Tra i film premiati al Festival di Giffoni Ötzi e il mistero del tempo di Gabriele Pignotta, con Alessandra Mastronardi e Vinicio Marchioni, film di interesse culturale realizzato con il contributo della direzione generale Cinema, vince la sezione Elements +6. Protagonista del lungometraggio è Kip, un ragazzo come tanti, intelligente e sensibile, per cui il tempo dell’infanzia sta finendo. Negli ultimi giorni prima di lasciare per sempre Bolzano e gli amici del cuore, il giovane vive con loro un’esperienza straordinaria. Quando si reca al museo a salutare la mummia per l’ultima volta, accade qualcosa di magico e Ötzi si risveglia, cominciando a rigenerarsi. Mentre Ötzi, in incognito, incontrerà il ventunesimo secolo, Kip apprenderà da lui i segreti dell’età del rame. Il film è un produzione One More Pictures con Rai Cinema, e sarà distribuito in Italia, in autunno, da Altre Storie.
Gli altri vincitori: nella sezione Elements +3 vince il cortometraggio animato Ant (Julia Ocker, Germania, 2017) storia di una piccola formica che invece di seguire le regole preferisce stravolgerle con grande creatività. Cambio di genere per l’opera selezionata dagli Elements +10: la preferenza cade su Zoo (Irlanda /UK, 2017) di Colin Mclvor. Durante i bombardamenti aerei tedeschi di Belfast nel 1941, Tom lotta per salvare Buster, un cucciolo di elefante. Protagonista dell’opera è Art Parkinson, che ha interpretato Rickon Stark ne Il trono di spade. Generator +13, invece, ha incoronato This Crazy Heart (Germania, 2017) di Marc Rothemund. Lenny, trentenne figlio di un rinomato cardiologo, vive come vuole fino al giorno in cui, stanco del suo comportamento, il padre gli blocca la carta di credito. Per riavere indietro la sua vita, Lenny dovrà occuparsi del quindicenne David, che invece soffre sin da quando è nato. Dapprima restio all’idea, l’uomo si lascerà conquistare dall’adolescente imparando cosa sia il senso di responsabilità.
A prediligere Sadie (Usa, 2018) di Megan Griffiths sono stati i Generator +16. Sadie è un’adolescente che vive con la madre mentre il padre è nell’esercito e, di fatto, ha lasciato da tempo la famiglia. Malgrado questo, la ragazza è molto affezionata al padre e non accetta la nuova relazione della madre con un altro uomo. Per ostacolarla adotterà l’unico metodo che conosce: quello della guerra. La complessità dei rapporti in contesti attuali quanto delicati è il cuore del film scelto dai Generator +18 con Brothers (Olanda, 2017) di Hanro Smitsman. L’opera ci proietta nel dramma di Hassan e Mourad alla ricerca del loro fratello minore, Yasin, un presunto estremista nella Siria dilaniata dalla guerra. Il vincitore per la sezione Gex Doc, totalmente dedicata ai documentari, è Liyana (Qatar/ Swaziland/Usa, 2017) di Aaron e Amanda Kopp. Si tratta di una favola africana animata nata dall’immaginazione di cinque bambini orfani dello Swaziland. Una storia di perseveranza attinta dai loro ricordi più oscuri e dai loro sogni più luminosi. Il viaggio del loro personaggio immaginario si intreccia con poetiche scene documentaristiche.
Tra le menzioni speciali dedicate alla sezione Elements +6 anche l’Amnesty International Award, assegnata a Chuskit di Priya Ramasubban (India). Il premio è stato attribuito “per la determinazione della protagonista nell’affermare il suo grande desiderio di andare a scuola, perché la disabilità non può essere un ostacolo al diritto all’istruzione”. Amnesty ha voluto gratificare anche Bismillah del regista italiano Alessandro Grande, in concorso nella sezione Elements +10. La motivazione è stata riconosciuta “nella capacità di mettere in evidenza un aspetto diverso ma molto importante del fenomeno immigrazione, in modo che gli spettatori possano immedesimarsi nelle paure dei protagonisti per i quali anche l’accesso alle cure è un rischio”. Il premio Rai Cinema Channel Giffoni 2018, invece, è andato al cortometraggio Warriors of sanità di Luca Nappa (Italia), “per aver raccontato con profondo realismo la vita quotidiana di un ragazzo che deve affrontare le difficoltà della vita, senza mai smettere di sognare”.
Questi invece ii cortometraggi vincitori del Gryphon Award 2018: nella sezione Elements +3 vince Ant (Julia Ocker, Germania); in Elements +6 Belly flop di Jeremy Collins, Kelly Dillon (Sud Africa); in Elements +10 Gelato – Seven Summers of Ice Cream Love di Daniela Opp (Germania); in Generator +18, Tweet Tweet di Zhanna Bekmambetova (Russia); in Parental Experience 2ND Class di Jimmy Olsson (Svezia).
Giffoni è un factory culturale che va valorizzata: Siamo abituati ad essere visti come detentori di un patrimonio culturale unico – ha spiegato il Ministro Bonisoli intervenuto alla conferenza stampa di chiusura della manifestazione coordinata da Titta Fiore, presidente della Film Commission della Campania – che non ci rendiamo conto di quanto questo sia apprezzato, per certi versi invidiato, e quanto l’uso intelligente di proposte culturali, di eccellenze culturali, possa essere una delle armi della diplomazia internazionale del XXI secolo perché la diplomazia si può fare con la cultura. I ponti che si possono stabilire grazie alle iniziative culturali rappresentano un’opportunità che dobbiamo sfruttare di più. In questo senso Giffoni è un esempio di eccellenza italiana da imitare, da esportare. Mi piacerebbe pensare il format di Giffoni in cinese dove alcune tematiche affrontate qui ci sono, stanno emergendo». E poi aggiunge, rivolto a Claudio Gubitosi, patron, fondatore e direttore artistico della rassegna che dal 1971 porta alle pendici dei Monti Picentini le star internazionali del grande e piccolo schermo – «Su Giffoni bisogna prendere atto che siamo usciti dall’effimerità. Con 48 edizioni all’attivo entriamo nel campo della permanenza. Le soluzioni per una sua stabilizzazione sono diverse, gli strumenti sono diversi, ne parleremo. Quello che va segnalato è che è necessario che tutti gli attori si rendano conto del patrimonio di credibilità e di risultati raggiunti, che è un dato di fatto, e si interroghino su cosa si può fare per preservarlo e darvi una prospettiva».
Ulteriori info nel sito internet: www.giffonifilmfestival.it e www.cinecittalucemagazine.it