Il suo Mulholland Drive è stato eletto miglior film del XXI secolo. Il suo Eraserhead era il film preferito di Stanley Kubrick. Il suo Twin Peaks ha cambiato la storia della televisione, due volte. Addirittura il suo ciuffo ha un fan club ed è inconfondibile come quello di Elvis Presley. Pittore, cineasta, musicista, attore, costruttore di mobili, sognatore di mondi, bevitore di caffè e ambasciatore della meditazione trascendentale, David Lynch è un maestro e una star. Le sue opere enigmatiche hanno catturato gli spettatori di tutto il mondo sospendendoli fra due estremi: l’orrore e la beatitudine, funghi atomici e torte di ciliegie. Con uno stile che unisce analisi critica e linguaggio pop, Matteo Marino esplora chiavi di lettura classiche e inedite per provare a decifrare i passaggi più oscuri di Strade perdute, Mulholland Drive, Inland empire e Twin Peaks – Il ritorno, coinvolgendo per estensione tutta l’opera lynchiana. Un viaggio della mente e del cuore che, dagli effetti speciali digitali ai trucchi del cinema muto, dalle scoperte della fìsica quantistica ai testi delle religioni vediche e del buddhismo tibetano, ci conduce alla ricerca della strada per tornare a casa. Ulteriori info nel sito internet: www.beccogiallo.org (Anno 2018 – 352 pp.)
Il Rapporto Cinema 2018, a cura di M. Fanchi, Alessandro Rosina, A. D’Arrigo, B. Zambardino, rinnovato nella visione complessiva, è dedicato agli spettatori, agli scenari e alla progettazione strategica. Ad aprire il volume sono due approfondite analisi sul pubblico: la prima è una ricerca a cura dell‘Osservatorio Giovani dell’Istituto Toniolo sui consumi culturali e sulla fruizione da parte della generazione dei Millennials per guardare al futuro del cinema; la seconda, condotta dall’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, è un’indagine pilota sul rapporto fra terza età e cinema, che monitora la presenza in sala della popolazione “over 60”. Alle opportunità di finanziamento per il comparto cinema è invece dedicata la seconda parte del testo. La partecipazione a un bando rappresenta infatti una duplice occasione per una organizzazione culturale o un’azienda: non è solo alle risorse economiche che bisogna guardare, ma alla possibilità di ripensare la propria strategia e di incidere sulla vita culturale del Paese. Chiude il volume un capitolo sugli scenari presenti e prossimi, con contributi di studiosi del settore che disegnano un quadro estremamente ricco e diversificato, che parla di sviluppo e potenziali ricadute positive sull’intero “sistema Paese” (Fondazione Ente Dello Spettacolo, Anno 2018, Pagine 214)