
Dopo gli oltre tre mesi di interruzione delle attività per l’emergenza sanitaria, le sale cinematografiche e le arene estive tornano a programmare film. La FICE – Federazione Italiana Cinema d’Essai presenta la VII edizione di “Estate d’autore. Prime visioni al cinema“, iniziativa che, con il sostegno del MIBACT – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, promuove il meglio del cinema d’autore indipendente attraverso la programmazione, sugli schermi d’essai, di 12 film in prima visione in uscita nel periodo estivo. Questi, in ordine alfabetico, i film selezionati: L’agnello di Mario Piredda (fresco vincitore del Premio Suso Cecchi D’Amico), Il delitto Mattarella di Aurelio Grimaldi, Dimmi chi sono di Sergio Basso, Gamberetti per tutti di Maxime Govare & Cédric Le Gallo, High Life di Claire Denis, Una intima convinzione di Antoine Raimbault, Little Joe di Jessica Hausner, Nel nome della terra di Edouard Bergeon, Stay Still di Elisa Mishto, La volta buona di Vincenzo Marra, Volevo nascondermi di Giorgio Diritti (Orso d’argento per Elio Germano alla Berlinale), Vulnerabili di Gilles Bourdos. I film selezionati si vanno ad aggiungere a numerosi altri titoli, alcuni dei quali erano in sala al momento della chiusura oppure hanno debuttato in streaming, che la FICE continua a sostenere nelle proprie sale: da Matthias & Maxime a Tony Driver, da Favolacce a I miserabili fino a Marie Curie, La Gomera – L’isola dei fischi, L’anno che verrà, La sfida delle mogli, Un lungo viaggio nella notte, Dopo il matrimonio. Inoltre, la FICE rilancia due delle sue ormai consuete iniziative, rimaste bloccate a causa dell’emergenza sanitaria: la V edizione di Racconti italiani – Documentari al cinema, una selezione dei migliori titoli dell’ultima stagione, e il tradizionale appuntamento con Cortometraggi che passione, giunto alla 21^ edizione. Ulteriori info nel sito internet:http://www.fice.it/

Pier Paolo Pasolini, esattamente 55 anni fa, dalla prima edizione della Mostra Internazionale del Nuovo Cinema diceva che Pesaro è un luogo dell’anima ed è proprio a lui che è dedicata, a 45 anni dalla tragica scomparsa, la sigla della 56esima edizione realizzata da Cristiano Carloni e Stefano Franceschetti. La Mostra si svolgerà a Pesaro dal 22 al 29 agosto e sarà inevitabilmente un’edizione speciale, adeguata alla situazione attuale e nel rispetto di tutte le norme di sicurezza che privilegerà per questo gli spazi aperti. Per l’occasione ne è stato ripensato anche il contenuto, ancora più attento al nuovo cinema grazie alla selezione del concorso internazionale che ospiterà lavori di ogni formato e durata, non solo di esordienti. Già annunciato, inoltre, l’evento speciale dedicato a Giuliano Montaldo per i suoi 90 anni. Al manifesto realizzato da Virginia Mori si aggiunge dunque la sigla ad opera di Cristiano Carloni e Stefano Franceschetti, videoartisti e docenti formatisi in quella inesauribile fucina di talenti che è la Scuola del Libro di Urbino, con la quale la Mostra ha da sempre un rapporto privilegiato. Attivi sin dagli anni ’90, grazie alla lunga collaborazione con Romeo Castellucci e la Socìetas Raffaello Sanzio – iniziata nel 1999 – hanno portato le loro opere nei più importanti teatri d’avanguardia del mondo come Museo del Louvre, Museo d’Arte Moderna (Strasburgo), La Biennale Teatro (Venezia), Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (Torino), Central Academy of Fine Arts (Pechino) e Oxo Tower (Londra). La sigla, oltre a rendere omaggio a Pasolini, gioca con i significati che le iniziali del suo nome comportano in ambito artistico, coniugando così il primissimo piano cinematografico al pianissimo musicale. Nelle parole dei suoi autori, il primo “chiama in causa il bisogno di colmare una distanza e si contrappone al tentativo di allontanare Pasolini da noi e dalla vita con l’omicidio e la persecuzione”. Le evocative immagini di tre chiodi che cadono a terra mentre delle mani invisibili battono su una macchina da scrivere la lettera “P” sono accompagnate dal Coro a bocca chiusa della Madama Butterfly di Puccini che “allude all’attesa notturna, alla solitudine di chi rimane sveglio nella coscienza di un cattivo presagio”. Info nel sito internet: http://www.pesarofilmfest.it/

Fervono i preparativi per la chiusura della nona edizione del “Festival del Cinema Città di Spello ed i Borghi Umbri – Le Professioni del cinema”. Dopo il rinvio a causa dell’emergenza Covid-19, gli ultimi quattro giorni della manifestazione dedicata agli artigiani del dietro le quinte sono in programma dal 20 al 23 agosto prossimi, come annunciato nelle scorse settimane dalla presidente dell’Associazione Culturale di Promozione Sociale “Aurora”, Donatella Cocchini, e dal direttore artistico, il regista Fabrizio Cattani. Sarà una quattro giorni di grande cinema e non solo, nel rispetto delle normative anti-Covid. L’accesso, come di consueto, sarà gratuito ma contingentato, per cui sarà necessaria la prenotazione che potrà essere effettuata tramite mail all’indirizzo segreteria@festivalcinemaspello.com. Prenotazione richiesta anche per tutti gli altri eventi collaterali in calendario. A cominciare dalla serata dedicata alla memoria di Ray Lovelock, in programma nella serata di venerdì 21 agosto a Trevi. Sabato 22 agosto alle 11, invece, la Sala Crispoldi in piazza della Repubblica, a Spello, ospiterà la conferenza “Le periferie e il cinema” tenuta dal giornalista Domenico Iannacone, dagli attori Mirko Frezza e Matteo Branciamore e dal regista Luca Fabiano Murri. Mentre nel pomeriggio di sabato, alle 18, l’Auditorium San Domenico di Foligno farà da sfondo alla cerimonia di premiazione dell’edizione 2020 del Festival, che avrà come madrina l’attrice Liliana Fiorelli e come padrino l’attore Alessandro Sperduti. Cerimonia nel corso della quale, accanto ai professionisti del dietro le quinte, verranno premiati anche l’attrice e artista, Milena Vukotic, alla quale sarà conferito il “Premio all’Eccellenza”, il compositore Carlo Crivelli che riceverà il “Premio Carlo Savina” per l’eccellenza alla musica e la regista Laura Luchetti, a cui andrà il riconoscimento intitolato alla memoria del maestro Ermanno Olmi. Domenica 23 agosto, invece, parallelamente alle proiezioni al Teatro Subasio di Spello, si terranno altri due eventi. A cominciare dal convegno “Le donne del dietro le quinte del cinema…e non solo”, al quale parteciperanno – tra le altre – la montatrice Paola Freddi, la regista Laura Luchetti, l’autore della fotografia Daria D’Antonio, il fonico di presa diretta Lavinia Burcheri, l’acconciatrice cinematografica Alberta Giuliani, le attrici Ester Pantano e Liliana Fiorelli, il direttore generale Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia, Monica Cipriani, le imprenditrici di #Umbre Ilaria Caporali e Michela Sciurpa, Nel pomeriggio, invece, alla Basilica di Santa Rita, a Cascia, si terrà il concerto “La musica nel cinema” diretto dal maestro Fulvio Chiara. L’evento, promosso in collaborazione con il Comune di Cascia e la Basilica di Santa Rita, vedrà la partecipazione della Corale Santa Rita di Cascia diretta dal Maestro Rita Narducci e del clarinettista Marco Pelliccioni. Il programma completo del Festival è disponibile sul sito www.festivalcinemaspello.com.

Lampedusa riparte anche dal cinema con la 12esima edizione de Il Vento del Nord. Con Tutto il mio folle amore di Gabriele Salvatores la rassegna che porta il cinema a Lampedusa ha inaugurato l’edizione della ripartenza. Fino a sabato 1° agosto ci sarà una settimana di cinema in piazza con 8 i titoli protagonisti della rassegna organizzata da Massimo Ciavarro, con Laura Delli Colli per il coordinamento artistico e la collaborazione di Giovanni Spagnoletti per il laboratorio rivolto ai ragazzi e dedicato ai mestieri del cinema, coordinato operativamente da Stefano Amadio e Rocco Giurato. Grazie al supporto di SIAE e con il sostegno della Fondazione Claudio Nobis, impegnata per i giovani nel cinema, nel teatro e nel giornalismo, l’evento di formazione impegna dieci studenti selezionati e coordinati dalla professoressa Paola Dragonetti. La rassegna prosegue con la serata dedicata ai bambini, grazie a Lucky Red con la proiezione di Ponyo sulla scogliera (seguito da Arrivederci Saigon di Wilma Labate concesso da Istituto Luce Cinecittà). In programma anche Il primo Natale, 7 ore per farti innamorare, L’immortale, Sono solo fantasmi e, in chiusura, sabato sera, Figli con Valerio Mastandrea e Paola Cortellesi. Altri titoli saranno presentati nei week end fino alla fine della stagione a settembre. Le proiezioni inizieranno alle ore 21 e si svolgeranno in piazza Brignone nel rispetto delle norme vigenti in tema di sicurezza e di salute garantendo il distanziamento sociale tra gli spettatori. La rassegna è prodotta da LampedusaCinema con il patrocinio del Comune di Lampedusa e Linosa. Con il sostegno di Mibact- Direzione Generale Cinema, SIAE. Main partner Fondazione Claudio Nobis. Partner 2020: Rai Cinema, Cinecittà si Mostra, MIAC, SNGCI. Media partner www.cinemaitaliano.info. Info: https://www.ilventodelnord.it/

Dal 4 all’8 agosto Narni (TR) ospiterà la 26esima edizione di “Narni. Le vie del cinema”, la rassegna di cinema restaurato, diretta da Giuliano Montaldo e Alberto Crespi e organizzata per iniziativa del Comune con la collaborazione della Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale. Anche quest’edizione proporrà una selezione di film di recente recupero proiettati ogni sera, a partire dalle ore 21, sul grande schermo allestito nel Parco pubblico Bruno Donatelli di Narni, a ingresso gratuito e nel pieno rispetto delle norme di prudenza e di sicurezza attualmente in vigore. Questa edizione, collegata al progetto European History Moving, prosegue il viaggio intrapreso tre anni fa e teso ad analizzare la storia attraverso il cinema. Per celebrare i 90 anni del suo primo direttore Giuliano Montaldo, e i centenari della nascita di Federico Fellini e di Alberto Sordi, la lista dei film selezionati inizia con Tiro al piccione, opera d’esordio del regista genovese. Un film che nel ’61 venne massacrato dalla critica perché toccava un argomento allora tabù, la Repubblica di Salò; e che, riproposto alla Mostra di Venezia nel 2019, è stato invece applaudito e apprezzato, consentendo a Montaldo di prendersi una bella rivincita sul passato. Si prosegue con Il mestiere delle armi di Ermanno Olmi e E la nave va di Federico Fellini: due capolavori che rievocano momenti della storia lontana del nostro paese, l’epoca dei “capitani di ventura” (il film di Olmi ricostruisce gli ultimi giorni di vita di Giovanni dalle Bande Nere) e lo scoppio della Prima Guerra Mondiale raccontato da Fellini attraverso un apologo poetico, onirico ma – come sempre – anche politico. 7 uomini d’oro di Marco Vicario e Il medico della mutua di Luigi Zampa: due affascinanti documenti sull’Italia degli anni ’60 e sul boom economico. Il primo è un film di genere, un “giallo-rosa” su una rapina super-tecnologica in stile Ocean’s 11; il secondo è uno dei grandi film del ’68, è un documento antropologico – e quindi storico – che descrive con toni beffardi comportamenti ben poco virtuosi che sono profondamente radicati nella nostra società (la “malasanità”, si può dire, nasce lì). Una rassegna parallela proporrà ogni sera, a partire dalle ore 21 in un’ala laterale del Parco Donatelli, i film dedicati ai più piccini in versione restaurata. La rassegna è organizzata in collaborazione con Walt Disney, con Fondazione Cineteca di Milano e con Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale. Saranno proposti: Un burattino di nome Pinocchio (1971) diretto da Giuliano Cenci (restauro a cura della Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale); Alice nel paese delle meraviglie (1951) diretto da H. Luske, W. Jackson, C. Geronimi (Walt Disney); Opopomoz (2003) diretto da Enzo D’Alò (restauro a cura della Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale); Le avventure di Toffsy e l’erba musicale (restauro a cura della Fondazione Cineteca di Milano); Mary Poppins (1964) diretto da Robert Stevenson (Walt Disney). Info: http://www.leviedelcinema.it/

Si chiama “Ugo Pari 30” l’omaggio che Torvaianica dedica a Ugo Tognazzi a trenta anni dalla sua morte. L’appuntamento, che si terrà dal 21 al 23 agosto in piazza Ungheria, è sotto la direzione artistica dei quattro figli del grande attore: Gianmarco, Ricky, Maria Sole e Thomas Robsahm. Tra gli ospiti, attori e artisti che hanno lavorato con lui. In programma una mini-rassegna con alcuni film che esaltano i suoi due grandi interessi: il cinema e il cibo. Ad aprire la rassegna il documentario Ritratto di mio padre di Maria Sole Tognazzi; durante le serate saranno proiettati film leggendari come Amici miei, Anatra all’arancia e La grande abbuffata. Una mostra fotografica “diffusa”, con totem sparsi per le vie della città a partire dall’inizio di agosto, documenta, inoltre, la sua attività sui set, con gli scatti di alcuni grandi fotografi di scena, e ricorda anche l’altra grande passione di Ugo Tognazzi: lo sport, con foto relative allo storico torneo di tennis che per oltre 25 anni ha visto Torvaianica protagonista dello Scolapasta d’oro. Il famoso trofeo prodotto dalla mano del gioielliere Ettore Costa sarà l’omaggio del territorio al grande artista. Nel cartellone anche una interessante proposta culinaria che, da sabato 1 a domenica 23 agosto, coinvolgerà alcuni ristoranti del territorio che riproporranno le ricette ideate da Ugo, dal risotto al melone allo stinco di santo, tratte dai volumi “La mia cucina” e “L’abbuffone“.

La Maddalena, arcipelago e isola del sassarese, quale luogo natìo del Premio Solinas e sede del 35esimo anniversario, festeggiato dal 23 al 27 settembre, a cielo aperto, tra cui il convegno “Ripartiamo dalle storie motore dell’industria audiovisiva: confronto creativo tra autori, registi, produttori e distributori. Focus su cinema, serialità, cinema per il reale, serialità documentaria e mezzi di distribuzione e fruizione”. 304 le storie inviate per essere selezionate, 9 i titoli e 12 gli autori in finale:DAI, RINGO!, titolo originale RINGO di Edoardo Puma; HYBRIS, titolo originale PERSEFONE di Vincenzo Cascone e Eleonora Galasso; IL LAUREANDO, titolo originale LIVIO di Maurizio Amendola; L’UOMO E IL BAMBINO, titolo originale MIO PADRE È UN’ISOLA di Riccardo Cincotto; LA BASSA, titolo originale LE CITTÀ DELLA PIANURA di Adriano Candiago e Francesco Sossai; LO SCONSEGNATO, titolo originale L’ASINO CHE IMPARÓ A PARLARE di Marco Borromei e Margherita Panizon; MENOCENTONOVANTASEIGRADI, titolo originale NON SVEGLIARMI QUANDO TE NE VAI di Emanuele Sana; SAMÚSCA, titolo originale SAMÚSCA di Lorenzo Righi; SOPHIE, titolo originale BRAQUEMARD di Mattia Caprilli che concorrono all’assegnazione del Premio Franco Solinas Miglior Soggetto di 1.000euro. Gli autori dei progetti finalisti saranno invitati ad un incontro con la Giuria a cui presenteranno il progetto tramite pitching. La Giuria potrà porre domande e richiedere chiarimenti sui vari aspetti del progetto e decreterà, a proprio insindacabile giudizio, i vincitori delle Borse di Sviluppo che parteciperanno al Laboratorio di Alta Formazione e business – oriented della Bottega Creativa del Premio Solinas. La Giuria del Premio 2020 è composta da Pedro Armocida, Enrico Audenino, Mariangela Barbanente, Carolina Cavalli, Teresa Cavina, Salvatore De Mola, Graziano Diana, Silvia Ebreul, Alessandro Fabbri, Valentina Gaddi, Annamaria Granatello, Filippo Gravino, Guido Iuculano, Marcello Izzo, Laura Luchetti, Ilaria Macchia, Michele Pellegrini, Laura Pugno, Domenico Rafele, Stefano Sardo, Roberto Scarpetti, Massimo Torre, Lorenzo Vignolo, Stefano Voltaggio. Il Premio Solinas è sostenuto da MiBACT, Fondazione Sardegna Film Commission, Regione Sardegna, con il patrocinio del Comune di La Maddalena. Info nel sito internet: www.premiosolinas.it

Il documentario Alida di Mimmo Verdesca, dedicato alla vita della grande attrice italiana Alida Valli, è stato selezionato ufficialmente al Festival di Cannes 2020 nella sezione Cannes Classics. I film targati Cannes Classics 2020 saranno presentati in anteprima mondiale, come già annunciato dal direttore artistico Thierry Frémaux, al Festival Lumière di Lione nel prossimo ottobre. Alida Valli è stata una delle attrici più celebri e amate del cinema e del teatro del ‘900. Una vera leggenda. Ha lavorato in tutto il mondo con registi del calibro di Visconti, Hitchcock, Welles, Antonioni, Pasolini, Bertolucci, Argento, Vadim, Chabrol e tanti altri, in una luminosa carriera lunga 70 anni. Mimmo Verdesca, regista vincitore di due Nastri d’Argento per i suoi precedenti documentari sul cinema, In arte Lilia Silvi e Sciuscià 70, racconta per la prima volta la straordinaria vita di Alida Valli, attraverso le parole inedite delle sue lettere e dei suoi diari, che rivivono grazie alla voce di Giovanna Mezzogiorno, con tanto materiale d’archivio pubblico e privato mai visto prima. Impreziosiscono il racconto le esclusive testimonianze di Roberto Benigni, Bernardo Bertolucci, Charlotte Rampling, Vanessa Redgrave, Dario Argento, Piero Tosi, Marco Tullio Giordana, Felice Laudadio, Margarethe von Trotta, Pierpaolo e Larry De Mejo, Maurizio Ponzi e di altri illustri protagonisti del cinema e del teatro italiano e internazionale. Alida è prodotto da Venicefilm e Kublai Film, in associazione con Istituto Luce-Cinecittà, in collaborazione con Rai Cinema, con il contributo del Mibact – Direzione Generale Cinema e con il contributo determinante del Centro Sperimentale di Cinematografia e Cineteca Nazionale. Sarà distribuito da Istituto Luce-Cinecittà. “In un periodo così difficile e incerto – afferma Mimmo Verdesca – la notizia della selezione ufficiale a Cannes Classics e l’anteprima a Lione è un forte segnale di speranza e fiducia ed è un grande onore per me. Sono felicissimo. Il prestigioso e ambito marchio Festival di Cannes 2020 sosterrà e accompagnerà Alida in un percorso spero lungo e ricco di soddisfazioni, aprendo la strada alle celebrazioni, nel 2021, per il centenario della nascita dell’indimenticabile attrice”. I produttori Alessandro Centenaro e Maximiliano Hernando Bruno con Lucio Scarpa e Marco Caberlotto aggiungono: “Alle soglie del centenario della nascita di Alida Valli, siamo molto lieti di ricevere il riconoscimento del Festival di Cannes 2020, sicuri del suo fondamentale sostegno per portare nelle sale nazionali e internazionali l’ambizioso documentario di Mimmo Verdesca. Nato due anni fa, Alida ha impegnato numerosi professionisti e colleghi con cui condividiamo oggi l’emozione di far parte di una selezione così illustre come quella di Cannes Classics”. Venicefilm è una società di produzione e distribuzione cinematografica e televisiva, che ha al suo attivo produzioni di lungometraggi, fiction e documentari, soprattutto di carattere storico e culturale, per il cinema e la televisione, distribuiti a livello nazionale ed internazionale. Kublai Film è una società da sempre impegnata nella realizzazione di film e documentari di qualità. Molte le collaborazioni con istituti nazionali e internazionali quali Rai Cinema, ZDF, Arte France. Veniamo al programma dell’edizione 2020 di Cannes Classics nel suo complesso che si compone di 25 lungometraggi e 7 documentari che saranno presentati sia al Festival Lumière di Lione (10/18 ottobre) che ai Rencontres Cinématographiques di Cannes (23/26 novembre). Tra i titoli spiccano In the Mood for love di Wong Kar-wai nel ventennale, À bout de souffle di Godard e L’avventura di Antonioni che festeggiano entrambi i 60 anni. E poi grandi autori come Wim Wenders, Federico Fellini, Bertrand Blier, Pier Paolo Pasolini, Glauber Rocha, Lino Brocka, il primo ruolo importante di Tilda Swinton in un film fantascienza, un documentario sulle donne in Bretagna, un film su Charlie Chaplin, un ritratto di John Belushi, Bruce Lee rivisitato. Tra i titoli Accattone (1961) di Pier Paolo Pasolini, presentato dalla The Film Foundation di Martin Scorsese, restaurato dalla Cineteca di Bologna Laboratorio L’Immagine Ritrovata e The Film Foundation, grazie alla Hobson/Lucas Family Foundation. Per il programma Federico: 100 ans! si vedranno La strada (1956) presentato dalla Criterion Collection e da The Film Foundation. Restauro in 4K realizzato da Criterion Collection e The Film Foundation al Laboratorio L’Immagine Ritrovata della Cineteca di Bologna a partire da internegativo 35mm conservato da Beta Film GmbH. Restauro finanziato da Hollywood Foreign Press Association. Luci del varietà (1950) di Alberto Lattuada e Federico Fellini, presentato dalla Fondazione Cineteca di Bologna, restauro in 4K sempre della Fondazione con L’Immagine Ritrovata grazie al Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo nell’ambito del Progetto Fellini 100, della Fondazione Cineteca di Bologna, CSC-Cineteca Nazionale e Istituto Luce-Cinecittà; oltre al documentario Fellini degli Spiriti di Anselma dell’Olio prodotto da Mad Entertainment, Rai Cinema e Walking the Dog con Rai Com e Arte. Ulteriori info nel sito internet: www.news.cinecitta.com Clicca qui per il programma completo