
Per l’immagine dell’edizione 31 ancora in programma fino al 23 gennaio 2020 il Trieste Film Festival ha puntato sul talento della fotografa gradese nota a livello internazionale Patrizia Burra. La fotografia e la pittura s’incontrano, dissolvendosi l’una nell’altra con le figure in piscina che guardano lo schermo quasi a trovare il loro doppio cinematografico in un ambiente mitteleuropeo da film spa e sembrano vivere sulla propria pelle una sorta di immaginifico cinematic wellness da ritrovare, per tutti, a metà gennaio al Politeama Rossetti, Cinema Ambasciatori e Teatro Miela, luoghi del Trieste Film Festival, il primo e più importante appuntamento italiano con il cinema dell’Europa centro orientale. Diretto da Fabrizio Grosoli e Nicoletta Romeo, il Trieste Film Festival è da trent’anni un osservatorio privilegiato su cinematografie e autori spesso poco noti – se non addirittura sconosciuti – al pubblico italiano, e più in generale a quello occidentale. Quest’anno il festival ha avuto un’edizione particolarmente femminile con svariati lungometraggi firmati da autrici: Once in Trubchevsk della regista russa Larissa Sadilova; Ivana the Terrible della serba Ivana Mladenovic; The Father di Kristina Grozeva e Petar Valchanov dalla Bulgaria; Cat in the Wall di Mina Mileva e Vesela Kazakova ancora dalla Bulgaria. Ed è ancora uno sguardo femminile quello che troviamo nei due documentari legati all’Olocausto The Euphoria Of Being di Reka Szabo e Marek Edelman e There Was Love in the Ghetto di Jolanta Dylewska in collaborazione con Andrzej Wajda (prima che ci lasciasse nel 2016) e Agnieszka Holland Focus sulla riunificazione tedesca dal titolo 1990-2020 Time Will Tell. In anteprima italiana il film sul periodo italiano di Tarkovskij: Il Dono di Giuliano Fratini presentato fuori concorso. Nella sezione Art&Sound il film Forman vs Forman di Helena Třeštíková e Jakub Hejna o ancora gli Eventi Speciali fuori concorso W.R. Misterije Organizma di Dušan Makavejev e il documentario inedito in Italia The Makavejev Case Or Trial In A Movie Theater di Goran Radovanović e infine Il Bruciacadaveri di Juraj Herz. Per ricordare il grande attore Omero Antonutti, un caro amico del festival, più volte ospite nel corso di questi trent’anni, La notte di San Lorenzo dei fratelli Taviani. Tutte le informazioni sul sito www.triestefilmfestival.it

Visioni In Movimento: parte in Carso la scuola di cinema “senza sedie” Tre giovani autori, dieci tutor, 90 chilometri a piedi da Muggia al Carso fino a Trieste per raccontare una terra di confine dove storia e attualità si incontrano e dialogano. Un paesaggio naturale unico nel suo genere – quello dell’altopiano calcareo del Carso triestino – dove la potenza della natura si incontra e si confronta con la storia dell’uomo, tra grotte naturali e trincee della Grande Guerra e linee di frontiere finalmente abbandonate. E dove, tuttavia, l’attualità si affaccia potente, in quella nuova rotta di migrazione che arriva dai Balcani e che percorre, cento anni dopo, gli stessi sentieri che videro le battaglie. Sarà proprio il Carso, questo spicchio di terra mitteleuropea sospeso tra le vette alpine e la macchia mediterranea che degrada verso il mare, il protagonista di “Visioni In Movimento”, la scuola di cinema “senza sedie”. Perché in questo progetto – nato nel 2017 e giunto alla quinta edizione – il paesaggio non è solo fondale, scenografia: è piuttosto soggetto e oggetto, ispirazione e guida dei progetti cinematografici dei giovani autori che lo conoscono camminando, vi si immergono, lo “ascoltano” e lo rielaborano, poi, grazie alla guida e alle indicazioni di tutor esperti e professionisti del cinema. È pronta a partire, dunque, questa nuova edizione di “Visioni In Movimento” che si svolgerà proprio nel Carso: 4 giorni di cammino, circa 90 chilometri di scuola attraverso l’altopiano, tra boschi e sentieri, in questo grande museo naturale. Si parte il 22 gennaio da Muggia, risalendo la prima propaggine della penisola istriana e costeggiando il confine italo-sloveno per poi riscendere verso mare e giungere, il 25 gennaio, a Trieste. Dopodiché inizierà la fase vera di produzione e post-produzione con cui i tre giovani autori – selezionati attraverso un bando internazionale dedicato agli under 35 – daranno forma ai loro progetti. Ulteriori info nel sito internet: www.visionimovimento.com

Il regista presiederà la 15a edizione di Los Angeles,Italia – Film, Fashion and Art Fest in programma dal 2 all’8 febbraio al TLC Chinese Theatres di Hollywood. L’ormai classica kermesse del cinema italiano che precede la notte degli Oscar (domenica 9) con un parterre di celebrità dello spettacolo e del costume, italiane ed internazionali, unitamente ad un ricco programma di anteprime e retrospettive di film nonché di mostre che metteranno in primo pianoil cinema e la cultura del nostro Paese. In occasione dell’80° compleanno di Al Pacino (25 aprile), il festival sarà dedicato al leggendario attore italoamericano premiato nel 2013 da Michele Placido e Larry King con il Jack Valenti Award e che l’anno successivo intervenne ancora una volta alla manifestazione per premiare Bono Vox e gli U2 per la colonna sonora del film Mandela. E in omaggio ad Al Pacino, LA Italia proporrà una proiezione speciale di alcuni dei suoi indimenticabili film: Il Padrino (1972), Serpico (1973), Quel pomeriggio di un giorno da cani (1975), Scarface (1983), Profumo di donna (1992), Carlito’s Way (1993), Donnie Brasco (1997), Once Upon a Time…In Hollywood e The Irishman (2019)’. Ad annunciare LA Italia 2020 è Franco Nero, icona del cinema italiano e vice-presidente onorario dell’Istituto Capri nel mondo, e Pascal Vicedomini, fondatore e produttore del festival, aggiungendo: ”Gabriele Salvatores, premiato da Sly Stallone e Samuel L. Jackson a LA Ialia 2010, è l’artista ideale a presiedere la 15.ma edizione del festival. Il suo amore per il nostro Paese, il suo sostegno e il suo importante contributo alla nostra cultura non conoscono frontiere. Siamo inoltre felici di avere l’occasione di festeggiare l’80° compleanno di Al Pacino, attore unico, che nel corso della sua lunghissima carriera ha dato vita a personaggi straordinari,vere e proprie icone del cinema, diventando uno degli artisti più notie amati in tutto il mondo”. Ulteriori info nel sito internet: www.losangelesitalia.com

SeeYouSound, il festival nato sotto la Mole nel 2014 e che ha esportato in diverse città d’Italia la formula esplosiva di cinema e musica, si prepara alla VI edizione torinese che si terrà dal 21 febbraio all’1 marzo 2020 al Cinema Massimo MNC. Venerdì 21 febbraio alle 21 l’attacco della 10 giorni di festival sarà affidato al regista Julien Temple e alla proiezione in anteprima italiana del suo ultimo film Ibiza – The Silent Movie (Regno Unito, 2019, 91’), in cui il leggendario regista britannico traccia la storia dall’antichità a oggi di questa isola da sempre luogo di commistioni di suoni e culture, avvolta da un’allure bohémienne e mistica. In quarant’anni di carriera, Julien Temple ha legato il suo nome e la sua regia alla musica firmando numerosi videoclip e lavorando con le piú grandi rock star del pianeta tra cui Rolling Stones, David Bowie, Sex Pistols, Paul McCartney, Depeche Mode, Blur, realizzando lungometraggi e documentari come La grande truffa del rock’n’roll, Absolute Beginners, Le ragazze della terra sono facili, Glastonbury e Il futuro non è scritto – Joe Strummer. Ibiza – The Silent Movie lo vede a fianco di un nome simbolo della musica elettronica come Fatboy Slim alias Norman Cook, una coppia artistica tutt’altro che casuale, visto che Fatboy Slim calca le scene della mitica isola spagnola fin dalla fine degli anni ’80. Il dj, che ha contribuito a fare di Ibiza la mecca del clubbing internazionale, ha curato come music director l’intera colonna sonora di questo film muto in cui la musica si mescola perfettamente a video d’archivio e materiali originali creando un’esperienza audiovisiva unica e affascinante.Ospite dell’inaugurazione del festival (ingresso 10 €), Julien Temple sarà protagonista anche di una sessione in sala che – sabato 22 febbraio – omaggia il suo lavoro con la proiezione di 3 titoli da lui firmati, tra cui Habaneros. Presentato in anteprima italiana, nel film il regista cattura l’umore dell’Avana e della sua gente – gli Habaneros – in un momento storico cruciale, grazie a filmati inediti girati negli anni a cavallo tra la fine dell’era Castro e il ritorno di Cuba sul palcoscenico mondiale. La VI edizione sarà come sempre costellata di proiezioni in anteprima, eventi speciali, sonorizzazioni live e performance per una celebrazione collettiva della passione per la musica e per il cinema, nelle loro diverse correnti ed espressioni. Ci saranno ad esempio il musicista francese Christophe Chassoli e i nostrani Marlene Kuntz a sonorizzare live rispettivamente Ludi, film dello stesso Chassolo ispirato al romanzo di Hesse Il gioco di vetro, e Menschen am Sonntag (Germania, 1930, 67’). Ulteriori info nel sito internet: www.seeyousound.org

Sudestival- Il Festival lungo un inverno.Quest’anno la manifestazione ha inaugurato la sua 21/ma edizione che come di consueto si articolerà nell’arco di 10 weekend, il 10 gennaio u.s. e fino al 13 marzo 2020, nella città pugliese di Monopoli.Il festival, organizzato dall’Associazione Sguardi per la direzione artistica di Michele Suma, rappresenta ormai un appuntamento fisso e una vetrina importante per il cinema di qualità italiano e per gli esordi. Opere prime e seconde, documentari, cortometraggi in concorso, di cui molte anteprime regionali e première. E, a fare da cornice, masterclass e incontri dislocati nei diversi luoghi chiave della cultura e della storia cittadina: lo storico Cinema Vittoria, il nuovo Teatro Mariella, il rinato Teatro Auditorium Radar e la Sala Eventi della Biblioteca Rendella. La due giorni d’apertura, con gli eventi fuori concorso, è iniziata con l’Omaggio a Marco Tullio Giordana e ai a vent’anni dall’uscita de I cento Passi, premiato film (Miglior Sceneggiatura alla 57^ Mostra Internazionale d’Arte cinematografica di Venezia, il David di Donatello e Nastro d’Argento per la miglior sceneggiatura) incentrato sulla vita e la tragica fine di Peppino Impastato. A questo link il programma completo.

Si svolgerà dal 28 marzo al 4 aprile 2020 a Busto Arsizio il BAFF – B. A. Film Festival con la direzione artistica di Steve Della Casa e Paola Poli. E vedrà un omaggio al grande Ugo Tognazzi. A ricordarlo i figli: Maria Sole, Gianmarco e Ricky Tognazzi. Tra i momenti salienti della 18ma edizione un omaggio a Alfred Hitchcock e Mario Bava dal titolo “I registi che sapevano troppo” in occasione del 40° anniversario della loro morte. Una serata dedicata al talento incontrastato di due geni del brivido: l’uno, Hitchcock, il maestro della suspense e tra i registi più iconici di tutti i tempi, l’altro, Bava, uno dei più grandi esponenti del cinema di genere italiano. Tra le anticipazioni del BAFF B.A. Film Festival un Focus sul cinema spagnolo. Confermati i Concorsi BAFF in Corto e il Concorso VR la cui deadline per iscriversi è al 28 febbraio 2020 tramite la piattaforma Film Freeway. La locandina della 18ma edizione realizzata dall’illustratore Francesco Bongiorni, che ha voluto rappresentare le diverse anime e finestre del Festival: dal ragazzo per il Made in Italy Scuole, al personaggio con visori in VR, al pubblico degli incontri culturali pomeridiani e ancora le proiezioni serali e gli incontri al termine delle proiezioni. Allo stesso tempo l’artista ha voluto mettere in evidenza gli elementi della città di Busto Arsizio creandone una peculiare riconoscibilità anche cinematografica. Il BAFF – B.A. Film Festival diretto da Steve della Casa e Paola Poli è organizzato da B.A. Film Factory, presieduta da Alessandro Munari, con il Comune di Busto Arsizio e l’Istituto Cinematografico Michelangelo Antonioni. Ulteriori info nel sito internet: www.baff.it