
Sono terminate le riprese de Gli infedeli di Stefano Mordini, interpretato da Valerio Mastandrea, Riccardo Scamarcio, Laura Chiatti, Valentina Cervi, Marina Fois, Massimiliano Gallo ed Euridice Axen, prodotto da Lebowski, Indigo Film, HT Film con Rai Cinema in associazione con 102 Distribution. Il film è prodotto da Riccardo Scamarcio, Nicola Giuliano, Viola Prestieri. Remake del fortunato film francese omonimo, Gli Infedeli è un film a episodi che per stile e toni si ispira alla tradizione della commedia all’italiana. Attraverso cinque storie brevi, vengono raccontate le peripezie amorose di cinque uomini, ognuno alle prese con mogli, fidanzate, amanti. Uno sguardo irriverente e divertito, ma anche lievemente amaro, sull’amore.

Parla di lavoro nero e immigrazione, Spaccapietre, il nuovo film dei fratelli Gianluca e Massimiliano De Serio, che uscirà quest’inverno nelle sale. E’ una produzione italo-francese girata in Puglia, tra Bari, Spinazzola (BAT) e Pulsano (Taranto) e realizzato con il sostegno di Apulia Film Commission. Il film è stato presentato in anteprima a Bari: presenti, tra gli altri, il protagonista Salvatore Esposito, il ‘Genny’ Savastano di Gomorra, ed il giovane Samuele Carrino che interpretano rispettivamente Giuseppe e Antò, padre e figlio, mentre la moglie di Giuseppe e madre di Antò è morta a causa delle dure condizioni lavorative nella campagna pugliese. “Una Puglia bellissima ma piena di contraddizioni – ha spiegato Gianluca De Serio – dove attraverso la micro storia di amore tra padre e figlio si scoprono gli aspetti più ampi delle condizione di lavoro in nero, dei caporali e degli immigrati”. “L’industria cinematografica in Puglia sta crescendo – ha detto la presidente dell’Apulia Film Commission, Simonetta Dellomonaco – e l’accoglienza nei Comuni coinvolti è sempre molto grande e spontanea, anche grazie ad una azione di sensibilizzazione che stiamo continuando ad attuare in maniera sistematica sul territorio”. “Sono convinto – ha detto il sindaco di Bari, Antonio Decaro – che l’immagine dei nostri territori attraverso le opere cinematografiche rappresenti un veicolo positivo per conoscere meglio non solo le nostre bellezze paesaggistiche ed architettoniche, ma anche le nostre problematiche e la nostra umanità”. “Un racconto che unisce dolcezza e violenza – ha sottolineato Salvatore Esposito – e che vuole rappresentare l’attualità delle problematiche sia di relazioni affettive e familiari e sia lavorative in un contesto complesso e contraddittorio”.