Monica Bellucci sarà ospite al Festival Filming On Italy di Los Angeles con l’Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles che le dedica un’intera giornata, quella del 31 gennaio, con la proiezione di Malèna di Giuseppe Tornatore che la consacrò star internazionale, e la presentazione all’Harmony Gold Theatre di Sunset Boulevard in anteprima USA di On the Milky Road di Emir Kusturica, in cui l’attrice recita in serbo. Star internazionale, icona di stile e bellezza, la Bellucci ha interpretato 66 film e alla sua 67esima pellicola, in post produzione, è Nekromance del regista australiano Kiah Roache-Turner scritta insieme al fratello Tristan. Oltre ai tanti premi ricevuti, le sono stati conferiti recentemente la prestigiosa Legion d’Onore francese, il premio “Donostia” alla carriera all’ultimo Festival di San Sebastian e il Nastro d’Argento Europeo. A questi riconoscimenti si aggiunge quello dell’Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles che le consegnerà il premio IIC Los Angeles Creativity Award, riconoscimento all’eccellenza italiana nel mondo. Il premio consiste in un’opera originale creata appositamente da Emilio Cavallini, artista e stilista noto internazionalmente, ed ispirata al soffitto del Pantheon di Roma. All’attrice sarà consegnato anche il Filming On Italy Award. Filming on Italy, che si terrà dal 31 gennaio al 2 febbraio, è un festival nato grazie a un accordo tra Agnus Dei di Tiziana Rocca, l’Istituto Italiano di Cultura Los Angeles e il suo direttore Valeria Rumori, e con il sostegno del Console Generale d’Italia a Los Angeles Antonio Verde che ha concesso il patrocinio all’iniziativa. Il direttore generale è Tiziana Rocca e il direttore artistico è Claudio Masenza. Il party in onore della Bellucci e di Filming On Italy si terrà presso il nuovo Obicà a Sunset Plaza, West Hollywood, eccellenza dell’Italia a Los Angeles, famoso per il Food to share, concept ideato insieme allo chef Alessandro Borghese.
Ed è proprio Tiziana Rocca che ha segnalato alla Hollywood Chamber of Commerce il nome di Gina Lollobrigida per inserirla tra i candidati all’assegnazione della Stella più ambita dalle personalità di tutto il mondo: infatti il 1° febbraio, la Lollobrigida sarà a Los Angeles per la posa della sua stella sulla Walk of Fame di Hollywood e per ricevere il Filming On Italy Award. Quella della Lollobrigida, votata all’unanimità, è la 14esima Stella che porta il nome di un italiano illustre. “Sono felice che la Hollywood Chamber abbia accettato la mia segnalazione – sottolinea la Rocca -, credo che una personalità come Gina Lollobrigida rappresenti meglio di chiunque altro la cultura e il cinema di un’Italia ricca di arte. La carriera di Gina dimostra come bellezza e talento possano convivere nel loro intreccio di emozioni e creazioni. Il mio ringraziamento va anche, e soprattutto, a Gina che ha creduto in me e che ha deciso di essere a Los Angeles al Filming On Italy, un Festival che in poco tempo è cresciuto moltissimo. Ringrazio anche la Direzione Cinema del MiBACT che ci ha sostenuto in questa bellissima avventura ”. Filming on Italy è prodotto e organizzato da Agnus Dei di Tiziana Rocca con l’Istituto Italiano di Cultura Los Angeles, sotto gli auspici del Consolato Generale d’Italia in Los Angeles, con il sostegno della Direzione Cinema del MiBACT, ICE Los Angeles, ANICA. Main Sponsor: MEI. Partner tecnico Crystal Couture. Media Partner: Cinecittanews.it, FRED Film Radio, Variety, Film4Life.it. Ulteriori info nel sito internet: www.iiclosangeles.esteri.it
Al via l’8° edizione di MyFrenchFilmFestival il festival più comodo al mondo, che si svolgerà fino al 19 febbraio 2018 e che ritorna con 30 lungometraggi e cortometraggi disponibili in 80 paesi in tutto il mondo, organizzato da UniFrance. Dopo l’anno record del 2017 con quasi 7 milioni di visioni, in Italia sarà visibile grazie alla piattaforma Indiefilmchannel.tv, uno strumento per tutti gli amanti del cinema indipendente. Una realtà audiovisiva presente nel web, nata come risultato della cooperazione tra il Romefilmmarket.com, creata grazie ai contributi della Regione Lazio, il RIFF – Rome Independent Film Festival e le principali manifestazioni di cinema indipendenti internazionali. Indiefilmchannel.tv permetterà la visione gratuita dei cortometraggi del MyFrenchFilmFestival e quella dei lungometraggi strutturata in pacchetti diversificati. Indiefilmchannel.tv, nella sua modalità on-demand, propone forme di fruizione audiovisiva immediate, personalizzate ed espanse a partire dalle proprie esperienze di consumo.
Paolo Sorrentino presiederà la Giuria dell’8° edizione di MyFrenchFilmFestival, ad accompagnarlo il regista franco-marocchino Nabil Ayouch, i francesi Kim Chapiron e Julia Ducournau. Con loro anche il regista filippino Brillante Mendoza.
La selezione 2018 di MyFrenchFilmFestival! è organizzata intorno a tematiche singolari e rappresentative dell’eterogeneità del cinema francese. Tra i titoli: La legge della giungla di Antonin Peretjatko, Rock’n Rol di Guillaume Canet, Willy I di Ludovic Boukherma, Zoran Boukherma, Marielle Gautier e Hugo P. Thomas Deliziosa di Axel Courtière e Lazare di Tristan Lhomme. Fra i titoli presenti inoltre: Ava di Léa Mysius, Crash Test Aglaé di Éric Gravel e Prima che l’estate finisca di Maryam Goormaghtigh, che sarà presentato fuori concorso. Si tratta di un film svizzero in partership con Swiss Films e ancora Il film dell’estate di Emmanuel Marre
Tra i titoli “teen” Un matrimonio di Stephan Streker, Swagger di Olivier Babinet, 1:54 di Yan England (fuori concorso, film canadese in partership con Telefilm Canada), Caccia reale di Romane Gueret e Lise Akoka e La nascita di un leader di Antoine de Bary.
Non mancano film incentrati su storie di redenzione come: Nella foresta di Gilles Marchand, Gli ultimi parigini di Hamé e Ékoué, Il cameraman e l’assassino di André Bonzel, Rémy Belvaux e Benoît Poelvoorde, film belga in partnership con Wallonie-Bruxelles Images WBI. E ancora Amami per sempre, per piacere di Holy Fatma, Death, Dad & Son di Denis Walgenwitz e Winshluss, La carezza di Morgane Polanski. Il film, fuori concorso, aprirà la kermesse.
E ancora tra i film proposti un posto privilegiato spetta alle storie d’amore: Victoria di Justine Triet e, tra i grandi classici, L’ultimo metrò di François Truffaut. Inoltre Vietato annegare di Mélanie Laleu, Lunga vita all’Imperatore! di Aude Léa Rapin, Il gusto del Vietnam di Pier-Luc Latulippe. Il film sarà presentato fuori concorso. Si tratta di un film canadese in partnership con Telefilm Canada. Tra i classici fuori concorso anche Un vestito estivo di François Ozon.
Non mancano i nuovi orizzonti del cinema francese con cineasti aperti alla sperimentazione dei mezzi narrativi. Tra questi Planet di Momoko Seto, Phallaina di Marietta Ren e Wei or die di Simon Bouisson.
I film sono disponibili dal 19 gennaio sulla piattaforma MyFrenchFilmFestival.com e su cinquanta piattaforme partner in tutto il mondo. Per l’Italia sarà proprio la piattaforma on-line di video on demand http://www.indiefilmchannel.tv/ a permettere la visione dei film.
La sesta edizione de L’immagine e la parola, l’evento primaverile del Locarno Festival sotto la direzione artistica di Carlo Chatrian e a cura della critica cinematografica Daniela Persico, si terrà dal 16 al 18 marzo nella sala del GranRex e sarà attorno all’universo femminile, alla maternità e alle sue sfaccettature e propone quest’anno una nuova formula che si apre alla coralità. In un momento in cui l’attenzione dei media è concentrata sulla fragilità delle donne all’interno del mondo del cinema, il Locarno Festival sceglie di dare voce a giovani autrici che si propongono come creatrici di un nuovo immaginario cinematografico e letterario. La libertà di scelta dell’essere madre, l’indipendenza dai vincoli coniugali e l’ambivalenza dell’amore materno sono i temi ricorrenti nelle opere di Laura Bispuri, Susanna Nicchiarelli e Antonella Lattanzi, donne che appartengono alla comunemente chiamata “Generazione X”, cresciute all’ombra della rivoluzione femminista e capaci di reinterpretare quella lotta in chiave contemporanea. Figlia mia (2018) di Laura Bispuri, che sarà presentato in concorso alla prossima Berlinale, è la storia di una bambina che scoprirà di essere stata adottata, ma anche la contesa tra due donne che in maniera diversa possono definirsi madri della piccola. Un film simile a un Western, stratificato e teso, che mette in evidenza la capacità della regista di costruire ritratti di donne fuori dagli stereotipi. Figura archetipica e al contempo sfuggente, la cantante dei The Velvet Underground e solista “sacerdotessa delle tenebre”, è al centro di Nico, 1988 (2017) di Susanna Nicchiarelli, che si concentra sugli ultimi due anni di vita della donna, intenta nell’impresa di “salvare” il figlio adolescente, abbandonato da bambino. Entrambi i film sono stati realizzati grazie a una coppia di produttori attenti come Marta Donzelli e Gregorio Paonessa (Vivo Film) che, insieme alle registe, li presenteranno a Locarno in anteprima Svizzera. Non ha paura di sporcarsi le mani con il genere la scrittrice Antonella Lattanzi (Devozione, Prima che tu mi tradisca), che con Una storia nera (Mondadori) affronta il tema della violenza domestica in un noir dalla scrittura essenziale e chirurgica. Anche sceneggiatrice per giovani autori del cinema italiano, Lattanzi riflette a partire dai fatti di cronaca per creare una storia problematica e sfuggente sulla radice di ogni abuso contro le donne.Ulteriori info nel sito internet: www.pardo.ch
Al via L’Aquila Film Festival fino al 3 maggio 2018 per la 12a edizione, diretta da Federico Vittorini, dell’Associazione L’Idea di Cleves, che mira anche quest’anno a dare la possibilità al pubblico di incontrare i protagonisti del cinema d’autore attraverso incontri curati da docenti universitari, di godere di retrospettive, nuove uscite che non hanno avuto distribuzione in città, cortometraggi, rarità e film in concorso che verranno votati dal pubblico. Il tutto con la ormai nota formula del biglietto etico, secondo la quale ciascuno decide quanto vuole o può pagare, e in un clima da cineforum in cui si discute tra una cioccolata calda ed un aperitivo. Quest’anno L’AQFF si internazionalizza con la versione Erasmus Friendly degli eventi, nata dalla collaborazione con l’ADSU e Aquilasmus: i film verranno sempre proiettati con traduzione inglese per renderli accessibili agli studenti stranieri che risiedono nel capoluogo. Proseguono le collaborazioni con L’Università dell’Aquila, l’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo, il Centro Sperimentale di Cinema, il GSSI e l’Accademia di belle Arti. Altra novità riguarda la location che si sposta dall’Auditorium del Parco al Palazzetto dei Nobili. Per tutta la rassegna spazio solo a grandi maestri del cinema mondiale e a pellicole che non hanno avuto la distribuzione che meritavano: “Happy End” di Michael Haneke, “Loveless” di Andrei Zvjagincev (Premio della Giuria a Cannes), “Paterson” di Jim Jarmusch, “The Square” di Ruben Östlund (Palma d’Oro a Cannes), “Cuori puri” di Roberto De Paolis. I titoli in concorso sono film non ancora distribuiti in Italia, eventi rari per il pubblico aquilano e visibili solo al L’Aquila Film Festival: “Blue my mind”, dramma fanta-adolescenziale della regista svizzera Lisa Brühlmann; “Diane a les épaules” di Fabien Gorgeart, racconto sincero sulla maternità surrogata; l’austriaco “Mademoiselle Paradis” di Barbara Alert, opera in costume basata su una storia vera; “Razzia” di Nabil Ayouch, un grande racconto lungo 30 anni attraverso i cambiamenti del Marocco; “The Breadwinner” di Nora Twomey, considerato il nuovo “Persepolis”. Saranno 11 i cortometraggi che si contenderanno il favore di una giuria mista inter-accademica di studenti del Centro Sperimentale di Cinematografia Abruzzo, del corso di Storia del Cinema dell’Università degli Studi dell’Aquila e dell’Accademia di Belle Arti dell’Aquila. Due eventi anche per la sezione “Dialoghi sul Cinema” in cui esperti si confrontano col pubblico su temi cinematografici. Per tutte le informazioni riguardanti il Festival:www.laquilafilmfestival.it