Sky produrrà la prima serie TV di Fabio e Damiano D’Innocenzo, talenti rivelazione del cinema italiano grazie al loro esordio con La terra dell’abbastanza e al successo del loro secondo progetto, Favolacce, vincitore dell’Orso d’argento per la sceneggiatura alla Berlinale. Tutti gli episodi della serie Sky Original verranno scritti e diretti dai fratelli, che batteranno il primo ciak nel 2021. Nicola Maccanico, EVP Programming Sky Italia, ha dichiarato: “Quella fra Sky e i giovani talenti italiani è una storia di successo lunga più di un decennio nel quale Sky ha fatto da incubatore alle storie, alla creatività di molti artisti oggi riconosciuti a livello internazionale. L’exploit di Fabio e Damiano D’Innocenzo con La terra dell’abbastanza non poteva lasciarci indifferenti, per il valore contemporaneo della loro arte e per la capacità di affermare una cifra estremamente personale. Siamo quindi orgogliosi di produrre la loro prima serie tv e di farlo per la prima volta in-house in Italia con i nostri Studios. L’ecosistema che abbiamo costruito per accrescere la nostra capacità di interagire con i talenti italiani sta funzionando e la sinergia tra le produzioni originali Sky e la nostra distribuzione cinematografica lo conferma”. I Fratelli D’Innocenzo spiegano: “La serie sarà un noir investigativo che indaga l’animo umano in tutta la sua abissale complessità. Sky Studios parla la nostra stessa lingua in termini di ricercatezza, coraggio e ambizione narrativa. La serie che realizzeremo assieme sarà la somma di questo comune bisogno di osservare il mondo da angolazioni inedite e insospettabili“. Attualmente in fase di scrittura, la serie Sky Original sarà la prima produzione italiana targata Sky Studios prodotta internamente dal team guidato da Nils Hartmann. Ulteriori info: www.news.cinecitta.com

Inizierà giovedì 12 marzo (anziché giovedì 5 marzo), con Fat City (1971) di John Huston, l’annunciata rassegna cinematografica Classici fuori Mostra, che La Biennale organizza a Venezia, al Cinema Rossini, appuntamento settimanale di dodici film classici restaurati rivolto in prevalenza agli studenti. La decisione di far slittare di una settimana l’inizio della rassegna si deve alla conferma delle misure prese dalle autorità per l’emergenza epidemiologica. La proiezione di Fat City sarà presentata dal regista Gianni Amelio. Il restauro è curato da Sony Pictures Entertainment. Il classico inizialmente previsto per l’apertura, Don’t Look Now (A Venezia… un dicembre rosso shocking) di Nicolas Roeg, con Julie Christie e Donald Sutherland, presentato dal regista Luca Guadagnino, slitta a giovedì 4 giugno, in chiusura della rassegna. Tutti gli altri appuntamenti previsti sono confermati nelle date già annunciate.
Prenderà il via venerdì 13 marzo al cinema Ambra di Poggio a Caiano, in provincia di Prato, unico cinema attivo nel territorio comunale, la prima edizione di CineAtelier, la rassegna di opere prime e seconde di giovani autori italiani, con incontri con gli studenti e masterclass dedicati alla formazione di chi vuole fare cinema. Ideatrice dell’evento è l’attrice Emanuela Mascherini insieme a Stefano Amadio, direttore del portale .info. Fino al 5 aprile le serate di CineAtelier avranno cadenza settimanale e saranno ad ingresso libero fino ad esaurimento posti. Ad ogni film selezionato per la rassegna verrà conferito un riconoscimento da Cinemataliano.info, che sarà consegnato all’autore prima della proiezione del suo film. Il primo appuntamento con la rassegna sarà venerdì 13 marzo alle ore 21.00, con In viaggio con Adele di Alessandro Capitani, preceduto la mattina da un incontro del regista con gli allievi delle scuole medie presenti sul territorio comunale. Seguirà, venerdì 20 marzo alle ore 21:00, Shortskin di Duccio Chiarini; venerdì 27 marzo alle ore 21:00 Dafne di Federico Bondi. La rassegna si chiuderà domenica 5 aprile alle ore 16.00 con Tutte le mie notti di Manfredi Lucibello.

Nouvelles Mythologies. Nuove Mitologie. Con questo titolo si apre – venerdì 6 marzo 2020 – la diciassettesima edizione delle “Journées du cinéma québécois en Italie / Le giornate del cinema quebecchese in Italia”. Otto opere di cui sette in anteprima italiana, espressione di un cinema in grado di riflettere sulle dimensioni del contemporaneo e di rivelarci nuovi miti, chiavi ideali per decodificare e comprendere un mondo in continua e veloce evoluzione. In programma, come di consueto, durante il mese internazionale della Francofonia, Le giornate del cinema quebecchese in Italia, debuttano, per la prima volta, al Museo Nazionale del Cinema di Torino e in contemporanea al Cinemino di Milano, per seguire un percorso itinerante che farà tappa a Bologna, Roma e Benevento (sono in via di conferma ulteriori proiezioni in altre città italiane). Con la programmazione curata da Joe Balass, la rassegna quest’anno offre un’opportunità unica di conoscere giovani filmmakers multidisciplinari e imprevedibili, cresciuti attraversando le realtà virtuali della rivoluzione digitale, indagando un contesto produttivo che spazia dal classico “cinéma vérité”, il cinema del reale, alla fiction, svelandoci una poliedricità sorprendente e vitale. Un viaggio nella cinematografia quebecchese, attraverso quattro lungometraggi e quattro cortometraggi, che nella ricerca costante di conciliare il passato con il presente, elaborano nuove mitologie esplorando temi quali la libertà dai pregiudizi, il desiderio di giustizia, le inquietudini dell’adolescenza e i mostri dell’infanzia.La rassegna s’inaugura con l’anteprima italiana di Kuessipan un film di Myriam Verreault, delicata storia di amicizia e amore, ambientata nella comunità Innu del Québec, sullo sfondo di temi universali come l’identità culturale della popolazione autoctona e il rispetto per le diversità. Tratto dall’omonimo romanzo della scrittrice canadese di origine Innu Naomi Fontaine, il film è stato presentato in anteprima mondiale al Toronto International Film Festival 2019. L’attrice protagonista Sharon Fontaine Ishpatao sarà presente alle proiezioni di Torino e Milano. Sempre in anteprima italiana arriva Mad Dog Labine una commedia di Renaud Lessard e Jonathan Beaulieu-Cyr, che sarà presente per accompagnare le proiezioni del film a Torino e Milano. Alternando scene di finzione a un approccio documentaristico durante la stagione della caccia all’alce, il film racconta di due giovani adolescenti ribelli che vincono miracolosamente la lotteria, sullo sfondo del Pontiac, una remota regione del Québec, terra di laghi e fiumi lontana anni luce dalle grandi città. Uno scenario potente e fascinoso che permea luoghi e persone. In programma anche il film candidato agli Oscar per il Canada e passato alla Festa del Cinema di Roma 2019 dopo il trionfo al Toronto Film Festival dove è stato premiato come Miglior Film, Antigone di Sophie Deraspe, filmmaker di punta del nuovo cinema del Québec. A chiudere la selezione dei lungometraggi, l’anteprima italiana di Les sept dernières paroles (Le ultime sette parole), un cine-concerto frutto della collaborazione tra sette cineasti – Juan Andrés Arango, Sophie Deraspe, Sophie Goyette, Karl Lemieux, Ariane Lorrain, Caroline Monnet et Kaveh Nabatian – e i musicisti del Callino String Quartet, ispirato a Le sette ultime parole del nostro Redentore in croce, capolavoro del repertorio classico di Joseph Haydn scritto per orchestra nel 1787.Completa l’edizione 2020 de Les Journées du cinéma québécois en Italie la seguitissima sezione dei cortometraggi destinata ad ospitare i più interessanti esempi della produzione cinematografica quebecchese. In programma, quattro opere brevi tutte in anteprima italiana: Katatjatuuk Kangirsumi (Chants de Gorge à Kangirsuk) di Eva Kaukai e Manon Chamberland, sul canto armonico del popolo Inuit di Kangirsuk, nella regione nordica del Nunavik; Le Roi est mort di Miguel Lambert, sui primi amori adolescenziali sullo sfondo del ballo scolastico liceale di fine anno; Une Forteresse di Miryam Charles, una storia sorprendente sul potere del folklore e della superstizione ad Haiti; e Nuit des Krampus de Pierre-Yves Beaulieu, documentario dalle tinte ‘horror’ su una tradizione poco conosciuta, quella dei Krampus, creature mostruose che durante il periodo natalizio, puniscono i bambini che si sono comportati male. Dopo l’inaugurazione a Torino (Museo Nazionale del Cinema, 6, 7 e 8 marzo) e a Milano (Cinemino, 6 e 7 marzo), la rassegna farà tappa a Bologna (Kinodromo, 9 marzo), Roma (all’interno del festival Francofilm, 13 marzo) e Benevento (Spazio Labus Kinetta, 11 marzo). In via di definizione le date di Venezia, Bari, Palermo e Siracusa. Tutti i film sono in lingua originale con sottotitoli in italiano. Informazioni & programma: www.cinemaquebecitalia.com