Zero ha ventisette anni, vive nel quartiere periferico di Rebibbia, più precisamente nella Tiburtina Valley. Terra di Mammuth, tute acetate, corpi reclusi e cuori grandi. Dove manca tutto ma non serve niente. Zero è un disegnatore ma non avendo un lavoro fisso si arrabatta dando ripetizioni di francese, cronometrando le file dei check-in all’aeroporto e creando illustrazioni per gruppi musicali punk indipendenti.
La sua vita scorre sempre uguale, tra giornate spese a bordo dei mezzi pubblici attraversando mezza Roma per raggiungere i vari posti di lavoro e le visite alla Madre. Ma una volta tornato a casa, lo aspetta la sua coscienza critica: un Armadillo in carne e ossa, o meglio in placche e tessuti molli, che con conversazioni al limite del paradossale lo aggiorna costantemente su cosa succede nel mondo.
A tenergli compagnia nelle sue peripezie quotidiane, nella costante lotta per mantenersi a galla, è l’amico d’infanzia Secco.
La notizia della morte di Camille, una compagna di scuola e suo amore adolescenziale mai dichiarato, lo costringe a fare i conti con la vita e ad affrontare, con il suo spirito dissacrante, l’incomunicabilità, i dubbi e la mancanza di certezze della sua generazione di “tagliati fuori”. La profezia dell’armadillo di Emanuele Scaringi alla sua opera prima scritta da Michele Rech aka Zerocalcare, Oscar Glioti, Valerio Mastandrea, Johnny Palomba, dall’omonimo fumetto di Zerocalcare e in concorso nella sezione Orizzonti della 75ma Mostra di Venezia, opera prima di interesse culturale realizzata con il contributo della direzione generale Cinema, concorre anche per il Leone del Futuro. Uscirà nelle sale il 13 settembre subito dopo il Festival. Prodotto da Fandango, Rai Cinema con il sostegno della Regione Lazio. Nel cast: Simone Liberati, Pietro Castellitto, Laura Morante, Valerio Aprea, Claudia Pandolfi, Teco Celio, Diana Del Bufalo, Valerio Ardovino, Gianluca Gobbi, Kasia Smutniak, Samuele Biscossi, Rosa Diletta Rossi, Michela De Rossi, Vincent Candela, Adriano Panatta, Sofia Staderini. Ulteriori info nel sito internet: www.fandango.it
In sala dal 20 settembre anche Sembra mio figlio di Costanza Quatriglio , una coproduzione Italia Belgio prodotta da Ascent Film, Caviar Films, Antitalent, Rai Cinema, con il contributo della direzione generale Cinema, in collaborazione con Film in Iran, con il sostegno di Eurimages, Croatian Audiovisual Center, Belgium Tax Shelter, Regione Lazio, Regione Puglia, Friuli Venezia Giulia Film Commission, Fondazione Apulia Film Commission : Sfuggito alle persecuzioni in Afghanistan quando era ancora bambino, Ismail vive in Europa con il fratello Hassan. La madre, che non ha mai smesso di attendere notizie dei suoi figli, oggi non lo riconosce. Dopo diverse e inquiete telefonate, Ismail andrà incontro al destino della sua famiglia facendo i conti con l’insensatezza della guerra e con la storia del suo popolo, il popolo Hazara. Note di regia:
Un figlio si rivolge alla madre creduta morta fino a quel momento, ma lei non lo riconosce. Da quell’istante una forza misteriosa lo porta alla ricerca del modo per ricongiungersi a lei. Il corpo di Ismail, la mitezza del suo viso, la sua voce sospesa tra gli angoli più angusti dell’Europa, ci conducono in un altrove che ci appartiene molto di più di quanto siamo disposti a immaginare: dall’evocazione di posti lontani nel tempo e nello spazio a una concretezza fatta di carne e sangue, il film viaggia alla ricerca di risposte che non esistono; ad esistere è la possibilità, per Ismail, di prendersi la parola, quella parola negata perché nessuno, fino a quel momento, l’ha ascoltata. Nella lingua madre riconosciamo la lingua del mondo, della pietà antica che non ha patria né paese né confini né frontiere. Il film è fuori concorso a Locarno 71. Il video promozionale nel canale Cinemamibac su youtube. Ulteriori info nel sito internet: www.groenlandiagroup.com