Iniziate a Milano le riprese de Gli anni amari, il nuovo film di Andrea Adriatico che racconta la vita di Mario Mieli. Un blog ufficiale:https://glianniamari.wordpress.com darà conto della fase di preparazione e delle riprese con immagini, interviste, approfondimenti e aggiornamenti. Prodotto da L’Altra Cinemare con Rai Cinema, in collaborazione con Pavarotti International 23 srl, Emilia-Romagna Film Commission e Apulia Film Commission, con il sostegno della direzione generale Cinema, il film è scritto da Grazia Verasani (autrice del romanzo Quo vadis, baby?), Andrea Adriatico e Stefano Casi, e ripercorre la vita e i luoghi di Mario Mieli, intellettuale, attivista, scrittore e artista di grande rilievo nell’Italia degli anni ’70, tra i fondatori del movimento omosessuale nel nostro paese.
Le prime due settimane di riprese saranno concentrate nella capitale lombarda, dove Mario è nato e ha trascorso gran parte della sua vita: dagli studi al Liceo Parini e alla Facoltà di Filosofia presso l’Università Statale fino al celebre festival del proletariato giovanile organizzato dalla rivista “Re Nudo” al Parco Lambro, passando per siti iconici quali la Fontana delle Quattro Stagioni e piazza Duomo. La troupe seguirà poi i passi di Mario nelle città di Sanremo, Lecce e Bologna, per concludere infine le riprese a Londra – laddove Mario non solo ha vissuto ma, soprattutto, ha conosciuto l’attivismo omosessuale inglese nella sua fase più fiorente, negli anni immediatamente successivi ai moti statunitensi di Stonewall.
Quali sono gli anni amari? La contestazione politica e sociale, l’emancipazione femminile e sessuale, le droghe psichedeliche, la musica dei Led Zeppelin e dei Queen. Un’intera generazione che fa sentire la propria voce nelle strade, nelle piazze e nei giornali, le rivendicazioni di neri, donne e omosessuali. Ma anche gli anni di piombo, l’uccisione di Pier Paolo Pasolini e di Francesco Lorusso, il sequestro di Aldo Moro. È un decennio fervido di illusioni e disillusioni che il regista indaga e ricostruisce.
Mario Mieli è interpretato dal giovane Nicola Di Benedetto al suo debutto cinematografico. Figlio di genitori benestanti e penultimo di sette figli, tra cui Giulio (Lorenzo Balducci), vive una vita intera in conflitto con il padre Walter (Antonio Catania) e la madre Liderica (Sandra Ceccarelli). «Non è il semplice racconto ardimentoso di una stagione di lotta per i diritti LGBT» scrive il regista, «c’è lo sguardo su un ragazzo insofferente all’omologazione, sia quella – come avrebbe detto lui – “eteronormativa”, sia quella di un movimento omosessuale che dopo i primi atti rivoluzionari cercava forme di normalizzazione.» Un viaggio attraverso l’Italia (e non solo) per riscoprire i luoghi protagonisti dell’impeto e dello spirito rivoluzionari degli anni Settanta. Uno sguardo a un passato prossimo per ritrovare, oggi, le nostre radici.