Andare per i luoghi del cinema di Oscar Iarussi : il Paese del neorealismo con i suoi attori «presi dalla strada» anche un set favolistico per le produzioni hollywoodiane, da Guerra e Pace girato in Piemonte alla Passione di Cristo in Basilicata, all’Inferno nella Firenze dei nostri giorni. Trame, luoghi, volti e avventure produttive con cui il nostro cinema ha continuato a ispirare generazioni di cineasti. L’Italia oggi ha ripreso a vincere premi e a far parlare nel mondo della sua Grande Bellezza. Una bellezza sfaccettata e contraddittoria, mai convenzionale, che vibra nel racconto di dieci «città del cinema»: Torino col suo Museo, Milano borghesissima e proletaria sullo schermo, Venezia decadente e festivaliera, Bologna e la sua Cineteca, Firenze con vista sulla storia, Roma eterno caos calmo, Napoli da Totò a Gomorra, Palermo gattopardesca e «paradisiaca», Bari capitale di Lamerica e Matera della cultura europea nel 2019. Il critico e saggista Oscar Iarussi collega dieci città italiane alla settima arte in un percorso dotto, denso di retroscena e personaggi. Ulteriori informazioni nel sito internet: www.mulino.it (pp.176, anno 2017, Il Mulino edizioni, collana “Ritrovare l’Italia”)
I nuovi cinema Paradiso a cura di Mariagrazia Franchi e Alberto Bourlot dell’Università Sacro Cuore di Milano, promosso da Acec – Associazione Cattolica Esercenti : la digitalizzazione sta mutando gli assetti dell’industria cinematografica, le sue prassi produttive e distributive, il suo modo di entrare in relazione con gli spettatori. In questo processo le sale rischiano di essere il soggetto debole, l’anello della filiera su cui si scarica la pressione del cambiamento. Il volume espone i risultati di un esteso sondaggio condotto nel 2016 sulle Sale della Comunità, realtà in Italia fra le più rilevanti per diffusione, longevità e azione culturale. Quattro gli aspetti che distinguono la rete delle sale della comunità : distribuzione sul territorio (il 19% si trova in comuni con meno di 5 mila abitanti, il 13% nei sobborghi dei grandi centri urbani), polifunzionalità (spazi utilizzati nel 60% dei casi anche per teatro, concerti e conferenze), ascolto e dialogo con associazioni, istituzioni e scuole e criterio di gestione con il coinvolgimento dei cittadini anche estranei all’esperienza parrocchiale. Attraverso le testimonianze di diverse centinaia di gestori, fra 252 responsabili di esercizi cinematografici e 168 parroci, il testo racconta lo stato dei cinema cattolici oggi: la loro presenza sul territorio, la loro organizzazione, le logiche di programmazione, il rapporto con i soggetti istituzionali, con gli altri promotori di cultura e con i pubblici. Una radiografia che rende visibile il processo di riassetto che il cinema sta vivendo e la sua capacità di affrontare positivamente le sfide del nuovo. Ulteriori informazioni nel sito internet: www.vitaepensiero.it (pagg.168, euro 16 edito da Vita e Pensiero)
Cinemology di Matteo Civaschi e Matteo Pavesi già autori, con lo stesso sistema, di “Shortology”, “Filmology” e “Proverbiology”:dalla durata del bacio più lungo ai dati su peso e lunghezza della pellicola dei film più famosi, passando per le armi di Pulp Fiction, il numero di costumi di “Quo Vadis” o la velocità dei fotogrammi al secondo, tutti i temi della storia del cinema possono essere riassunti in un’immagine. Un manuale a tutto tondo per grandi appassionati di cinema, ma anche per chi di cinema è completamente a digiuno. Un libro-mappa dove poter scoprire la storia della settima arte, dai fratelli Lumière e le grandi correnti estetiche del Novecento, alle epocali trasformazioni contemporanee, oltre ad alcune delle più divertenti citazioni, le filmografie dei più grandi maestri condensate in un unico tableau, e i celebri short movies e sfiziosi aneddoti e record cinematografici. Nella prefazione, a cura del critico cinematografico Gianni Canova, viene sottolineato come Cinemology possa essere definito un “dispositivo ludico-semiotico”, un libro pensato non per essere letto ma per essere guardato e scoperto, per divertire, giocare, stupire e sorprendere. Un processo di iconizzazione che stupisce per esattezza e leggerezza, come sottolinea il co-autore Matteo Pavesi, per il quale “il pregio di questo lavoro è l’innesco nella memoria cinematografica di ognuno di noi. Cinemology non è solo un libro, ma anche una mostra, allestita nel foyer del Cinema Spazio Oberdan visitabile ad ingresso libero sino a domenica 25 giugno. Ulteriori info nei siti internet : www.cinetecamilano.it e www.faustolupettieditore.it