
Il Festival del Cinema Italiano di Tokyo si tiene tradizionalmente presso la prestigiosa Asahi Hall di Ginza, durante la Golden Week, periodo dell’anno dedicato in Giappone agli eventi speciali. Il Festival, organizzato da Istituto Luce – Cinecittà in partnership con l’Asahi Shimbun, colosso editoriale giapponese la tiratura del cui quotidiano è la seconda del paese e l’Istituto Italiano di Cultura di Tokyo, con il Patrocinio dell’Ambasciata d’Italia in Giappone, è diventato negli anni un evento di riferimento per la produzione italiana contemporanea.
L’evento ha ottenuto anche sin dalla sua prima edizione l’Altro Patronato del Presidente della Repubblica italiana.
Nel corso delle passate edizioni sono arrivati a Tokyo più di 200 talent italiani, e in occasione di ogni edizione circa un terzo dei titoli viene acquisito da distributori giapponesi. La media di pubblico è di circa 15.000 spettatori. Il festival si svolge on line dal 13 maggio al 13 giugno 2021. Qui di seguito la selezione 2021 dei film italiani: Croce e delizia di Simone Godano; Dafne di Federico Bondi; Favolacce di Damiano e Fabio D’Innocenzo; Figli di Giuseppe Bonito; Lacci di Daniele Luchetti; Magari di Ginevra Elkann; Non odiare di Mauro Mancini; Padrenostro di Claudio Noce; I predatori di Pietro Castellitto; Sole di Carlo Sironi; Volevo nascondermi di Giorgio Diritti. Ulteriori info nel sito internet: www.asahi.com/italia/2021/

In attesa della mostra tutta al femminile Women In Comics a Palazzo Merulana,(la cui apertura è stata anticipata a venerdì 28 maggio) che vedrà protagoniste 25 leggendarie fumettiste del panorama nordamericano, ecco che il 21, 22 e 23 maggio 2021 a Roma, ritorna ARF! KIDS, alla Città dell’Altra Economia, un luogo accogliente e familiare perché già parte integrante di ARF! nelle scorse edizioni. Una versione in presenza della rodatissima Area Kids del Festival romano che riparte da giovani e giovanissimi, i primi appassionati lettori di fumetti, mantenendo una formula che possa permettere di svolgere l’evento interamente all’aria aperta, come una grande festa in completa sicurezza a ingresso gratuito. Inoltre tre mostre imperdibili, come quella dedicata al Maestro Gianni De Luca nell’anno del trentennale della sua scomparsa, la mostra di SIO e la collettiva dedicata a Colui-che-non-deve-essere-nominato. I LABORATORI. Anche se i laboratori annunciati negli scorsi giorni – quelli che prevedevano la prenotazione su Eventbrite – hanno già raggiunto il massimo di iscritti, tutti potranno partecipare ai tanti eventi organizzati dalla libreria Ottimomassimo nello spazio “La casa dei Topi”: laboratori e letture che saranno comunque a numero chiuso, con prenotazione sul luogo e con il rispetto delle norme di distanziamento previste. ARF! KIDS è una coproduzione ARF! Festival e COMICON, con il sostegno di Regione Lazio e Lazio Crea, con il patrocinio di Roma Capitale – Assessorato alla Crescita Culturale, con le partnership della Direzione Generale Creatività Contemporanea del MiC, Città dell’Altra Economia, il Giornalino, Internazionale Kids, Koh-I-Noor, PressUp, Tonki e Tombow. ARF! Festival e COMICON fanno parte di RIFF • Rete Italiana Festival di Fumetto www.retefumetto.it

Si tiene dal 21 al 26 maggio IPER, festival delle periferie, tre giorni dedicata al tema delle periferie con incontri, performance, lezioni, videoarte, concerti, talk, film e documentari, progetto in organizzato da Museo delle Periferie / Roma Culture / Azienda Speciale Palaexpo in collaborazione con: Periferiacapitale / Fondazione Charlemagne. A moderare la conferenza, con tanti ospiti, c’è Giorgio De Finis, curatore del nuovo museo RIF di Tor Bella Monaca, che è appunto uno dei luoghi del festival. Il concetto è semplice, far chiaro a tutti che la periferia non è solo un luogo triste, grigio e a limite e tanto meno un dormitorio. “La dialettica centro-periferia è stratificata nei nostri pensieri ed è legata al rapporto tra vicinanza e lontananza. Ma il verbo ‘Periferein’ significa ‘circolare’, portare intorno, può essere legato anche a un ‘cercare’ o un ‘ricercare’. La periferia ci permette di assumere differenti punti di vista. Siamo inoltre stimolati dalle opzioni di gioco che la pandemia ci costringe a mettere in campo, facendoci abbattere spazi e distinzioni, usando lo streaming e tanti contributi che nascono proprio da questa esigenza”. Tra gli ospiti annunciati Gabriele Mainetti, Daniele Vicari, Donatella Finocchiaro. Ulteriori info nel sito internet: www.museodelleperiferie.it

Una donna negli iconici abiti tradizionali che cerca il suo spazio tra le fatiche e le resistenze del mondo contemporaneo, stracciando un velo di plastica, è la protagonista del manifesto della 19° edizione del Florence Korea Film Fest, una delle prime manifestazioni cinematografiche a svolgersi dal vivo a Firenze, dal 21 al 28 maggio, al cinema La Compagnia di Firenze alternando momenti online sulla piattaforma Più Compagnia e Mymovies.it. A ribadire il ruolo centrale della donna l’omaggio di quest’anno dedicato alla star del cinema sudcoreano, l’attrice Moon So-ri: il festival le dedicherà la prima retrospettiva in Italia. L’attrice coreana, con oltre 30 ruoli all’attivo, sarà omaggiata da una selezione di 7 titoli dedicata al suo percorso artistico: dal più noto Oasis di Lee Chang-dong (2002) che le valse nello stesso anno il Premio Marcello Mastroianni alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia; alla moglie inquieta nel thriller La moglie dell’avvocato di Im Sang-soo (2003); passando per HAHAHA commedia di Hong Sang-soo, vincitore del premio come miglior film nella sezione Un Certain Regard del Festival di Cannes 2010; fino all’autobiografico The Running Actress, da lei scritto, diretto e interpretato (2017); a Ode to the goose, disorientante dramma sentimentale diretto da Zhang Lü (2018); Juror 8, legal movie diretto da Hong Seung-wan sulla storia del primo processo con giuria della Corea del Sud, avvenuto nel 2008, in cui interpreta una giudice (2019); per arrivare al più recente Three Sisters di Lee Seung-Won, la storia di tre sorelle dallo stile di vita molto diverso riunite nella loro città natale per il compleanno del padre, in cui riaffiorerà il loro oscuro passato (2021). Molto forte la presenza femminile dietro la macchina da presa. Tra i titoli che la rassegna presenta quest’anno sia in Orizzonti Coreani che nella sezione Independent Korea troviamo: New Year Blues, sesto lavoro della regista Hong Jin-young, film corale sull’amore e i sentimenti; Intruder, thriller d’esordio di Sohn Won-pyung, ambientato in un sinistro contesto familiare alto borghese; The Day I Died: Unclosed Case, debutto della giovane regista Park Ji-wan; Our Midnight delicato lavoro di Lim Jung-eun sugli incontri casuali nelle vuote strade di Seoul; A Bedsore, primo lungometraggio della regista Shim Hye-jung, che cattura le più piccole frustrazioni di tre generazioni di una famiglia; More than Family, una commedia on the road di Choi Ha-na e Take Me Home della regista Han Jay, che affronta il concetto di famiglia omosessuale. I titoli di tutto il cartellone saranno presto annunciati. Per info: www.koreafilmfest.com

Rendez-Vous, Festival del Nuovo Cinema Francese, a Roma - Cinema Nuovo Sacher – dal 9 al 13 giugno, con selezioni speciali alla Cineteca di Bologna e al Cinema Massimo di Torino. L’iniziativa dell’Ambasciata di Francia in Italia, è realizzata dall’Institut français Italia, co-organizzata con UniFrance. Il responsabile del progetto è Benoît Blancharde la direzione artistica affidata a Vanessa Tonnini. Nel solco del tradizionale format della manifestazione, nata con l’intento di far scoprire la pluralità di voci del cinema d’Oltralpe, l’XI edizione di Rendez-Vous mette al centro della scena le Donne del Cinema Francese. Una panoramica di cineaste e attrici, note ed esordienti, per offrire un’istantanea di un cinema creativo, vitale, plurale. La regista franco-libanese Danielle Arbid sarà a Roma, per presentare, in anteprima italiana, Passion Simple, passato in Selezione ufficiale al 73° Festivaldi Cannes 2020. Protagonista l’intensa e magnetica Laetitia Dosch, astro nascente del cinema francese. L’attrice ha conquistato a Cannes la Caméra d’Or per Jeune Femme di Léonor Serraille, in programma a Rendez-Vous 2018. Passion Simple è l’adattamento del libro omonimo della scrittrice Annie Ernaux, racconto autobiografico che aveva fatto scandalo per il timbro erotico e sovversivo. Al centro del film l’esplorazione dei limiti di una relazione impossibile, quella vissuta da Hélène (Laetitia Dosch), un’intellettuale, docente universitaria e madre divorziata, e Alexandre (Serguei Polunin), diplomatico russo sposato. Danielle Arbid, con intensità e sensualità, traduce in immagini l’erranza di una donna in preda al potere del proprio desiderio. Ancora non uscito in Francia – Passion Simple è distribuito in Italia da Kitchen Film, che aveva già portato nelle sale italianeDansleschamps de batailledella stessa regista. Il film ha il “bollino” della Selezione Ufficiale del Festival di Cannes 2020, annullato a causa della pandemia. Sul fronte esordienti, ancora un’anteprima italiana, a firma della giovane cineasta Chloé Mazlo, che presenta a Roma Sous Le Ciel d’Alice, lungometraggio d’esordio – selezionato alla 59a Semaine de la Critique di Cannes 2020 – che vede protagonista Alba Rohrwacher. La storia comincia negli Anni ‘50, quando la giovane Alice (Alba Rohrwacher) lascia la Svizzera per il Libano. Alice non si innamora solo del Paese, ma anche di Joseph, ambizioso astrofisico che sogna di inviare il primo cosmonauta libanese nello spazio. Dopo qualche anno di felicità, la guerra civile incrina il paradiso che la donna si è costruita e cerca di proteggere con tutte le sue forze. Segnalatasi con l’animazione Les Petits Cailloux – Premio César per il Migliore Cortometraggio nel 2015 – Chloé Mazlo, con la sua opera prima, introduce nel racconto alcuni intermezzi onirici animati, servendosi della tecnica della stop-motion, traducendo i suoi ricordi familiari in un poetico equilibrio tra fantasia e melanconia. Per dar conto di questo cinema “femminile e plurale”, composto da un caleidoscopio di voci eclettiche, di seguito qualche numero della presenza femminile nell’industria audiovisiva francese. Dal lontano 1896, data d’esordio dell’intraprendente e giovanissima pioniera Alice Guy-Blaché – prima donna regista e produttrice francese – il cammino è stato lungo e non privo di ostacoli. Ma la parità si impone a passi forzati, dicono le cifre. Negli ultimi dieci anni – l’ultimo rapporto del CNC (datato marzo 2021) saluta l’avvento di una nuova generazione di cineaste particolarmente prolifica – i film realizzati o co-realizzati dalle donne sono stati il 26% nel 2019 (nel 2010 era del 20%). L’aumento è principalmente dovuto al numero di opere prime e seconde, che accrescono tra il 2010 e il 2019, evoluzione che conferma l’arrivo di una nuova generazione di registe. Tra il 2010 e il 2019, 38 donne (cioè il 7,4% delle registe) hanno realizzato almeno tre film, in questo stesso periodo, 12 tra queste hanno firmato il loro primo film, contro 10 uomini. Con 606 film francesi, co-realizzati da donne (usciti in sala tra il 2009 e il 2018), la Francia arriva davanti ai Paesi dell’Europa del Sud e alla Gran Bretagna, in quanto a presenza di cineaste donne, rappresentando da sola quasi un terzo (il 30%) delle produzioni femminili sugli otto Paesi studiati. Migliore ancora la presenza femminile nel settore industriale, con le donne che rappresentano il 44,5% degli intermittenti che lavorano nella produzione di fiction nel 2018 e una presenza molto forte nel settore dell’esportazione. Il loro numero raggiunge quasi 8300 donne impiegate, numero aumentato del 9% dal 2009, con un tasso di crescita di circa 4 volte superiore a quello degli uomini sullo stesso periodo (+2,5%). Resta ancora aperta la questione – nel complesso di tutti i comparti di settore – della disuguaglianza salariale tra uomo e donna, meno forte nel campo della produzione audiovisiva che in quella prettamente cinematografica. Solo un esempio : nel periodo 2010-2019, il budget medio dei film francesi realizzati dalle donne è inferiore di circa 2 milioni a quello degli uomini. Le proiezioni a Rendez-Vous sono in versione originale con sottotitoli in italiano.

Sarà un omaggio al cinema ad aprire la 57a Mostra Internazionale del Nuovo Cinema con la sigla realizzata dall’animatore italiano Donato Sansone. Dopo essere stata una delle poche manifestazioni cinematografiche a tenersi in presenza nel 2020, la Mostra ritorna a Pesaro dal 19 al 26 giugno, continuando a valorizzare le sue location all’aperto. Ospite lo scorso anno a Pesaro con una personale a lui dedicata, Donato Sansone ha realizzato un pastiche tanto di tecniche quanto di citazioni pop. La sigla, però, è soprattutto una grande dichiarazione d’amore per il cinema, di cui l’autore ha spiegato così la genesi: “Ho pensato di lavorare con materiale cinematografico che avevo in archivio e dunque con frammenti di film vari, facendo un mash up creativo, isolando dei frame e animandoli”. Il risultato finale è “più un’atmosfera che una narrazione. Partendo da semplici fotografie di film ho spezzettato e animato le scene con una tecnica di cut-up, in modo da farle sembrare quasi scene reali in movimento, creando così un’atmosfera un po’ fantastica-noir citando film che vanno da Rocky a Strade perdute, dal Mago di Oz a Intrigo internazionale”. Il tutto è accompagnato dalla musica originale di Paolo Spaccamonti. Sansone è un’artista a cui il termine “animatore” va decisamente stretto considerata la grande varietà di tecniche e l’eclettismo che contraddistingue opere come Topo glassato al cioccolato e Videogioco, annoverato dalla Cinémathèque Québécoise tra i 50 cortometraggi che hanno cambiato la storia dell’animazione. Oltre ad aver realizzato spot pubblicitari, sigle e videoclip per importanti musicisti italiani come Subsonica e Verdena, per ben due volte i suoi lavori sono stati tra i finalisti dei premi César. Qui di seguito il trailer del festival

Viste le nuove disposizioni legislative sulle riaperture, il Far East Film Festival terrà la 23° edizione dal 24 giugno al 2 luglio nelle sale del Visionario e del Cinema Centrale di Udine. Dunque si recupera “la dimensione ‘festivaliera’” a scapito di quella “digitale”, com’è stata lo scorso anno e come sembrava dovesse essere anche nel 2021. Non sarà una sala unica, la cui gestione avrebbe comportato eccessivi rallentamenti e disagi, ma più sale e un’arena all’aperto, il garden del Visionario, grazie a cui rendere fluida la programmazione e, appunto, l’osservanza delle regole. Assieme al FEFF ci sarà il FEFF Campus, scuola di giornalismo per giovani talenti orientali e occidentali capitanata da Mathew Scott, e ritroveremo anche TiesThatBind, il workshop di coproduzione Asia-Europa, e Focus Asia, cioè l’area Industry del Festival. Focus Asia, con la sezione Far East in progress (la prima e unica piattaforma europea dedicata ai film asiatici in post-produzione), il project market e un fitto calendario di webinar si svolgerà dal 30 giugno al 2 luglio. Parte del programma di Ties That Bind si svolgerà nelle stesse date.

ShorTS International Film Festival, 22ma edizione, dal 1 al 10 luglio: i corti della sezione Maremetraggio sono 81 opere brevi, provenienti da 44 Paesi. Nella sezione Maremetraggio concorrono i migliori corti provenienti da tutto il mondo che, nel corso del 2020, sono stati premiati nei principali festival internazionali, come Nina di Hristo Simeonov, corto bulgaro candidato agli European Film Awards 2020 e vincitore di numerosi riconoscimenti, tra cui il Prix Hans Christian Andersen, con protagonista una bambina di 13 anni decisa a fuggire dal prepotente Vassil, che vorrebbe farla diventare una borseggiatrice. Arriva dai Paesi Bassi Marlon Brando di Vincent Tilanus, tra i corti della Semaine de la Critique di Cannes 2020 e in corsa per gli EFA 2021, che racconta la storia di un’amicizia fraterna tra due adolescenti, minacciata dai loro piani per il futuro che potrebbero allontanarli. Candidato agli Oscar 2021 è invece il cortometraggio belga-ghanese Da Yie di Anthony Nti che, attraverso due giovanissimi protagonisti, firma il ritratto di un mondo spietato, sorretto da interpretazioni impeccabili e da una regia di inquietante delicatezza. Il viaggio per ricongiungersi con la persona amata è al centro di I amafraid to forgetyour face di Sameh Alaa, vincitore della Palma d’oro al Festival di Cannes 2020, nonché il primo film egiziano in 50 anni ad aver partecipato al concorso cortometraggi. Premiata in tutto il mondo anche la regista vietnamita Linh Duong, che partecipa a ShorTS 2021 con A trip to Heaven, che ci porta su un autobus lungo il Delta del Mekong dove una donna incontra una vecchia fiamma di gioventù. Il viaggio prosegue con il cortometraggio prodotto in Turchia Pilgrims, dei registi iraniani Ali Asgari e Farnoosh Samadi, in cui due bambini decidono di trasgredire al volere del padre e partire per Istanbul alla ricerca della loro madre. Tra le opere italiane in Concorso Gas Station, della casertana Olga Torrico, regista e interprete del corto che al Festival di Venezia si è aggiudicato il Premio SIC@SIC Short Italian Cinema come Miglior Contributo Tecnico. Dalla selezione di Alice nella città arriva Ape Regina di Nicola Sorcinelli, che racconta una storia di solidarietà e accoglienza. Dall’Italia anche La tecnica di Clemente De Muro e Davide Mardegan, presentato al Leeds International Film Festival e al Torino Film Festival, che affronta il tema del primo amore, e il corto Il confine è un bosco del regista friulano Giorgio Milocco e prodotto dalla società Quasar, anch’essa friulana, e selezionato al Los Angeles Italia Film Festival. Una storia di confini fisici e interiori, raccontata attraverso la vicenda di un uomo alle soglie della terza età che vive lontano dalla sua terra d’origine. Ampio spazio all’animazione, tra cui il corto francese Sheep, Wolf and A Cup of tea di Marion Lacourt, che attraverso l’animazione 2D ricrea un onirico mondo dell’infanzia, l’opera italiana Solitaire di Edoardo Natoli, che sceglie la tecnica della stop-motion per raccontare una toccante storia di solitudine, o ancora Your ownbullshit di Daria Kopiec, cortometraggio polacco giocoso e poetico sempre in stop-motion. Le 81 opere in gara si contenderanno il prestigioso premio Estenergy/Gruppo Hera al Miglior Cortometraggio consistente in 5.000 euro, mentre la novità sarà l’introduzione di un premio in denaro di 3.000 euro anche al Miglior Corto Italiano - premio AcegasApsAmga, assegnato anche quest’anno da una giuria interamente composta da dipendenti del gruppo al termine di un percorso formativo che inizierà il 6 maggio con la Masterclass del regista Davide del Degan. In palio anche il premio AMC per il Miglior Montaggio Italiano. Confermato inoltre il premio assegnato dal pubblico di MYmovies. Massimiliano Nardulli, compositore e programmatore, da quest’anno nuovo curatore della sezione Maremetraggio, già responsabile artistico di numerosi festival internazionali tra cui Brest European Short Film Festival, Festival de Biarritz Amérique Latine, Internationale Kurzfilmtage Winterthur e !F Istanbul, oltre che membro votante dell’Académie des Arts et Technique du Cinéma – César (Francia) e dei Premi Gopo (Romania), dichiara: “Credo che la selezione che presentiamo, forse anche trasportata dalle ali dell’entusiasmo di questa mia prima esperienza come programmatore di questo Festival storico e prestigioso, risponda ai sogni e bisogni che ogni esperienza cinematografica debba offrire ad ogni spettatore. Ed oggi più che mai è importante nutrirsi di storie e visioni provenienti dai più disparati angoli del nostro pianeta.” I corti di Maremetraggio saranno valutati da una Giuria internazionale, composta dalla regista e sceneggiatrice tedesca Ella Cieslinski, dall’attrice franco-algerina Nadia Kibout e dal regista e produttore Amos Geva, responsabile internazionale della piattaforma israeliana on-line T-Port.

Sarà l’attrice americana Gina Gershon, ultima musa di Woody Allen, la presidente della 19esima edizione dell’Ischia Global Film & Music Festival, che si terrà dal 18 al 25 luglio 2021: presidenti onorari della manifestazione sono i produttori Trudie Styler e Tony Renis. La Gershon, protagonista del film Rifkin’s Festival (nelle sale italiane dal 6 maggio), già premiata nel 2009 sull’Isola verde, sarà affiancata da Piero Chiambretti. ”Una coppia straordinaria di padroni di casa che accoglieranno in sicurezza il mondo a Ischia raccogliendo la ‘staffetta’ ideale con il festival di Cannes – annuncia Marina Cicogna, co-fondatrice della manifestazione -, Gina Gershon è una artista di grande talento e una amica. Dal suo primo incontro con l’Ischia Global Festival è divenuta una autentica testimonial a Hollywood della nostra kermesse. La sua adesione è un segnale molto forte e ci conferma che questo sarà il Festival della rinascita e che i riflettori dello showbiz torneranno ad accendersi presto su Ischia e sull’Italia. Un grazie particolare a Piero Chiambretti per essere entrato con entusiasmo nella nostra squadra dopo aver ricevuto nel 2020 il premio Re della commedia”. Tra i film che hanno reso la californiana Gershon una delle più popolari attrici statunitensi, Showgirls di Paul Verhoeven, Bound – Torbido inganno dei fratelli Wachowski, Face/Off – Due facce di un assassino, Insider – Dietro la verità, Driven. ”Già lo scorso anno dimostrammo di saper organizzare un festival in perfetta sicurezza, riportando il cinema nelle sale nel rispetto delle norme anti-Covid – ricorda Cicogna. E siamo naturalmente già proiettati verso luglio, con entusiasmo e ottimismo, supportati dal grande ritmo della campagna vaccinale sul territorio”.

AndarasTraveling Film Festival 2021 ha annunciato online i titoli dei 50 finalisti della terza edizione dell’appuntamento estivo dedicato al cinema corto di viaggio dal 20 al 25 luglio a Fluminimaggiore e Buggerru nella splendida ‘Costa delle Miniere’ in Sardegna.A sorpresa nessuna delle opere in finale parla di pandemia. Inaspettatamente, la risposta al bando di gara di Andaras ha generato un’ondata di corti che rompono con la quotidianità obbligata, lasciano da parte la ‘nuova normalità’ e raccontano il mondo per come lo abbiamo conosciuto, pieno di colori, di voglia di respirare, di storie serie e profonde, ma anche di viaggi avventurosi e inaspettati. Solo un paio di cortometraggi, tra gli oltre 300 che hanno risposto al bando, raccontano di storie pandemiche. Altrimenti tra le opere in concorso prevalgono i temi della sostenibilità ambientale e umana, vita all’aria aperta, sport estremi, accoglienza e integrazione. Un capitolo a parte, va poi riservato al cibo. La collaborazione con Slow Food - da cui il titolo della terza edizione Andaras - Tutti i sapori del viaggio - ha motivato la candidatura al concorso di cortometraggi sulla sostenibilità alimentare e del viaggiare lento, che si contenderanno il titolo per le categorie speciali: Narrative Short Food e Docu-ShortFood, cortometraggi di fiction e non fiction dedicati al tema food. Altissimo il livello dei cortometraggi selezionati da Iran, Taiwan, Burkina Faso, Canada, Russia, Australia, Cile, Uruguay, Egitto, Europa, UK. Andaras Traveling Film Festival è un evento ideato da Marco Corrias, sindaco di Fluminimaggiore, con la direzione artistica di Joe Juanne Piras e realizzato in collaborazione con il Comune di Fluminimaggiore, Fondazione di Sardegna, Fondazione Sardegna Film Commission, Associazione Andaras e il Comune di Buggerru. Organizzato dall’Associazione enti locali per le attività culturali e di spettacolo, con il patrocinio di SlowFood Italia e la partecipazione del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna, Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara, Società Umanitaria e Associazione Rimettiamo Radici.INFO: https://www.andarasfilmfestival.com/; Link per le opere finaliste https://www.andarasfilmfestival.com/post/official-selection-2021

Torna a Marettimo (TP) dal 20 al 24 luglio il Marettimo Italian Film Fest, il festival dedicato al cinema italiano e al mare, alla seconda edizione. L’appuntamento è organizzato dall’ Associazione culturale SoleMar-Eventi di cui la presidente è Cettina Spataro, isolana doc che ha ideato il format dell’evento e messo su il team che ha dato vita al progetto finale. Il festival è patrocinato dalla Regione Siciliana, dall’Area Marina Protetta e dal Comune di Favignana e si avvale della direzione artistica di Pupi Avati. Momento centrale dell’evento l’assegnazione del Premio Stella Maris, assegnato ai lungometraggi, ai cortometraggi e ai documentari di produzione italiana che raccontano il mare in ogni sua sfaccettatura, ma anche agli attori più votati. A giudicare le produzioni sarà una giuria tecnica presieduta da Luciano Sovena, produttore cinematografico ed ex presidente di Lazio Film Commission. La giuria è composta da Michele Placido (attore e regista italiano), Fabrizio Romano (attore), Nicoletta Romanoff (attrice), Federica Luna Vincenti (produttrice cinematografica) e Gigi Marzullo (giornalista e conduttore tv). La serata di premiazione sarà condotta dall’attrice e conduttrice televisiva Giulia Arena, ex miss Italia 2013. Madrina della serata sarà Martina Sambucini, miss Italia 2020. Grazie al lavoro di , vice presidente dell’Associazione SoleMar-Eventi, il festival ha stretto importanti partnership con festival internazionali del settore cinematografico. Ulteriori info nel sito internet: www.marettimoitalianfilmfest.com