
Orso Maria Guerrini, uno dei più grandi attori italiani, rampollo di famiglia nobile, padre ufficiale, ha tagliato in piena attività nei giorni scorsi il traguardo dei suoi primi 80 anni ma non ha avuto il tempo di soffiare sulle candeline. Sta girando infatti, una serie televisiva in inglese per Paramount Plus, ha da poco terminato le riprese di “The Net” (titolo provvisorio) per Netflix con Massimo Ghini, ed è alle viste un nuovo lavoro per ora top secret.
– Se la sente di tirare le somme della sua lunga e splendida carriera?, gli domandiamo
“Ho al mio attivo oltre cento tra film e fiction sotto la direzione di registi come Sandro Bolchi, Anton Giulio Majano, Vincente Minnelli, Luigi Perelli, Giorgio Capitani, Damiano Damiani, Alessandro Blasetti, Woody Allen, David Tomblin, Richard Burton, James Ivory, Bob Swaim, Gerard Vergez, Andrej Koncialovskiy, e tanti altri.
“Ricordo ancora il giorno (era il 1970) in cui fui scelto da Anton Giulio Majano come interprete principale di “E le stelle stanno a guardare”. Ottenuta una borsa di studio e conseguito il diploma al Centro Sperimentale di Cinematografia, avevo la testa piena di sogni…Lo sceneggiato fu un successone (20milioni di telespettatori) e mi indicò la strada da seguire.
– Ha lavorato anche in lingua inglese…

“Ho lavorato fra l’altro con Liza Minnelli nel film “Nina” di Vincente Minnelli, ho avuto un ruolo in “The Bourne Identity” e sono stato protagonista di puntata nel cult “Spazio 1999” (episodio “Il testamento degli Arcadi”), girato a Pinewood, una serie che è appena tornata, restaurata, su RaiPlay. Conservo ancora la foto con dedica dei protagonisti della serie Barbara Bain e Martin Landau, e ricordo con piacere l’incontro con gli inventori della serie, Jerry e Sylvia Anderson”.
– Lei è stato anche per sedici anni il “baffo” testimonial di una nota marca di birra…
“E’ stata un’esperienza piacevole, ma il palcoscenico, il grande e il piccolo schermo sono tutt’altra cosa”.
Tra i film più recenti che Orso Maria Guerrini ha interpretato, figurano “Il crimine non va in pensione”, “Tiramisù”, “Il peccato, il furore di Michelangelo”(di Andrej Koncialovskiy),“Il nemico del mio nemico” (serie tv), “Dark Matter”,oltre al già citato“The Net”.
E poi il teatro. Considerato uno dei principali esponenti del teatro di prosa italiano (ha lavorato con Strehler, Orazio Costa, Enriquez Squarzina e con altri grandissimi registi), negli ultimi anni, insieme alla moglie Cristina Sebastianelli, Guerrini ha portato sulle scene di tutta Italia uno splendido lavoro, “L’uomo del destino” di Yasmina Rez. Ed ha vestito magistralmente i panni del capomafia Don Mariano Arena ne “Il giorno della civetta” tratto dal romanzo di Leonardo Sciascia. (Elettra Ferraù)