
Si sono appena concluse le riprese di Una relazione, prima regia dello sceneggiatore Stefano Sardo (Il ragazzo invisibile, 1992/93/94). Tommaso (Guido Caprino) e Alice (Elena Radonicich) sono una coppia da quindici anni – non sposati e senza figli, lui musicista, lei attrice, entrambi senza successo. Vivono a Roma, dove hanno comprato casa grazie a un mutuo che è stata l’unica vera assunzione di responsabilità nella loro storia. Quando vengono invitati a cena da loro per un annuncio, gli amici pensano sia il matrimonio. E invece Tommaso e Alice comunicano che hanno deciso di lasciarsi: ma vogliono farlo in modo graduale, senza rompere, restando amici in modo naturale. La loro ambizione, legittima ma ingenua, finisce con lo scontrarsi con il principio di realtà̀: le storie finiscono perché́ le persone cambiano. E nessun cambiamento è, né può essere indolore.Una relazione è scritto da Valentina Gaia e Stefano Sardo, che da questa storia hanno tratto anche il romanzo per HarperCollins, in uscita nella primavera 2021. Nel cast anche Thony, Libero De Rienzo, Alessandro Giallocosta, Isabella Aldovini, Enrica Bonaccorti, Francesca Chillemi, Tommaso Ragno, Jalil Lespert, Gigi Diberti e Sara Mondello. La fotografia del film è di Gergely Pahornok, la scenografia di Mauro Vanzati, i costumi di Cristina La Parola, il montaggio di Sarah MC Teigue e le musiche di Andrea Bergesio, Valentina Gaia e Mambassa. Le riprese sono durate sei settimane e si sono svolte a Roma e nel Lazio. Prodotto da Ines Vasiljevic, Andrea Paris, Matteo Rovere e Stefano Sardo, il film è una produzione Ascent Film e Nightswim, realizzato con il contributo della DGCA – MiBACT.

Sono terminate a Roma le riprese di Morrison, opera diretta da Federico Zampaglione e tratta dal suo romanzo Dove tutto è a metà. Una storia di amicizia e speranza, che mette a confronto due vite diverse ma legate dalla grande passione per la musica: Lodo, giovane e pieno di grandi sogni da dividere con la sua band, interpretato da Lorenzo Zurzolo (Baby, Sotto il sole di Riccione), e Libero, una ex rockstar in cerca del grande rilancio, interpretato da Giovanni Calcagno (Il primo Natale, Il traditore). Nel cast anche Carlotta Antonelli e Giglia Marra, oltre all’amichevole partecipazione di Riccardo De Filippis e la partecipazione di Adamo Dionisi. Morrison è una produzione Pegasus Entertainment, prodotto da Martha Capello, Ilaria Dello Iacono e Giorgio Ferrero, in associazione con QMI e sarà distribuito prossimamente da Vision Distribution: Lodo ha vent’anni e vive le difficoltà della sua età, tra un difficile rapporto con il padre e il tentativo di conquistare Giulia, la sua coinquilina di cui è follemente innamorato. Si esibisce con i MOB, una band indie, in un leggendario locale romano: il Morrison. Un giorno, casualmente, la strada di Lodo incrocia quella di Libero Ferri, ex rockstar dalla carriera in stallo, che cerca di ritrovare il successo ma finisce per chiudersi sempre di più in se stesso, trascurando la bella moglie Luna e vivendo isolato nella sua lussuosa villa piena di ricordi. Tra sogni, fallimenti, amicizia, amori tormentati e curiosi personaggi, il loro incontro diventerà uno stimolo reciproco ad andare avanti, ma a tratti anche un difficile confronto tra generazioni e modi di essere molto diversi.

Si sono appena concluse a Roma, con set a Cinecittà e in varie location, le riprese del film I cassamortari, terza regia di Claudio Amendola, che torna dietro la macchina da presa dopo La mossa del pinguino e Il permesso. Scritto da Roberto Iannone, Kissy Dugan e lo stesso Amendola, con la collaborazione di Luigi Di Capua, è una black comedy nata da un soggetto di Francesca Neri e Claudio Amendola che racconta in modo cinico, ironico e scorretto, ma anche con molto sentimento, la storia di una famiglia che gestisce un’impresa di onoranze funebri. Ne sono protagonisti Massimo Ghini, Gian Marco Tognazzi, Lucia Ocone, Alessandro Sperduti, Sonia Bergamasco, Piero Pelù, Alice Benvenuti, con Giuliana Loiodice e l’amichevole partecipazione di Massimo Dapporto, Antonello Fassari ed Edoardo Leo. La direzione della fotografia è di Maurizio Calvesi, la scenografia di Ivana Gargiulo, i costumi di Catia Dottori e le musiche originali sono di Piero Pelù. I produttori Arturo Paglia e Isabella Cocuzza hanno sottolineato: “Il nostro obiettivo, in questo momento storico cupo e difficile, è quello di voler regalare un tipo di intrattenimento leggero, ironico e dissacrante e questo film nasce da questo presupposto”. I cassamortari è una coproduzione italo-spagnola Paco Cinematografica – Neo Art Producciones realizzata con il sostegno della Regione Lazio – Avviso pubblico Attrazione produzioni cinematografiche (Por Fesr Lazio 2014-2020), progetto cofinanziato dall’Unione Europea. Prodotto da Isabella Cocuzza e Arturo Paglia in collaborazione con Amazon Prime Video, il film sarà distribuito da Vision Distribution: “Tutti devono morì, ma solo in pochi ce guadagnano”: è il motto della famiglia Pasti che da generazioni gestisce un’agenzia di pompe funebri. Dopo la morte del capofamiglia Giuseppe (Edoardo Leo), un uomo disposto a tutto pur di trasformare una salma in una pila di banconote (preferibilmente in nero), l’azienda di famiglia è passata nelle mani dei figli Giovanni (Massimo Ghini), Maria (Lucia Ocone), Marco (Gian Marco Tognazzi) e Matteo (Alessandro Sperduti). Giovanni ha ereditato dal padre una patologica avarizia che guida ogni sua scelta; Maria ha una forte compulsione a portarsi a letto tutti i vedovi che incontra; Marco è un mago della tanato estetica (leggasi: trucca i cadaveri); Matteo vuole diventare un influencer e il suo contributo agli affari di famiglia si basa su un’irriverente quanto cattivo gusto nella gestione della comunicazione social. Quando l’azienda naviga in cattive acque (il nero non rimane nero per sempre), è proprio il suo modo di comunicare anticonvenzionale e politicamente scorretto a offrire ai Pasti un’ancora di salvezza: la manager Maddalena Grandi (Sonia Bergamasco) decide di contattarli per il funerale del famoso cantante Gabriele Arcangelo (Piero Pelù), suo assistito, morto di overdose nel bel mezzo di una campagna di sensibilizzazione contro le droghe; in fondo la Spregiudicatezza è proprio ciò di cui ha bisogno.