
“Come tanti fra noi sono sempre stato un fan appassionato di Gigi Proietti e in più ho avuto la fortuna di conoscerlo in questo ultimo anno e mezzo. La cosa che mi ha colpito di più è stata la sua straordinaria umanità oltre che la professionalità incredibile. Era gentile, educato, sempre disponibile… mi mancherà tantissimo”. E’ l’omaggio che gli rende, parlando con l’ANSA, Edoardo Falcone, regista dell’ultimo film girato dal grande attore, la commedia Io sono Babbo Natale (in arrivo a dicembre con Lucky Red). Nel film Marco Giallini è Ettore, un ex galeotto senza grandi prospettive se non continuare la carriera da rapinatore. E’ così che si ritrova a casa Nicola (Gigi Proietti), un simpatico signore che gli rivela di essere Babbo Natale. “Per fare un esempio di che persona fosse Gigi, basti pensare che quando per qualche motivo non poteva risponderti al telefono, poi richiamava per scusarsi – racconta, emozionato, il cineasta -. Era un uomo che si dava completamente, amava il suo lavoro e sul set da lui avevi sempre il massimo”. Falcone non si sofferma sul film, ma sull’incontro umano con l’attore: “Scrivendo pensavo già a lui come coprotagonista, insieme a Giallini. Ero strafelice quando ha accettato e adesso non vedevo l’ora di fargli vedere il lavoro finito. Lui è strepitoso in questo personaggio. Mi rimane questo grande dispiacere, non averglielo potuto mostrare”.
E’ disponibile sul sito dell’Archivio di Istituto Luce uno speciale sull’attore recentemente scomparso.
Un lungo, lunghissimo, commosso applauso di 5 minuti ha salutato l’ultima entrata in scena di Gigi Proietti al “suo” Globe Theatre, il teatro elisabettiano che ha creato e guidato per 17 anni nel cuore di Villa Borghese e che ora porterà il suo nome. Ad accoglierlo, nella seconda tappa del corteo, tante maestranze, cittadini, amici e colleghi, dai suoi “allievi” Flavio Insinna ed Enrico Brignano, Massimo Wertmuller, Paola Tiziani Cruciani, Marisa Laurito, Walter Veltroni, tutti fortemente commossi, dai palchetti di legno del teatro. Così ha detto Edoardo Leo: “Grazie, grazie perché sei stato un costante punto di riferimento, perché hai elevato questo mestiere. Perché mentre tutti parlavano di cultura, tu la facevi. Per averci fatto ridere fino alle lacrime. Perché tu eri il ’10’ in squadra. E quando dicevi ‘A me gli occhi’ noi ti consegnavamo il cuore e tutta la nostra ammirazione“.
Uno dopo l’altro sono saliti sul palco accanto alla bara ricoperta di rose rosse: Marisa Laurito, Pino Quartullo, Valentina Marziali (la prima Giulietta al Globe), Paola Cortellesi (“ascoltandoti, da piccola pensavo che Amleto fosse una storia tanto allegra“, racconta); Enrico Brignano che, ammette, “dopo il non ci sei” non riesce a mettere la parola “più”; Walter Veltroni, che ne ricorda l’ironia ma anche l’impegno culturale politico.”
“Tutta la città – conclude Leo, citando il sonetto che Proietti recitò in occasione dell’ultimo saluto ad Alberto Sordi – sbrilluccica de lacrime e ricordi. Che tu non sei solo un grande attore. Tu sei molto di più. Sei Gigi Proietti“.
Dopodiché il corteo funebre ha attraversato Roma, passando anche per il Campidoglio, accolto in piazza del Campidoglio da tutte le forze di polizia della città e da Marcello De Vito, presidente dell’assemblea capitolina in rappresentanza della sindaca Virginia Raggi, che ha comunicato di essere positiva al Covid ed è intervenuta via Skype.
Dopo un giro intorno alla statua di Marco Aurelio e il saluto militare, scortato dagli agenti, il carro che accompagna l’attore è poi ripartito salutato da un appaluso diretto verso la prossima tappa del suo ultimo viaggio attraverso Roma, il “suo” Globe Theatre a Villa Borghese. A seguirlo, l’auto con a bordo la moglie Sagitta Alter e le figlie Carlotta e Susanna. La cerimonia funebre nella Chiesa degli artisti di Piazza del Popolo.Il corteo funebre seguito e trasmesso in diretta su Rai1. Anche la Fondazione Musica per Roma omaggia proietti in modo speciale, proiettando sulla cupola della Sala Sinopoli una sua significativa immagine. Le braccia spalancate che salutano il suo pubblico, lo sguardo sorridente e luminoso in una delle sue repliche di Cavalli di Battaglia in Auditorium Parco della Musica.
E’ notizia di oggi anche la presentazione di una risoluzione per l’istituzione di una borsa di studio a suo nome da parte di Vittoria Casa Presidente Commissione Cultura Scienza e Istruzione alla Camera. “La risoluzione propone il sostegno ad azioni e attività dedicate alla memoria di Proietti: dai riconoscimenti a studenti meritevoli, alla denominazione di aule e sale destinate all’attività teatrale. È essenziale che i giovani, proprio nell’incontro con la recitazione, possano diventare coscienti delle proprie potenzialità e superare difficoltà e insicurezze“.
Omaggio anche dai trasporti pubblici. “Insieme a tutti i dipendenti di Atac abbiamo voluto rendere un piccolo omaggio a uno degli artisti più amati d’Italia: sui nostri bus la foto che lo ritrae sorridente e proteso verso il suo pubblico – dice su Facebook l’assessore alla Città in movimento di Roma Capitale Pietro Calabrese – oggi è ogni romana e romano a ringraziarlo, e celebrarlo, per sempre – aggiunge – Ci stringiamo al dolore della famiglia. Ciao Gigi, ci mancherai. Tutta Roma ti abbraccia“.
Diego Bianchi invece renderà omaggio all’attore domani, venerdì 6 novembre, durante la puntata di Propaganda Live.