Oltre 1800 accreditati, 58 paesi partecipanti, 45 progetti, più di 60mila meeting, 120 film, affollati TV Upfront e What’s next Italy, un milione di visualizzazioni su twitter. Queste le cifre registrate dalla terza edizione del MIA, il Mercato internazionale dell’audiovisivo che si è svolta a Roma,dal 19 al 23 ottobre, nel ‘distretto Barberini’, il primo mercato italiano del settore, sostenuto dal ministero dello Sviluppo Economico, quest’anno sganciatosi dalla Festa di Roma: “Nessuna polemica, si tratta solo di un problema di date: il Mia deve essere necessariamente incastrato tra il MipCom di Cannes ed il Los Angeles Film Market” spiega la direttrice Lucia Milazzotto che sottolinea la crescita dell’iniziativa– “Da start – up ci siamo trasformati in un appuntamento strutturato”.
Grande soddisfazione dunque dalla direttrice del MIA: “E’ stato un mercato vibrante, perché il numero di meeting e di affari è stato al di sopra delle aspettative. Rilevante, perché il MIA è un mercato che raccoglie i leader del settore. Importante, perché un mercato a forte carattere europeo che ha visto allo stesso tempo una grande partecipazione degli Stati Uniti. Qualificato, per la qualità dei partecipanti, dei film e dei progetti presentati. Il MIA è stato – continua Milazzotto – utile, perché l’industria italiana ed europea ha sempre più bisogno di spazi non scontati di incontro. Ma il MIA è soprattutto strategico: MIA sta diventando un appuntamento da non perdere, subito dopo MIP e prima di AFM”.
Infine, conclude Milazzotto, il MIA è stato “italiano, internazionale e bello, che è stato l’aggettivo che ho sentito di più in questi giorni. Italiano: l’Italia sta vivendo un momento cruciale della sua storia per quanto riguarda lo sviluppo in campo internazionale; in questo ambito l’Italia giocherà un ruolo importante ai tavoli di negoziazione globale. Ed è internazionale perché raccoglie le industrie di 58 Paesi arrivati a Roma per fare business. Infine, in una parola semplice ma che sintetizza tutta l’eccezionale atmosfera di questi 4 giorni, il MIA è stato bello perché è l’unico mercato che vive e si anima in location straordinarie che attraversano duemila anni di storia”.
Ulteriori info nel sito internet: www.miamarket.it
Presentato sabato 21 ottobre scorso, nell’ambito del Mercato Internazionale dell’Audiovisivo (MIA) di Roma, il bando “Film Education” del Sottoprogramma MEDIA di Europa Creativa con scadenza il 1° marzo 2018: un progetto per promuovere e stimolare l’interesse degli spettatori, in particolare del pubblico giovane, nei confronti delle opere audiovisive europee. Uno schema di finanziamento destinato a progetti innovativi che, soprattutto attraverso l’uso di strumenti digitali, prevedono una migliore cooperazione tra le iniziative europee nel settore. Tra i criteri di ammissibilità del bando la necessità che la domanda pervenga da un consorzio di almeno tre partner provenienti da Paesi partecipanti al sottoprogramma MEDIA, di cui almeno due con esperienza pregressa nel settore dell’educazione cinematografica: “Devono essere progetti nuovi e innovativi, che accrescano il contributo all’istruzione e con un potenziale impatto anche esterno rispetto ai partner che presentano il progetto”. Il bando del 2018, che verrà a breve pubblicato, vede una dotazione finanziaria di due milioni di euro, raddoppiata rispetto allo scorso anno, e si rivolge, questa volta, a progetti di durata biennale. Tra le iniziative finanziate lo scorso anno e in corso di realizzazione il progetto “Insegnare la storia europea attraverso il cinema”, presentato da Agis Scuola, con l’obiettivo di rendere l’opera filmica una risorsa per la didattica e dare ai ragazzi una grammatica d’interpretazione che permetta loro di leggere l’estetica del film. “La storia è un tipo di racconto in cui i fatti sono illuminati dalla prospettiva autoriali della narrazione, proprio come avviene nel cinema”, sottolinea Luciano De Caro di Agis Scuola. “Proprio per questo abbiamo pensato alla narrazione cinematografica come modalità per avvicinarsi alla storia. Per quanto riguarda l’Italia il progetto rientrerà nelle ore di alternanza scuola-lavoro, durante le quali è prevista la creazione da parte dei ragazzi di brevi video-saggi sulle opere viste, che sottolineino alcuni aspetti peculiari del film e che parteciperanno a un concorso”. L’importanza del valore aggiunto della film education per il rilancio del comparto cinematografico e audiovisivo è sentita anche dalla nuova Legge Cinema che, come evidenzia Chiara Fortuna della DG Cinema, riserva circa dodici milioni di euro al sostegno di iniziative che potenzino le competenze cinematografiche anche nelle scuole dell’obbligo. Tra le novità che verranno presto messe in atto, un bando per la formazione degli insegnati che consenta di dar loro una grammatica delle immagini in movimento, e un concorso riservato a scuole che operano in particolari contesti di disagio, per stimolare i ragazzi alla realizzazione di un’opera audiovisiva che rappresenti proprio le difficoltà che vivono quotidianamente. In questo modo il cinema diventa non solo veicolo di comprensione della realtà ma anche strumento d’intervento sociale e di empowerment per le fasce più deboli.
E come ha inoltre ricordato la stessa vicepresidente del Senato Rosa Maria Di Giorgi in apertura a Firenze dei lavori del convegno di France Odeon, Ragazzi bene educati (all’immagine) : “In questa legislatura, nonostante mille difficoltà e resistenze, siamo riusciti a raggiungere l’obiettivo di due grandi Leggi di sistema: per il Cinema e l’Audiovisivo, e quella per lo Spettacolo dal vivo che a fine mese approderà alla Camera per il voto finale“.Secondo la Di Giorgi, spiega una nota, “entrambe danno un segnale concreto di sostegno alla formazione del giovane pubblico, a partire dalle scuole che riceveranno sia il 3% delle risorse del cinema, sia il 3% del Fondo Unico per lo Spettacolo. Una vera e propria iniezione di ossigeno, che però dovrà essere ben gestita”.”L’educazione all’immagine si appresta ad entrare in tutte le scuole italiane – ha detto ancora – grazie ai fondi previsti dalla nuova legge sul cinema e l’audiovisivo che prevede 12 milioni di euro l’anno di finanziamenti per l’insegnamento di questa materia” e “per cogliere lo spirito del Testo e declinarlo concretamente evitando che tali preziose risorse vengano disperse o non finalizzate correttamente è in corso la scrittura dell’accordo tra MiBACT e MiUR“. Per ulteriori info: roma@europacreativa-media.it e nel sito internet: www.cinecitta.com
Una panoramica al MIA anche sugli strumenti offerti dalla nuova Legge Cinema a favore della produzione internazionale in Italia, nell’ambito del convegno “Italy: New Law & New Opportunities For International Players: incentivi fiscali, fondi, finanziamenti nazionali e locali. “Stiamo mettendo in campo una serie di strumenti per far accrescere il numero di coproduzioni italiane”, sottolinea Maria Giuseppina Troccoli della Direzione Generale Cinema del MiBACT. Dalla certezza del finanziamento, che non scenderà mai al disotto della soglia annua di 400 milioni di euro, al superamento definitivo del concetto di cinema finanziabile, inteso come prodotto destinato alla sala cinematografica, a favore di un ambito più ampio che comprende tutto l’audiovisivo. “I fondi che possono essere utilizzati da coproduzioni con l’Italia sono tutti quelli destinati alle produzioni nazionali: il contributo diretto selettivo, le varie forme di Tax credit e i contributi automatici calcolati sulla base dei risultati artistici ed economici dei film. Al momento il credito d’imposta per film stranieri girati sul territorio italiano è del 25% per singola opera, sarà però aumentato al 30% con i decreti di prossima produzione”. Uno strumento molto utile, che facilita le produzioni già in fase di sviluppo, è quello dei fondi di co-sviluppo, attivi con diversi Paesi a partire dal 2013, anno in cui è stato siglato il primo accordo con la Francia. “Tra le ultime acquisizioni, siglata nel 2016 ma attiva dal 2017, la partecipazione dell’Italia all’interno del Fondo Ibermedia che interviene principalmente a favore nelle coproduzioni tra due Paesi aderenti, di cui almeno uno deve essere Spagna, Italia o Portogallo. Tra le novità un nuovo accordo con l’Argentina, rivolto anche ad opere audiovisive destinate al web, e un accordo di coproduzione con il Brasile”. Tra i cambiamenti introdotti dai decreti attuativi, al momento in attesa dell’approvazione da Bruxelles, le spese eleggibili per il credito d’imposta: “Con il nuovo decreto le spese sostenute in Italia anche eccedenti alla quota italiana saranno eleggibili anche nella coproduzione – rivela Iole Giannattasio (DG Cinema). Ci sarà un tax credit apposito per favorire la sperimentazione, non destinato, dunque, ad opere che devono essere obbligatoriamente portate in produzione. E, inoltre, tax credit destinati al sostegno della programmazione nelle sale e a supporto dei videogiochi”.
Tra le opportunità offerte dall’Italia sui mercati internazionali, il nuovo portale Italy For Movies, online dallo scorso agosto, mette a disposizione degli operatori del settore una serie di location presenti nelle Regioni italiane, fornendo dettagli tecnici e informazioni sulle opportunità di finanziamento previste a livello regionale e nazionale. Un primo sportello d’ingresso per accedere a tutte le opportunità di sostegno al cinema italiano, che ha l’obiettivo di accrescere il grado di attrattività e visibilità dei nostri territori. Un progetto delle Direzioni Generali Cinema e Turismo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, realizzato da Istituto Luce Cinecittà in collaborazione con l’associazione Italian Film Commissions consultabile all’indirizzo www.italyformovies.it . Ulteriori info nel sito internet: www.miamarket.it