica Militare, Regione Lazio; Unioncamere del Lazio; Camera di Commercio di Roma; CNR-Unità Comunicazione e Relazioni con il Pubblico, Cineteca di Milano.Sono partner del progetto: Fondazione Barilla, INFN, IIT Genova, IIT Pisa, ISEM, ISOF, MIA Market, Smemoranda/Smemolab, Unitelma La Sapienza, Università La Sapienza di Roma e di altre istituzioni pubbliche e private. Media partner: RAI Cinema Channel, Rai Scuola, RDS, GreenMe, Multiplayer e Xonex. Il biglietto d’ingresso costa 5 euro, 3 quello ridotto (under 14 o persone con abbonamento Metrebus o con il Bit obliterato). Il festival inizierà ogni giorno alle 10.00 (biglietti dalle 9.00) per chiudere alle 18.30 (ultimo ingresso alle 17.30).

Un gioco semplice e creativo. 10 immagini ciascuno di tre giganti della fotografia: Adolfo Porry-Pastorel, Caio Mario Garrubba, Pino Settanni, provenienti dai fondi del tesoro dell’Archivio Luce. 10 immagini di due grandi contemporanei come Maurizio Fraschetti e Vittorio Daniele. Queste 50 immagini, affidate agli sguardi e alle mani di 10 fotografi under 35, partecipanti della masterclass ‘Contatto’ organizzata da Luce Cinecittà e TWM Factory presso i laboratori fotografici dell’Archivio Luce. A ognuno di loro è stato chiesto di scegliere una foto, e reinterpretarla secondo il proprio stile, gusto, emozione.Il risultato sono 10 ‘dittici’, che uniscono un maestro a un talento di oggi. Dieci ‘dialoghi’ tra fotografie distanti a volte decenni. E tra generazioni, tecniche e tecnologie, sguardi, movimenti, tendenze, provocazioni, sensibilità.10 dittici più 40 grandi foto che formano un percorso inaspettato e sorprendente. Le immagini del fotogiornalismo delle origini, dagli anni ‘20 ai ’40 di Porry-Pastorel; gli scatti di un gigante del reportage come Caio Garrubba, dagli anni ’50 ai ’70; le foto di un genio del ritratto di cinema e di viaggio come Settanni. Gli affreschi affascinanti di strada di due contemporanei, Maurizio Fraschetti e Vittorio Daniele. Insieme alle immagini dei fotografi e reporter di domani, una mostra accattivante che produce nuove energie e permette di rileggere in una luce diversa dei capisaldi della fotografia italiana, e di scoprire nuove vie dell’immaginario contemporaneo. La mostra si tiene dal 3 al 28 novembre presso Roma – WEGIL in Largo Ascianghi.

Dopo il grande successo ottenuto lo scorso anno, torna IDS Academy Series con la seconda edizione che si svolgerà a Cagliari dal 3 al 7 novembre con la collaborazione della Regione Autonoma della Sardegna e di Fondazione Sardegna Film Commission, alla presenza di Rai Documentari e Netflix. IDS Academy Series si conferma come il primo appuntamento in Italia dedicato all’alta formazione di autori e produttori indipendenti con un focus specifico sulla serialità documentaria. Un forte stimolo perché la pluralità degli approcci produttivi e creativi esistenti possano evolvere e diventare funzionali alla realizzazione sistematica di nuovi prodotti di alta qualità, sempre più apprezzati dal pubblico televisivo e dagli utenti di piattaforme digitali. Gli eventi dal 3 al 7 novembre avranno luogo in forma ibrida e saranno divisi in quattro sezioni principali: Spotlight, tre appuntamenti on-line aperti al pubblico per analizzare il sistema di produzione e distribuzione della serialità documentaria in Italia e all’estero, eventi trasmessi in diretta streaming ogni sera alle 18 e successivamente visibili on demand; Class e Workshop, rivolti ai partecipanti, con e senza progetto, tenuti da esperti nazionali e internazionali e centrati su alcuni degli aspetti più specifici dell’ideazione, della scrittura e della produzione di una serie documentaria; Case study, per uno studio dei processi di creazione e produzione di alcune delle serie documentarie più importanti recentemente prodotte e distribuite in Italia e all’estero, alla presenza dei realizzatori. Le serie che sono state scelte per i case studies sono: 1971: The Year That Music Changed Everything (Apple TV+), Marta – Il delitto della Sapienza (RAI); Vendetta – Guerra nell’antimafia (Netflix); Viral Dreams (Gebrueder Beetz Filmproduktion). Il programma della seconda edizione di IDS Academy Series è focalizzato sull’utilizzo del materiale d’archivio nella produzione seriale, con un interesse particolare per la figura dell’Archive producer. Programma e argomenti Pinangelo Marino e Georg Tschurtschenthaler. Project manager Adele Dell’Erario, rapporti internazionali Lucia Pornaro.La selezione dei finalisti è stata curata dal board composto da Fabio Mancini, Pinangelo Marino, Markus Nikel e George Tschurtschenthaler. 5 i progetti selezionatiper la II edizione di IDS Academy Series: Genova2001 di Sandro Bozzolo, prodotto da Matteo Pecorara, sul G8 di Genova nell’anno dell’anniversario. Lampedusa 30 di Andrea Segre e Stefano Liberti, prodotto da Giulia Campagna sul tragico naufragio del 13 ottobre 2013 che coinvolse i migranti sull’imbarcazione libica. Nothing was like it had been before dei sardi Roberto Carta e Fabio Astonesull’omicidio del dodicenne Ermanno Lavorini il 31 gennaio 1969 dopo un travagliato rapimento, il primo nella storia d’Italia a finire sui giornali. The Bologna trial di Paolo Angelini e Antonella Beccaria, prodotto da Serena Gramizzi sul processo in corso a Bologna ai mandanti della strage alla stazione del 2 agosto 1980. Un’estate fa di Teresa Giulia Sala e Stefano Guerino Rocco sulla storia dei campi estivi italiani. I partecipanti senza progetto selezionati quest’anno sono: Andrea Giulia Caramore, Giovanna Cucinotta, Gianluca De Angelis, Anna Di Toma, Antonella Rossi, Erika Rossi, Fabio Saitto, ai quali si aggiungono i tre talents sardi Nicola Contini, Luca Melis e Andrea Mura che si distinguono da diversi anni nell’ambito della produzione audiovisiva in Sardegna.

Fino al 20 dicembre le registe europee si danno appuntamento a Napoli, attraverso complessivi 16 lungometraggi internazionali e 13 corti per un totale di 9 giornate di proiezione. È questo il corpus del progetto che accoglie in città le cineaste del vecchio continente, protagoniste di una speciale rassegna che diventa focus sulla narrazione cinematografica attuale. Le autrici|réalisateur sono così pronte a portare in dote il proprio linguaggio: un’intima visione di fatti e persone, la volontà di dialogare a partire da storie e personaggi del grande schermo, con progetti provenienti da tredici paesi: Francia, Italia, Spagna, Repubblica Ceca, Austria, Polonia, Germania, Lituania, Fiandre (due territori), Bulgaria, Ungheria, Slovacchia. A Napoli nelle prossime settimane arriveranno Sandra Wollner, Agnieszka Smoczynska e Alison Khun, Paloma Sermon-Daï e Federica Di Giacomo per dialogare live con il pubblico. “L’intento di EUROPA – Cinema al femminile – spiega l’ideatrice Antonella Di Nocera – è celebrare l’interscambio culturale, le idee e la creatività delle donne europee non solo attraverso la proiezione di titoli emozionanti che non arrivano nei circuiti canonici della distribuzione, e che quindi non sono adeguatamente valorizzati in Italia, ma anche con la presenza delle registe in sala per dialoghi reali con il pubblico. È una rassegna in presenza che evidenzia quanto sia indispensabile la riapertura delle sale post-pandemia Covid. Napoli si conferma crocevia per la produzione e la fruizione del cinema di qualità. La presenza di tanti istituti di cultura internazionali – ribadisce – ci rende felici e coscienti nella necessità di collaborare per un fine unico. Mi auguro che le proiezioni siano trasversali, amate, e anche i più giovani si lascino coinvolgere da queste visioni”. Per la prima edizione, EUROPA – Cinema al femminile è organizzata con il contributo di Regione Campania e Fondazione Film Commission Regione Campania, fortemente voluto da EUNIC in collaborazione con Commissione Europea – Rappresentanza in Italia, e con Accademia d’Ungheria in Roma, Ambasciata del Belgio – Rappresentanza della Comunità Fiamminga e della Regione delle Fiandre, Ambasciata del Belgio – Wallonie-Bruxelles International, Ambasciata della Repubblica di Lituania in Italia, Centro Ceco di Roma, Forum Austriaco di Cultura Roma, Goethe-Institut Neapel, Instituto Cervantes Nápoles, Institut Français Napoli, Istituto Bulgaro di Cultura, Istituto Polacco di Roma, Istituto Slovacco a Roma. Si ringrazia Parallelo41 produzioni. La volontà è proporre al pubblico del Mediterraneo una selezione tra le migliori opere filmiche recenti di talentuose registe del panorama europeo con appuntamenti suddivisi in proiezione e incontro in sala con ciascuna autrice.