
Il Bif&st-Bari International Film&Tv Festival (25 marzo-2 aprile) – posto sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, promosso dalla Regione Puglia e dall’Apulia Film Commission e diretto da Felice Laudadio – conferirà il Premio Federico Fellini ai cineasti dell’Ucraina. Il riconoscimento, concordato con Francesca Fabbri Fellini, erede del grande regista, verrà consegnato nella serata del 28 marzo al Teatro Petruzzelli alla regista ucraina Daria Onyshchenko che se ne farà ambasciatrice presso i colleghi del suo Paese martoriato dalla guerra scatenata dalla Russia e che nello stesso pomeriggio presenterà a Bari il suo film Zabuti (I dimenticati), un dramma intenso e coinvolgente sulla tragica situazione in Ucraina. L’iniziativa del Bif&st vedrà il coinvolgimento anche dell’Università degli Studi di Bari che con il suo Centro universitario di diritto internazionale organizzerà in Ateneo al mattino del 28 marzo un incontro sull’Ucraina partendo dal film documentario Winter on Fire di Evgeny Afineevsky, candidato all’Oscar nel 2016 dopo essere stato presentato alla Mostra del Cinema di Venezia.

La “Festa do Cinema Italiano” è l’evento più grande dedicato al cinema e alla cultura italiana in Portogallo; si tiene in altre 15 città oltre Lisbona e anche in altri paesi lusofoni come Brasile, Angola e Mozambico. Sono presenti una sezione competitiva con opere prime e seconde, una sezione Panorama, con il meglio delle ultime produzioni italiane, una retrospettiva, una sezione “Altre Visioni” per lavori più sperimentali, e una sezione di cortometraggi, non competitiva. La Festa del Cinema Italiano è realizzata con il sostegno di da Istituto Luce Cinecittà, Mibac – Direzione Cinema, Ambasciata italiana di Lisbona, Istituto di Cultura di Lisbona. Per ulteriori info sul programma dal 1° al 10 aprile 2022: www.festadocinemaitaliano.com e FilmItalia.org

L’Istituto Italiano di Cultura di Tel Aviv e l’Istituto Italiano di Cultura di Haifa portano anche quest’anno in Israele il meglio della produzione cinematografica italiana dell’ultimo anno. Organizzato in collaborazione con Adamas, Cinecittà e le Cineteche israeliane i film saranno proiettati nelle Cineteche da nord a sud di Israele in italiano, con sottotitoli in ebraico ed inglese. Per ulteriori info sul programma dal 4 al 14 aprile 2022: www.iictelaviv.esteri.it e FilmItalia.org

Confermata, anche per la XX edizione del BAFF – BA Film Festival (2-9 aprile), la sezione BAFF in libreria, dedicata ai libri che parlano di cinema, spettacolo e musica, svelando ai lettori aspetti inediti e curiosità di artisti e personaggi noti.
Sarà Liana Orfei ad inaugurare la rassegna, domenica 3 aprile alle 11.30 allo Spazio Festival (Piazza San Giovanni), con la sua autobiografia Romanzo di vita vera (Baldini + Castoldi). Attrice teatrale, cinematografica e circense, Liana Orfei racconterà la sua «caleidoscopica avventura. Una vita bella, ricca, cialtrona, povera, piena di successi e di fallimenti, di grandi passioni e infinite, devastanti delusioni, di impossibili grandi conquiste e cadute degli Dei. Dal mondo del circo, suo ambiente naturale, al fianco dei fratelli Nando, Rinaldo e alla cugina Moira e insieme all’ex marito, il virtuoso giocoliere Angelo Piccinelli, alla vita difficile durante la guerra; dall’esperienza del cinema, quando Fellini la scoprì, alle scene teatrali e alla televisione; dall’Europa al Nuovo Mondo e all’Oriente, sempre alla ricerca di nuove avventure e di stimoli per il suo amato circo».
Due, infine, gli appuntamenti di sabato 9 aprile allo Spazio Festival.
Alle 12.00 riflettori puntati su Il cinema di Truffaut (Baldini + Castoldi) di Paola Malanga. L’autrice ci racconta «un Truffaut a tutto tondo, maestro di insolenza e di tenerezza, capace di amori dissennati e di odi furibondi, e allo stesso tempo ricostruisce un’intera epoca, quella dei Cahiers du cinéma di André Bazin e della Cinémathèque di Henri Langlois, senza rinunciare a un’analisi dettagliata film per film». «Fa bene rivedere i suoi film, fa bene ripassare la sua vita. Perché sia i film che la vita di François Truffaut ci ricordano che è sempre possibile sottrarsi a destini decisi da altri per scrivere la propria storia». «È proprio questo il cinema di cui si dovrebbe sentire maggiormente la mancanza e il bisogno – scrive Paolo Mereghetti nella prefazione – quel cinema à l’ancienne capace di coniugare le esigenze e le ambizioni dell’autore con il rispetto e la riconoscenza per un pubblico curioso e appassionato».
Nel pomeriggio, alle 17.00, torna al festival Vittorio Storaro, celeberrimo direttore della fotografia, tre volte premio Oscar per Apocalypse Now, Reds e L’ultimo imperatore, ospite a Busto Arsizio nel 2006 con la mostra “Scrivere con la luce”, che presenterà Storaro nei film di Bertolucci. Il volume ripercorre tutto il periodo della loro collaborazione, sia i 25 anni passati sui diversi set, sia i successivi 25 anni in cui Storaro si è occupato della ristampa, trascrizione, restauro e conservazione dei dieci film in cui ha collaborato con Bertolucci, da il conformista a Ultimo tango a Parigi, da Novecento a Il tè nel deserto a Piccolo Buddha, solo per citarne alcuni.
Il BAFF – B.A. Film Festival diretto da Steve della Casa e Paola Poli è organizzato da B.A. Film Factory, presieduta da Alessandro Munari, con il Comune di Busto Arsizio e l’Istituto Cinematografico Michelangelo Antonioni.
Per ulteriori info sul programma: www.baff.it

All’Ucraina Cinemazero dedicherà alcune proiezioni durante la XV edizione del Pordenone Docs Fest – Le Voci del Documentario (6 – 10 aprile). Il film Ivan’s land, di Andrij Lysetskyj, in anteprima nazionale, mostra una terra pacifica e senza tempo. Nato a Kiev nel 1982, Lysetskyj è un talentuoso direttore della fotografia, alla prima prova come regista. Il documentario racconta la storia di Ivan Prykhodko, uno degli ultimi pittori ucraini legati a un’antica forma d’arte tradizione. Autodidatta, Ivan vive in campagna, in un mondo a parte, dedicandosi al lavoro nei campi, agli animali e alla pittura: tutto ciò che nasce dalle sue pennellate è arte semplice e onesta. La sua percezione del mondo esterno riflette un’interiorità piena di gioia e bellezza. Un giorno un collezionista d’arte si presenta alla sua porta, incuriosito dalle voci che girano su di lui, e da quel momento saranno in molti a cercarlo, sorpresi e meravigliati dalla forza dei suoi lavori. Una storia toccante e – ahinoi – molto attuale: che ne è oggi di questo artista e di questi luoghi? Al festival del documentario di Pordenone sono inoltre in programma due film della giovane regista Alina Gorlova, rimasta a Kiev per partecipare e filmare la resistenza contro l’aggressione russa. A lei il festival ha voluto consegnare in anticipo il Premio speciale in denaro Images of Courage. Il suo documentario This rain will never stop, Miglior film d’esordio al festival IDFA di Amsterdam, è un viaggio attraverso il ciclo infinito di guerra e pace che segna da sempre l’umanità. È il potente racconto cinematografico di Andriy, figlio di due conflitti, quello siriano e quello in Donbass. Della regista verrà proiettato anche No obvious signs, la storia di una donna soldato ucraina affetta da un trauma psicologico che nessuno riconosce. La donna cerca a fatica di rifarsi una vita normale dopo aver lasciato le armi. «No obvious signs» (che significa “Nessun segno evidente”) è la frase che i soldati ucraini si sentono dire negli ospedali, dove arrivano con ferite nell’anima, bisognosi di aiuto. È possibile accreditarsi già ora per il PORDENONE DOCS FEST, per non perdere nessun appuntamento.https://multisala.cinemazero.18tickets.it/subscriptions. Ulteriori info nei siti internet: www.cinemazero.it e www.pordenonedocsfest.it

Si terrà al Farnese Arthouse, dal 7 aprile al 13 aprile 2022 la diciannovesima edizione di Asian Film Festival, la vetrina sul miglior cinema d’autore dei paesi dell’Asia orientale organizzata da Cineforum Robert Bresson con la direzione artistica di Antonio Termenini. Quest’anno il cartellone prevede 30 lungometraggi provenienti da 8 paesi dell’Estremo Oriente (Cina, Corea del Sud, Filippine, Giappone, Hong Kong, Singapore, Taiwan, Thailandia), divisi tra film in concorso, fuori concorso e sezione Newcomers dedicata ad esordi e giovani registi. Tutti i film sono in lingua originale con sottotitoli in italiano. A sostegno del festival, di carattere internazionale, si annoverano prestigiose partnership quali quelle con la Regione Lazio, la Direzione Generale Cinema, il Comune di Roma e la Roma Lazio Film Commission. Alla sua realizzazione hanno poi contribuito anche il Ministero degli Affari Esteri e l’Associazione Italia Asean, nata con l’obiettivo di rafforzare il dialogo, la conoscenza e gli scambi tra il nostro Paese e quelli dell’Asean. Ulteriori partnership di particolare rilievo sono quelle con il Film Development Council of the Philippines, UniPhilippines e con il Japan National Tourism Organization.
Anche quest’anno, inoltre, l’Asian Film Festival ospiterà all’interno della sua programmazione delle giornate speciali interamente dedicate ad alcune delle cinematografie asiatiche. In particolare, venerdì 8 aprile si terrà, in collaborazione con l’Ambasciata della Thailandia e il Tourism Board della Thailandia il Thailand Day. Nel corso di questo evento verranno presentati i film The Edge of Daybreak di Taiki Sakpisit, Come Here di Anocha Suwichakornpong, The Medium di Banjong Pisanthanakun e Anatomy of Time di Jachavral Nilthamrong.
Grazie alla collaborazione con l’Istituto di Cultura Coreano di Roma, sabato 9 aprile si terrà invece il Korean Day, una giornata interamente dedicata al cinema sudcoreano in cui verranno presentati i film The Day Is Over di Qi Rui, Mom’s Son di Dong-min Shin, A Leave di Lee Ran-hee, Rolling di Min Seung-kwak e Three Sisters di Seung-Won Lee. Fanno parte del programma anche i cortometraggi Last Meal e Mother In The Mist.
Domenica 10 aprile, con il patrocinio dell’Istituto di Cultura Giapponese di Roma, si svolgerà invece il Japan Day. Nel corso di questo verranno presentati i film Somebody’s Flowers di Yusuke Okuda, Tsuyukusa di Hideyuki Mirayama, Moonlight Shadow di Edmund Yeo, Hokusai di Hajime Hashimoto e In The Wake di Takaisa Zeze. Per maggiori informazioni e contenuti consultare il sito ufficiale: https://www.asianfilmfestival.info/ e https://www.cinemafarnese.it/