
Miglior film alla 74esima edizione dei Nastri d’argento è Favolacce di Damiano e Fabio D’Innocenzo (già premiato a Berlino per la sceneggiatura e realizzato con il sostegno della direzione generale Cinema e Audiovisivo) mentre Pinocchio di Matteo Garrone ottiene il premio per la regia insieme a quello al miglior attore non protagonista (Roberto Benigni), scenografia, montaggio, sonoro e costumi a pari merito con Favolacce. In totale la favola di Collodi rivisitata da Matteo Garrone ottiene ben sei Nastri contro i cinque del film dei D’Innocenzo (miglior film, produttore, sceneggiatura, fotografia e costumi). La cerimonia di premiazione dei Nastri d’Argento su Rai Movie dal Museo MAXXI di Roma alla presenza dei vincitori è stata dedicata al grande Ennio Morricone il compianto compositore di capolavori assoluti, artista inarrivabile e discreto, geniale e riservato, Morricone ha accompagnato la vita di ognuno di noi per oltre cinquant’anni, amato da un pubblico trasversale e internazionale. Ha vinto l’Oscar® alla carriera “per i suoi eccezionali contributi nell’arte della musica per film” nel 2007 dopo cinque candidature, e poi nel 2106 l’Oscar® per la Miglior Colonna sonora per The Hateful Eight di Quentin Tarantino. “Ha vinto il primo dei suoi 11 Nastri d’Argento, più il prestigioso Nastro d’Oro alla carriera, nel 1965 con Per un pugno di dollari di Sergio Leone, che segna l’avvio di un sodalizio artistico e umano che era iniziato sui banchi di scuola. Innumerevoli i premi anche internazionali conquistati nel corso della sua carriera – fra cui 3 Golden Globe, 6 Bafta, 10 David di Donatello – e nel 1995 ha ricevuto il Leone d’Oro alla Carriera alla Mostra di Venezia”. I giornalisti cinematografici lo hanno ricordato con l’affetto e la stima di sempre dedicandogli la cerimonia dei Nastri e ricordando innanzitutto le parole con le quali Morricone concluse lo scorso 11 gennaio la cerimonia per il premio alla carriera ricevuto in Senato: “Io credo che la prossima stagione sarà bellissima“.
Vedi la lista completa dei premi nel sito internet: www.sngci.it
Sei dunque i Nastri per Pinocchio che vince per il miglior attore non protagonista con il premio Oscar® Roberto Benigni, grandissimo Geppetto, per la scenografia (Dimitri Capuani), il montaggio (Marco Spoletini), il sonoro (Maricetta Lombardo) e i costumi di Massimo Cantini Parrini che riceve il premio anche per Favolacce. Il film scritto e diretto dai fratelli D’Innocenzo, la rivelazione dell’anno premiato a Berlino con l’Orso d’Argento, ottiene 5 Nastri, oltre al miglior film, anche per la sceneggiatura, degli stessi D’Innocenzo, per il produttore (Pepito con Rai Cinema, premiati anche per Hammamet), la fotografia (Paolo Carnera), e come già detto, per i costumi di Cantini Parrini. Fa il bis Pierfrancesco Favino che per il secondo anno consecutivo, dopo Il traditore nel 2109 – ritira il Nastro come miglior attore protagonista per Hammamet, nel ruolo di Craxi.
Il voto dei Giornalisti Cinematografici segnala poi il talento di Jasmine Trinca, migliore attrice protagonista (La Dea Fortuna di Ferzan Özpetek che ha ottenuto 3 Nastri ed è anche premiato per il ‘cameo dell’anno’ a Barbara Alberti) e di Valeria Golino migliore attrice non protagonista (5 è il numero perfetto film d’esordio di Igort e Ritratto della giovane in fiamme di Cèline Sciamma).
Nell’ambito della commedia, è Figli di Giuseppe Bonito il film dell’anno che ha ottenuto riconoscimenti anche per i protagonisti: Paola Cortellesi (miglior attrice di commedia) al suo terzo Nastro consecutivo – dopo Come un gatto in tangenziale nel 2018 e Ma cosa ci dice il cervello nel 2019 – e Valerio Mastandrea (miglior attore di commedia). Un tris di premi nel ricordo del grande talento dello sceneggiatore Mattia Torre, autore del monologo da cui è tratto il film.
Oltre alla miglior attrice protagonista, La Dea Fortuna conquista anche i premi per la musica, con il Nastro a Pasquale Catalano per la miglior colonna sonora, in cui spunta anche la voce di Mina, (ex-aequo con Brunori Sas per Odio l’estate) e per la miglior canzone con Che vita meravigliosa scritta e interpretata da Diodato che prosegue una stagione trionfale, dopo la vittoria al Festival di Sanremo e un anno pieno di successi.
Il Nastro dell’Anno per Volevo nascondermi di Giorgio Diritti premia il regista, il protagonista Elio Germano, i produttori e tutto il cast tecnico del film. Nel palmarès anche il Nastro d’Oro a Vittorio Storaro e il Nastro alla carriera a Toni Servillo. Va a Claudio Santamaria quest’anno il Premio Nino Manfredi, fortemente voluto da Erminia Manfredi e dalla città di Taormina, che ha inviato direttamente a Claudio Santamaria, stasera assente, il trofeo realizzato come ogni anno dai maestri orafi de Le Colonne, Alvaro e Correnti. I Giornalisti Cinematografici celebrano quest’anno il grande, amatissimo Pedro Almodòvar con il Nastro d’Argento europeo a quarant’anni dal suo esordio cinematografico con Pepi, Luci, Bom e le altre ragazze del mucchio, e per Dolor y Gloria, il suo ultimo film candidato a due Oscar® (per il Miglior film internazionale e il Miglior attore).
Il Premio Guglielmo Biraghi va quest’anno a Giulio Pranno, bravissimo protagonista di Tutto il mio folle amore con una menzione speciale al piccolo Federico Ielapi, che ha affrontato con grande talento un ruolo iconico come quello di Pinocchio. Proprio per il suo talento speciale questo premio è sostenuto anche dalla Fondazione Claudio Nobis che affianca il Sindacato e i Nastri nella promozione dei giovani e che promette sin d’ora supporto alla sua carriera, se continuerà professionalmente, con un’iniziativa di sostegno per la sua formazione. Ancora per il talento giovane, il Premio Graziella Bonacchi che quest’anno è attribuito a Barbara Chichiarelli (Favolacce, La Dea Fortuna), nel ricordo di Graziella Bonacchi: un premio ad un talento emergente nel nome dell’agente che più ha sostenuto i giovani con affetto, competenza e amicizia. E ancora il Premio Nastri SIAE per la sceneggiatura a Emanuela Rossi (Buio) ed il Nuovo Imaie – Nastri d’Argento per il doppiaggio a Stefano De Sando, da oltre trent’anni voce di Robert De Niro, e Claudia Catani ed Emanuela Rossi per Maleficent, protagonisti dietro le quinte. E ancora il Nastro della Legalità: in collaborazione con Trame – Festival dei libri sulle mafie diretto da Gaetano Savatteri va ad un film cui i Giornalisti Cinematografici attribuiscono un valore per impegno sociale e che quest’anno va ad Aspromonte La terra degli ultimi di Mimmo Calopresti che racconta un mondo a tratti nascosto, a molti sconosciuto, e la voglia di riscatto di un popolo. Premio speciale anche a Lorenzo Mattotti per La famosa invasione degli orsi in Sicilia e ai suoi produttori italiani, con Rai Cinema e Indigo Film che lo ha reso protagonista di un’importante campagna di promozione educational nelle scuole.
La serata, con la regia di Flavia Unfer e a cura di Laura Delli Colli per i Giornalisti Cinematografici, andrà nel mondo con Rai Italia. Per ulteriori info: www.news.cinecitta.com