
Il MedFilm Festival, torna in presenza con un programma denso di appuntamenti imperdibili per ribadire l’importanza e l’emozione dell’esperienza della visione collettiva. Dal 5 al 14 novembre il Cinema Savoy, il Macro Asilo, il Nuovo Cinema Aquila e le Biblioteche di Roma, ospiteranno questa 27° edizione. Dieci giorni dedicati ai Film, ma anche a meeting professionali, masterclass nelle università, incontri con giovani autori e maestri del cinema.
Il programma sarà fruibile anche in streaming su MyMovies, per portare ancora più lontano il cinema mediorientale, nordafricano ed europeo, in un viaggio alla scoperta di un’area tra le più affascinanti e culturalmente ricche del mondo. Dalla periferia di Marsiglia alle montagne della Cabilia in Algeria, passando per la costa libanese, le strade di Kandahar, il golfo di Napoli, i vicoli di Casablanca, le miniere slovene… un caleidoscopio di visioni, immagini, emozioni uniche.
Un’edizione che rimette al centro la relazione umana, l’incontro con l’altro e i legami che ci uniscono, a partire dal film d’apertura, il vitale Una storia d’amore e di desiderio della talentuosa regista tunisina Leyla Bouzid. Il film, in anteprima italiana, uscirà in sala nella prossima primavera con Cineclub Internazionale Distribuzione, racconta la storia dell’incontro folgorante tra il timido Ahmed e l’esplosiva Farah. Un’opera seconda sulla scoperta dell’amore e delle profonde radici culturali che legano il corpo e l’intelletto attraverso la poesia e la letteratura erotica, antica e contemporanea.
Nove i film in concorso. Si va da Amira dell’egiziano Mohamed Diab che racconta la storia di una diciassettenne palestinese e del suo rapporto con il padre rinchiuso in carcere fin dalla sua nascita, ma pur sempre il suo eroe, all’opera seconda Bonne Mère (Good Mother) di Hafsia Herzi (attrice e regista francese di origine tunisina da parte di padre e algerina da parte di madre, conosciuta soprattutto per il suo ruolo nel film Cous cous di Abdellatif Kechiche), il suo film è un omaggio autentico e pieno di dolcezza, al coraggio delle madri e alla città di Marsiglia. Sempre in concorso, troviamo Mariner of the Mountains, nuova importante opera del regista brasiliano Karim Aïnouz, che qui propone un viaggio nella terra natia del padre, l’Algeria. Un saggio antropologico di grande potenza visiva e una meditazione sulle conseguenze della colonizzazione. Nel Fuori concorso spicca l’anteprima italiana di Ahed’s Knee di Nadav Lapid, che mette in scena la doppia battaglia, dal sapore autobiografico, che un regista israeliano si trova a combattere in un difficile momento della sua vita: una contro la morte della libertà nel suo Paese, l’altra contro il dolore provocatogli dalla morte di sua madre.
Sale vertiginosamente a 14.500,00 euro il monte premi messo in palio dal MEDFILM festival che punta al riconoscimento e alla valorizzazione del cinema di qualità. Tra le novità di quest’anno l’istituzione del Premio Valentina Pedicini, dedicato a tutte le opere prime e seconde (lunghi e mediometraggi) presenti nelle diverse sezioni del festival e l’istituzione del MedFilm WIPS – OIM Prize (10.000,00 euro ) dedicato a progetti di finzione e documentari creativi in fase di post-produzione provenienti dai paesi del Mediterraneo. Il progetto è realizzato in collaborazione con l’OIM-Organizzazione Internazionale delle Migrazioni, con il supporto di Regione Lazio.
Ospiti d’onore saranno Marocco e Slovenia a cui, in collaborazione con le rispettive ambasciate, verranno dedicate vetrine speciali per celebrare le vivaci cinematografie di due paesi a noi vicini e amici, ma lontani dai circuiti tradizionali della distribuzione. Il Premio alla Carriera sarà conferito a Faouzi Bensaïdi, il più internazionale degli autori ed interpreti della cinematografia marocchina contemporanea. Tra i suoi riconoscimenti come regista il premio Un certain Regard al Festival di Cannes 2003 per Mille mois e il Premio Art et Essai del Festival di Berlino 2011 per Mort à Vendre. L’omaggio al Marocco proporrà il documentario Before the dying of the light di Ali Essafi, imperdibile film, costruito con materiali d’archivio rarissimi, che riporta alla luce il Marocco degli anni ’70, un’epoca straordinaria di avanguardia artistica e impegno politico. Per la Slovenia, focus tutto al femminile, con lungometraggi e cortometraggi, tra la riscoperta del recente passato e la messa in scena del presente. Tra le opere slovene in programma l’emozionante Il segreto della miniera di Hanna Slak, candidato agli Oscar 2017, tratto dalla storia vera di un minatore e di una scoperta sconvolgente che riportò a galla i traumi della Guerra nei Balcani.
Confermato l’appuntamento con la sezione Le Perle dedicata al cinema italiano. Tra i film il pluripremiato Europa del regista italo-iracheno Haider Rashid. Sempre nella sezione Le Perle, spicca l’omaggio a Leonardo Di Costanzo con due film che hanno segnato il suo percorso, tra finzione e documentario, tra Napoli e il mondo. Spazio al cinema Europeo con la decima edizione dei LUX Film Days a Roma sezione storica del MedFilm, realizzata in collaborazione con l’Ufficio in Italia del Parlamento europeo.
Appuntamento con l’industry con la quinta edizione dei MedMeetings: incontri tra produttori e autori del Cinema volti a rafforzare le coproduzioni tra l’Italia e i paesi del Mediterraneo. Nell’ambito dei MedMeetings la 2° edizione dei MedFilm Works in Progress e dei MedFilm Talents, questi ultimi dedicati allo sviluppo delle opere prime dei giovani autori delle scuole di cinema.
Completa il programma del festival la sezione Letture da Mediterraneo. Per statuto il MedFilm festival è strumento di condivisione e partecipazione a temi cruciali come la difesa dei Diritti umani e dell’Ambiente, in tal senso e in coincidenza con La Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti in programma a Glasgow fino al 12 novembre, nasce la collaborazione con il WWF Italia volta a sensibilizzare la sempre più stretta connessione tra il diritto all’Ambiente e i diritti Umani nella regione mediterranea.
Per ogni accredito acquistato su MyMovies, il MedFilm festival devolverà 1 euro per la campagna Climate Crisis Fund a salvaguardia e tutela del mare Mediterraneo. Da segnalare l’evento speciale Diritti umani, venerdì 12 novembre, presso il Cinema Nuovo Aquila, con proiezioni e incontri dedicati ai 60 anni di Amnesty International e, in collaborazione con l’Associazione Nove Onlus, un focus sull’Afghanistan. La manifestazione è supportata da: Commissione europea e Parlamento europeo, Ministero della Cultura, Regione Lazio, OIM-Organizzazione Internazionale delle Migrazioni, Regione Lazio, Lazio Innova e le Ambasciate di Marocco e Slovenia. Ulteriori info sul programma nel sito internet: www.medfilmfestival.org

Giunto alla sua settima edizione, lo Slow Film Fest, organizzato dall’Associazione Culturale Muovileidee, con il contributo della Regione Lazio e il sostegno della Fondazione Cinema per Roma e della CNA Roma, con i Patrocini dei Comuni di Acquapendente e di Antrodoco e di LegaCoop Lazio, con la collaborazionedella casa di produzione Wuman Visions, dell’Accademia di Cinema e Televisione Griffith e di Finca (Festival Internacional de Cine Ambiental), e con la media partnership di DaSapere.it, torna dal 5 al 15 novembre a Roma (apertura e chiusura presso l’Ex Filmstudio, SCENA), Acquapendente (Cinema Olimpia), Antrodoco (Teatro Claudio) e online su slowfilmfest.stream, in collaborazione con la piattaforma OpenDDB. Lo SLOW FILM FEST 7.0 abbraccia, come sempre, il tema dell’ambiente e dei cambiamenti climatici, i diritti umani e i temi di genere, le trasformazioni urbane, la memoria e i territori. E, come da tradizione, li svilupperà attraverso le sezioni DOCUMENTA, dedicata ai film documentario indipendente, di provenienza italiana ed internazionale, e SMART, una vetrina sul “nuovo”, in cui si dà spazio ai giovani autori e alle nuove forme di sperimentazione cinematografica e audiovisiva, dando molto risalto all’animazione. Numerosi corti internazionali e nostrani, provenienti dalla recente produzione dell’Accademia di Cinema e Televisione Griffith di Roma, dalla collaborazione con il FINCA di Buenos Aires e la nuova collaborazione con il NAZRA Palestine Short Film Festival. Media Partner dell’iniziativa la rivista Dasapere.it.

Dal Concorso dedicato ai lungometraggi europei ai Protagonisti del cinema italiano e non solo, il programma della XXII edizione del Festival del Cinema Europeo di Lecce – diretta da Alberto La Monica, nella città salentina dal 6 al 13 novembre, presso il Multisala Massimo – s’annuncia particolarmente florido. Si confermano l’Ulivo d’Oro Premio “Cristina Soldano”, il riconoscimento cui ambiscono le opere del Concorso, e con questo altri due Premi storici, il “Mario Verdone”, alla XII edizione, e il Premio “Emidio Greco”, IX edizione. Il Festival apre con Per tutta la vita di Paolo Costella e conclude con La persona peggiore di Joachim Trier: nel contempo, la prima proiezione in sala di Si vive una volta sola di Carlo Verdone, protagonista – insieme al fratello Luca – anche di uno dei tre restauri presenti a Lecce, quello di 7 chili in 7 giorni (su Infinity+ dall’11 novembre); gli altri due sono Per grazia ricevuta, opera prima nel centenario dalla nascita del suo autore, Nino Manfredi, e La famiglia Passaguai di Aldo Fabrizi, di cui è stata interprete Giovanna Ralli, al Festival come Protagonista del Cinema Italiano, con una retrospettiva, un incontro e per la consegna dell’Ulivo d’Oro alla Carriera , il cui omologo europeo è al regista ungherese István Szabó. 10 i film in anteprima nazionale in Concorso, la cui Giuria è presieduta da Mira Staleva e composta da Bonifacio Angius, Marisella Rossetti, Teona Strugar Mitevska e Michele Venitucci: oltre al Premio per il Miglior Film, anche quello Speciale della Giuria, alla Miglior Fotografia e alla Miglior Sceneggiatura; inoltre, anche il Premio FIPRESCI (Federazione Internazionale della Stampa Cinematografica), il Premio Cineuropa, il Premio del Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani per il Miglior Attore Europe; e il Premio del Pubblico decretato dalle votazione dagli spettatori della manifestazione. Le opere in selezione: A Good Man di Marie-Castille Mention-Schaar (Francia, 2020); Fox in a Hole di Arman T. Riahi (Austria, 2020); Love Tasting di Dawid Nickel (Polonia, 2020); My Little Sister di Stéphanie Chuat, Véronique Reymond (Svizzera, 2020); Only Human di Igor Ivanov (Macedonia del Nord, Serbia, Bulgaria, Kossovo, Slovenia 2020); Otto the Barbarian di Ruxandra Ghițescu (Romania, Belgio 2020); Persona non grata di Lisa Jespersen (Danimarca, 2021); Psychosis in Stockolm di Maria Bäck (Svezia, Danimarca 2020); Runner di Andrius Blaževičius (Lituania, Repubblica Ceca 2021); When I’m Done Dying di Nisan Dağ (Turchia, Germania 2020). Sono poi 5 i film che il Festival propone per la sezione non competitiva dedicata alla Commedia Europea, con proiezioni e incontri: Beloved Neighbors di Michał Grzybowski (Polonia, 2021); My Cousin di Jan Kounen (Francia, Belgio 2020) con Vincent Lindon; Tales of the Lockdown di Fernando Colomo, Álvaro Fernández-Armero, David Marqués, Miguel Bardem, Juan Diego Botto (Spagna, 2020); The Marriage Escape di Johan Nijenhuis (Olanda, Germania 2020); The Voiceless di Pascal Rabaté (Francia, 2020). Il Festival, con Rai Cinema e 01 Distribution, presenta l’anteprima nazionale di Per tutta la vita, nelle sale l’11 novembre, alla presenza del regista, dello sceneggiatore Paolo Genovese, e di Carolina Crecentini e Filippo Nigro, tra gli attori protagonisti; inoltre, anche la prima proiezione in una sala cinematografica di Si vive una volta sola di Carlo Verdone, prodotto da Filmauro e distribuito da Amazon Prime Video. In questa sezione anche l’anteprima nazionale di Tom Medina di Tony Gatlif in presenza dell’attore protagonista David Murgia; Nicola – Cozze, kebab e Coca Cola, accompagnato dal regista e dall’attore protagonista, Antonio Palumbo; l’anteprima regionale de I giganti di Bonifacio Angius, a Lecce con l’attore co-protagonista, Stefano Deffenu. Per la sezione dedicata a Cinema & Realtà, una rassegna di documentari italiani, quest’anno un’occasione di riflessione e approfondimento su argomenti ed eventi della realtà contemporanea e dei territori: 6 titoli, tra cui il doc La legge del terremoto (coprodotto e distribuito da Cinecittà), esordio alla regia di Alessandro Preziosi. Come anticipato, due Premi storici del Festival: il Premio “Mario Verdone”, alla XII edizione, riservato a un giovane autore italiano che si sia particolarmente contraddistinto nell’ultima stagione cinematografica per la sua opera prima, con la Giuria composta da Carlo, Luca e Silvia Verdone; la consegna il 13 novembre, cui ambiscono i registi delle opere La partita, Nel bagno delle donne, I predatori, Trash, Il regno, Sul più bello, Ultras, Picciridda, Famosa, L’agnello. L’altro riconoscimento, il Premio “Emidio Greco” ad un giovane autore italiano (massimo 35 anni) per il suo talento nella realizzazione di un cortometraggio, con il Comitato composto da Lia Furxhi (direttrice Centro Nazionale del Cortometraggio) e Alberto La Monica (direttore Festival del Cinema Europeo) e la Giuria della famiglia Greco. Ancora, la sezione vetrina della Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia promuove alcune delle proprie attività, con la presentazione di un film restaurato a cura della Cineteca Nazionale e una selezione dei lavori e film di diploma degli allievi della Scuola Nazionale di Cinema: anteprima regionale del restauro di Per grazia ricevuta, realizzato quest’anno dal CSC – Cineteca Nazionale e da Cinecittà a partire dal negativo scena originale 35mm. Puglia Show, poi, si conferma come tradizionale Concorso riservato a giovani registi pugliesi under 35 anni: saranno assegnati il Premio CNC, il Premio Augustus Color ed il Premio Panalight al Miglior Cortometraggio; inoltre, il Premio Rai Cinema Channel (3000 euro) ed il Premio Unisalento. La medesima sezione, anche per le Scuole, per cui il Festival del Cinema Europeo presenta tre lavori prodotti dalle scuole pugliesi grazie al progetto interministeriale “Cinema per la Scuola” del MIUR e del MiC, tra le cui finalità vi sono le attività laboratoriali in collaborazione con i professionisti del settore. Inoltre, come ogni anno, il Festival si pone l’obiettivo di introdurre e accrescere la cultura cinematografica tra gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado: considerando le difficoltà ancora sussistenti per la situazione sanitaria emergenziale, la manifestazione propone la visione di una selezione di film sulla piattaforma ondemand.festivaldelcinemaeuropeo.com, sostenuta da successivi momenti di incontro – in presenza presso le scuole o in streaming – con i registi e/o altre personalità della cultura cinematografica presenti a Lecce. Nel nome dell’Europa, anche i riconoscimenti Premio Lux e EFA Shorts: con il primo, il Parlamento Europeo favorisce il dibattito sulle questioni sociali e i valori che più rappresentano la società europea. Il PE sostiene, per il film vincitore, le spese per le traduzioni e la sottotitolazione dei tre film finalisti nelle 24 lingue ufficiali dell’UE e l’adattamento per le persone con problematiche di udito o ipovedenti. Quest’anno, insieme agli europarlamentari, anche il voto del pubblico, per decretare il film vincitore del LUX – Premio del pubblico per il cinema europeo. I finalisti: Collective di Alexander Nanau, Corpus Christi di Jan Komasa e Un altro giro di Thomas Vinterberg. Quindi, in collaborazione con l’European Film Academy, vengono presentati i cortometraggi nominati all’European Best Short Film Awards dell’EFA: in programma a Lecce la lista completa dei 24 candidati agli EFA 2020. Come per le precedenti edizioni, infine, il Premio Rotary Città di Lecce, assegnato ad un film che per tematiche e forma narrativa sia particolarmente vicino alla mission (“We serve”) dell’associazione umanitaria.

Dall’8 al 12 novembre torna la XIX edizione del BAFF – B.A. Film Festival – con la direzione artistica di Paola Poli e Steve Della Casa a Busto Arsizio e che fa seguito agli appuntamenti di settembre. Tra gli ospiti attesi: Francesco Fei, Stefano Mordini, Giorgio Verdelli, Renzo Carbonera, Alessandro Haber, Elisabetta Villaggio e Lucio Piccoli insieme al compositore Fabio Frizzi. Al festival anche alcune attese anteprime rispetto all’uscita theatrical. Tra queste il 10 novembre Takeaway di Renzo Carbonera che sarà presente al festival. Si tratta dell’ultimo film interpretato da Libero De Rienzo e presentato ad Alice nella Città. Per il cinema Made in Italy nelle scuole l’8 novembre sarà proiettato Cosa sarà di Francesco Bruni. Il film, che ha partecipato a oltre 70 Festival nel mondo, è il racconto autobiografico della malattia del regista. Cosa sarà ha ottenuto sei candidature ai Nastri d’Argento e tre ai David di Donatello. Kim Rossi Stuart ha vinto il Nastro d’Argento per il Migliore Attore Protagonista e quello per la Migliore Sceneggiatura insieme a Francesco Bruni. Bruno Salvati è un regista di scarso successo, reduce dalla separazione dalla moglie Anna da cui ha avuto due figli, la ventenne Adele e il diciassettenne Tito. A seguito di un malore gli viene diagnosticata una patologia che richiede l’intervento di un donatore. Il 10 novembre sarà la volta di Non odiare di Mauro Mancini. In una città del nord-est vive Simone Segre (Alessandro Gassmann), affermato chirurgo di origine ebraica: una vita tranquilla, un appartamento elegante e nessun legame con il passato. Un giorno, Simone si trova a soccorrere un uomo vittima di un pirata della strada, ma quando scopre sul suo petto un tatuaggio nazista, lo abbandona al suo destino. L’11 novembre sarà presentato Come un gatto in tangenziale – Ritorno a coccia di morto di Riccardo Milani. Tre anni dopo. Monica e Giovanni si sono lasciati, così come Alessio e Agnese che, però, si rincontrano in un pub di Londra dove lui lavora come cameriere. A Roma intanto Monica finisce in carcere. Per uscire dai guai e in cerca di aiuto chiama Giovanni che riesce a far commutare la detenzione con un lavoro nella parrocchia di San Basilio guidata dal bellissimo Don Davide. Il 12 novembre, alla presenza del regista, sarà proiettato Il talento del calabrone di Giacomo Cimini. Steph, giovane dj radiofonico in forte ascesa, ha guadagnato popolarità sui social media e ogni sera conduce un programma in radio di grande seguito, durante il quale riceve telefonate dai fan. Una sera, una chiamata lo raggela: dall’altro lato, uno sconosciuto annuncia che ha intenzione di togliersi la vita facendosi esplodere nel bel mezzo della città. Il 9 novembre ci sarà l’incontro sulle colonne sonore per la rassegna “I mestieri del cinema” a cura del compositore Fabio Frizzi. Frizzi è uno dei collaboratori storici del regista Lucio Fulci, per il quale ha composto le colonne sonore di film divenuti cult quali Zombi 2, Paura nella città dei morti viventi e…E tu vivrai nel terrore! L’aldilà. Quentin Tarantino ha inserito nella colonna sonora del suo Kill Bill: Volume 1 un brano scritto proprio da Frizzi presente in Sette note in nero, diretto da Fulci nel 1977. L’11 novembre sarà proiettato Ezio Bosso. Le cose che restano di Giorgio Verdelli che sarà presente al festival. Al centro della carriera e dell’esistenza di Ezio Bosso (1971-2020), che è stata quanto di più atipico si possa immaginare, sia per le vicende personali che professionali, c’è sempre stato l’amore per l’arte, vissuta come disciplina e ragione di vita. Per i documentari sul cinema l’8 novembre nel giorno del terzo anniversario della morte di Max Croci il Festival ricorderà ancora una volta l’amato regista di Busto Arsizio con A proposito di Max il doc prodotto da Sky. Per l’occasione sarà anche inaugurata una videoteca in suo nome. Il 9 novembre sarà presentato Django & Django – Sergio Corbucci Unchained di Luca Rea e Steve Della Casa. Quentin Tarantino, narratore d’eccezione, racconta perché Sergio Corbucci è “il secondo miglior regista di western italiani”, come afferma un personaggio nel suo recente film C’era una volta a Hollywood e come conferma la sua scelta di realizzare Django Unchained ispirandosi a un film di Corbucci degli anni Sessanta.Il 10 novembre sarà proiettato Fellini – Io sono un clown di Marco Spagnoli. Al centro la strana e meravigliosa storia di Peter Goldfarb, il giovanissimo produttore americano che nel 1967 convinse, per la prima volta, Federico Fellini, il più grande regista di tutti i tempi, a lavorare per la televisione americana. Tra le masterclass grande attenzione il 12 novembre per quella sul ruolo sempre più attivo e importante delle Film Commission tenuta da Luciano Sovena Presidente di Roma Lazio Film Commission dal titolo “Le Film Commission: un aiuto concreto alle produzioni” riservata agli studenti dell’Istituto Cinematografico Michelangelo Antonioni. Attesissimo anche l’incontro del 10 novembre sulla censura che prenderà spunto da quanto accaduto a La scuola cattolica di Stefano Mordini, presente al festival, uscito in sala con il divieto ai minori di diciotto anni, riportando il dibattito sulla censura nel cinema. Per l’occasione sarà proiettato il film che racconta una delle pagine più terribili della cronaca nera del nostro Paese: il massacro del Circeo del 1975.

Si svolgerà a Roma dal 9 al 13 novembre 2021 presso il Cinema Doria (Via Andrea Doria, 52) la XXV edizione del Tertio Millennio Film Fest (TMFF), il festival cinematografico del dialogo interreligioso, dal titolo “Prendersi cura | Quando il cinema guarda e non passa”. L’8 novembre alle ore 17, presso la Filmoteca Vaticana (Palazzo San Carlo – Città del Vaticano), la pre-apertura del festival con la proiezione di Futura, documentario distribuito da Luce Cinecittà. Il film di Pietro Marcello, Francesco Munzi e Alice Rohrwacher riceverà il Premio Fuoricampo, il riconoscimento assegnato dai festival Tertio Millennio Film Fest, Religion Today di Trento e Popoli e Religioni di Terni al film italiano dell’ultimo anno che ha saputo, meglio di ogni altro, rilanciare e declinare il tema della ricerca del significato più profondo della vita illuminando quello che normalmente si trova, appunto, fuoricampo. Gli 8 lungometraggi in concorso al Tertio Millennio Film Fest, girati in 15 Paesi diversi, hanno in comune personaggi posti in posizioni di marginalità per motivi differenti, per identità di genere, razza, estrazione sociale o familiare. Il vincitore sarà scelto dalla Giuria Interreligiosa presieduta dal regista Guido Chiesa e composta dai delegati delle comunità cattolica, protestante, ebraica, musulmana, buddhista e induista, Giulia Bulckaen, Giuseppe Bellasalma, Sira Fatucci, Muhammad Umberto Pallavicini, Guglielmo Doryu Cappelli, Svamini Shuddhananda Ghiri e Hamdan Al Zeqri. Accanto alla Giuria Interreligiosa, la Giuria di qualità, presieduta dal regista Giorgio Diritti e composta dal regista Andrea Pallaoro e dalla scrittrice Lisa Ginzburg, premierà il film della sezione che eccelle per valore compositivo, imponendosi per il raggiunto equilibrio di qualità estetica e coerenza narrativa. Quinta edizione per il concorso di cortometraggi, con una selezione di 8 film che saranno giudicati dalla Giuria Interreligiosa e dalla Giuria di qualità presieduta dall’attrice Maria Roveran e composta dal regista Paolo Strippoli e dalla giornalista Emanuela Genovese. Durante il festival avrà luogo anche un evento speciale intitolato “Rinascita irachena”: Laura Silvia Battaglia e Gianmarco Maraviglia presenteranno un reportage realizzato in Iraq per documentare il fermento culturale in atto nel Paese nell’ambito della creatività cinematografica e audiovisiva. La cerimonia di premiazione si terrà il 13 novembre alle ore 19.30. A seguire, la proiezione del lungometraggio vincitore, decretato dalla Giuria Interreligiosa. Il festival si svolge sotto la direzione artistica di Marina Sanna e di Gianluca Arnone e si propone come luogo di dialogo interreligioso e interculturale tra le comunità cattolica, protestante, ebraica, islamica, induista e buddhista a partire dai film in concorso e dai temi da questi proposti.

Sarà Nanni Moretti l’ospite d’onore dell’ottava edizione dell’Italian Film Festival Berlin, in programma dal 10 al 14 novembre 2021 nella capitale tedesca. Il regista sarà a Berlino sabato 13 novembre per la proiezione di Caro diario che inaugurerà la retrospettiva-omaggio a lui dedicata – organizzata in collaborazione con il locale Istituto Italiano di Cultura nell’ambito di Dedika 2021 Cine Special – in programma in quattro cinema di Berlino fino al prossimo gennaio.Il cinema italiano torna così protagonista nella capitale tedesca per l’ottavo anno consecutivo.
Nove film in competizione per il premio del pubblico con sei anteprime tedesche, i business days promossi da Anica e Ministero della Cultura, la tradizionale retrospettiva, una serie di incontri e presentazioni dedicati alla promozione culturale e turistica dell’Italia. Oltre a Caro diario (sabato 13 novembre, ore 20), il programma cinematografico prevede anche le proiezioni di Cosa sarà di Francesco Bruni (mercoledì 10 novembre, ore 18), Marx può aspettare di Marco Bellocchio (mercoledì 10 novembre, ore 20), Il cattivo poeta di Gianluca Jodice (giovedì 11 novembre, ore 18), Qui rido io di Mario Martone (giovedì 11 novembre, ore 20), I predatori di Pietro Castellitto (venerdì 12 novembre, ore 18), Let’s kiss di Filippo Vendemmiati (venerdì 12 novembre, ore 20), I giganti di Bonifacio Angius (sabato 13 novembre, ore 15) e Ariaferma di Leonardo Di Costanzo (sabato 13 novembre, ore 17.00). Saranno ospiti dell’evento berlinese – insieme a Nanni Moretti – Franco Grillini, Filippo Vendemmiati, Leonardo Di Costanzo, Michele Manca e Riccardo Bombagi.Questo, in sintesi, il programma dell’edizione 2021 preceduta quest’anno dalla mostra fotografica L’Italia nel cinema, il cinema in Italia: The Young Pope, The New Pope, Catch-22 inaugurata sabato 16 ottobre e che si concluderà domenica 14 novembre 202. Un viaggio in Italia attraverso il cinema e gli scatti di tre grandi fotografi, Philippe Antonello, Gianni Fiorito e Stefano Cristiano Montesi, sui set di alcuni tra i più importanti film e serie tv degli ultimi anni: The Young Pope e The New Pope di Paolo Sorrentino, Catch-22 di George Clooney, Grant Heslov e Ellen Kuras e Freaks Out di Gabriele Mainetti. Sia il festival che la mostra fotografica avranno come sede il Kino in der Kulturbrauerei nel quartiere di Prenzlauer Berg. I biglietti delle proiezioni saranno disponibili sul sito del festival e presso la biglietteria del cinema a partire da venerdì 22 ottobre 2021. L’Italian Film Festival Berlin è organizzato dal Tuscia Film Fest con il supporto della Direzione Generale Cinema del Ministero della Cultura, della Regione Lazio, di Anica, dell’Istituto Italiano di Cultura di Berlino,dell’Ambasciata d’Italia in Germania, del Comune di Viterbo e di Casa Civita. Ulteriori info nel sito internet: www.italianfilmfestivalberlin.com

La 44esima edizione del Festival du Film Italien de Villerupt, in Francia, si tiene fino al 14 novembre. Accanto alla Selezione Ufficiale e Panorama, la Retrospettiva omaggio a Dino Risi e i prestigiosi Premi della città, l’Amilcar 2020 alla regista-scrittrice Cristina Comencini (consegna mancata l’anno scorso causa lockdown ) e l’Amilcar 2021 al cineasta Francesco Bruni. Quella di Villerupt è la più completa rassegna di cinema italiano all’estero. Diretta da Antoine Compagnone e Oreste Sacchelli, con Bernard Reiss alla programmazione, vanta il primato di avere presentato in quattro decenni agli spettatori francesi più di 1500 film. Di tutti questi nel prezioso archivio del sito web si trovano sinossi, locandina, bio-film di registi, attori, il trailer e tutte le altre informazioni. Perfetti sconosciuti di Paolo Genovese aprirà la rassegna venerdì 29 novembre. 76 titoli in cartellone di cui 15 in concorso nella Selezione Ufficiale (https://festival-villerupt.com/films-competition/), accanto ai Fuori Competizione e al Panorama. Opere perlopiù realizzate nell’ultimo anno, alcune presentate alle recenti Mostra del cinema di Venezia e alla Festa di Roma. Gran parte dei lungometraggi sono anteprime o comunque inediti in Francia, in qualche caso anche in Italia. Qui il programma completo. Nel catalogo Steve Della Casa traccia un bilancio della trascorsa stagione nel quale tra gli altri punti osserva che: “Marco Bellocchio, dall’alto dei suoi ottant’anni, non sbaglia davvero un colpo. Mario Martone, che di anni ne ha una ventina in meno, ha saputo realizzare con la sua libera rievocazione della vita e del pensiero di Edoardo Scarpetta un cinema forte, interpretato benissimo, capace di far trovare un respiro universale alla forma d’arte più tipicamente nazionale, la commedia dell’arte. Paolo Sorrentino ha scavato in modo originale nei fantasmi della sua storia personale, proprio come nell’anno in corso ha fatto Pupi Avati. Quattro nomi che sono già dei classici, ma che in modo diverso sanno coniugare la voglia di relazionarsi con il pubblico insieme alla volontà di proporre un cinema di ricerca, fatto di materie (immagini, storie, dialoghi) decisamente non banali”. Altro pezzo forte del Festival è la Retrospettiva sul grande autore di Il sorpasso, un cineasta sempre amato in Francia. 10 titoli della Carte Blanche affidata a Fabrizio Corallo, giornalista, documentarista e amico personale di Dino Risi. E su Risi spicca in catalogo una nota di Jean A. Gili, sicuramente tra i più accreditati storici del cinema italiano: “ La commedia all’italiana – sottile mescolanza di grevità, umorismo corrosivo e grottesco – ha trovato in Dino Risi uno dei suoi pionieri e uno dei suoi più brillanti rappresentanti, levatrice quotidiana delle questioni di una società vitalista e suicida, una società che rifiuta di guardare la sarabanda dei mostri che ha partorito”. Villeruptus interruptus era il titolo spiritoso per quanto amaro di un sito francese che rimarcava con affetto l’interruzione forzata della scorsa edizione 2020. Infatti il festival di Villerupt alle sue tradizionali singolarità ha dovuto aggiungerne un’altra molto scomoda. Con il lockdown totale decretato per improvvisa emergenza dal Presidente Macron, l’evento cinematografico si è trovato a chiudere i battenti e spegnere gli schermi esattamente a metà della rassegna, al sesto giorno di programmazione dei dodici in cartellone. Un bel danno, economico e culturale, maggiore se possibile a quello di altre manifestazioni che hanno cancellato anticipatamente le proprie rassegne. Sgravato finalmente di questo peso, per questa 44. edizione il Festival du Film Italien ha scelto non a caso il tema della Festa. La Festa è dunque il fil rouge che attraversa le scelte operate dai selezionatori nelle varie sezioni.“Tutto questo”, sottolinea Oreste Sacchelli,“per vedere facce esilaranti o emozionate quando le luci si riaccendono alla fine del film. E’ un’occasione per vedere o rivedere 9 film che fanno riferimento a celebrazioni, per lo più in famiglia, caratteristiche di questo spirito festaiolo tutto italiano. Ma sappiamo che a volte la festa s’inasprisce e che una riunione di famiglia organizzata con le migliori intenzioni può facilmente degenerare in un feroce – e spesso comico – regolamento di conti. O lasciare nella sua scia la nostalgia del passato. O anche farti venire voglia di ricominciare.” 9 film compongono la piccola antologia sulla Festa, tra gli altri Ballando Ballando di Ettore Scola e A casa tutti bene di Gabriele Muccino. La stessa locandina della manifestazione, realizzata ancora una volta dall’artista romana Alessandra Carloni, raffigura momenti di celebrazione festosa per l’agognato ritorno al cinema, più precisamente al cinema in sala. Villerupt è una cittadina francese al confine con il Lussemburgo, sede in passato di ferriere e miniere e marcata nei decenni passati da una forte immigrazione italiana.