Fino al 10 dicembre il Filmmaker International Film Festival, a Milano, allo Spazio Oberdan, all’Arcobaleno Film Center e alla Casa del Pane. Al centro della manifestazione, come da tradizione, il cinema documentario e “di ricerca”. Il film di apertura di quest’anno L’atelier di Laurent Cantet, regista di La classe (Palma d’Oro), presentato all’ultimo Cannes e in uscita l’anno prossimo in Italia con Teodora Film. La storia di un gruppo di giovani di La Ciotat che riscoprono l’identità operaia della città grazie a un corso di scrittura. A concludere il festival, invece, rinnovando la tradizione di affidare la chiusura a un autore italiano, ci sarà Nato a Casal di Principe di Bruno Oliviero, il racconto del rapimento di un ragazzino e la disperata ricerca da parte del fratello maggiore per le campagne partenopee. Il Concorso internazionale quest’anno propone 11 film, senza distinzioni di formato, genere o durata, firmati da autori esordienti e affermati. Nella sezione Fuori Concorso, sono 8 le proposte tra queste: Séance e Whipping Zombie di Yuri Ancarani, video-artista e filmmaker che ha esposto alla Biennale di Venezia, al MAXXI di Roma, al Guggenheim di New York e all’Hammer Museum di Los Angeles: Séance è un documentario di osservazione su una seduta spiritica in cui si evoca l’architetto, designer, scrittore, fotografo, pilota automobilistico e aeronautico Carlo Mollino, e Whipping Zombie ritrae la danza degli zombie di Haiti, al ritmo di una musica martellante che induce la trance. Nella sezione Concorso Prospettive ci sono 15 titoli, quasi tutti in prima assoluta, diretti da registi under 35. Nel decennale della scomparsa, la retrospettiva di Filmmaker 2017, in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale e Associazione culturale Alberto Grifi, sarà dedicata ad Alberto Grifi: da Verifica incerta (1964-65) fino alla versione definitiva di L’occhio è per così dire l’evoluzione biologica di una lacrima (2007), passando per il suo capolavoro più celebre, Anna (1972-75) e per tanti titoli meno noti, il festival proporrà l’opera omnia di Grifi, compreso – sotto forma di installazione – il girato integrale de Il festival del proletariato giovanile al Parco Lambro (1976).
Tra gli ospiti di questa edizione ci sarà il maestro francese Alain Cavalier, noto al pubblico italiano soprattutto per Thérèse (Premio della Giuria al Festival di Cannes e tre César) e i suoi Six Portraits XL che si vedranno in anteprima italiana sono sei ritratti, ciascuno contrassegnato da un nome proprio, realizzati da Cavalier su quello che lui chiama il “bric-à-brac della vita”. Il festival propone anche un omaggio alla produzione artistica e letteraria di Francesco Ballo (Milano, 1950), docente di storia del cinema e del video all’Accademia di Belle Arti di Brera, studioso e filmmaker. “Fragrances in Motion Award”, infine, è il titolo del contest ideato dalla casa di profumi francese Olibere, in collaborazione con Filmmaker, Festival Mix Milano, Roma Creative Contest e con la media partnership di MYmovies.it e Lolaglam. Ciò che si chiede ai partecipanti al contest, che comprende due categorie, “Amatori” e “Professionisti”, è di reinterpretare le essenze, di lasciarsi guidare dall’olfatto per attivare gli altri sensi. Associato al contest ci sarà anche una masterclass tenuta da Michelangelo Frammartino (Le quattro volte, Alberi) che, col titolo “Filmare l’invisibile”, propone un itinerario di ricerca sul cinema a partire dalla propria esperienza di regista. Ulteriori info sul programma nel sito internet: www.filmmakerfest.org
Ecco la giuria internazionale della 27esima edizione del Noir in Festival, dal 4 al 6 dicembre a Milano e dal 7 al 10 dicembre a Como, e che il 9 dicembre assegnerà il Black Panther Award a una delle 8 anteprime in concorso.
Tra i giurati i due italiani Lorenzo Richelmy, reduce dai set dei fratelli Taviani (Una questione privata) e di Donato Carrisi (La ragazza nella nebbia) e Sara Serraiocco, nastro d’argento per Salvo di Grassadonia e Piazza, Premio Pasinetti per La ragazza del mondo, a breve nella serie americana Counterpart di Morten Tyldum. S.J.Clarkson, inglese di nascita e adottata dalla serialità d’autore americana, produttrice e regista di due titoli di punta di Netflix: Marvel’s The Defenders e l’inedita Collateral, scritta da David Hare e interpretata da Carey Mulligan e Maya Sansa. Cédric Succivalli, presidente dell’International Cinephile Society, stimato critico francese, popolare anche negli Stati Uniti per una rubrica web e per le sue performance e lo spagnolo Pedro Usabiaga, con più di 100 esposizioni alle spalle, uno dei più conosciuti fotografi di moda e cinema della scena spagnola. La giuria tecnica si aggiunge ai 100 protagonisti della giuria popolare del Premio Caligari per il miglior noir italiano dell’anno, presieduta dallo sceneggiatore Salvatore De Mola (Montalbano), insieme ai critici Paola Casella e Fabio Ferzetti. Tra gli ospiti attesi in questa edizione, troviamo Maccio Capatonda e Luca Bigazzi il 3 dicembre; Carlo Lucarelli, i Manetti Bros., i volti dei nuovi Delitti del BarLume e i finalisti del Premio Giorgio Scerbanenco, lunedì 4; Enzo G. Castellari, Donato Carrisi, Marcos Chicot con “Aristotele Detective” e Yann Gozlan martedì 5; il produttore Pietro Valsecchi, Andrea De Sica e la scrittrice Margaret Atwood (Premio Raymond Chandler) mercoledì 6; Marco Vichi, Dario Argento e Lynne Ramsay giovedì 7; il noir francese di Bernard Minier venerdì 8. Per finire Abel Ferrara che riceverà a Como il Noir Honorary Award alla carriera, Roberto Costantini, Marcello Fois, Luca D’Andrea, Gul, il noir svedese dell’autrice-attrice Gemma Carbone e tutti i vincitori di questa edizione del festival. A completamento del programma, due film fuori concorso: My Cousin Rachel di Roger Michell con Rachel Weisz per l’inaugurazione e Wonderstruck di Todd Haynes per una chiusura che vede anche il ritorno in versione restaurata de Il silenzio degli innocenti, in ricordo di Jonathan Demme. Ulteriori info: www.noirfest.com
“È tempo di migrare. Memoria, identità, relazioni”, questo il tema scelto per la 21esima edizione del Tertio Millennio Film Fest, il festival internazionale del dialogo interreligioso che si terrà quest’anno dal 12 al 16 dicembre a Roma, con eventi e proiezioni al Cinema Trevi (Vicolo del Puttarello 25) e alla Filmoteca Vaticana (Palazzo San Carlo, Città del Vaticano). Organizzato dalla Fondazione Ente dello Spettacolo (FEdS) con il patrocinio della Segreteria per la Comunicazione della Santa Sede, del Pontificio Consiglio della Cultura, dell’Ufficio Nazionale per le Comunicazioni Sociali CEI, della Direzione Generale Cinema e dell’Assessorato alla Crescita Culturale del Comune di Roma, il festival rivolge la sua attenzione ai temi legati alla spiritualità e si propone, fin dalla sua creazione, come luogo di dialogo interreligioso e interculturale tra le comunità cattolica, protestante, ebraica e islamica. Il 15 dicembre alle 20,30 nel corso di una cerimonia al Cinema Trevi condotta da Fabio Falzone saranno assegnati gli RdC Awards, i riconoscimenti della Fondazione Ente dello Spettacolo e della Rivista del Cinematografo attribuiti ai protagonisti del mondo del cinema, della televisione e della cultura. La novità di quest’anno sarà l’assegnazione di due nuovi riconoscimenti, uno alla migliore opera prima votata dai lettori della Rivista del Cinematografo e di Cinematografo.it e uno ai tre vincitori del contest “A corto di identità”, il primo concorso per cortometraggi promosso da FEdS su “Identità, Relazione, Migrazione”. Il Festival, medaglia di rappresentanza della Presidenza della Repubblica, è organizzato con il sostegno di Rai Cinema e in collaborazione con Associazione Internazionale Protestante Cinema Interfilm, Centro Ebraico Italiano Il Pitigliani, Comunità Religiosa Islamica Italiana Coreis, Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale, Centro Nazionale del Cortometraggio e Dipartimento di Studi Greco Latini Scenico Musicali dell’Università Sapienza di Roma. Il programma completo della manifestazione sarà presto annunciato sul sito del festival.
Sarà Germano Maccioni a presiedere la Giuria della XI edizione di Docunder30, primo e unico festival italiano dedicato agli “autori sotto i trent’anni” di cinema documentario, che si terrà a Bologna dal 14 al 16 dicembre presso il Cinema Teatro Galliera e il 19 dicembre presso il Cinema Boldini di Ferrara.
De Serio, il testimone passa al regista e attore bolognese, attualmente in sala con il suo primo lungometraggio di finzione, Gli Asteroidi, esordio che segue importanti esperienze di cortometraggi e documentari, tra cui il documentario su Giovanni Lindo Ferretti, Fedele alla Linea.
Gli altri premi saranno assegnati da: la giuria D.ER, la giuria Doc/it, la giuria Kinodromo e la giuria Laura Bassi.Tra le altre novità dell’XI edizione due workshop a ingresso gratuito, che saranno ospitati nella sala del Cinema Teatro Galliera.
Il primo dal titolo “Dop – il direttore della fotografia” sarà a cura di Gian Filippo Corticelli, autore delle luci per molti film, tra cui quelli di Renato De Maria, Sergio Castellitto, Ferzan Ozpetek – con cui ha girato cinque film, e in ultimo anche per il regista premio Oscar Paul Haggis per il suo Third Person. In programma il 14 dicembre (dalle 14 alle 16), il workshop svelerà tecnica, dinamica e segreti sui set di cinema e video, dal punto di vista del direttore della fotografia.
“Il montaggio cinematografico” è invece la masterclass a cura di Ilaria Fraioli, artista conosciuta per esercitare la sua attività di montatrice in modo eclettico e sperimentale, proseguendo in modo costante un’intensa ricerca sul piano linguistico. Tra i tanti registi con cui ha lavorato, ricordiamo Alina Marazzi, Stefano Savona, Gianfilippo Pedote, Costanza Quatriglio, Anna Negri, Davide Ferrario, Marco Giusti, Ascanio Celestini, Roberta Torre e Francesca Comencini. Il workshop in programma venerdì 15 dicembre (dalle 14 alle 16), esplorerà il processo creativo e costruttivo del montaggio cinematografico, visionando e analizzando anche alcune sequenze di documentari. Per iscrizioni ed ulteriori informazioni: info.docunder30@gmail.com e il sito www.dder.org , la pagina www.facebook.com/docunder30
Il Festival del cinema spagnolo torna a Cagliari al Cinema Odissea tutti i mercoledì fino al 20 dicembre : Il Festival del cinema spagnolo, fondato 10 anni fa da EXIT med!a, è un evento itinerante consolidato nel calendario delle manifestazioni cinematografiche a Roma e in Italia. Il Festival presenta titoli che riflettono al meglio modelli produttivi totalmente diversi tra loro, uniti da un preciso filo rosso, fatto di libertà espressiva al servizio della storia. Il Festival promuove un’idea di cultura collettiva. In primo piano il concetto di partecipazione. Presente l’attrice María Pujalte per l’inaugurazione del Festival con in anteprima nazionale “La mano invisibile“, inoltre conferenze sulla distribuzione indipendente e un incontro con la casa di produzione The Match Factory. Ulteriori informazioni sul programma nel sito internet: www.cinemaspagna.org