Per Le Piccole Pagine Gli attori mangiano per finta, un saggio, un’opera leggera che presenta una riflessione interessante sul rapporto tra il cinema italiano, dal Dopo Guerra in poi, e il cibo. Enzo Latronico, autore,sceneggiatore e giornalista “dimostra che il gesto del mangiare” – così come sottolinea Roberto Tanzi, che firma la prefazione – “nel cinema assume significati profondi che non si esauriscono nella semplice funzione dello sfamarsi o della divertita e divertente convivialità.” Gli attori mangiano per finta, attraverso una carrellata ricca e colorata di episodi indimenticabili, passando dai maccheroni di Sordi di Un americano a Roma, ai commensali de La grande abbuffata, fino alla frittata di fantozziana memoria, sviluppa una vera e propria analisi sociale di ciò che il “mangiare” ha rappresentato per il nostro Paese che si specchia nel cinema. Ulteriori info nel sito internet: www.lepiccolepagine.it (anno 2018, Editore: Le Piccole Pagine, Pagg.67)
Era il 1968 e Sergio Leone dirigeva C’era una volta il West: a mezzo secolo di distanza, la Cinémathèque française lo omaggia con una grande retrospettiva biografica, Il était une fois Sergio Leone, aperta al pubblico, a Parigi, ancora fino al 28 gennaio 2019: l’esposizione è accompagnata da una pubblicazione, La Révolution – Sergio Leone, curata dal direttore della Cineteca di Bologna, Gian Luca Farinelli, e da Christopher Frayling. Il volume include testi originali dello stesso Sergio Leone, critiche alla sua opera, interviste con alcuni dei suoi più stretti collaboratori e la filmografia. Una selezione di molti documenti dell’archivio della Cineteca di Bologna, e altre immagini relative alla produzione di Leone, concorrono a corredare l’iconografia del progetto editoriale. (anno 2018, Éditions de La Table Ronde, pagg.512)
Il primo cinema non si scorda mai è il titolo del nuovo libro di Fabrizio Borghini e Luca Giannelli, una raccolta antologica nella quale si racconta attraverso testi d’archivio e autorevoli testimonianze di 127 personaggi, la storia delle sale cinematografiche fiorentine e del territorio limitrofo, comprese le arene estive, le sale parrocchiali e i circoli: luoghi rimasti nella memoria di coloro che li hanno vissuti. Sono 300 le sale cinematografiche censite, della maggior parte delle quali oggi non rimane che un ricordo lontano, foto, ritagli di giornale, i racconti di chi le ha frequentate. Il libro, attraverso una puntuale ricerca d’archivio, crea un grande affresco della città e dei suoi cinema, raccontata con 200 foto che la ritraggono com’era e con le storie, gli aneddoti, le passioni di chi al cinema ha sognato, si è divertito, ha amato. Di alcuni cinema è rimasto il nome, pur essendo oggi destinati ad altra attività, come l’Edison, il Gambrinus, il Capitol, di tanti altri, invece, i giovani di oggi non conoscono neppure l’esistenza, pur essendo stati luoghi di grande affluenza, che hanno animato la vita culturale fiorentina, come il Galileo, il Cavour, l’Excelsior, il Supercinema, e tanti altri ancora. (ed. Scramasax,pagg.384, anno 2018)