Dal 1 al 9 Settembre a Tricase (LE) si rinnova il tradizionale appuntamento con il Salento International Film Festival la Grande Festa del cinema indipendente internazionale giunta quest’anno alla sua 15° edizione in un luogo di riconosciuta bellezza quale Piazza Pisanelli & Palazzo Gallone: un programma che comprende lungometraggi, cortometraggi, documentari in concorso, una rassegna sull’Hong Kong Cinema panorama e una sul cinema Bollywood, fuori concorso e una serie di eventi musicali e feste a tema. Uno spazio sarà dedicato all’Arte Visiva, un legame essenziale tra arte e cinema: una mostra fotografica di una talentuosa fotografa e architetto autodidatta di Hong Kong, Vivien Liu, che ha scoperto la propria passione nel fotografare la “densità” e l’architettura urbana di Hong Kong; 5 dipinti di Sergio Premoli che ha consolidato la sua presenza in alcune delle più importanti collezioni americane e ha creato il poster per il film The Doors di Oliver Stone, di cui è il più grande collezionista; 5 dipinti di Domenico Giglio che ha scoperto la sua creatività in carcere, dopo molti anni di internamento. Il tema ricorrente nelle opere di Domenico Giglio è il “Fine Pena Mai”.
Per il quarto anno consecutivo il SIFF rinnova anche l’appuntamento “Business” rivolto alle imprese locali interessate ad esplorare le opportunità offerte da Hong Kong, piattaforma commerciale ideale per entrare nei mercati asiatici. A concludere la 15° Edizione del SIF, domenica 9 Settembre in Piazza Pisanelli, un concerto di Musica Folk Tradizionale Armena eseguita dalla Naregatsi Orchestra composta da 30 giovani elementi giunti appositamente da Yerevan, in Armenia per festeggiare i 15 anni del SIFF. Per maggiori informazioni e programma completo su www.salentofilmfestival.com
Per l’edizione di quest’anno delle Giornate del Cinema Muto, oltre agli appuntamenti di apertura e chiusura, rispettivamente sabato 6 e sabato 13 ottobre, assume particolare rilievo l’evento di mercoledì 10 ottobre per la prima assoluta della partitura dell’udinese Valter Sivilotti, compositore affermato a livello internazionale, scritta per I promessi sposi (IT 1922) di Mario Bonnard. Non la prima, ma certamente la più importante versione cinematografica del romanzo di Alessandro Manzoni, ad opera di un regista fondamentale della storia del cinema italiano che oggi è quasi dimenticato. Eppure la storia di Mario Bonnard, a cui le Giornate 2018 dedicano un doveroso tributo, è del tutto straordinaria: nato come attore brillante, il prototipo del dandy all’italiana, è passato presto alla regia ed è stato capace di passare con uguale fortuna dal cinema muto al sonoro. Si è cimentato in tutti i generi con gusto e grande professionalità e ha diretto nel corso della sua carriera divi come Assia Noris, Amedeo Nazzari, Aldo Fabrizi, Anna Magnani; senza dimenticare Ettore Petrolini, cha aveva fatto debuttare nel cinema. La partitura di Sivilotti per I promessi sposi, restaurato dalla Cineteca Italiana di Milano, viene eseguita dalla Nuova orchestra da camera “Ferruccio Busoni” diretta dal Maestro Massimo Belli. L’evento orchestrale che inaugurerà ufficialmente la 37esima edizione delle Giornate del Cinema Muto è Captain Salvation (La nave dei galeotti, US 1927) di John S. Robertson, interpretato dal grande attore svedese Lars Hanson, con la travolgente partitura composta da Philip Carli, che dirigerà nell’esecuzione l’Orchestra San Marco di Pordenone. Accolto all’epoca della prima uscita da recensioni entusiastiche che lo decretarono uno dei migliori film dell’anno, Captain Salvation è – nelle parole del direttore del festival Jay Weissberg – “l’esempio perfetto di come anche grandi opere col tempo possano cadere nell’oblio.” Anche il regista John S. Robertson è oggi quasi sconosciuto, eppure due dei suoi lavori – Sentimental Tommy e Enchanted Cottage – compaiono nell’elenco che Alfred Hitchcock stilò nel 1939 dei suoi film preferiti di sempre. A chiudere le Giornate la sera di sabato 13 ottobre e, in replica, domenica 14 ottobre, sarà Le joueur d’échecs (Il giocatore di scacchi, FR 1927) di Raymond Bernard accompagnato dalla partitura originale di Henri Rabaud, allievo di Jules Massenet e vincitore del Prix de Rome, eseguita dall’Orchestra San Marco di Pordenone diretta dal Maestro Mark Fitz-Gerald. Dimostrazione dell’altissimo livello artistico raggiunto dal cinema muto nella sua fase conclusiva e giustamente acclamato per le scenografie visionarie del grande architetto Robert Mallet-Stevens, il film è un’affascinante combinazione di intrighi di corte e di cinema fantastico “da brivido”. Ambientato nel XVIII secolo, nello splendore delle corti di Caterina II e Stanisław Poniatowski, racconta un momento cruciale nella lotta per l’indipendenza polacca. Numerosi altri film presentati nel corso della settimana avranno un accompagnamento musicale speciale, fra cui Assunta Spina di Francesca Bertini e Gustavo Serena, per il quale si esibirà il duo formato dal virtuoso del mandolino Carlo Aonzo e dal compositore e chitarrista John T. La Barbera, e L’Atlantide di Jacques Feyder, che sarà accompagnato da un ensemble di musicisti algerini. Come sempre, la maggior parte degli accompagnamenti sarà affidata alla formidabile squadra dei musicisti del festival, un insostituibile gruppo internazionale di professionisti specializzati, capaci di esaltare al meglio – al pianoforte e non solo – le qualità di ogni singolo film: Neil Brand, Günter Buchwald, Philip Carli, Stephen Horne, Donald Sosin, John Sweeney, Gabriel Thibaudeau, a cui nel tempo si sono aggiunti Frank Bockius, Mauro Colombis, Maud Nelissen, Daan van den Hurk. Le Giornate del Cinema Muto sono promosse dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali – Direzione Generale Cinema, dal Comune di Pordenone, dalla Camera di Commercio di Pordenone e dalla Fondazione Friuli, con il sostegno di Crédit Agricole FriulAdria e PromoTurismo FVG.Info: www.giornatedelcinemamuto.it