Sono Edoardo De Angelis Il vizio della speranza e Giovanni Zippeddu Diario di Tonnara i due registi italiani in selezione ufficiale nella tredicesima edizione della Festa del Cinema di Roma (18-28 ottobre). Il primo, che torna al lavoro a due anni dal successo di Indivisibili, racconta una storia di vendetta e riconciliazione che ha come sfondo il fiume Volturno e le terre che lo circondano, dove vive Maria (Pina Turco), cappuccio sulla testa e passo risoluto. Un’esistenza trascorsa un giorno alla volta, senza sogni né desideri, a prendersi cura della madre e al servizio di una signora ingioiellata. Insieme al suo pitbull Maria traghetta donne incinte in quel che sembra un purgatorio senza fine. La speranza tornerà, però, a farle visita, nella sua forma più ancestrale e potente, miracolosa come la vita stessa. Nel cast anche Massimiliano Rossi, Marina Confalone, Cristina Donadio, Marcello Romolo. Musiche firmate, come già per Indivisibili, da Enzo Avitabile.
Il documentario di Giovanni Zoppeddu Diario di tonnara è, invece, ispirato all’omonimo libro di Ninni Ravazza che ripercorre i venti anni, a partire dal 1984, in cui è stato il sommozzatore della tonnara siciliana di Bonagia, una delle più produttive e rinomate del Mediterraneo che oggi vive solo nei ricordi degli anziani tonnaroti. Tra fatti straordinari e semplici affreschi di vita, esaltazioni e sconfitte, speranze e delusioni, che hanno scandito la vita quotidiana dei pescatori del tonno, Diario di tonnara catapulta lo spettatore all’interno di un mondo ricco di fascino che sembra essere destinato ad essere relegato nel cantuccio della tradizione. Un universo fatto di racconti, di storie tramandate di generazione in generazione e di una ritualità che oggi fatica ad essere ricordata. Rais e tonnaroti, offrono lo spunto per descrivere la Sicilia del mare, quella ancorata alla tradizione, fatta di valori primordiali e nobili dei quali, ancora, si sente l’eco in tutta l’isola ed oltre. Co-produzione Italiana in concorso anche Corleone il potere ed il sangue- Corleone la caduta di Mosco Levi Boucault, con la voce recitante di Maya Sansa. “Questo progetto è nato da una discussione che ho avuto con un protagonista della lotta alla mafia, Giuseppe Cucchiara a proposito del mitico Padrino di Francis Ford Coppola – dice il regista – Da lì è nata la voglia di smontare il mito del nome Corleone”.
Evento speciale di chiusura Notti magiche di Paolo Virzì, ambientato nella famigerata notte di Italia ’90 in cui la nazionale venne eliminata ai rigori dall’Argentina. Un noto produttore cinematografico viene trovato morto nelle acque del Tevere e i principali sospettati dell’omicidio sono tre giovani aspiranti sceneggiatori, chiamati a ripercorrere la loro versione al comando dei carabinieri. Tra gli altri eventi speciali la conversazione con Fabio Rovazzi, Il Flauto Magico Di Piazza Vittorio di Mario Tronco e Gianfranco Cabiddu , Noi Siamo Afterhours di Giorgio Testi, Vero dal vivo. Francesco De Gregori di Daniele Barraco.
Tornano anche quest’anno gli incontri ravvicinati della Festa con registi, attori e personalità del mondo dell’arte e della cultura. Ospiti, tra gli altri, Giuseppe Tornatore, Alba e Alice Rohrwacher, i direttori della fotografia Luciano Tovoli e Arnaldo Catinari, i montatori Esmeralda Calabria e Giogiò Franchini.
Tra i restauri sono da segnalare L’amore molesto di Mario Martone che terrà anche un incontro con il pubblico, condotto da Concita De Gregorio, sul caso Elena Ferrante, Italiani brava gente di Giuseppe De Santis, l’omaggio a Vittorio Taviani San Michele aveva un gallo, presentato alla festa da Martin Scorsese che a sua volta riceverà il premio alla Carriera dalle mani di Paolo Taviani il 22 ottobre, Il tempo si è fermato, che celebra invece Ermanno Olmi.
Molti italiani anche tra le preaperture, con il doc 1938 – Quando scoprimmo di non essere più italiani di Pietro Suber, La razzia di Ruggero Gabbai, L’uomo che comprò la luna di Paolo Zucca, Questo è mio fratello di Marco Leopardi , In viaggio con Adele di Alessandro Capitani. Naturalmente c’è la memoria del 16 ottobre 1943, quando le truppe della Gestapo effettuarono il rastrellamento del ghetto di Roma.
Nella sezione ‘Omaggi‘ sono da segnalare quello a Vittorio Gassman “Sono Gassman!” Vittorio re della commedia di Fabrizio Corallo, accompagnato da una riedizione de La grande guerra, poi Donna Fabia (di Marco Tullio Giordana, per Adriana Asti), Flavioh – Tributo a Flavio Bucci di Riccardo Zinna, l’incontro ‘L’Italia nello specchio dei Vanzina’, omaggio a Carlo, con proiezione di Sapore di mare.
Nella sezione ‘Riflessi‘, oltre ai film di Istituto Luce – Cinecittà , ci sono L’anti-scienza – Il caso Ilaria Capua di Stefano Pistolini e Massimo Salvucci, Linfa di Carlotta Cerquetti, La storia quasi vera di Stefano Benni di Enza Negroni, Tre quartine e un addio di Fariboz Kamkari, Treno di Parole di Silvio Soldini, Le Vietnam sera libre di Cecilia Mangini e Paolo Pisanelli, Womanity di Barbara Cupisti.
Come sempre a corollario del cinema ci saranno le mostre: la personale di Riccardo Ghilardi, quella su Riso Amaro che rinnova l’impegno contro la violenza sulle donne (insieme alla proiezione dei corti finalisti del concorso ‘Cuori al buio’), una su Marcello Mastroianni (all’Ara Pacis), con cui la Festa del Cinema è gemellata, poi ‘Piero Tosi. Esercizi sulla bellezza. Gli anni del CSC 1988 – 2016’ e ‘La prigioniera’ di Marina Sagona. Ulteriori info nei siti internet: www.romacinemafest.org e www.cinecitta.com
La programmazione di Alice nella città 2018 è veramente ricchissima e uno dei suoi punti focali sembra essere Ben is Back, film di Peter Hedges con Julia Roberts e il figlio del regista Lucas, su un ragazzo problematico che deve ricostruire il suo rapporto con la famiglia. Di grande impatto l’evento di pre-apertura con Johnny English e il protagonista Rowan Atkinson a Roma per presentare il film. E ancora, in concorso, Behold my heart con Charlie Plummer, Fiore Gemello di Laura Luchetti già al TIFF – Toronto International Film Festival 2018: Discovery, Jellyfish sul bullismo scolastico, Butterfly di Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman sulla prima campionessa di boxe italiana a classificarsi per le Olimpiadi. Tra gli eventi speciali da segnalare i due film di animazione Tito and the Birds e Dilili in Paris, realizzati con tecniche miste, l’anteprima di Remi dal classico ‘Senza famiglia’ (con 01), Qui è ora, sugli oratori della Lombardia, primo film prodotto dalla Fondazione Ente dello Spettacolo, la serie Skam Italia prodotta da Timvision e quella con Jim Carrey Kidding. Nella sezione Panorama internazionale Friday’s Child con Ty Sheridan, il fantascientifico Prospect con padre e figlia in viaggio verso una luna sconosciuta, Skate Kitchen di Crystal Moselle nato da un corto su un gruppo di skateboarder, Hot Summer Nights, girato da Elijah Bynum con Timothée Chalamet prima del successo di Chiamami col tuo nome.
“Sono film che parlano di legami – dice Giannelli – di condivisione anche problematica, ma che raccontano l’esperienza di fare qualcosa insieme, e in effetti ci sono anche molte co-regie, oltre naturalmente a parecchie opere prime e seconde”, giudicate, per quanto riguarda il concorso, da una giuria d’eccezione di cui fanno parte, tra gli altri, Vinicio Marchioni e Andrea De Sica, presenti in conferenza. Ma c’è anche un nuovo concorso per i corti, per cui la giuria è presieduta da Fabio Guaglione.
Nel Panorama Italia, ci sono invece, tra gli altri, Zen sul ghiaccio sottile di Margherita Ferri, distribuito da Istituto Luce Cinecittà, storia di una sedicenne irrequieta nell’Appennino Emiliano che gioca in una squadra di hockey, la riedizione del classico Mignon è partita di Francesca Archibugi, la commedia Bene ma non benissimo di Francesco Mandelli, lo zombie movie ambientato in un centro di accoglienza Go Home di Luna Gualano, Ti presento Sofia di Guido Chiesa con Micaela Ramazzotti e Fabio De Luigi.
Ma Alice non significa solo film: a fare l’evento ci sono anche mille altre iniziative come il Campus Leone Film Group per giovani registi, il progetto Alice PLUS al MIA, il premio opera prima Mymovies, il progetto Every Child is My Child per la tutela dei diritti dei minori in Siria, una masterclass con Andrej Konchalovskij, il premio Istant Stories Alice&Cinemotore Award.
Per raccontare ai ragazzi, ma anche per raccontare i ragazzi di oggi, non buoni né cattivi, sfumati, incerti ma sempre e comunque proiettati verso il futuro. Ulteriori info nei siti internet: www.alicenellacitta.com e www.cinecitta.com