Quo chi?, audiolibro di Gianni Canova su Checco Zalone
Dal 3 marzo Quo chi?, l’audiolibro scritto e letto da Gianni Canova, critico cinematografico, saggista e ordinario di Storia del Cinema e Filmologia all’Università IULM di Milano, direttore di 8 1/2. Il saggio analizza il successo dei film di Checco Zalone, la maschera comica più potente dell’Italia contemporanea. “Zalone – sottolinea Canova – ha ridato al cinema la sua potenza sociale. Ha fatto uscire di casa gli italiani e li ha riportati nel buio delle sale e nella luce del cinema”. L’audiolibro sarà in vendita su iTunes acquistabile come un prodotto discografico e disponibile anche su audible.it.
Volume Audiobooks (www.volumeaudiobooks.com) è una nuova società di produzione ed edizione di audiolibri con distribuzione internazionale specializzata nel genere varia: cinema, teatro, musica, arte, cucina e sport. Tra i prodotti fin qui realizzati l’audiolibro Fantozzi, letto dallo stesso Paolo Villaggio, e I silenzi di Federer, un saggio del filosofo francese André Scala sul tennista Roger Federer letto dal giornalista e conduttore del TG1 Francesco Giorgino.
Essere Nanni Moretti di Giuseppe Culicchia
Essere Nanni Moretti romanzo di Giuseppe Culicchia è una lucida ed esilarante satira dei vizi e delle distorsioni dell’industria culturale italiana di questi anni. È una riflessione lieve ma penetrante sull’identità, le aspirazioni, l’ammirazione, l’invidia e l’accettazione di sé. E, infine, è il racconto della vicenda di due irresistibili sconfitti, un po’ imbroglioni un po’ sognatori: Bruno Bruni è uno scrittore di nicchia. Ha esordito come poeta, poi – su consiglio del suo agente – si è dedicato alla narrativa, senza mai sfondare. Ma non si dà per vinto, e, mentre per vivere traduce opere di fantascienza cyber-punk, cerca di scrivere il Grande Romanzo Italiano, quello che farà scattare l’agognato passaparola e correrà allo Strega, quello che tutti – editori, critici e lettori – stanno aspettando. Ma più ci prova più si allontana dalla meta e si deprime davanti al foglio bianco. La sola consolazione nella vita di Bruno è Selvaggia: una ragazza d’oro, che fa la pole dancer in un locale notturno, che è libera e schietta quanto il suo nome. E che continua ad amarlo e a credere in lui ostinatamente. Fino a quando viene licenziata e la situazione si fa ancora più preoccupante. E qui che Bruno si lascia andare e si fa crescere la barba. Gli basta una giornata per rendersi conto che al supermercato, per strada, al ristorante, in palestra, tutti lo scambiano per Nanni Moretti. Sarà Selvaggia a convincerlo a sfruttare le doti da imitatore che ha fin da bambino, a studiare la biografia e l’eloquio del regista e a trasformarsi in un suo clone. Spacciandosi per Moretti e la sua assistente, i due cominciano a girare l’Italia approfittando dell’ospitalità generosamente offerta da sindaci e organizzatori di festival, che non vedono l’ora di far assaggiare loro i piatti tipici del territorio, intrattenerli con gli avvincenti racconti della storia locale e proporsi per una particina nel nuovo film del maestro. Bruno inizia a sentirsi sempre più a suo agio nei panni di Nanni Moretti, ed è sull’orlo di una crisi identitaria che rischia di compromettere i suoi grandi progetti narrativi, quando alla coppia si presenta un’occasione irrinunciabile: un invito alla Mostra del Cinema di Venezia. (Mondadori, pagg249, €.17,50)
Esordi Italiani – da rileggere
Esordi italiani. Gli anni dieci al cinema (2010-2015) a cura di Pedro Armocida: Analizzare, criticare e discutere gli autori esordienti del cinema italiano degli ultimi cinque anni non significa solo portare all’attenzione generale una grande quantità di film e di registi altrimenti a rischio di oblio – in parte a causa di un sistema distributivo che non li sa valorizzare -, ma anche aprire una finestra sulle visioni, le intenzioni, i contesti, i problemi, le difficoltà, insomma il presente e il futuro dell’intero cinema del nostro paese. Il volume costruisce infatti un percorso particolarmente articolato e approfondito sul fare cinema oggi in Italia, iniziando con uno sguardo sugli esordi dei vari rinnovamenti generazionali dal Neorealismo ad oggi, mentre sul magma delle opere prime odierne, costituito soprattutto da “autarchici, strabici e visionari”, provano a confrontarsi tre diversi sguardi di critici cinematografici. Ma è poi l’analisi minuziosa del contesto (cinematografico, culturale, economico-sociale) a offrire interessanti spunti di lettura sui tanti film prodotti e mai distribuiti, sui temi che raccontano, sull’utilizzo ormai consolidato del digitale, per passare poi al racconto dei generi dentro cui gli esordienti si muovono (dalla commedia all’horror) e dei vari formati utilizzati (dal cortometraggio alle webserie), fino a esaminare il mondo del documentario, la cui conoscenza è fondamentale proprio perché molti esordienti hanno già realizzato la loro opera prima passando per l’esperienza del cosiddetto “cinema per il reale”. La parte conclusiva del volume raccoglie materiali critico-informativi e comprende, tra l’altro, una trentina di interviste a registi esordienti negli anni Dieci. Nelle loro risposte ci sono il presente e il prossimo futuro del cinema italiano.XXIV Premio Domenico Meccoli “ScriverediCinema” – “Libro dell’Anno sul Cinema Italiano” (Saggi Marsilio / NuovoCinema, pp. 352, 1° ed.2015). Ulteriori info nel sito internet: www.marsilioeditori.it