Dopo Federico Fellini e prima di Francois Truffat (nella stessa Collana), ecco tutte le critiche ai film di Carlo Verdone raccolte da Gian Luigi Rondi. Il progetto di “conoscere” gli autori del cinema attraverso tutta la filmografia ha visto impegnato Rondi fino agli ultimi giorni di vita. Intervistando Carlo Verdone, ha voluto dare al lettore, oltre che tutto il suo cinema, anche un ritratto privato dell’attore e del suo “fare cinema. Gian Luigi Rondi è scomparso lo scorso 22 settembre 2016. (Edizioni Sabinae, anno 2018, Pag. 134, Euro 13,00)
In libreria dal 22 febbraio Scrivere per il cinema e la televisione, secondo volume della neonata collana Scrivere, con la quale la casa editrice milanese Editrice Bibliografica si rivolge a chiunque voglia avvicinarsi al mondo della scrittura in tutte le sue molteplici sfaccettature: dal giallo al romanzo rosa, dal thriller alla scrittura sul web, fino alla narrazione autobiografica e alla scrittura per il cinema e la televisione, senza dimenticare i consigli più preziosi per farsi pubblicare. Il taglio è pratico, pur non rinunciando ad approfondimenti e curiosità inerenti i diversi generi, la loro storia, la terminologia specifica collegata a ognuno di essi. Una serie di guide complete per orientare il lettore in un viaggio alla scoperta delle infinite possibilità della parola scritta. Il volume è firmato da Cristina Borsatti, giornalista e sceneggiatrice, già autrice di un saggio dedicato a Roberto Benigni e di un volume dedicato a Monica Vitti, docente di sceneggiatura presso l’Accademia di Cinema e Televisione Griffith di Roma. Per maggiori info: redazione@bibliografica.it e nel sito internet www.editricebibliografica.it (anno 2018, pagg 216, €.19,00)
La dolce Vitti, a cura di Nevio De Pascalis, Marco Dionisi, Stefano Stefanutto Rosa, un racconto testuale in 10 tappe con uno straordinario apparato iconografico di oltre 100 immagini, Filmografia e Teatrografia e preziose testimonianze. Con le testimonianze di: Laura Delli Colli, Giancarlo Giannini, Dacia Mariaini, Carlo Molfese, Silvia Napolitano, Michele Placido, Vincenzo Salemme, Enrico Vanzina. Dalla prefazione di Irene Bignardi: “Decisamente, almeno sulla scena italiana, è ed è stata una signora in controtendenza. Spigolosa quando le altre erano morbide. Bionda quando le altre erano brune. Sottile quando le altre erano opulente. Accollata quando le altre esibivano i loro ipnotizzanti attributi ai tempi delle maggiorate. Problematica quando le altre erano rassicuranti. Con un’aria altoborghese quando le altre si portavano appresso il familiare profumo dei “tinelli”. Con una voce come carta vetrata di quella fine a contrasto con il cinguettio delle sue colleghe. E capace anche di trasformarsi, di reincarnarsi, di prendersi in giro, film dopo film. Monica Vitti, che purtroppo non vediamo in giro da molto tempo (e dico “vediamo“ non per amore del plurale maiestatis, ma per esprimere il rimpianto del suo pubblico collettivo, che non la vede da molti anni, appartata com’è per ragioni di salute), Monica Vitti è stata un’attrice singolare e speciale, un’anima divisa in due, una vera attrice capace di funambolici trasformismi… [… ]“. (marzo 2018, edizioni sabinae, Formato: 24 x 28; pagg. 152; ill. colore, Euro 20,00).
La mostra fotografica La Dolce Vitti, ideata e organizzata da Istituto Luce Cinecittà sarà aperta al pubblico da Giovedì 8 marzo al 10 giugno 2018 presso il Teatro dei Dioscuri al Quirinale (via Piacenza, 1). Ulteriori info nei siti internet: www.cinema.beniculturali.it e www.cinecitta.com