In sala da giovedì 18 maggio l’opera prima di interesse culturale di Vincenzo Alfieri I peggiori prodotta da IIF Italian International Film, Warner Bros. Ent. Italia: due fratelli squattrinati e senza prospettive (Vincenzo Alfieri e Lino Guanciale), nella speranza di garantire alla sorella tredicenne un futuro migliore (Sara Tancredi), si inventano un’insolita attività: armati di maschere e micro-camere demoliranno pubblicamente l’identità dei vari “furbetti del quartierino” che infestano il Bel Paese, trasformandosi così in due improbabili “eroi a pagamento”. Tra gli altri interpreti: Antonella Attili, Tommaso Ragno, Miriam Candurro, Sara Tancredi, Biagio Izzo, Ernesto Mahieux, Francesco Paolantoni. Ulteriori informazioni nel sito internet: www.warnerbros.it
In sala da giovedì 18 maggio Sicilian Ghost Story opera seconda di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza uscita in contemporanea con il Festival di Cannes film di apertura della sezione parallela Semaine de la Critique dove ha ottenuto apprezzamenti importanti dalla critica internazionale: “A Sicilian Ghost Story va riservato un posto significativo sugli schermi internazionali del cinema d’autore. […]. I due registi intrecciano in modo evocativo la ricchezza del racconto di fiabe con l’oscenità dell’azione mafiosa. […] così la recensione di Variety a firma Jay Weissberg. Una coproduzione Italia-Francia-Svizzera: Indigo Film, Cristaldi Pics con Rai Cinema per l’Italia; Mact Productions, JPG Films per la Francia; Ventura Film, RSI-Radiotelevisione Svizzera/SRG SSR per la Svizzera con il sostegno di Eurimages, Creative Europe, Sundance Institute, Sicilia Film Commission. Film realizzato con il sostegno della Direzione Generale Cinema e sviluppato con il sostegno del Fondo Bilaterale per lo Sviluppo di Coproduzioni di Opere Cinematografiche Italo-Francesi. Già vincitore del Sundance Institute Global Filmmaking Award alla sceneggiatura al Sundance Film Festival del 2016: Giuseppe un ragazzino di tredici anni, scompare. Luna, una compagna di classe innamorata di lui, non si rassegna alla sua misteriosa sparizione. Si ribella al silenzio e alla complicità che la circondano e pur di ritrovarlo, discende nel mondo oscuro che lo ha inghiottito e che ha in un lago una misteriosa via d’accesso. Come diceva Leonardo Sciascia, “La Sicilia è tutta una fantastica dimensione e non ci si può star dentro senza fantasia“. La collisione fra un piano di realtà e un piano fantastico ci ha fatto riconoscere gli elementi che da tempo avevamo davanti agli occhi: un fantasma e la colpa di un mondo che sopprime bambini, raccontano i registi. Elementi per una ghost story. Una ghost story siciliana e, in quanto tale, sul piano di realtà, favola nera. Una ghost story siciliana e, in quanto tale, sul piano fantastico, favola d’amore. Con Julia Jedlikowska (Luna), Gaetano Fernandez (Giuseppe), entrambi per la prima volta sul grande schermo, incontrati dopo un lungo casting di nove mesi in Sicilia. Al loro esordio anche gli altri quattro ragazzi coprotagonisti Corinne Musallari, Lorenzo Curcio, Andrea Falzone, Federico Finocchiaro. Al loro fianco gli attori Sabine Timoteo, Vincenzo Amato, Filippo Luna e Nino Prester. Fotografia Luca Bigazzi. Ulteriori informazioni nel sito internet: www.bimfilm.com
In sala da sabato 20 maggio Fortunata di Sergio Castellitto film realizzato con il contributo della direzione generale Cinema, da un racconto inedito di Margaret Mazzantini: Fortunata ha una vita affannata, una bambina di otto anni e un matrimonio fallito alle spalle.
Fa la parrucchiera a domicilio, parte dalla periferia dove abita, attraversa la città, entra nelle case benestanti e colora i capelli delle donne. Fortunata combatte quotidianamente con determinazione per conquistare il proprio sogno: aprire un negozio di parrucchiera sfidando il suo destino, nel tentativo di emanciparsi e conquistare la sua indipendenza e il diritto alla felicità. Fortunata sa che per arrivare fino in fondo ai propri sogni bisogna essere fermi: ha pensato a tutto, è pronta a tutto, ma non ha considerato la variabile dell’amore, l’unica forza sovvertitrice capace di far perdere ogni certezza.Anche perché, forse per la prima volta, qualcuno la guarda per la donna che è e la ama veramente. Il film in concorso alla 70.ma edizione del Festival di Cannes nella sezione Un Certain Regard ha valso all’attrice protagonista Jasmine Trinca il Premio come migliore attrice consegnato dalla giuria capeggiata da Uma Thurman. Il film che è stato già venduto in circa 18 paesi è stabile al secondo posto al box office con i 146mila euro incassati nell’ultimo week end tagliando il traguardo del milione di euro. Tra gli altri interpreti: Stefano Accorsi, Alessandro Borghi, Federica Sabatini, Hanna Schygulla, Edoardo Pesce, Emanuela Aurizi, Rosa Diletta Rossi, Liliana Fiorelli. Prodotto da Indigo Film, HT Film, Universal Pictures International Italy. Ulteriori Informazioni nel sito internet: www.universalpictures.it
In sala da mercoledì 24 maggio l’opera prima di Roberto De Paolis realizzata con il contributo della direzione generale Cinema, presente al Festival di Cannes 2017 nella sezione parallela Quinzaine des Réalisateurs. Designato Film della Critica dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani – SNCCI con la seguente motivazione: opera d’esordio solo apparentemente in linea con un certo nuovo cinema realistico delle periferie, Cuori puri racconta con inedita intensità filmica la ricerca testarda e febbrile da parte dei due giovani protagonisti di un’integrità fisica e morale che li sottragga alle convenzioni e ai pregiudizi del mondo che li circonda.
Prodotto da Young Films, Meproducodasolo e Rai Cinema al centro del film c’è il tema della verginità: da una parte quella del corpo, illusione infantile di purezza e di perfezione e dall’altra quella del territorio, metafora di barriere e muri che si alzano a protezione dell’identità. I cuori puri del film, Stefano e Agnese, sono incapaci di tendere al mistero e al rischio della diversità. Per questo racconto profondamente calato nella realtà ho condotto una ricerca sul campo attraversando la periferia dei centri accoglienza e dei campi rom per poi entrare nelle chiese e indagare la realtà contemporanea delle comunità cristiane – dice il regista in un’intervista. Agnese e Stefano sono molto diversi. Lei, 18 anni appena compiuti, vive con una madre dura e devota, frequenta la chiesa e sta per compiere una promessa di castità fino al matrimonio. Lui, 25 anni, è un ragazzo dal passato difficile che lavora come custode in un parcheggio di un centro commerciale confinante con un grande campo rom. Dal loro incontro nasce un sentimento vero, fatto di momenti rubati e di reciproco aiuto. Il desiderio l’uno dell’altra cresce sempre di più, fino a quando Agnese, incerta se tradire i suoi ideali, si troverà a prendere una decisione estrema e inaspettata. Nel cast: Selene Caramazza, Simone Liberati, Barbora Bobulova, Stefano Fresi, Edoardo Pesce, Antonella Attili, Federico Pacifici, Isabella Delle Monache. Ulteriori informazioni nel sito internet: www.cuoripuri-ilfilm.it
In sala da mercoledì 31 maggio l’opera prima di Andrea De Sica I figli della notte una coproduzione italo belga prodotta da Vivo Film, Rai Cinema, Tarantula , con il sostegno di Eurimages, IDM Südtirol – Alto Adige Film Fund & Commission (BLS) e realizzata con il contributo della direzione generale Cinema. Presentato all’ultimo Torino Film Festival, al BIFF di Bruxelles e al BIFEST 2017. Girato interamente in Alto Adige, il film narra la storia di Giulio (Vincenzo Crea), un 17enne di buona famiglia che si ritrova catapultato nell’incubo della solitudine e della rigida disciplina di un collegio per rampolli dell’alta società dove vengono formati i “dirigenti del futuro”: internet imbavagliato, telefono concesso per mezz’ora al giorno, ma quel che è peggio violenze e minacce dai ragazzi più “anziani”, nell’apparente accondiscendenza degli adulti. Giulio riesce a sopravvivere grazie all’amicizia con Edoardo (Ludovico Succio), un altro ospite del collegio. I due ragazzi diventano inseparabili e iniziano ad architettare fughe notturne dalla scuola-prigione, verso un luogo proibito nel cuore del bosco, dove conoscono la giovane prostituta Elena (Yuliia Sobol). Ma la trasgressione fa parte dell’offerta formativa, il collegio sa tutto del locale e delle uscite notturne, gli educatori, tra cui Mathias (Fabrizio Rongione), vigilano costantemente, restando nell’ombra…
Dichiara il regista: «L’idea del film è legata ai miei anni del liceo e ad alcune persone che hanno segnato la mia vita. Questi incontri sono stati la spinta per provare a raccontare un universo giovanile che mi sembrava poco esplorato. La situazione estrema di un collegio è la chiave che ho scelto per confrontarmi con uno dei sentimenti più forti che un adolescente possa sperimentare: l’abbandono. I sentimenti più profondi dei protagonisti mi hanno portato nel mondo dei sogni, degli incubi, utilizzando le suggestioni dell’horror come genere che affronta aspetti della mente umana altrimenti intraducibili per immagini». Ulteriori informazioni nel sito internet: www.01distribution.it