Una menzione d’onore a Olmi ha concluso giovedì 1° marzo a Roma alla Casa del Cinema la maratona dei documentari 2018 con l’annuncio dei vincitori dei Nastri e la consegna dei Premi assegnati dal SNGCI – Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani.
Il premio speciale è stato dedicato a Folco Quilici, regista, scrittore, grande cacciatore di storie appena scomparso, che con il suo cinema ha appassionato intere generazioni. Due premi speciali – tra i 100 titoli entrati in selezione – a Dieci storie proprio così di Emanuela Giordano e Giulia Minoli “racconto un Paese che recupera impegno, coscienza sociale, etica della legalità, dal palcoscenico allo schermo offre un prezioso osservatorio sul presente ed è, insieme, un’opera contemporanea nel segno dell’impegno civile, del riscatto sociale e delle responsabilità individuali” e a Sky Arte, “per la qualità, l’originalità e il successo di un’offerta, non solo televisiva, che sulla cultura, l’arte, il design, lo spettacolo ha saputo accendere la curiosità di un nuovo pubblico”.
Due riconoscimenti alle protagoniste nei documentari: Sandra Milo che parla di se stessa, grazie alla regia di Giorgia Würth, in Salvatrice. Sandra Milo si racconta, e Marina Confalone per la sua performance ne Il signor Rotpeter di Antonietta De Lillo.
Alcune menzioni speciali hanno concluso il palmarès: per le migliori opere prime i giornalisti hanno segnalato Il pugile del duce di Tony Saccucci e Talien di Elia Mouatamid, menzioni inoltre per Moravia off di Luca Lancise che riapre percorsi affascinanti nella poetica dello scrittore romano, Metti una sera a cena con Peppino di Antonio Castaldo, dedicato a Patroni Griffi, e L’arte viva di Julian Schnabel di Pappi Corsicato che ha conquistato il pubblico del mondo, a partire dal Tribeca.
Menzioni anche a Sara di Stefano Pistolini e Massimo Salvucci che, a partire dall’assurdità della morte violenta della giovane Sara uccisa dal fidanzato, per farsi atto d’accusa contro ogni femminicidio. Il Sngci ha segnalato infine Lorello e Brunello di Jacopo Quadri, sul tema del lavoro, che ha ricevuto il Premio Cipputi a Torino ed è stato proposto anche al recente Festival di Berlino.
Tra cultura, cinema e teatro, infine, due menzioni sono andati a Il mondo in scena, sui 60 anni del Festival di Spoleto e Mariangela! che Fabrizio Corallo ha dedicato alla Melato.
A Luigi Faccini è andato il Nastro alla carriera per i suoi primi 50 di cinema e per il monumentale lavoro realizzato insieme a Marina Piperno Diaspora, ogni fine è un inizio. A questo link la lista completa. Dopo questo appuntamento seguiranno i Corti d’Argento il 18 aprile alla Casa del cinema; l’annuncio delle cinquine dei candidati e consegna del Nastro dell’Anno, con alcuni premi speciali martedì 29 maggio e la consegna dei premi sabato 30 giugno.