Intascato il premio del pubblico alla tredicesima edizione della festa del cinema di Roma Il vizio della speranza fa incetta di premi in giro per il mondo. In particolare il Festival del Cinema di Tokyo incorona Edoardo De Angelis miglior regista e Pina Turco miglior attrice. Il film, nelle sale dal 22 novembre distribuito da Medusa, racconta la storia di Maria, giovane donna a cui la vita ha tolto ogni speranza, che traghetta sul Volturno prostitute nigeriane che affittano l’utero per sopravvivere. La produzione Tramp Limited, O’ Groove, Medusa Film è costata circa 2,5 milioni ed ha ricevuto un contributo della Regione Campania di 135.000 euro (Piano Cinema 2017). Il regista napoletano si è avvalso della Film Commission Regione Campania per la ricerca delle location, e, ancora una volta, ha scelto Castel Volturno (CE) come sfondo per ambientare la sua storia. Lo aveva già fatto nel 2016 con lo struggente Indivisibili, vincitore di sei Nastri d’argento, otto Ciak d’oro, un Globo d’oro, e sei David di Donatello su diciassette candidature.
Castel Volturno è un set a cielo aperto: ha un fiume, il Volturno, sulla cui sponda sinistra sorge il centro storico, 25 km di spiaggia e 10 km di pineta, e poi ha torri e palazzoni, dove convivono diverse etnie, location ideale per film anche diversissimi tra loro. Non a caso ha stregato diversi registi.
Dogman è l’ultima opera di Matteo Garrone, prodotta da Archimede con un contributo di 200.000 euro stanziati con risorse POC 2014-2020 destinati a produzioni cinematografiche e audiovisive. Dopo aver vinto a Cannes il premio come Miglior Attore per l’interpretazione di Marcello Fonte, è il film italiano che concorrerà ai prossimi Oscar. Il regista ha scelto principalmente, per la sua ambientazione nella periferia romana, una zona di Castel Volturno denominata Darsena Orientale.
Lo stesso Garrone ci aveva girato L’Imbalsamatore nel 2002: il contesto di degrado e precarietà che vivono i protagonisti, Peppino Semeraro l’imbalsamatore prestato alla malavita per i suoi traffici illeciti e Valerio, il giovane a cui rivolge le sue attenzioni, ben si ambienta sullo sfondo della periferia urbana un po’ decadente del Villaggio Coppola. Noto anche come Pinetamare, il quartiere era il sogno di una famiglia di costruttori che voleva creare un paradiso abitativo completo di tutti i confort, sogno che si infranse, tra le altre cose, contro l’abusivismo edilizio e le vicende legate al terremoto del 1980.
Anche con Gomorra, Gran Premio della Giuria a Cannes nel 2008, Garrone trovò nella spiaggia della cittadina in provincia di Caserta e lungo il Litorale Domizio quel paesaggio quasi lunare e desolato, a ricordo dei fasti passati, dove due ragazzini in mutande giocano a sparare con i mitra.
L’elenco dei film girati a Castel Volturno potrebbe allungarsi con Fortapàsc film del 2009 di Marco Risi che racconta la storia di Giancarlo Siani, giornalista assassinato nel 1985 per i suoi articoli sulla corruzione dilagante nel territorio, o La Bas – Educazione Criminale, film del 2011 di Guido Lombardi ispirato alla strage del settembre 2008 e interamente girato dove si svolsero realmente i fatti. Castel Volturno, con il suo malinconico mix di bellezza e degrado, è la dimostrazione di come il cinema possa contribuire a rivalutare un territorio e generare occupazione anche quando la scelta delle location non ricade su luoghi da cartolina. Ulteriori info nel sito internet: www.italyformovies.it (a cura di Monica Sardelli)
The first italian web portal devoted to film and audiovisual locations. Finally, Italy’s architectural heritage and natural beauty made accessible through one search engine for finding the perfect locations and all the related production incentives