Quando si sente nominare Rino Barillari la mente corre subito alla parola paparazzo, come fosse il suo pronome personale. Ma nonostante venga considerato non un fotografo qualunque bensì il più importante tra i cacciatori di vip, il loro precursore, mancava una vera consacrazione. Questo vuoto è stato colmato con l’apertura della mostra fotografica Rino Barillari – King of Paparazzi, prodotta da Istituto Luce Cinecittà con il contributo della Dg Cinema del Mibac e ospitata nello Spazio Extra del museo Maxxi fino al 28 ottobre. Inaugurata con una serata speciale che ha visto tanti volti noti da Carlo Verdone a Beppe Fiorello, Pif e Riccardo Sinigallia, Alessandro Haber, Tosca d’Aquino, Lina Sastri e Mita Medici, tutti giunti a rendere omaggio al sovrano dello scatto rubato, l’esposizione, a ingresso libero, fa parte di un progetto più ampio sul fotografo ideato da Massimo Spano e Giancarlo Scarchilli che oltre alla mostra prevede un volume edito da Istituto Luce Cinecittà e Edizioni Sabinae con le prefazioni di Irene Bignardi, Oliviero Toscani e Laura Delli Colli, e il documentario Rino Barillari – The King of Paparazzi – la vera Storia prodotto da Istituto Luce Cinecittà e da Michelangelo Film, in programma nella sezione Riflessi della Festa del Cinema di Roma, sabato 27 ottobre alle 21:30, nell’auditorium del Maxxi. Come fossero frame di pellicola visionati nella discreta oscurità di una sala di montaggio, i 100 scatti presenti in mostra sono retroilluminati e inseriti all’interno di un’istallazione sonora interattiva appositamente creata con stampa 3D da Federico Giangrandi per il Gruppo Editoriale Bixio: NEAR. L’allestimento curato da Martino Crespi, presenta un percorso espositivo, organizzato in quattro sale suddivise con un criterio tematico. Non solo La dolce vita, che pure viene raccontata in modo curioso e vibrante tra gli assalti al fotografo, come quello famoso da parte di Peter O’Toole che valse a un Barillari ancora minorenne un risarcimento milionario, alle passeggiate delle star che capitava di incontrare tra Via Veneto e Via Condotti. A rendere un tributo a tutto tondo al re dei paparazzi sono gli scatti di cronaca, quelli che con la Hollywood sul Tevere non hanno nulla a che vedere, consentendo di ripercorrere invece i 60 anni di carriera di Barillari. E una parte fondamentale della storia del nostro Paese. Come ha sottolineato il presidente e amministratore delegato di Luce – Cinecittà, Roberto Cicutto: “Quando sono arrivato al Luce ho pensato che anche l’Archivio storico dovesse essere pubblico per permettere alle persone di entrarci dentro e potersi riconoscere. Un archivio contemporaneo ha questa capacità di riportare in primo piano quello che ci accomuna e crea la nostra identità. Allo stesso modo il lavoro di Rino ha saputo portare nelle case degli italiani moltissimi protagonisti della nostra storia permettendo così a tutti di conoscerli”. In mostra ci sono gli scontri nelle piazze che agitavano il ’68, la vicenda del rapimento di John Paul Getty III, lo choc per la morte di Pier Paolo Pasolini, un ritratto del canaro prima che la follia omicida esplodesse, e di Renato Curcio e Pierluigi Concutelli ancora in stato di detenzione. C’è un Papa che ha fatto epoca come Giovanni Paolo II e il suo attentatore, Ali Ağca. E poi le ferite inferte a Roma e Firenze dalle autobombe del 1993, ma anche il dolore composto dei 10mila ai funerali di Paolo Borsellino e uno scatto a Barack Obama, ancora presidente degli Usa, mentre visita il Colosseo. Una raccolta, creata dalla selezione di oltre 400mila foto, che alterna i piani offrendo di volta in volta allo spettatore momenti divertenti e frivoli contrapposti a scene forti, inaspettate e soprattutto inedite. Scatti fatti e rubati con passione e tanta fatica quantificata anche nei 163 ricoveri al Pronto Soccorso del fotografo, 11 costole rotte, 1 coltellata, e 76 macchine fotografiche fracassate, di cui alcune esposte in mostra. “Pensare che poco dopo il mio arrivo a Roma credevo non avrei mai più rivisto la mia Calabria – ha commentato un Barillari quasi commosso – Ero certo che mi sarei perso dietro a qualche brutta compagnia, invece ho incontrato tanti romani che mi hanno dato il loro aiuto e il loro cuore. Non ho inventato la Penicillina, e non sono Sylvester Stallone, sono solo stato bravo a creare, inventare e sputtanare”. Ulteriori info nel sito internet: www.cinecitta.com
Il 28 ottobre alle ore 21 nella Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica è in programma l’evento Cinema in concerto, con la musica italiana dei compositori di ACMF- Associazione Compositori Musiche per Film. L’evento di chiusura della tredicesima Festa proporrà 28 composizioni strumentali tratte dalle relative opere filmiche a firma dei compositori aderenti ad ACMF, tra i quali i Premi Oscar Ennio Morricone e Nicola Piovani e i pluripremiati Stefano Caprioli, Pasquale Catalano, Riccardo Giagni, Andrea Guerra, Stefano Mainetti, Lele Marchitelli, Pivio & Aldo De Scalzi, Giuliano Taviani. A condurre tutte le partiture sarà Alessandro Molinari, vice-presidente di ACMF. A eseguire le partiture sarà la prestigiosa Roma Film Orchestra composta di 46 elementi, cui si aggiungeranno di volta in volta diversi ospiti. È prevista la proiezione su grande schermo di estratti video provenienti dai film da cui sono tratte le varie composizioni. La serata, promossa da NUOVOIMAIE, SIAE, DIGITAL RECORDS, sarà presentata dall’attore Pino Insegno. Costo del biglietto per il pubblico 7 euro.
Il CDE dell’Istituto Universitario di Studi Europei e l’Ufficio MEDIA di Torino, in collaborazione con una serie di prestigiosi partner locali, nazionali ed europei, sono lieti di invitarvi al convegno
“MOVIES TO MOVE EUROPE – Il cinema europeo: salvaguardare il passato per promuovere il futuro”
Martedì 30 ottobre 2018
per discutere su temi che coinvolgono interessi culturali, economici e professionali.
Nel pomeriggio sarà inoltre possibile assistere alla proiezione del film, vincitore del Premio Lux 2012, “Io sono Li” di Andrea Segre,
reso accessibile con audiodescrizione per ipovedenti. Ulteriori info nel sito internet: www.europacreativa-media.it
In arrivo anche a Milano il progetto MediCinema, per portare il cinema nelle strutture ospedaliere all’interno delle strutture ospedaliere come terapia di sollievo per pazienti degenti e familiari. Il 13 novembre prossimo, dopo Roma, anche a Milano, all’ospedale Maggiore di Niguarda, verrà aperta una sala cinematografica. L’annuncio è stato dato dall’Ad di Walt Disney Italia, Daniel Frigo, a margine della presentazione di un progetto di inclusione per insegnare l’inglese ai bambini con difficoltà motorie. La sala sarà non solo allestita ma anche sostenuta dalla programmazione di contenuti e dall’aiuto di volontari Disney. “Portare sollievo alle persone che soffrono è sempre stato un pilastro per noi – ha detto all’ANSA Daniel Frigo – e crediamo fortemente che il cinema possa essere uno strumento potente per farlo”. Disney ha già allo studio una seconda sala in un altro ospedale del capoluogo lombardo. Insieme alla scuola di lingue ‘Inlingua’ e al corso ‘Disney English’ (in genere disponibile su Disney Channel o in Dvd), invece, lo Spazio Vita di Niguarda diventerà sede di un innovativo metodo didattico e di inclusione che vede al centro bambini con difficoltà motorie quasi tutti per lesioni spinali dovute a incidenti stradali o agonistici. Ad affiancarli in queste lezioni ci saranno bambini che conducono invece una vita senza problemi, figli di dipendenti dell’azienda ospedaliera o dei residenti nel Municipio 9 che ha aderito al progetto. “Grazie al progetto Disney English per Spazio Vita i bambini potranno sperimentare un luogo di incontro e relazione con le reciproche diversità – spiega Chiara D’Angelo, ricercatrice della Facoltà di Psicologia dell’Università Cattolica – in un contesto protetto, stimolati da un’esperienza istruttiva, creativa e divertente. Ulteriori info nel sito internet: www.medicinema-italia.org
Per il 4° anno consecutivo, l’associazione di produttori Sino-Europea Bridging the Dragon, supportata da Creative Europe, darà luogo al suo annuale Laboratorio di progetti sino-europei. La prima sessione dell’evento si terrà a Pechino dall’ 11 al 14 Novembre con la partecipazione di rinomati tutor e numerose società di produzione di entrambe le parti e l’opportunità di conoscere più a fondo tematiche e operatori del mercato locale. Questa edizione è stata caratterizzata da un aumento del numero di iscrizioni (più di 120 da ogni parte dell’Europa e della Cina) e dal livello generale delle società che hanno presentato domanda. Ciò rappresenta un segnale dell’interesse crescente per questo tema. Tra i tutor di scrittura ci saranno figure come Stefan Ruzowitzky, regista del film premio Oscar Il falsario (AU) o Li Wei, sceneggiatrice del nuovo film di Zhang Yimou Shadow. Tra i tutor di produzione saranno presenti Els Vandevorst della società olandese N279 Entertainment, che ha prodotto importanti film d’autore come Dogville o Dancing in the dark di Lars Von Trier; Ulf Israel, a capo della produzione tedesca Senator / Wild bunch; Cedric Behrel, della società di distribuzione inglese Trinity Filmed Entertainment / Cine Asia specializzata in titoli cinesi all’interno del mercato Europeo; Philippe Bober, della società di produzione e vendita franco tedesca The Coproduction Office e produttore dell’acclamato The Square così come l’esperta produttrice Synnøve Hørsdal della casa di produzione norvegese Maipo Film, specializzata in film fantasy e d’ animazione. Tra gli italiani Fandango e la giovane e dinamica Plan B. I 16 progetti di co-produzione selezionati esprimono un’ampia varietà di generi e modelli di produzione ma, in generale, quest’anno assumono un orientamento più commerciale, puntando a trovare spazio nel promettente mercato Cinese.Per maggiori informazioni su Bridging the Dragon e sul Lab: www.bridgingthedragon.com
Un appello chiaro e appassionato a favore della sala, quello lanciato da alcuni dei nomi più importanti del cinema italiano in occasione della XVIII edizione degli Incontri del Cinema d’Essai. Dal palco del Teatro Bibiena, dove hanno ritirato i Premi Fice, Anna Foglietta, Mario Martone, Toni Servillo e Roberto Andò hanno infatti speso parole chiare sull’importanza dei cinema di città. Particolarmente deciso l’intervento di Anna Foglietta, che ha sottolineato la necessità di “un lavoro congiunto tra addetti ai lavori e politica al fine di preservare e salvaguardare il cinema in sala”. “Vedere chiuso un cinema nel quale si è stati tante volte è come un pugno allo stomaco”, ha commentato Mario Martone, ricordando come un tempo i cinema d’essai “erano un luogo non solo per vedere, anche sei o sette volte lo stesso film, ma che rappresentavano anche un momento collettivo e di incontro, dove ci si conosceva. Non saremmo quelli di oggi – ha continuato – senza aver frequentato quei cinema”. Sulla stessa lunghezza d’onda Roberto Andò, che prendendo spunto dalla sua ultima opera Una storia senza nome, un “film nel film”, ha rivendicato quella centralità della sala che “solo apparentemente è stata perduta, quando invece il cinema resta il luogo ideale per cogliere la realtà”. Particolarmente apprezzato l’intervento di Toni Servillo, che ha colto l’occasione per ricordare come recentemente abbia avuto l’opportunità di vedere un film a cui teneva grazie proprio all’unico cinema, d’essai, che lo proiettava. La serata ha rappresentato l’evento clou della manifestazione, che dall’8 all’11 ottobre ha avuto luogo, per il 10° anno consecutivo, a Mantova. Oltre 600 accreditati, 30 anteprime, trailer ed incontri aperti al pubblico per un’edizione che il presidente della FICE, Domenico Dinoia, commenta positivamente. “Siamo molti soddisfatti del riscontro ottenuto sia dagli addetti ai lavori che dalla città di Mantova, che anche in questa occasione ha avuto la possibilità di partecipare a molti eventi aperti al pubblico. Ottima – continua Dinoia – è stata poi la scelta delle anteprime, mai come quest’anno eterogenee per tipo di genere”. Di particolare rilievo il convegno “L’attuazione della legge cinema per l’esercizio – valutazioni e prospettive“, incentrato sulle applicazioni della nuova legge, che stenta ancora a produrre effetti positivi in tutti i suoi aspetti, alla presenza del direttore generale cinema del Mibac Nicola Borrelli. Confermata, infine, Mantova come sede anche della prossima edizione. Ulteriori info nel sito internet: www.fice.it
TaTaTu, nuova piattaforma social entertainment si presenta come innovativa e rivoluzionaria piattaforma social entertainment basata sulle blockchain, caratterizzata da un meccanismo di compartecipazione alle entrate in cui i ricavi pubblicitari sono condivisi tra fornitori di contenuti e utenti; si tratta di un social network di intrattenimento in cui celebrità e membri sono in grado di monetizzare le proprie attività sui social media. L’obiettivo dichiarato è diventare il token universale per l’industria dell’intrattenimento con 600 milioni di utenti entro il 2021. Il token TaTaTu è il primo nell’industria Entertainment e rappresenterà il mezzo elettronico per supportare la produzione di film attraverso le transazioni fra utenti, proprietari di contenuti e brand. Notorious Pictures, società quotata sul mercato AIM Italia, organizzato e gestito da Borsa Italiana, attiva nel settore entertainment per la produzione, acquisizione e commercializzazione dei diritti di opere filmiche (full rights) attraverso tutti i canali di distribuzione (cinema, home video, TV, new media) annuncia di aver siglato un accordo con TaTaTu, piattaforma Avod (advertising video on demand) che rappresenta il terzo operatore al mondo su base blockchain, per la concessione dei diritti di sfruttamento di 300 opere cinematografiche. Il corrispettivo per Notorious sarà su base di revenuesharing. Guglielmo Marchetti, Presidente e Amministratore Delegato della Società, ha così dichiarato: “Siamo molto soddisfatti di questo accordo che assume una valenza strategica alla luce della crescente importanza che il mercato della blockchain sta raggiungendo nel settore Entertainment. Essere tra i primi operatori in grado di supportare una tecnologia così innovativa ci offre un vantaggio competitivo all’interno di un mercato con potenzialità di crescita estremamente importanti”. Andrea Iervolino, Fondatore e CEO di TaTaTu ha così commentato: “Siamo felici ed entusiasti di aprire nel mercato italiano con la collaborazione di Notorious pictures che è assolutamente una delle aziende italiane che offre fra i migliori content audiovisivi presenti sul territorio. Questo accordo dimostra che anche in Italia si punta all’innovazione e alle nuove frontiere della monetizzazione online di contenuti audiovisivi che sicuramente diventeranno nel prossimo futuro una delle maggiori fonti di ricavo per l’industria cinematografica”. Notorious Pictures, società indipendente costituita nel luglio 2012 con sede a Roma, quotata sul mercato AIM Italia, organizzato e gestito da Borsa Italiana, opera nella produzione, nell’acquisizione e commercializzazione di Diritti di Opere filmiche (full rights) attraverso tutti i canali di distribuzione (cinema, home video, pay tv e free tv, new media). Nel 2017 la Società, sulla base dei dati finanziari esposti in conformità ai principi contabili IAS/IFRS, ha registrato ricavi pari a Euro 18 milioni, un Ebitda margin del 33% e un utile netto di Euro 1,5 milioni. Notorious Pictures è PMI Innovativa dal luglio 2017. Info nel sito internet: www.tatatutoken.io
“C’era una volta Sergio Leone“ è il titolo della mostra ospitata dalla Cinémathèque Française, fino al 27 gennaio 2019, che Parigi dedica al regista e alla sua opera. A realizzarla la stessa Cinémathèque in coproduzione con la Cineteca di Bologna che da anni si occupa di Sergio Leone con i restauri dei suoi film. La mostra è soltanto l’evento centrale dell’omaggio al regista, che ruoterà su una retrospettiva e sulla pubblicazione del volume “La Revolution Sergio Leone“, a cura di Gian Luca Farinelli e Christopher Frayling. La prima parte del percorso espositivo è dedicata alle fonti di ispirazione di Sergio Leone, ereditate dal padre regista e cinefilo Roberto Roberti. Si passa poi a scoprire il mondo dei suoi personalissimi western, il legame innovativo fra attori e paesaggio, la creazione del tempo dilatato, l’uso delle parole e dei suoni. Con l’emozione aggiunta delle musiche derivanti dalla complicità del regista con Ennio Morricone. Un’intera sezione sarà dedicata all’epopea del suo ultimo film, C’era una volta in America, dove si scoprirà come il regista creò la storia, come realizzò la pellicola, da dove trasse le fonti di ispirazione. La mostra si avvale di reperti, oggetti, souvenir, ricordi personali provenienti dal fondo della Famiglia Leone, dalla Fondazione Cineteca di Bologna e da quello di Angelo Novi, fotografo di scena di tutti i film di Leone a partire da Il buono, il brutto e il cattivo. Non mancano oggetti come il poncho di Clint Eastwood, diventato un’icona del cinema, che campeggia sulla locandina della mostra.
Fino al 18 novembre al Teatro dei Dioscuri al Quirinale Fu la Spagna! : lo sguardo fascista sulla guerra civile spagnola, mostra fotografica promossa e organizzata da Istituto Luce Cinecittà e Centro Studi sul Cinema Italiano di Barcellona, prodotta dal Museo d’Historia di Catalunya a cura di Daniela Aronica, Andrea Di Michele. Accompagna la mostra ‘Fu la Spagna!’ il volume Mussolini alla Guerra di Spagna: uomini, mezzi, propaganda, a cura di Daniela Aronica, Ibis Edizioni – Istituto Luce Cinecittà. Un approfondito studio che mette in relazione storia, storia militare e Cinema, per analizzare il cruciale evento bellico di Spagna da una prospettiva ricca e coinvolgente. Con risposte anche inattese, frutto di indagini su aspetti meno noti del conflitto, e del suo backstage. Ingresso libero, aperta tutti i giorni dalle 10 alle 18 (chiusura il lunedì). Per informazioni: Tel.: 06/474715 www.cinecitta.com e www.news.cinecitta.com
Cinecittà Events, dipartimento eventi di Istituto Luce – Cinecittà si è distinto al BEA – Festival italiano degli Eventi e della Live Communication vincendo quattro premi: Primo posto nella categoria Miglior location per Celebrazioni/Ricorrenze; Secondo posto nella categoria Miglior location per Congressi e Convegni; Secondo posto nella categoria Miglior location per Eventi culturali/musicali e sportivi; Secondo posto nella classifica Best Location Awards Corporate Choice. I riconoscimenti sono stati assegnati nell’ambito della terza edizione dei Best Location Awards che riconosce valore alle migliori venue per eventi. Un risultato nient’affatto scontato che innanzitutto riconosce gli sforzi del team che da anni lavora dietro le quinte di Cinecittà Events. Come evidenziato dal direttore del dipartimento, Giancarlo Di Gregorio. “Siamo estremamente soddisfatti di questi riconoscimenti non solo perchè arrivano da qualificati esperti del settore, ma anche perchè ci hanno visto gareggiare con importanti realtà del mondo degli eventi come il Museo Ferruccio Lamborghini e The Mall. Per il dipartimento è stato un onore aver potuto partecipare a una manifestazione come il BEA, affermarsi, poi, in ben quattro categorie è, in seconda battuta, la riprova di quanto l’appeal delle nostre location e il rodato lavoro di squadra di chi lavora in Cinecittà Events siano i nostri x factor che non ci rendono solo unici ma permettono di offrire una proposta accattivante e vincente”.
Organizzata da ADC Group nel 2015, la manifestazione è la prima e unica in ambito italiano esclusivamente dedicata alla event industry e live communication. Tutti i progetti candidati ai premi di ADC Group sono valutati da una giuria composta da aziende top spender nel settore eventi e dalle maggiori associazioni. I rappresentanti della giuria sono prevalentemente event manager e direttori marketing/comunicazione provenienti da tutti i settori merceologici. Architettura e design esterno, flessibilità e vesrsatilità così come sostenibilità ambientale, logistica e accessibilità sono alcuni degli importanti parametri tenuti in conto dai giurati nell’assegnazione dei riconoscimenti. Ulteriori info nel sito internet: www.news.cinecitta.com