Continua per altri tre anni l’attività della sede Abruzzo del Centro Sperimentale di Cinematografia dove si svolge il corso di Reportage Audiovisivo, istituito nel 2011 a L’Aquila grazie all’accordo con la Regione Abruzzo, la provincia e il Comune dell’Aquila e il Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Con l’approvazione del Bilancio di Regione Abruzzo, infatti, sono state stanziate le risorse necessarie ad assicurare il funzionamento della scuola per il triennio 2019/2021. La sede era a rischio per il mancato rinnovo della convenzione con cui Regione Abruzzo si impegnava a trasferire all’ente, ogni anno, circa 300mila euro, ovvero più della metà di un budget composto, per la restante parte, da un contributo erogato dal Comune dell’Aquila (25mila euro) e da fondi propri (200mila). Attivato nel 2011 e scaduto nel 2016, l’accordo non era più stato rinnovato. Con l’approvazione del bilancio di previsione, però, sono state assicurate le risorse per il prossimo triennio, a valere sul plafond di 2 milioni di euro appostato per il rifinanziamento di tutto il comparto regionale della cultura, a cominciare dagli enti assegnatari del Fus (Fondo unico per lo spettacolo)
Ancora fino al 20 gennaio 2019, presso il Palazzo delle Esposizioni di Roma, la mostra “Pixar. 30 anni di animazione” a cura di Elyse Klaidman e Maria Grazia Mattei. Con oltre 400 opere tra disegni, sculture, bozzetti, collage e storyboard, e una ricchissima selezione di materiali video, la mostra è un vero e proprio viaggio negli Studios, e nell’universo creativo della Pixar. Il percorso espositivo, progettato da Fabio Fornasari, propone una chiave di lettura basata sui concetti di Personaggio, Storia e Mondo, tre elementi fondamentali per realizzare un grande film. Il tutto arricchito da due installazioni spettacolari, l’Artscape e lo Zoetrope, che con la tecnologia digitale fanno rivivere le opere esposte e ricreano l’emozione e la magia dell’animazione. Da Toy Story, il primo film completamente “animato” al computer, al più recente Coco, passando per Monsters & Co., Alla ricerca di Nemo, Cars e Inside Out, solo per citare alcuni titoli, i film della Pixar sono riusciti da sempre a coinvolgere e affascinare bambini e adulti. Ma in pochi sanno che questi incredibili film sono il frutto del lavoro di una squadra di creativi e registi di fama mondiale che utilizza i tradizionali strumenti come il disegno, i colori a tempera, i pastelli e la scultura insieme a quelli dei digital media più all’avanguardia.
La fama della Pixar, fondata in California nel 1986, è dovuta all’abilità nel combinare arte e tecnologia e all’utilizzo innovativo dei digital media per creare storie originali e personaggi intramontabili. Per maggiori informazioni: www.palazzoesposizioni.it
Sarà proiettato domenica 27 gennaio al Mic, la Fondazione cineteca italiana, a Milano il documentario di Franco Longobardi, con Lorenzo Bassi Mattolissimo – Il cinema sono io!, alla riscoperta del cinema del regista Mario Mattoli (Il pirata sono io!, Miseria e nobiltà, Signori si nasce), tra i principali artefici del mito intramontabile di Totò, avendolo diretto più volte di chiunque altro, ma come padre del moderno cinema comico. Divi come Sordi, Sophia Loren, Tognazzi, De Sica, Fabrizi, Franchi e Ingrassia, Anna Magnani e appunto Totò, nonché autori come Federico Fellini, Steno, Garinei e Giovannini, devono a lui l’esordio o la prima opportunità di successo. Mattoli ha curato spesso soggetti e sceneggiature delle sue produzioni, a uno dei quali ha attinto Eduardo De Filippo per la commedia Napoli milionaria, e spaziato con consumata abilità nei più disparati generi, dal melodramma al letterario, dal bellico al neorealismo, dal giallo al western, dalla fantascienza al mitologico e soprattutto nella commedia. E’ stato il precursore del superamento del cinema dei telefoni bianchi partito negli anni ’40, ispirandosi ai modelli emergenti americano e francese, incurante della cappa autarchica calata dal regime fascista ed anzi sfidandola con citazioni allusive, talvolta grottesche, di miti e personaggi non autoctoni (i fratelli Marx, Il porto delle nebbie). Il docufilm, di 84 minuti, realizzato per il 120° anniversario dalla nascita, esplora i suoi tanti capolavori includendo rarissimi spezzoni, testimonianze di exploit trascurati, come il primo sketch corale tutto al femminile del cinema italiano e il ciac censurato con il nudo integrale della Loren. Ulteriori info nel sito internet: https://cinetecamilano.it/film/mattolissimo-il-cinema-sono-io
Presso la Sala Trevi di Roma un ciclo di incontri con gli scrittori del cinema italiano organizzato dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani – Gruppo Lazio con Centro Sperimentale di Cinematografia/Cineteca Nazionale articolato in quattro appuntamenti, “Nero su bianco. Scrittori di cinema” prosegue un percorso tematico attraverso le professioni della settima arte, con la proiezione di tre pellicole e il fertile confronto tra artisti e critici. Dopo la giornata dedicata a Bencivenni a cura del critico Enrico Azzano, con la partecipazione di Domenico Saverni, sono in programma gli incontri con Massimo Gaudioso (24 gennaio, a cura di Francesco Crispino), Doriana Leondeff (19 febbraio, a cura di Anna Maria Pasetti) ed Enzo Monteleone (27 febbraio, a cura di Claver Salizzato)
Fino al 3 febbraio la Fondazione Cineteca Italiana propone presso Cinema Spazio Oberdan di Milano un omaggio in sette lungometraggi al regista iraniano Jafar Panahi, appena tornato sugli schermi con il bellissimo Tre volti.
Jafar Panahi si conferma autore di grande intelligenza e coraggio, un militante dell’etica e dell’estetica. Condannato nel 2010 a sei anni di carcere e a venti di proibizione di dirigere, scrivere, rilasciare interviste ai media stranieri e a espatriare, Panahi non è solo un regista cinematografico: è il Cinema Iraniano.
Il suo stile è asciutto, essenziale, dall’andamento simile a quello di una dolente ballata, una processione che si svolge in una terra priva di libertà. Pattugliato e minacciato dai mastini del regime fino ai confini dei diritti umani, Panahi racconta tutto il suo mondo, i suoi drammi, nella speranza di far comprendere come quel paesaggio ricco di pianure sterminate e friabili nasconda una povertà ben più grave di quella fisica: quella intellettuale. A riprova del valore artistico dell’opera di Panahi, va sottolineato come i sette film in programma hanno tutti vinto prestigiosi premi nei maggiori festival internazionali. Ulteriori info nel sito internet: Ulteriori info nel sito internet: www.cinetecamilano.it
Cinema a colazione fino al 3 febbraio per gli appassionati del cinema e non solo una mini rassegna cinematografica: si potrà andare al cinema la mattina, fare colazione e guardarsi un bel film. Tutto compreso nel costo di un biglietto: cappuccino, cornetto e film. La rassegna è caratterizzata da titoli trasversali e non monotematici e apre con Moschettieri del Re, il film con Rocco Papaleo, girato in Basilicata e sostenuto dalla Lucana Film Commission, inoltre la pellicola, restaurata dalla Cineteca di Bologna, Gli uccelli di Alfred Hitchcock, uno sguardo al nuovo cinema francese 7 Uomini a mollo di Gilles Lellouche, un film corale, ( fuori concorso a Cannes 2018 ) e si conclude con Ben is back di Peter Hedges con Julia Roberts, un film drammatico che affronta in maniera diretta il tema della tossicodipendenza.Proiezioni di quattro film interessanti, che non si trovano facilmente nei cinema comuni.L’appuntamento è a Lagonegro al Cinema IRIS, la domenica mattina dalle 9,30, il pubblico sarà accolto con caffè o cappuccino e cornetto. Ulteriori info nel sito internet: www.lagonegrocinema.it
Una MasterClass con i Manetti Bros., organizzata da Cinecibo grazie alla partnership con Luce Cinecittà e Cinecittà Events, si terrà a Roma negli studi di Cinecittà sabato 23 e domenica 24 febbraio. E’ articolata in una ‘full-immersion’ di recitazione cinematografica con Marco ed Antonio Manetti, i registi vincitori del David di Donatello per miglior film del 2018, che inoltre racconteranno la loro esperienza maturata nel corso degli anni dietro la cinepresa. La giornata si articolerà in lezioni teoriche e interpretazione di scene davanti alla telecamera. “Questo è il primo di un ciclo di Masterclass – ha dichiarato Donato Ciociola, patron di Cinecibo – con registi che si sono aggiudicati il Premio Cinecibo partecipando al festival presieduto da Michele Placido. Un’iniziativa che dà qualche chance per far parte del cast dei prossimi film dei Manetti Bros, a cominciare da Diabolik, appena annunciato alle Giornate professionali del cinema di Sorrento”. Possono partecipare sia maggiorenni che minorenni (con firma di un genitore o tutore), attori anche se con limitata esperienza professionale e non attori. Vista la sua natura intensiva e interattiva, la MasterClass è aperta ad un numero limitato di allievi per dare a ciascuno il tempo necessario ad ottenere una formazione personalizzata. A tutti i partecipanti verrà rilasciato un attestato di partecipazione, un video con le scene interpretate ed il commento dei Manetti Bros, comprensivo delle foto degli stessi momenti. Per informazioni e iscrizioni: tel. 0828/302142 – info@cinecibo.it
Dall’universo dell’infanzia a quello della terza età, dall’animazione all’horror… una selezione di Japanese movies all’insegna della varietà, o meglio delle VariEtà,che potranno sintonizzarsi sul film più affine alla propria lunghezza d’onda o stato d’animo. Prime visioni italiane, come l’esilarante commedia interpretata da attori bambini Ninja Kids!!! Summer Mission Impossible! (2013), successi del passato rigorosamente in pellicola, come L’amore di Nabbie (1999) o Una scuola stregata (1995), original net-anime (Time of Eve, 2010), perle dell’animazione giapponese, come The Garden of Words (2013) di Makoto Shinkai e un assaggio del J-horror di Hideo Nakata con The Complex (2012), che vede il ritorno di spiriti vendicativi cari alla tradizione letteraria ecinematografica giapponese…e molto altro.E’ il programma della rassegna che si terrà fino al 14 marzo all’Istituto Giapponese di Cultura a Roma, in via Antonio Gramsci, 74. Ingresso libero per proiezioni in lingua originale con sottotitoli, dalle 17 alle 19 e il sabato alle ore 11.00. Ulteriori info nel sito internet: www.jfroma.it
Dai grandi classici ai più recenti cult del cinema contemporaneo, passando per la commedia, la satira e la fantascienza, senza mai dimenticare il filone dei mafia-movies, del genere drammatico e dell’impegno a sfondo sociale. Ripartono le contaminazioni cinematografiche del primo anno di CinemÀP: il d’essai di ÀP – Accademia Popolare dell’antimafia e dei diritti di Cinecittà-Don Bosco che ha preso vita a metà novembre con un padrino d’eccezione, Carlo Verdone, all’interno dell’IIS Enzo Ferrari di Via Contardo Ferrini 83, grazie a un’idea di Associazione daSud e con la collaborazione del Centro Sperimentale di Cinematografia, per portare il cinema a scuola, in periferia e promuoverlo tra la cittadinanza. Nato in un momento in cui i cinema in Italia chiudono (oltre 40 quelli costretti ad abbassare la saracinesca negli ultimi anni solo nella Capitale), CinemÀP dopo una prima fase di avvio apre il 2019 all’insegna di un’ampia programmazione tenuta insieme dal filo rosso di alcuni dei film più belli della storia del cinema italiano, pensati talvolta per valorizzare e mantenere viva la memoria attorno a importanti ricorrenze, nell’ambito del ciclo “Calendario civile”. Una cura selettiva a cui si aggiunge una grande novità. Da quest’anno, infatti, la proposta in calendario si arricchisce di un nuovo appuntamento che porta a quattro il numero di proiezioni settimanali aperte a tutti e a ingresso gratuito: doppio appuntamento, quindi, il mercoledì con la nuova proiezione pomeridiana delle ore 17:30 seguita da quella tradizionale della sera alle ore 20. Appuntamento il venerdì sempre alle ore 20 e il sabato invece alle ore 18. Da qui ai primi di febbraio, tanti i film in programma. Si comincia nel segno della commedia con Vittorio De Sica, largo alla fantascienza con Mario Bava. Omaggio poi ad Alberto Sordi il cui genio emerge in tutta chiarezza in un film incalzante di Luigi Comencini, racconto di un epico viaggio in un paese ferito e al contempo pieno di speranze per la fine della guerra, in cui l’ironia si fonde al dramma: Tutti a casa (in seconda proiezione il 16 gennaio alle ore 20). Ingiustizie, soprusi, omertà e un omicidio a sfondo mafioso sono invece al centro del mafia-movie In nome della legge, film vincitore di tre Nastri d’Argento che, tratto dal romanzo autobiografico “Piccola pretura” del magistrato Giuseppe Guido Lo Schiavo e diretto nel 1949 da Pietro Germi, ci conduce fino a Sciacca, ad Agrigento, nel cuore della Sicilia, per seguire e appoggiare la battaglia (quasi solitaria) del pretore Guido Schiavi in nome della giustizia (venerdì 18 gennaio alle ore 20). Si chiude invece con Scialla!, la più recente commedia diretta nel 2011 da Francesco Bruni (sabato 19 gennaio alle ore 18), la prima tranche di film che a fine gennaio cede il passo ai quattro movies del ciclo “Calendario civile” di avvicinamento al Giorno della Memoria: si comincia con L’oro di Roma di Carlo Lizzani (il 23 gennaio, in prima proiezione alle 17:30) e si prosegue con Concorrenza sleale di Ettore Scola (il 23 gennaio in seconda proiezione alle ore 20), Il portiere di notte di Liliana Cavani (il 25 gennaio alle ore 20) e Jona che visse nella balena di Roberto Faenza (il 26 gennaio alle ore 18). Appuntamento, prima con la satira e poi con il dramma, mercoledì 30 gennaio con il film commedia Un giorno in pretura di Steno che eleva a vero protagonista e filo conduttore delle vicende di una tipica giornata in pretura l’ineguagliabile Peppino De Filippo nei panni del pretore Salomone Lo Russo (in prima proiezione alle 17:30) e con il film d’esordio del sorrentiniano Piero Messina, L’attesa, che ci porta nel più profondo sud della Sicilia per farci entrare in uno spaccato di vita in cui fantasmi e credenze religiose si mescolano all’intimo dramma della protagonista, nella perfetta interpretazione di Juliette Binoche, che si scioglie nella consapevolezza di un’assenza (in seconda proiezione alle ore 20). Chiudono il cerchio Italian Movies di Matteo Pellegrini (il primo febbraio alle ore 20) e Veloce come il vento di Matteo Rovere (il 2 febbraio alle ore 18). Per maggiori informazioni: www.dasud.it, www.fondazionecsc.it e www.apaccademia.it
Costanza Quatriglio è stata nominata nuova direttrice didattica del CSC di Palermo, una delle palestre più prestigiose del cinema documentario. La regista palermitana subentra a Pasquale Scimeca. Plauso dei 100autori per la nomina: “La sua elezione ha un valore particolare in un paese in cui difficilmente le donne – a parità di meriti e competenze – riescono a raggiungere posizioni di vertice. Dopo la laurea in Giurisprudenza, Costanza Quatriglio si diploma in regia al Centro Sperimentale di Cinematografia. L’amore per il cinema del reale è evidente fin dai suoi primi lavori. I suoi film più recenti propongono una ricerca personale sulle forme della drammaturgia della realtà e sul documentario inteso come territorio di commistione tra i generi. Sembra mio figlio è il suo ultimo film, nella sale in questi giorni”. 100autori è certa che saprà dare con le sue idee e la sua competenza professionale nuovo slancio alla sede palermitana che ricopre un ruolo di straordinaria importanza culturale per il nostro Paese. Una nomina autorevole e meritata poiché Costanza, con il suo cinema, la sua esperienza e la sua sensibilità, ha lavorato sempre con determinazione per mettere al centro delle offerte”. Info nel sito internet: www.fondazionecsc.it
“Racconti Italiani” è l’iniziativa della Fice, Federazione italiana cinema d’essai, giunta alla 4^ edizione, che promuove la diffusione di alcuni dei più recenti documentari di qualità: 8 i titoli, in uscita tra gennaio e giugno, ai quali la Fice assicurerà un’ampia promozione negli oltre 400 schermi d’essai associati. Oltre a favorire la distribuzione delle opere, l’obiettivo è quello arricchire la circuitazione del Cinema del Reale nelle sale italiane attraverso storie di vita, spaccati sociali e momenti del quotidiano alla ricerca dell’affermazione di diritti fondamentali. Gli 8 film selezionati sono (in ordine alfabetico): Arrivederci Saigon di Wilma Labate, Butterfly di Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman, Diario di tonnara di Giovanni Zoppeddu, Être et durer (Essere o sopravvivere) di Serena Mignani, The strange sound of happiness di Diego Pascal Panarello, Vento di soave di Corrado Punzi, I villani di Daniele De Michele, a cui si aggiunge come proiezione speciale anche Il teatro al lavoro di Massimiliano Pacifico. Ulteriori info sul programma nel sito internet: www.fice.it
L’Associazione Nazionale Autori Cinematografici, che da sempre invoca l’attuazione di un’equa fiscalità alle OTT e più recentemente ha rivolto un appello al mondo dell’audiovisivo affinché si impegni in una battaglia comune per applicare alle società del web, compresa Netflix, le stesse regole fiscali alle quali sono sottoposte tutte le impresa italiane, accoglie “con favore la norma inserita nella legge di bilancio che prevede di tassare al 3% gli utili dei big della rete che attualmente possono contare su trattamenti fiscali troppo favorevoli” Nel 2017 le sei principali società leader, quali Google, Amazon, Facebook, AirB&B, Twitter e Booking, tutte insieme, hanno versato al fisco italiano la risibile cifra di 15 milioni di euro, mentre ogni anno gli autori italiani tramite la Siae pagano all’erario oltre 250 milioni – sottolinea l’Anac in un comunicato – L’Italia si allinea al dispositivo contenuto nella nuova direttiva europea sui Servizi Media Audiovisivi on line per il quale gli Stati membri possono applicare prelievi fiscali alle OTT che utilizzino prodotti audiovisivi e opere dell’ingegno al fine di reinvestirli nelle relative industrie nazionali. In tal senso l’Anac chiede che una parte delle risorse derivate dal prelievo del 3% alle OTT, inserito nella legge di stabilità,sia prioritariamente destinata ad integrare il Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e nell’audiovisivo, istituito dalla legge n.220 all’art 13. Fin dall’approvazione della Legge Franceschini, l’Anac ha rilevato, infatti, che le risorse a disposizione non sono sufficienti per sostenere il settore, dal momento che la riforma ha raddoppiato i fruitori (tra i quali i produttori di serie TV, web series, videogiochi etc.), ma non le risorse. A questo punto sembrano essere maturi i tempi anche per emendare l’art. 13 n.2 della stessa legge che fa derivare le coperture finanziarie del Fondo di 400 milioni dal versamento dell’ 11% delle entrate provenienti dall’ IRES e IVA delle società di distribuzione cinematografica di video e di programmi televisivi, di proiezione cinematografica, di programmazioni e trasmissioni televisive, di erogazione di servizi di accesso a internet, di telecomunicazioni fisse, di telecomunicazioni mobili. Inspiegabilmente, erano escluse dall’ elenco le entrate provenienti dall’11% dell’IRES e IVA delle OTT, ma ora si dovranno includere nella norma grazie a un apposito emendamento. Ulteriori info nel sito internet: www.anac-autori.it e www.news.cinecitta.com