
È l’edizione della ripartenza, quella che più di tutte vuole coniugare leggerezza e riflessione, la normalità del ritrovarsi insieme e la straordinarietà di farlo in presenza e con la voglia di confrontarsi, di scambiarsi idee, di condividere. Tremila giurati, da domani, 21 luglio, e fino al prossimo 31 luglio saranno il cuore e l’anima di #Giffoni50Plus, in programma a Giffoni Valle Piana (Salerno).”Il viaggio – commenta il fondatore e direttore Claudio Gubitosi – è uno dei temi centrali di #GIffoni50Plus. Ci piace intenderlo come un ritorno a casa, un omaggio alle nostre origini, un riferimento costante alle nostre radici. Ecco perché quest’anno abbiamo voluto che Giffoni parlasse ancora di più del nostro Paese e della nostra regione, la Campania. Ritornare a casa significa affrontare un percorso emotivamente coinvolgente, mettersi in discussione e rinnovarsi. È quello che vogliamo fare in questi giorni. Giffoni 2021 non è solo un programma di attività per quanto fittissimo, ma è soprattutto un racconto: è una dichiarazione d’amore nei confronti di ragazze e ragazzi che si sono sentiti in un mondo sospeso, soli, incompresi o ignorati. Tutto ciò ora deve trovare una giusta collocazione ed è per questo che, oggi più che mai, i giovani sono stati la nostra guida nell’ideazione di questa edizione”. La cerimonia di apertura è in programma domani, alle ore 10.30 nella Cittadella del Cinema. Il direttore Gubitosi accoglierà Vincenzo De Luca, Presidente della Regione Campania, che inaugurerà #Giffoni50Plus. Saranno 3000 i giurati coinvolti fisicamente e 36 hub di cui 26 in Italia e 10 all’estero (Bulgaria, Croazia, Germania, Grecia, Inghilterra, Irlanda, Macedonia, Romania, Serbia, Spagna, Qatar) con 2000 juror in collegamento per un totale di 5000 giurati. Sono 101 le opere in concorso da 35 nazioni compresa l’Italia. Lungometraggi e cortometraggi provenienti da tutto il mondo, dalle Antille alla Colombia, dalla Germania, all’ Estonia, dalla Nuova Zelanda agli Stati Uniti. Saranno proprio i giurati a decretare i vincitori del Gryphon Award, il premio assegnato dai juror di ogni sezione alle opere in competizione. Ricco e variegato il programma: sette anteprime, sedici eventi speciali, oltre 120 ospiti, quindici innovatori nella sezione Dream Team e sette progetti speciali con enti, associazioni e aziende. Tornano anche le grandi anteprime cinematografiche. Si inizia con Sognando a New York – in the heights, distribuito da Warner Bros Pictures. Ospiti della prima giornata: il sociologo Domenico De Masi e l’attrice Greta Esposito, ex giurata e oggi astro nascente del cinema e della tv. Torna anche la grande musica con Vivo Giffoni – Giffoni Music Concept: 11 showcase, dal 21 al 31 luglio, con 25 artisti del panorama musicale del momento. Continua il progetto Sedici Modi di Dire Ciao realizzato dall’Ente Autonomo Giffoni Experience per il contrasto alla povertà educativa minorile, grazie all’impresa sociale Con I Bambini e Fondazione Con il Sud. Dal 21 al 31 luglio, in contemporanea con le attività del festival, 50 ragazzi da Campania, Calabria, Sardegna, Basilicata e Veneto saranno protagonisti di laboratori e incontri. Ulteriori info nel sito internet: www.giffonifilmfestival.it

E’ tutto pronto per il Pop Corn Festival del Corto, manifestazione internazionale di cortometraggi dallo spirito giovane e indipendente che si terrà dal 23 al 25 luglio a Porto Santo Stefano (GR), nel Piazzale dei Rioni, proprio di fronte al mare dell’Argentario. La quarta edizione sarà dedicata a Raffaella Carrà, che nella città viveva e per il festival aveva istituito un premio, il primo e l’unico per i giovani registi emergenti. A consegnarlo, nella serata conclusiva, sarà l’ex compagno Sergio Iapino. Un’edizione che porta tante novità, a partire dalla giuria, che vede l’attrice di cinema e teatro Euridice Axen e il noto regista Federico Moccia che presiederà la giuria per questa edizione. A presentare il festival, invece, per il quarto anno consecutivo, sarà l’attore e conduttore Andrea Dianetti.Tra gli ospiti della tre giorni, anche Alessandro Haber, che parteciperà come regista del cortometraggio Il Gioco e da protagonista de L’Italia chiamò, e l’artista Jaime Sanchez, che sigla il manifesto del festival.La giuria si completa di Michele Suma, direttore del Sudestival di Monopoli, Carlo Griseri, giornalista e critico cinematografico, Manuela Rima di Rai Cinema, Marco Spoletini, montatore e collaboratore abituale di registi quale Matteo Garrone, Michele Sabia, pr e press agent di vari talent. Ulteriori info nel sito internet: www.popcornfestivaldelcorto.it

Dal 23 luglio al 1 agosto 2021 si rinnova l’appuntamento con il Ventotene Film Festival, l’iniziativa ideata e diretta da Loredana Commonara, arrivata alla XXVI edizione, che ancora una volta porta nella splendida isola pontina la migliore produzione italiana, i successi internazionali, panel e approfondimenti sulla storia del Carcere Borbonico di Santo Stefano-Ventotene e d’Europa in occasione dell’ottantesimo anniversario della nascita del Manifesto di Ventotene, il tutto all’interno di un’edizione che sposa i valori della sostenibilità ambientale. Michela Cescon, Susanna Nicchiarelli, Louis Psihoyos, Francesco Taskayal, Salvatore Braca, Gaetano Ghiura: questi e molti altri gli ospiti della diecigiorni caratterizzata, come nella migliore tradizione del Festival, da un forte respiro europeo, al fine di promuovere gli ideali di unità e condivisione con cui l’Unione Europea è nata e che affondano le proprie radici proprio nella storia di Ventotene e nel noto “Manifesto” redatto da Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi, insieme con Eugenio Colorni e Ursula Hirschmann, durante il periodo di confino trascorso sull’isola. Allo scopo di avvicinare i giovani a tali idee e per sottolineare la forte ragione sociale e culturale che l’evento ricopre sull’isola e non solo, il Ventotene Film Festival ospita nuovamente il concorso internazionale Open Frontiers: una selezione di film e documentari provenienti da tutto il mondo, valutati da artisti di chiara fama. A presiedere la giuria di quest’anno lo scrittore André Aciman, autore di Chiamami col tuo nome, da cui è stato tratto nel 2018 il fortunatissimo film diretto da Luca Guadagnino. In giuria anche il Maestro Francesco Taskayali e il giornalista di Libération Eric Jozsef. Il Maestro Taskayali sarà, inoltre, protagonista di uno speciale incontro dedicato al suo legame personale con i fatti raccontati nel reportage Purgatory at the sea, firmato dal Premio Pulitzer Ian Urbina (28 luglio, ore 22.00, Giardino Archeologico). Da quest’anno la sezione speciale Green Path diventa concorso internazionale, per film dedicati a ecologia, salvaguardia dell’ecosistema e del pianeta. In un’area marina protetta come quella di Ventotene, non poteva mancare un appuntamento volto a promuovere uno stile di vita più consapevole rispetto alle incredibili problematiche ambientali che stiamo affrontando. Sarà il regista premio Oscar Louie Psihoyos a presiedere la giuria di questa importante competizione, formata dalla giornalista Emanuela Genovese e la regista Olivella Foresta. Psihoyos sarà quindi ospite del Festival (31 luglio, ore 22.00, Giardino Archeologico), in un esclusivo incontro virtuale, moderato dal giornalista Mario Sesti, per approfondire importanti tematiche ambientali. Seguirà la proiezione del documentario prodotto da James Cameron The Game Changers di cui ha firmato la regia. Si rinnova, inoltre, l’appuntamento con Open Frontiers Young, il concorso coordinato dal professore Luigi Mantuano, dedicato aicortometraggi interamente realizzati da studenti italiani (dall’ideazione al soggetto, dalla recitazione alla produzione). La giuria del concorso è presieduta dal giovane attore Giulio Pranno (protagonista degli ultimi due lavori di Gabriele Salvatores) e formata da un gruppo selezionato di studenti provenienti da tutta Italia. Il Festival, inoltre, ospiterà quest’anno uno speciale tributo a Libero De Rienzo, a seguito della tragica scomparsa. Il fitto programma della XXVI edizione prevede 50 proiezioni distribuite in 3 fasce orarie e in due diverse location: alle 21:00 presso la sala Umberto Elia Terracini, alle ore 22:30 e 00:00 nel suggestivo giardino del Museo Archeologico di Ventotene. Tutti i dettagli relativi al programma sono disponibili al sito ufficiale: www.ventotenefilmfestival.com Il Ventotene Film Festival viene realizzato grazie al contributo del Ministero della Cultura MIC – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, e del Comune di Ventotene.

Ricomincia Lago Film Fest e lo fa con un primo weekend all’insegna della videodanza, della musica e dei film più premiati al mondo. Un inizio travolgente per un festival che proseguirà il suo cammino la prossima settimana con un parterre di ospiti e incontri nutritissimo e una proposta culturale aperta a tutti. Ad aprire il festival, i cui abbonamenti sono già sold-out, ci sarà il 23 luglio Sun Dog di Dorian Jespers, il cortometraggio più premiato del 2020, che arriva a Lago Film Fest in una attesissima anteprima italiana dopo aver vinto l’International Film Festival di Rotterdam. Sun Dog è un esordio che affascina per la visionarietà del giovane regista e ammalia per le immagini quasi sospese in una Murmansk surreale e ipnotica. Novità assoluta di questa edizione di Lago Film Fest è l’esclusiva presenza de Le Notti d’oro: più di 30 Accademie di Cinema in tutto il mondo, ogni anno premiano il miglior cortometraggio prodotto nel loro Paese. L’Académie des César da molti anni promuove questi film non solo in Francia, ma a livello internazionale grazie a Le Notti d’Oro, proiettando i cortometraggi più belli premiati dalle proprie Accademie di Cinema con i César, gli Oscar, i Bafta, i Goya, i Magritte, i David di Donatello… Per tutto il weekend sarà possibile vivere l’esperienza di visione più suggestiva del festival: lo schermo segreto fruibile solo attraverso un viaggio in gondola. PODOM di Olivia Funes Lastra è un’installazione site-specific concepita come una sorpresa, come un viaggio, come una scoperta. L’opera sarà installata nel lago di Lago e sarà fruibile unicamente in gondola, per un piccolo ma potente percorso, che porti gli spettatori ogni sera a perdersi nel silenzio dell’acqua e le stelle, alla ricerca di una storia molteplice, multilingue, multiforme che aprirà gli occhi verso questo e molti altri paesaggi. A far da protagonista sabato e domenica sarà il premio L.O.S.T, l’unico premio in Italia dedicato alla colonna sonora e sound design, che sarà presente con due masterclass dedicate al mondo del sonoro tenute dai giurati Taketo Gohara – produttore e sound designer a cui si sono affidati Vinicio Capossela, Elisa e Brunori Sas – e Angelo Bonanni – ingegnere del suono e vincitore di tre David di Donatello. A queste si aggiungerà, domenica sera, la proclamazione del vincitore, scelto dagli stessi Gohara e Bonanni e da Roberto Angelini – cantautore e produttore nonché band leader del programma televisivo Propaganda Live. Centrale nel primo weekend sarà anche Moving Bodies: il nuovo concorso dedicato alla videodanza di cui verrà premiato il film vincitore sabato 24 alle 22:00. Per il primo anno Moving bodies, nato come focus dedicato alla danza in video a Lago Film Fest diventa competizione internazionale. I film selezionati sono piccoli gioielli, dove la danza e il movimento, si intersecano con la quotidianità, con le pieghe nascoste della nostra esistenza e si impongono come ingrediente essenziale della nostra vita. Cinema e danza si fondono e si lasciano sedurre uno dall’altro in una sola grande opera.Il festival apre così le porte di questa nuova edizione ma tiene in serbo ancora tantissime novità, ospiti internazionali, incontri e proiezioni da scoprire fino a domenica 1 agosto, giorno delle premiazioni. Tutti i dettagli su LFF2021.COM

Si tiene dal 26 luglio al 1 agosto 2021 nella suggestiva cornice del Forte Sangallo di Nettuno (Roma) la diciannovesima edizione del Guerre & Pace FilmFest. La rassegna, a ingresso gratuito fino a esaurimento posti, organizzata dall’Associazione Seven, con la direzione artistica di Stefania Bianchi, rappresenta una vetrina unica dedicata al cinema di guerra e di pace e propone proiezioni di lungometraggi e documentari – in collaborazione con Istituto Luce-Cinecittà – e presentazioni di libri. A partire da questa edizione, il festival propone anche un concorso di cortometraggi, sempre sul tema della guerra e della pace. La manifestazione si svolge nel rispetto delle norme vigenti inerenti l’emergenza Covid-19.

Si terrà a Canelli dal 29 luglio al 1 agosto 2021 la prima edizione del festival di cinema e arti performative promosso dal collettivo Bassano24, in collaborazione con Cubo Events. Artisti, registi e nuovi autori daranno vita ad una serie di eventi fortemente caratterizzati dal coinvolgimento diretto della comunità. Tante proposte, dalla proiezione dei film selezionati, al workshop residenziale Paesaggi Interiori, alla serata Microfono Aperto, in cui palco e microfono saranno aperti al pubblico per reading poetici, performance musicali e teatrali. Cuore della programmazione il Concorso Internazionale di Cortometraggi che ha visto la partecipazione di circa 200 film provenienti da 26 paesi diversi. “In questa prima edizione – raccontano i direttori artistici Alberto Danelli e Piera Leonetti -il tema proposto agli autori è la ricerca dell’identità: identità come specchio, come partenza o nuovo punto d’arrivo. Dal documentario alla finzione fino all’animazione, ogni autore ha affrontato il tema dell’identità a partire dal proprio vissuto”. Terre da Film Festival avrà una pagina dedicata su Mymovies dove i cortometraggi selezionati saranno visibili gratuitamente online durante i quattro giorni di festival. Durante le serate verranno presentati i migliori cortometraggi selezionati da una giuria popolare e da una giuria critica, composta da Silvia Brasca (caporedattrice di TGLa7), Fabio Cirifino, Leonardo Sangiorgi, Laura Marcolini, Silvia Pellizzari (Studio Azzurro), Samuele Albani (musicista e video-artista). Un workshop residenziale, in tenda tra le colline e i vigneti, ai confini tra danza, teatro e cinema, rivolto a giovani performer e video maker, sarà condotto, lungo tutta la durata del festival, dal regista Stefano Odoardi, dalla coreografa Francesca Cinalli, dal musicista Paolo De Santis (compagnia teatrale Tecnologia Filosofica). Il lavoro sarà presentato al pubblico durante l’ultima serata del festival.

Si apre con un’immagine precisa l’edizione numero 9 de La Guarimba International Film Festival, dal 7 al 12 agosto, con un’anteprima il 6, ad Amantea (CS), in Calabria, quella disegnata da Mikel Murillo, illustratore ufficiale del festival, che racconta il vissuto di un anno fa, durante il lock-down: gli animali che si riappropriano delle città deserte. Un manifesto che rimanda alla tematica della sostenibilità ambientale, principio fondante de La Guarimba che porta avanti il progetto Cambur, anima ecologica dell’evento. La pandemia deve trasformarsi in occasione di cambiamento, riflettere sull’umanità, sulla crisi ambientale, sull’integrazione e la libertà dei popoli e dell’individuo. Valori che La Guarimba porta con sé da quando è stata ideata, perché qui il cinema è prima di tutto un atto sociale, rito collettivo ed esempio di vita comunitaria. Un festival che ha l’obiettivo di portare avanti tematiche sociali di rilievo, prima dei grandi nomi del cinema, per sostenere produzioni di giovani artisti indipendenti e aprire riflessioni sul presente. Il festival internazionale dedicato al cortometraggio, ideato da Giulio Vita e Sara Fratini e realizzato sotto l’alto patrocinio del Parlamento europeo in collaborazione con la Rappresentanza in Italia della Commissione europea, con il sostegno di 8 ambasciate da tutto il mondo, torna per “riportare il cinema alla gente e la gente al cinema” nella città dove la sala più vicina dista oltre 30 chilometri: «È stato un anno difficile per il settore cinema e audiovisivo – commenta il direttore de La Guarimba Giulio Vita – ma la nostra squadra non si è arresa e ha lavorato duramente per garantire una programmazione di qualità che abbraccia stili, poetiche e culture diverse. Abbiamo il dovere come associazione di garantire il diritto alla cultura». Sono oltre 28mila gli spettatori che La Guarimba ha coinvolto nelle passate 8 edizioni. Quest’anno, dopo aver registrato circa 3mila presenze in 6 giorni nella scorsa edizione, il Festival ha ricevuto oltre 1174 corti da 80 paesi del mondo. Un programma con 172 opere, di cui 94 dirette da donne, provenienti da 56 paesi di tutti i continenti. Dati che confermano la missione di rappresentare culture, linguaggi e tradizioni diversi, portando ricchezza e varietà culturale in un paesino calabrese senza cinema. Una selezione accurata quella dei programmatori Alex Spagnolo (coordinatore), Marta Miquel, Mikel Murillo, Valeria Weerasinghe, Sara Fratini e Giulio Vita, che hanno selezionato le opere più emozionanti in grado di raccontare il mondo e le mille sfaccettature della vita, con occhi e angolazioni diversi racchiuse in 5 sezioni in concorso (Fiction, Animazione, Documentario, Videoclip e Insomnia). Come ogni anno il cartellone si arricchisce di programmi speciali: tra le novità della IX edizione la sezione El Guayabo, documentari dedicati alla diaspora venezuelana degli ultimi 10 anni; Focus Lituania, cartellone realizzato in collaborazione con Lithuanian Shorts; e A screen for Glas Animation sezione nata per supportare il festival d’animazione californiano “GLAS Animation” che quest’anno non potrà svolgersi in presenza. Torna il programma dedicato all’Africa Subsahariana a cura di Keba Danso, Karmala, e dagli Stati Uniti arriva invece la sezione Americania a cura di Sam Morrill. La Guarimba trasforma la Calabria nel centro del mondo con una ricca programmazione anche per i giovani spettatori. Un festival nel festival a cura di Valeria Weerasinghe, realizzato in collaborazione con Unicef Italia, che propone 100 corti per bambini e ragazzi: La Grotta dei Piccoli. Ulteriori info nel sito internet: www.laguarimba.com

Si tiene il 17, 18 e 19 settembre a Todi l’Umbria Film Fest. La celebrità è il regista Paolo Genovese, presidente della Film Commission Umbria e direttore artistico del festival, che spiega a grandi linee la struttura del festival, cogliendo l’occasione per ringraziare chi di dovere: “Le istituzioni ci hanno dato fiducia come Film Commission e faremo di tutto per non deludere le aspettative – dice – Vogliamo che l’Umbria diventi Terra di Cinema, ci sono molte domande, tre produzioni che partiranno, io amo profondamente i festival e per questo cominciamo a lavorare da quello. Io vado con lo stesso entusiasmo al Festival del Taralluccio e alla Mostra di Venezia. E’ uno dei pochi modi per raccontare il cinema nelle piazze e speriamo che presto si educhi al cinema anche nelle scuole. Ci si pone l’obiettivo ambizioso di rappresentare un momento di sintesi per tutta la filiera del cinema italiano, attraverso la realizzazione di un evento di alto profilo in grado di portare i protagonisti del nostro cinema in una delle regioni più belle d’Italia, l’Umbria. In questo momento difficile per la sala – non per le piattaforme che vanno a gonfie vele – dobbiamo far reinnamorare il pubblico di quella situazione in cui stacchi i cellulari e per due ore ti dedichi a un storia. E questo si fa con gli incontri, le presentazioni, i dibattiti, il rapporto diretto tra chi crea la storia e chi la guarda. Il pubblico così può capire la passione, la dedizione e quello che dietro un film esiste. Questo festival, alla prima edizione, ha come intento proprio l’incontro tra autori e pubblico. Partiamo con un incontro in piazza con Christian De Sica, poi ci saranno dieci film in concorso con proiezioni al cinema Nido dell’Aquila a Todi, dalla mattina alla sera, e sabato, in piazza, con accesso gratuito, un vero omaggio agli umbri, con comici e attori che intermezzeranno la consegna dei vari premi. Miglior Film, Miglior Attrice, Miglior Attore, Miglior Sceneggiatura e Miglior Fotografia. I premi non devono essere una gara ‘me contro te’ ma un riconoscimento alle eccellenze. Ci sarà inoltre un Premio Gigi Proietti in accordo con la moglie. Ogni anno vorremmo riservare uno spazio per celebrare Gigi, con rassegne, dibattiti, libri o mostre fotografiche. Non mancherà mai il materiale. Avremo anche una sezione cortometraggi, con due sottosezioni, una nazionale e una dedicata ai registi umbri. Chi fa un corto di solito non ha il pubblico, e questo è un modo per darglielo. Quando vedi che la gente ride, piange o si emoziona al lavoro che hai fatto, è benzina per continuare a lavorare. Ci sarà anche una tavola rotonda tra tutti i presidenti e rappresentanti di tutti i festival umbri. I festival devono essere inclusivi, nel bando della Film Commission ci sono contributi per nuovi festival, io spero che ne esca uno a settimana. Non devono essere l’uno alternativo all’altro ma devono scambiarsi, gemellarsi, fare cose insieme”. Il Festival è realizzato da Umbria Film Commission, la nuova fondazione istituita nel marzo 2021 e presieduta dal regista Paolo Genovese, dalla Regione Umbria e dal Comune di Todi in collaborazione con Beryllium. Ulteriori info nel sito internet: https:www.umbriafilmfestival.com

L’ideatore e direttore artistico del Bif&st Felice Laudadio ha reso noti i titoli dei film realizzati con il supporto di Rai Cinema e distribuiti da 01 Distribution che al Teatro Petruzzelli inaugureranno e concluderanno il Bari International Film Festival in programma dal 25 settembre al 2 ottobre. Il film inaugurale sarà Il materiale emotivo diretto da Sergio Castellitto, interpretato dallo stesso Castellitto, da Bérénice Bejo e Matilda De Angelis, tratto dal soggetto di Ettore Scola Un drago a forma di nuvola, con la sceneggiatura di Ettore Scola, Furio Scarpelli, Silvia Scola, Sergio Castellitto scritto da Margaret Mazzantini. Il film è una produzione Italia- Francia, prodotto da Rodeo Drive con Rai Cinema, Tikkun Production e Mon Voisin Productions. Il film di chiusura il 2 ottobre sarà Marilyn ha gli occhi neri, diretto da Simone Godano e prodotto dalla Groenlandia di Matteo Rovere con Rai Cinema, con protagonisti Stefano Accorsi e Miriam Leone. Il Bif&st 2021 avrà un filo rosso conduttore legato a Scola a 90 anni dalla nascita e a 5 dalla morte, con la presentazione in anteprima il 2 ottobre al Petruzzelli del numero della storica rivista “Bianco e Nero”, a lui interamente dedicata, dopo la proiezione del suo film La terrazza nell’edizione restaurata dalla Cineteca Nazionale, oltre al Premio Ettore Scola – per molti anni presidente del Bif&st – al miglior film italiano inedito della sezione ItaliaFilmFest ospitata dal Teatro Piccinni. Il Bif&st – posto sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e presieduto dalla regista Margarethe von Trotta – è promosso e finanziato dalla Regione Puglia-Assessorato alla Cultura, dalla Fondazione Apulia Film Commission e dal Ministero della Cultura con la collaborazione del Comune di Bari. Ulteriori info nel sito internet: www.bifest.it

Un viaggio nella Cina contemporanea, quella meno conosciuta e più autentica, oltre gli stereotipi, nei film della prima edizione di Fán Huā Chinese Film Festival, la rassegna cinematografica in programma al cinema La Compagnia di Firenze dal 14 al 17 ottobre che presenterà un programma di 10 film inediti in Italia. Il festival è organizzato da Zhong Art International con la consulenza artistica di Paolo Bertolin, critico cinematografico e selezionatore presso diversi festival internazionali, inclusa la Mostra del Cinema di Venezia, e il supporto dell’Area Cinema di Fondazione Sistema Toscana. Il titolo della rassegna, letteralmente “varietà di fiori che sbocciano”, fa riferimento, con un’immagine poetica, alla florida e variegata produzione di opere cinematografiche che si sta sviluppando in Cina. I film verranno proposti in lingua originale, con sottotitoli in italiano. Il programma porterà lo spettatore in un viaggio affascinante dentro la Cina e le sue diverse genti, tra presente e passato, dedicato al meglio della cinematografia cinese contemporanea: il programma ricco e variegato con una selezione dei film che meglio hanno rappresentato gli ultimi anni (dal 2020 a oggi) il mercato cinematografico cinese. Tra i film confermati in programma il capolavoro Balloon (Il Palloncino) del regista Pema Tseden, presentato nella sezione Orizzonti di Venezia 76. “Sono estremamente lieto e onorato di poter prestare il mio contributo a questa iniziativa promossa da Zhong Art International” – spiega Bertolin. “La cinematografia cinese ha da alcuni decenni conquistato una preminenza artistica nel circuito festivaliero, testimoniata dai molti riconoscimenti che i suoi autori hanno raccolto a Cannes, Venezia e Berlino. Al contempo, una nuova vitalissima generazione di giovani cineasti si va affermando, tra cinema d’autore e opere più prettamente commerciali. Nonostante siano sempre più le opportunità di accedere ad un prodotto internazionale più variegato, grazie all’ampio panorama festivaliero del nostro paese e grazie alle molte piattaforme di streaming che si stanno aprendo anche al prodotto di nicchia, il ricco bacino del cinema cinese non è ancora sufficientemente reso a disposizione del pubblico italiano. Fán Huā Chinese Film Festival si propone modestamente di fornire un’opportunità di incontro e conoscenza cinematografica e culturale reciproca, con un accento posto sulle nuove leve di una cinematografia vitale e composita”. “La Zhong Art International – spiega il suo Presidente Xiuzhong Zhang – ha voluto ampliare la cerchia delle proprie attività in campo artistico dedicandosi anche alla Settima Arte: abbiamo ideato questo Festival di Cinema, che si terrà periodicamente a Firenze, per avvicinare il pubblico italiano alle molteplici realtà della Cina di ieri e di oggi, coinvolgendo anche i residenti cinesi dell’area fiorentina e pratese e mostrando così alle generazioni cresciute in Italia il proprio paese d’origine che non sempre conoscono. È un invito per tutti – conclude Zhang – a conoscere ambienti di straordinaria bellezza e tradizioni millenarie, ad esplorare le varie esistenze di un popolo nella loro quotidianità, per scoprire ed apprezzare il fascino della Cina nelle sue diversità”.