
Prima settimana con un numero cospicuo di titoli in sala, oltre che in streaming come nel caso di Stay Still di Elisa Mishto, distribuito da Luce Cinecittà e realizzato con il contributo della direzione generale Cinema, con Katharina Schüttler, Kim Riedle, Martin Wuttke, Natalia Belitski, Jürgen Vogel. Lo trovate sulla piattaforma MioCinema. Video artista premiata in tutto il mondo, bolognese di nascita ma berlinese di cittadinanza, Elisa Mishto esordisce con una storia di amicizia al femminile. Julie è una ricca e annoiata ereditiera che usa la clinica psichiatrica come luogo di fuga dal mondo; Agnes è una giovane infermiera e madre inadatta di una bambina che non sa crescere. Le due si incontrano in clinica e da una contrapposizione assoluta scaturisce una micidiale amicizia che metterà a ferro e fuoco tutto ciò che toccano. Da non perdere. Gli anni amari di Andrea Adriatico con Nicola Di Benedetto, Sandra Ceccarelli, Lorenzo Balducci, Adriana Barbieri, Giuseppe Brunetti, Antonio Catania. Biografia di un personaggio che ha fatto la storia della diversità nella Roma degli anni ’80: Mario Mieli, che seppe dichiarare la sua omosessualità e il diritto alla differenza è stato un autentico punto di riferimento culturale prima ancor che sociale, il film è stato realizzato con il contributo della direzione generale Cinema; Un figlio di nome Erasmus di Alberto Ferrari con Luca Bizzarri, Paolo Kessisoglu, Ricky Memphis, Daniele Liotti, Carol Alt, Filipa Pinto, approda in sala dopo essere stato sulla piattaforma durante il lockdown. Il gruppo storico di Immaturi si riforma e a loro si aggiunge Daniele Liotti. I quattro in gioventù hanno condiviso l’esperienza formativa del progetto Erasmus in Portogallo, si sono tutti innamorati della stessa donna, sono diventati amici per sempre. Vent’anni dopo vengono richiamati nei luoghi dell’adolescenza per la morte di quella ragazza, ormai diventata donna e madre di un ventenne che dovrebbe avere uno di loro come padre; Il delitto Mattarella di Aurelio Grimaldi con Antonio Alveario, Claudio Castrogiovanni, Nicasio Catanese, David Coco, Francesco Di Leva, Donatella Finocchiaro, Sergio Friscia, Leo Gullotta, Guia Jelo, Tony Sperandeo, Andrea Tidona. Il regista di Le buttane punta su un film-verità che anticipa l’inchiesta sul più anomalo delitto di mafia, quello di Piersanti Mattarella, caduto per mano di ignoti nella Palermo del 1980; La volta buona di Vincenzo Marra con Massimo Ghini, Ramiro Garcia, Max Tortora, Francesco Montanari, Gioia Spaziani, Massimo Wertmuller. Una commedia di costume dal sapore aspro e nostalgico che ammanta di tenerezza il suo protagonista (Massimo Ghini), un procuratore del calcio alla ricerca di giovani talenti; Bombshell: la voce dello scandalo di Jay Roach con Margot Robbie, Charlize Theron, Nicole Kidman. La storia vera delle tre donne che sfidarono il potere maschilista del capo di un grande network americano. Un film che scrive un nuovo capitolo nella storia del #MeToo, Il principe dimenticato di Michel Hazanavicius con Omar Sy, Bérénice Bejo, François Damiens, Sarah Gaye. Film per ragazzi diretto da un premio Oscar (The Artist). Protagonista è un papà amorevole che ogni sera addormenta la figlia con favole emozionanti di cui è protagonista lui stesso nei panni di un Principe Azzurro. Omar Sy irresistibile; Qua la zampa 2 di Gail Mancuso con Henry Lau, Kathryn Prescott, Josh Gad, Dennis Quaid. Nuove avventure per il fox retriver Bailey che ha giurato a se stesso di proteggere la piccola CJ anche dopo anni di lontananza. Reincarnato e più combattivo di prima, il cane parte alla ricerca della bimba ormai cresciuta.

Una impressionante panoramica sulla bidonville di Rosarno apre Quello che non sai di me di Rolando Colla. E l’indignazione per i lavoratori africani pagati 2 euro l’ora per la raccolta nei campi, e ridotti in condizioni di schiavitù, torna nel finale, quando il protagonista lancia il suo atto d’accusa in un’aula di tribunale dove è costretto a confrontarsi con un dilemma morale di ardua soluzione. E’ una storia d’amore poetica ma con un cuore politico, quella di Ikendu e Patricia. Lui (Koudous Seihon, visto in A Ciambra di Jonas Carpignano) è un rifugiato del Mali arrivato in Svizzera dopo un lungo viaggio doloroso, attraverso la Libia e il Sud d’Italia, con il ricordo delle torture subite nel suo paese dagli islamisti che lo legarono a una tavola e, con uno straccio in bocca, lo seviziarono per tre giorni, fino quasi all’asfissia. Un destino quasi segnato, il suo, perché è difficile per un migrante levarsi di dosso l’etichetta di reietto e malavitoso e perché anche i suoi migliori amici, amici fraterni, possono ingannarlo. Ma l’incontro a Bellinzona con Patricia (Linda Olsansky) sembra aprire un inatteso spiraglio. Lei è una donna dalla vita sentimentale tormentata, che scopriamo essere anch’essa un’immigrata dalla Repubblica Ceca, ma ormai ben inserita nel contesto svizzero, ripara biciclette in un’officina e cerca sesso occasionale, ha avuto due figlie di padri diversi, uno dei quali si è eclissato, l’altro risposato e poco interessato alla figlia di primo letto. Il legame tra Patricia e Ikendu si sviluppa rapidamente, è un rapporto gioioso e molto fisico, pieno di passione, che supera il pregiudizio e anche il retropensiero che lui possa essere a caccia di un permesso di soggiorno: in breve si sposano e diventano una famiglia, ma ci sono dei punti oscuri, dei pezzi di vita di cui Ikendu, bello come un principe ma sempre silenzioso, non parla. E quando arriva l’arresto per spaccio, anche la fiducia di Patricia si incrina. L’italo-svizzero Rolando Colla, dopo Sette giorni, torna a raccontare un amore stavolta in un contesto di disagio sociale costruendo una parabola contemporanea sulle migrazioni, tema ricorrente nel cinema ma che trova angolature diverse. Autore di film come Oltre il confine (2002), L’altra metà del cielo (2007) e Giochi d’estate (2011), presentato alla Mostra di Venezia, si muove a suo agio tra i paesaggi del Ticino e l’Italia, in particolare Salerno, dove Ikendu si reca per consegnare dei pannelli solari ignorando i retroscena di questa attività.Il film, a cui i due interpreti donano una toccante verità emotiva, è una coproduzione tra la svizzera Peacock Film e l’italiana Solaria Film, con il contributo del MIBACT DG CINEMA. Presentato in anteprima allo Zurich Film Festival, inizia il suo percorso distributivo nella formula mista: sala virtuale e fisica. Le proiezioni in streaming sono affiancate da un tour nelle sale e nelle arene estive. Già disponibile on demand su The Film Club di Minerva Pictures, dal 1° luglio sarà visibile anche sulle piattaforme Chili e Google Play.

Famosa, il film nelle sale italiane con Europictures il 13, 14 e 15 luglio, diretto da Alessandra Mortelliti con Jacopo Piroli, Adamo Dionisi, Gioia Spaziani e Matteo Paolillo. Famosa, presentato ad Alice nella città durante l’ultima Festa del cinema di Roma, racconta la storia di Rocco, un ragazzo quasi diciottenne, incompreso e solitario, che desidera trasferirsi da un piccolo paese della Ciociaria nella Capitale, per poter realizzare il suo più grande sogno: diventare un ballerino. Con tenacia e grande forza di volontà, Rocco riuscirà ad intraprendere il tanto agognato viaggio, ma la realtà che lo attende non sarà quella sperata e il suo sogno verrà ancora una volta messo alla prova. La storia di Rocco Fiorella nasce da un monologo teatrale e arriva sul grande schermo come racconto di formazione di un timido adolescente con la passione del ballo, incompreso dalla sua famiglia, in particolar modo da suo padre, e dai suoi compagni di classe che ne fanno oggetto di scherno e derisione. Al suo fianco Maura, una zia speciale che lo sosterrà in ogni scelta, Azzurra, un’amica saggia, e Luigi, il suo principe bello e tenebroso.Una favola moderna, come la definisce la Mortelliti, che con Famosa firma il suo esordio alla regia cinematografica.
Prodotto da Palomar con Rai Cinema e realizzato con il contributo della direzione generale Cinema e Audiovisivo.