
Cristina Comencini con Tornare, Alessandro Piva con Santa Subito e Guido Lombardi con Ladro di giorni sono i tre italiani alla Festa del Cinema di Roma. Il primo prodotto da Lumière & Co. e Rai Cinema con il contributo della direzione generale Cinema e distribuito da Vision Distribution sarà anche il film di chiusura. Il Direttore Artistico Antonio Monda ha dichiarato: “Sono onorato di chiudere la Festa del Cinema con il film di Cristina Comencini. Ammiro il coraggio e l’onestà con cui riesce a raccontare il dolore in una splendida Napoli assolutamente inedita nel cinema italiano”. Interprete principale dell’opera è Giovanna Mezzogiorno, che aveva già collaborato con Cristina Comencini ne La bestia nel cuore, affiancata da Vincenzo Amato (Respiro e Nuovomondo di Emanuele Crialese): ambientato negli anni novanta a Napoli. La protagonista è Alice, una donna di quarant’anni al suo rientro dall’America dopo una lunga assenza, a seguito della morte del padre. Alice e la sorella decidono di vendere la casa di famiglia, ma occorre svuotarla dagli oggetti di una vita. Inaspettatamente, Alice scopre che la casa è abitata da una ragazza giovane e bellissima. Con lei inizia un dialogo intenso e promettente, come il legame che si crea con Marc, un uomo affascinante e gentile incontrato alla commemorazione del padre. Intorno ad Alice prende forma un mondo nuovo, intrigante e pericoloso, che apre squarci sul suo passato e sulla sua esistenza.
Il secondo Santa subito è un doc su uno dei più efferati casi di femminicidio conosciuti. Il terzo, Ladro di giorni, con Riccardo Scamarcio, racconta un conflittuale rapporto tra un figlio e un padre rimasto in prigione per troppo tempo. Da segnalare tra i film realizzati con il sostegno della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo L’uomo senza gravità di Marco Bonfanti film di preapertura alla 14.ma edizione della Festa del Cinema di Roma, una produzione italo belga francese di Isaria Productions, Zagora Film, Rai Cinema, Climax Films con il sostegno di Governo Federale Belga, BNP Paribas Film Fortis Finance, Regione Lazio, IDM Südtirol – Alto Adige Film Fund & Commission. In sala come uscita evento il 21- 22 e 23 ottobre e poi dal 1° Novembre su Netflix;
Gli anni amari di Andrea Adriatico film di preapertura mercoledì 16 ottobre (ore18, Casa del Cinema) prodotto da Cinemare con Rai Cinema; nella sezione fuori Concorso Riflessi Nessun nome nei titoli di coda di Simone Amendola dedicato ad Antonio Spoletini: negli ambienti del cinema se dici ‘comparse’, dici Spoletini. Cinque fratelli trasteverini che a partire dal dopoguerra hanno cercato le facce giuste per il cinema italiano e internazionale. Tra gli altri tanti titoli della selezione ufficiale gli attesi Hustlers, Downtown Abbey, Judy con Renee Zellweger, Pavarotti di Ron Howard.Gli Incontri Ravvicinati di questa edizione presentata all’Auditorium Parco della Musica saranno tra i tanti con Fanny Ardant, Olivier Assayas, Ethan Coen, Benicio Del Toro, Bertrand Tavernier, John Travolta. Ulteriori info nei siti internet: www.romacinemafest.it e www.cinecittalucemagazine.it

Anche il CSC, Centro Sperimentale di Cinematografia è presente alla Festa del Cinema di Roma sia con tre nuovi restauri realizzati dalla Cineteca Nazionale, sia con la riproposta di un “estratto” dalla mostra “Esercizi di bellezza. Piero Tosi e gli anni del CSC” che si è tenuta dall’ottobre 2018 al gennaio 2019 presso il Palazzo delle Esposizioni di Roma. I tre restauri sono: Il mestiere delle armi di Ermanno Olmi (2001) – proiezione 18 ottobre, Frecciarossa Cinema Hall/Villaggio del cinema, ore 17.30 – ,Il manoscritto del principe di Roberto Andò (2000) – proiezione 20 ottobre, MAXXI, ore 19.00 – , Gruppo di famiglia in un interno di Luchino Visconti (1974) – proiezione 19 ottobre, Frecciarossa Cinema Hall/Villaggio del cinema, ore 15.00. Ai quali va aggiunto un restauro non recente operato dalla Cineteca Nazionale, Fellini Satyricon – proiezione 23 ottobre, Casa del Cinema, ore 20.30 – , col quale si aprono le celebrazioni in tutto il mondo del Grande Riminese in occasione del centenario della sua nascita nel 2020.
Per tutta la durata della Festa, nello spazio fra la Sala Petrassi e la Sala Sinopoli adiacente al guardaroba dell’Auditorium, saranno esposti quattro abiti realizzati da Piero Tosi, il celebre costumista scomparso ad agosto, nel corso dei seminari di Costume, Trucco e Acconciatura da lui tenuti al Centro Sperimentale, in qualità di docente di riferimento del corso di Costume. Tosi ha insegnato al CSC dal 1988 al 2016. Gli abiti provengono dalla mostra “Esercizi di bellezza” che si è tenuta al Palazzo delle Esposizioni di Roma da ottobre 2018 a gennaio 2019.
I quattro vestiti esposti, due maschili e due femminili, attengono ai laboratori di Tosi dedicati al Seicento: due sono databili al 1640, due al 1690. È importante sottolineare che non si tratta di costumi visti al cinema: con i suoi assistenti e i suoi allievi, Tosi realizzava in quei seminari degli abiti ispirati a determinate epoche storiche, a fine esclusivamente didattico. Ulteriori info nel sito internet: www.fondazionecsc.it