
A volte non serve un grande budget per conquistare l’Academy. Nonostante la concorrenza di colossi come Spielberg, Branagh e Campion, a vincere il Miglior film agli Oscar 2022 è I segni del cuore (CODA) della regista Sian Heder, al suo secondo lungometraggio. Il film indipendente si aggiudica anche il premio per la Miglior sceneggiatura non originale e quello per il Miglior attore non protagonista, assegnato a Troy Kotsur, il primo attore non udente a vincerlo.
Nonostante le ben 12 candidature Il potere del cane si aggiudica soltanto una statuetta, quella per la Miglior regia, assegnata a Jane Campion. Il film che si porta a casa più premi è Dune di Denis Villeneuve, con ben 6 statuette, grazie a una pioggia di premi tecnici: Miglior fotografia a Greig Fraser, Miglior colonna sonora ad Hans Zimmer e poi ancora Miglior sonoro, Miglior montaggio, Miglior scenografia e Migliori effetti speciali.
Niente da fare per i tre italiani candidati. È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino perde a favore del giapponese Drive My Car di Ryūsuke Hamaguchi nella categoria Miglior film internazionale, il film d’animazione Encanto ha la meglio su Luca di Enrico Casarosa e i Migliori costumi vanno a Crudelia, a discapito di quelli di Cyrano firmati da Massimo Cantini Parrini e Jacqueline Durran.
Le statuette per i migliori interpreti protagonisti vanno a Jessica Chastain (Gli occhi di Tammy Faye) e Will Smith (l’attore di Una famiglia vincente – King Richard è stato protagonista durante la serata di premiazione di un clamoroso schiaffo a Chris Rock, reo di avere scherzato sull’alopecia della moglie). Entrambi gli attori erano alla terza candidatura in carriera. La migliore attrice non protagonista è invece Ariana DeBose (West Side Story).
La Miglior Sceneggiatura originale è quella di Belfast di Kenneth Branagh, mentre la Miglior canzone originale è No time to die di Billie Eilish, dell’omonimo film. Miglior documentario è Summer fo Soul di Questlove, Miglior cortometraggio documentario è The Queen of Basketball, Miglior cortometraggio è The Long Goodbye, mentre il Miglior corto animato è The Windshield Wiper. (a cura di Carmen Diotaiuti)