
Talent con in testa Pierfrancesco Favino, Manager con al top il ministro della Cultura Dario Franceschini. Come da tradizione, a pochi giorni dall’avvio della Mostra del Cinema di Venezia, il mensile Ciak diretto da Flavio Natalia realizza la consueta classifica dei manager e dei talent più influenti del cinema italiano. La Power list è realizzata dal mensile Ciak in collaborazione con il quindicinale Box Office, guidato da Paolo Sinopoli e pubblicato da Duesse Communication. A Ciak, il compito di valutazione dei 25 registi, attori e autori protagonisti quest’anno del nostro cinema. A Box Office quello di curare la classifica dei cosiddetti professionals. Tra i talent, Pierfrancesco Favino conquista il primo posto. Persino nell’annus orribilis ha saputo reinventarsi e ha aggiunto al David di Donatello del 2020, per Il traditore di Marco Bellocchio, la Coppa Volpi come migliore attore alla Mostra del Cinema di Venezia. Al secondo posto, Ferzan Ozpetek, dopo il successo del film La dea fortuna, del romanzo Come un respiro e della piece teatrale Mine vaganti, continua il periodo d’oro di Ferzan Ozpetek, che ha da poco concluso le riprese dell’attesissima serie Disney in otto puntate Le fate ignoranti, a vent’anni dal suo film divenuto un fenomeno di culto. Al terzo posto, in crescita, Paola Cortellesi, anche per lei non c’è covid che tenga. Al quarto posto troviamo Elio Germano, che sia un mostro di bravura lo sappiamo da sempre. La new entry Alessandro Gassmann chiude la top 5. Tra i big del cinema italiano entra l’attore amato dal pubblico, pluripremiato dalla critica e capace come pochi di alternare generi, toni e format. Quest’anno il primo posto della classifica dei professionals è assegnato Dario Franceschini, Ministro della cultura. In quest’ultimo anno così drammaticamente segnato dall’emergenza sanitaria, il suo intervento ha reso possibile un sostegno senza precedenti a tutta la filiera cinematografica italiana: esercizio, produzione e distribuzione. Al secondo posto Paolo Del Brocco, Amministratore delegato di Rai Cinema che è ancora indiscutibilmente la macchina motrice del cinema italiano. Al terzo posto della top 5 dei manager troviamo Nicola Maccanico, Amministratore delegato di Istituto Luce Cinecittà. New Entry in quarta posizione Massimiliano Orfei, Amministratore delegato di Vision Distribution. Chiude la top 5 Barbara Salabè, President & Managing Director di Warner Bros. Italy & Country Manager Italy, Spain and Portugal. Warner Bros. Entertainment Italia si conferma la major che crede e investe maggiormente nel cinema italiano.

Per la prima volta il cinema sbarca anche nella splendida cornice della Marina Sant’Elena di Venezia. Nei giorni della Mostra Internazionale d’Arte cinematografica, un “fuorifestival” di incontri culturali a tema e cinema animeranno la splendida darsena nella laguna, a una fermata di vaporetto da Venezia Lido e a poche centinaia di metri da Piazza San Marco. Si tratta di una serie di eventi esclusivi ideati, promossi e organizzati da TVM Digital Media e realizzati in collaborazione con la Fondazione Cineteca Italiana e Fondazione Donà dalle Rose nell’ambito del Doge Venice Carpet. Si parlerà di arte, cinema, cultura, ecologia e mare, come suggerisce questa esclusiva location, a contatto con la natura spettacolare e unica della laguna. Nell’arena all’aperto di trecento posti, dotata di proiezione DCI e audio 7.1, sarà messa a disposizione del pubblico la migliore tecnologia disponibile per fruire dei contenuti delle varie serate, il tutto nel pieno rispetto dei DPCM in vigore e delle normative anti-Covid (l’ingresso all’area prevede infatti l’obbligo del green pass). Cinema Santelena inaugura mercoledì 1 settembre. Coordinata dall’associazione ambientalista Mare Vivo Delegazione Veneto, la serata “Venezia per il mare, Venezia per la terra” sarà dedicata al futuro del nostro pianeta: Davide Celli, scrittore, politico e attivista ecologista, parlerà di salvaguardia dell’ambiente marino integrando il suo discorso con visione di filmati e documentari, mentre Antonella Moretti delegata di Mare Vivo Veneto, illustrerà la campagna “Piccoli gesti, grandi crimini” legata alla sensibilizzazione contro l’abbandono dei mozziconi di sigaretta. La rassegna si svolgerà ogni sera, a ingresso gratuito a partire dalle 21, fino all’11 settembre con presentazioni di progetti e proiezioni di film, come tre documentari su Fellini per celebrarne il centenario e il film La Strada di Samouni di Stefano Savona.

Dopo il grande successo di pubblico e stampa riscosso al MAXXI – Museo delle Arti del XXI secolo e a Cinecittà, la Mostra di Riccardo Ghilardi Prove di Libertà approda a Venezia in occasione della 78. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, presentando ritratti intimi e inediti di grandi protagonisti del nostro cinema, scattati nei mesi del primo lockdown. “Siamo orgogliosi del successo che sta riscuotendo la mostra che abbiamo immaginato nei mesi del primo lockdown, e di presentarla a Venezia, vetrina internazionale di Cinema, in modo che le immagini possano raccontare al mondo la capacità dei nostri artisti di ritrovare se stessi, le proprie passioni e affetti, nonostante il periodo difficilissimo, trasformandolo in una “prova di libertà”, soprattutto interiore” dichiara Nicola Maccanico, Amministratore Delegato di Istituto Luce Cinecittà SpA. Alberto Barbera, direttore della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia che, insieme a Laura Delli Colli, Presidente SNGCI e Presidente della Fondazione Cinema per Roma e al giornalista Malcom Pagani, ha firmato una delle introduzioni al catalogo omonimo pubblicato con Skira, lo descrive così: “Nel tempo della clausura imposta, ciascuno di noi si è affidato a un certo numero di rituali per limitare l’angoscia, occupare il tempo, liberare la mente dalle catene neanche troppo metaforiche che tenevano il corpo imprigionato dentro le mura domestiche: darsi da fare ai fornelli, rimpinzarsi di film e serie TV, cercare scampo nelle chat o nella lettura, uscire a cantare sui balconi. Evasioni virtuali, fughe ipotetiche, prove di libertà. Come quelle che Riccardo Ghilardi ha documentato con la sua macchina fotografica, fissando istanti emblematici nella vita di registi, attrici e attori alle prese con le prove inedite non di un film, ma di pura e semplice sopravvivenza. Il tempo sospeso della vita in pausa forzata ha regalato al fotografo l’occasione di una complicità̀ senza precedenti, fornendo a questi scatti un’autenticità̀ che nessun ritratto posato – per quanto bello e riuscito – era forse riuscito a conseguire in precedenza”. Riccardo Ghilardi spiega: “Era il 12 marzo quando attraversando le strade vuote mi sono trovato a passare davanti alla casa di un amico caro, prima che un attore meraviglioso. Non ho resistito a citofonargli per salutarci a distanza e scambiarci emozioni. Ho scattato la prima fotografa, diversa da tutti i ritratti “comodi” a cui ero stato abituato nel mio percorso artistico. Così è nata l’idea di questo lavoro. Un “manifesto” del cinema che attende con ansia, studia, si prepara e non vede l’ora di ripartire. Ringrazio Camilla Cormanni, di Istituto Luce Cinecittà, per aver compreso l’importanza della testimonianza che mi accingevo a riprendere, rendendone possibile la realizzazione”. Prove di libertà è organizzata da Camilla Cormanni per Istituto Luce Cinecittà, curata da Martino Crespi, realizzata con il sostegno di Mastercard, il supporto della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del MIC. Visibile gratuitamente dal 1 all’11 settembre 2021 presso Palazzo Pisani Moretta di Venezia, Sestiere San Polo, dalle 10 alle 18 (salvo modifiche dovute alla legislazione Covid vigente al momento). Ulteriori info nel sito internet: www.news.cinecitta.com

I’m Your Man di Maria Schrader, distribuito da Koch Media, è l’anteprima di apertura della XXI edizione degli Incontri del Cinema d’Essai, organizzati dalla FICE – Federazione Italiana dei Cinema d’Essai a Mantova dal 27 al 30 settembre 2021. Il film, vincitore dell’Orso d’argento all’ultima Berlinale per la Migliore Interpretazione assegnato alla protagonista Maren Eggert, è il primo di una folta serie di anteprime che, assieme ai trailer, ai seminari professionali e ai Premi FICE per un anno di Cinema d’Autore, compongono il programma della manifestazione, rivolta a centinaia di professionisti dell’industria e al pubblico mantovano. I’m Your Man è una raffinata commedia che fonde fantascienza e romanticismo interrogandosi sul significato dell’amore, del desiderio e il perseguimento della felicità e quindi su cosa ci renda davvero umani. Assieme a Maren Eggert, co-protagonista del film è Dan Stevens, lanciato dalla serie Downton Abbey, affiancato da Sandra Hüller. Il film sarà proiettato alla Multisala Ariston, sede principale della manifestazione, lunedì 27 settembre alle ore 21. Le altre sedi della manifestazione sono il Cinema Mignon, il Cinema del Carbone e il Teatro Bibiena, che ospiterà anche quest’anno, mercoledì 29 settembre, i Premi FICE assegnati alle eccellenze del Cinema d’Autore.

L’associazione culturale PiniSpettinati, in collaborazione con Alias APS, con il patrocinio della Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale, organizza la prima edizione della rassegna cinematografica “FILI” (Film, Luoghi e Incontri). L’evento si svolgerà in 5 serate, dal 30 agosto al 3 settembre 2021 alle ore 20:45, presso il suggestivo spazio all’aperto dei Pini Spettinati in via del Campo Barbarico n.80 a Roma, dove Stefano Bollani ha realizzato la fortunata trasmissione ‘Via dei Matti n.0’ per Rai Tre. “FILI” non è soltanto proiezione di film ma conoscenza dei luoghi più belli del Lazio. Ci sarà una mostra fotografica, in collaborazione con Il Davinotti, delle location dove sono stati girati i film in programmazione, viste ieri e oggi: due titoli della rassegna (Il Bidone e Il medico della mutua) hanno scene girate proprio all’Acquedotto Felice, a pochi metri da dove verranno proiettati. I film saranno introdotti da esperti e critici cinematografici come Alberto Crespi e Graziano Marraffa, con ospiti legati ai titoli proiettati (per Il Bidone saranno presenti alcuni reduci residenti in zona, presenti sul set di Fellini all’epoca) e in un caso (Cocktail Bar) dagli autori stessi.- lunedì 30 agosto: Il Bidone (1955), regia di Federico Fellini;- martedì 31 agosto: Non c’è Pace tra gli Ulivi (1950), regia di Giuseppe DeSantis (con il patrocinio della Pro Loco di Fondi);- mercoledì 1 settembre: Cocktail Bar-Storie Jazz di Roma, di Note, di Amori (2018), regia Stefano Landini e Toni Lama.Al termine della proiezione del film, la colonna sonora sarà eseguita dal vivo dalla Jazz Band di Massimo Fedeli;- giovedì 2 settembre: Il Medico della Mutua (1968), regia di Luigi Zampa;- venerdì 3 settembre: C’eravamo Tanto Amati (1974), regia di Ettore Scola. La visione dei film è gratuita. L’ingresso è consentito fino ad esaurimento posti. E’ gradita la prenotazione. I locali sono privi di barriere architettoniche.

Dal 17 settembre 2021 al 6 gennaio 2022, nella Sala dei Cervi di Palazzo dei Pio si tiene la mostra “Il portiere di notte. Libertà della perdizione“. L’esposizione, curata da Francesca Brignoli, ideata e prodotta dal Comune di Carpi – Archivio Storico Comunale, in collaborazione con i Musei di Palazzo dei Pio di Carpi, col contributo di Fondazione Cassa Risparmio di Carpi, è dedicata a Il portiere di notte (1974) uno dei capolavori più famosi tra quelli realizzati dalla regista carpigiana, la cui trama sfida lo spettatore a considerare la possibilità della libera scelta all’interno di una cornice di dominio e sopraffazione, sia concreta che psicologica. Attraverso una serie di documenti originali, come la sceneggiatura con le annotazioni di Liliana Cavani o il bozzetto originale di Piero Tosi del famoso costume con le bretelle e il cappello di Charlotte Rampling, più di 60 fotografie di scena, materiale video, articoli di giornale provenienti dal Fondo archivistico Liliana Cavani, donato dalla regista all’Archivio storico comunale della sua città nel 2019 e oggetto nel corso degli ultimi due anni di un minuzioso lavoro di catalogazione, oltre a spezzoni del film, la rassegna getta luce sull’iniziale formazione dell’idea della pellicola, nata mentre Liliana Cavani lavorava al documentario storico La donna nella Resistenza, seguendone poi il percorso della produzione, realizzazione e distribuzione. La mostra avrà un focus in particolare sulla divisiva ricezione della pellicola sia in Italia che all’estero e sulle implicazioni generate in termini di censura. La sceneggiatura, scritta dalla stessa Cavani e Italo Moscati, racconta la vicenda di Max, già ufficiale delle SS addetto ai campi di sterminio, che ritrova Lucia, una ex deportata ebrea, ospite dell’albergo viennese dove l’uomo lavora come portiere di notte. Tra i due riesplode una insana passione, nata sull’onda dei ricordi degli orrori e delle abiezioni sessuali vissute nel lager. Alcuni vecchi colleghi di Max intendono eliminare Lucia, in quanto testimone pericolosa per il loro passato. L’uomo allora si rifugia con lei nel suo appartamento dove, tra risse e sfinimenti, il loro rapporto raggiunge morbosi livelli di parossismo erotico. I due vengono poi uccisi in un tentativo di fuga. L’iniziativa è uno degli appuntamenti del programma del festivalfilosofia 2021 Libertà, che si terrà a Modena, Carpi e Sassuolo dal 17 al 19 settembre.IL PORTIERE DI NOTTE. La libertà della perdizione Carpi (MO), Musei di Palazzo dei Pio (piazza dei Martiri, 68) 17 settembre 2021 – 6 gennaio 2022 Orari: 17 e 18 settembre, ore 10-23;19 settembre, ore 10-20; Dal 20 settembre: venerdì, ore 10-13 sabato, domenica e festivi, ore 10-18 chiuso lunedì, Natale e Capodanno. Ingresso gratuito contingentato esclusivamente per le persone munite di green pass COVID-19. Info: tel. 059/649955-60

Una mostra permanente dedicata al cinema ferrarese e a uno dei suoi massimi rappresentanti: Florestano Vancini. Il nuovo progetto di Ferrara la città del cinema – la filiera creativa che, dalle scuole di formazione alle esperienze lavorative, offre opportunità sul territorio per potenziali attori, registi e produttori – è piaciuto alla Regione Emilia-Romagna che lo ha selezionato nell’ambito del Bando regionale sulla memoria, dedicato alle figure che “hanno segnato la storia del territorio emiliano-romagnolo del ‘900, di cui va conservata la memoria storica e garantita la sua trasmissione alle nuove generazioni, oltre a sostenere una ricerca storica approfondita e aggiornata”. La Regione ha finanziato il progetto con circa 20.000 euro, la maggior cifra tra quelle stanziate. A questa somma si uniscono i contributi previsti dall’Amministrazione comunale, da Cna e dall’Istituto di Storia Contemporanea. Curatore della mostra permanente sarà Luca Siano, uno dei massimi esperti a livello nazionale di pittori del cinema. L’apertura della nuova esposizione – spiega Stefano Muroni, presidente di Ferrara la città del cinema – “è prevista a settembre a spazio Grisù, che insieme a noi promuoverà la mostra e che ringrazio per la grande disponibilità”. Qui oggi ha sede proprio la scuola d’arte cinematografica dedicata al regista: “esporremo tra l’altro cimeli di Vancini, il suo corredo pubblicitario, locandine, fotobuste, soggettoni, manifesti a due e quattro fogli”. “Fiero di questo nuovo risultato ottenuto da Ferrara la città del cinema che si conferma fucina di idee e iniziative apprezzate in tutta Italia – dice l’assessore Marco Gulinelli – Ferrara è sempre più una delle capitali del cinema, nel segno della sua tradizione e con lo sguardo diretto alle nuove generazioni”.