
Dei giri intorno al mondo del più famoso degli agenti segreti per sventare trame ordite dai tanti cattivi che minacciano la sicurezza mondiale, l’Italia rimane una meta privilegiata. Tra città d’arte, borghi arroccati, campagne sconfinate, coste mozzafiato e laghi pittoreschi, lo stivale è riuscito a smuovere persino il proverbiale aplomb britannico di James Bond.
Dopo Venezia, Roma, i laghi di Como e Garda, la montagna di Cortina d’Ampezzo e il mare della Sardegna, per la prima volta è il Sud Italia protagonista di No Time to Die, il 25° capitolo della saga di James Bond, il quinto e ultimo con Daniel Craig nei panni del celebre agente segreto al servizio di Sua Maestà, in sala in questi giorni.
Girato anche in Norvegia, Gran Bretagna e Giamaica, la parte italiana del racconto riguarda un momento di spensieratezza di James che, felice con l’amata Madeleine (Léa Seydoux), è deciso a chiudere i ponti col passato. La coppia viaggia su un tratto della statale 18 ricco di strapiombi spettacolari sul mar Tirreno nei pressi di Maratea, per giungere a Matera, attraverso un tunnel di un centinaio di metri ricostruito nei pressi della Chiesa di Sant’Agostino, nel Sasso Barisano. Vicino alla piazzetta Pascoli è stata invece allestita la camera di albergo con vista sui Sassi dove alloggia la coppia.
Poco dopo compare Gravina in Puglia, col suo ponte dell’Acquedotto che sovrasta l’habitat rupestre, dove James è costretto ad un salto nel vuoto per evitare alcuni inseguitori. La cittadina lucana e il borgo pugliese, che nella realtà distano circa 30 km, nella finzione scenica si mescolano in un unico paesaggio che sa di antiche tradizioni, chiese rupestri e grotte millenarie scavate dalla mano dell’uomo e modellate dalla forza della natura.
Poco dopo, ripreso possesso della sua super accessoriata Aston Martin, Bond e Madeleine sfrecciano a tutta velocità verso la stazione ferroviaria di Sapri, che si trasforma per l’occasione nello scalo di Civita Lucana (apparentemente non molto distante dall’hotel in cui alloggia la coppia, nella realtà distante circa 200 km da Matera). Da qui l’ex 007 e la donna escono di corsa dall’auto per dirigersi all’interno della stazione. Tra un centinaio di comparse munite di bagaglio e pronte alla partenza, Madeleine sale sul treno fermo al binario e saluta il suo uomo che invece rimane a terra. (a cura di Monica Sardelli per Italy for movies)