Sono in corso a Cuneo fino metà ottobre, le riprese di Karim, una spy story ambientata tra Siria e Italia e diretta da Federico Alotto, che spazia dall’action al thriller. Chi è Karim? Un foreign fighter stanco di guerra che vuole solo tornare a casa o è un doppiogiochista che inganna gli uni per servire gli altri? E come può sfuggire allo stretto controllo dei “fratelli” arabi? Gira intorno a lui la vicenda del gruppo terrorista che ha in mente un piano per colpire gli “infedeli”. Karim è Mohamed Zouaoui (già in I fiori di Kirkuk al cinema e in Nassiriya, Anna e Yussef, La ladra in Tv), affiancato da Valentina Cervi, Fabio Fulco, Stella Egitto. Diretto da Federico Alotto, alla sua opera seconda – dopo il corto Io vedo mostri del 2013, e il lungometraggio Ulysses nel 2018 – su sceneggiatura di Federico Alotto e Massimo Galimberti, da un soggetto di Egidio Eronico ed Enrico Menduni. Karim è una produzione Lime Film con Rai Cinema, prodotto da Massimiliano Leone e Valentina Di Giuseppe, e ha ottenuto il contributo economico dal MiBAC Direzione Generale Cinema ed è sostenuto da Film Commission Torino Piemonte.
A Trieste, sono iniziate le riprese di Non odiare, il debutto nel lungometraggio di Mauro Mancini. Il film è una coproduzione tra Italia e Polonia: Movimento film e Agresywna banda, con Rai Cinema, in associazione con Notorious Pictures, che distribuirà il film in Italia. E’ realizzato con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Generale Cinema, Polish Film Institute e in collaborazione con Friuli Venezia Giulia Film Commission. Le vendite internazionali sono affidate a Intramovies: Nel cuore della città, ai limiti dell’antico Borgo Teresiano, vive Simone Segre (Alessandro Gassmann), un affermato chirurgo di origine ebraica: ha una vita tranquilla, apparentemente risolta, una compagna che lavora in Francia come reporter, un appartamento elegante e nessun legame con il passato. I duri contrasti con il padre, un reduce dei campi di concentramento morto da poco, lo hanno portato, da anni, ad allontanarsi da lui.Tornando dallʼallenamento settimanale di canottaggio, Simone si trova a soccorrere un uomo vittima di un incidente stradale: ma quando scoprirà sul petto di questo un tatuaggio nazista, lo abbandonerà al suo destino e nel momento in cui arrivano i soccorsi è ormai troppo tardi. I giorni seguenti, però, saranno sotto il segno del senso di colpa per la morte dell’uomo: situazione che lo spingerà a rintracciare la famiglia del neonazista che vive in un complesso residenziale popolare, il cosiddetto “quadrilatero di Melara”: Marica, la figlia maggiore (Sara Serraiocco); Marcello (Luka Zunic), al suo primo ruolo da co-protagonista, il figlio adolescente contagiato anche lui dal seme dell’odio razziale; il “piccolo” Paolo (Lorenzo Buonora). E verrà la notte in cui, Marica busserà alla porta di Simone, presentandogli inconsapevolmente il conto da pagare… “Né buoni né cattivi, ma semplicemente esseri umani”: così immagina i personaggi il regista Mauro Mancini. In definitiva, “personaggi ordinari in situazioni straordinarie”. E proseguendo, il regista dichiara apertamente: “Non odiare racconta quello che siamo sotto la pelle.La pelle bianca, ‘ariana’, che vorrebbero avere Marcello e i suoi amici neonazi e quella bianca, ‘non ariana’, di Simone”.