Torna, dal 10 al 18 novembre a Roma, il MedFilm Festival, il Cinema del Mediterraneo a Roma, giunto alla XXIII edizione, il primo e più importante evento in Italia dedicato al cinema del Mediterraneo. Il festival, diretto da Ginella Vocca, si terrà presso il Cinema Savoy e il Museo MACRO. Il tema dell’edizione 2017 è “Il Contemporaneo nello sguardo delle Donne”. Il manifesto del festival di quest’anno è rappresentato dallo sguardo di Medea, simbolo dell’universo naturalistico e culturale che ha contribuito in maniera decisiva, durante i secoli, a determinare la dimensione umana, filosofica, politica dell’essere umano di oggi. Gli occhi di Medea sono gli occhi delle donne del Mediterraneo e omaggio all’arte di Maria Callas, a quarant’anni dalla sua scomparsa e a Pier Paolo Pasolini che quarantotto anni fa realizzò un indimenticabile versione della tragedia di Euripide, magico incontro di volti e scenari mediterranei.
Tante le proposte che attraverso lo sguardo di registe, interpreti o soltanto personaggi femminili, racconteranno il nostro presente. Il festival ospiterà circa 90 film provenienti da 40 paesi. Due i Paesi Ospiti d’onore: Algeria e Tunisia. Ad aprire il festival in anteprima italiana, il film tunisino La bella e le bestie della pluripremiata regista Kaouther Ben Hania che, con una messa in scena teatrale dai toni dark, racconta la questione delle donne nel mondo arabo, e non solo, svelando l’omertà e la corruzione delle strutture pubbliche attraverso la storia di una giovane e bella studentessa che dovrà combattere per i propri diritti e la sua dignità. Il film sarà distribuito in sala in Italia da Kitchenfilm.
Tra i film presenti nel Concorso ufficiale – Premio Amore&Psiche figurano cinque candidati ai premi Oscar per i rispettivi paesi di appartenenza. Tra questi spiccano, in anteprima italiana, l’algerino Until the Birds Return di Karim Moussaoui, il palestinese Wajib di Annemarie Jacir e lo spagnolo Summer 1993 di Carla Simon. Nel Concorso Documentari Premio Open Eyes risaltano il siriano Taste of Cement di Ziad Kalthoum, il libanese Panoptic di Rana Eid e l’italiano Babylonia mon amour di Pierpaolo Verdecchi. Per il Concorso Cortometraggi Premio Methexis e Premio Cervantes troviamo tra i venti film in programma AniMal dei gemelli iraniani Bahman e Bahram Ark, Los Desheredados della spagnola Laura Ferrés e Le Bonbon del tunisino Abdelhamid Bouchnak.
Il Premio alla Carriera di questa edizione sarà conferito al regista algerino Merzak Allouache, che presenterà il suo ultimo lavoro: Investigating Paradise e terrà una Masterclass presso il Dipartimento di Studi Orientali, Facoltà di Lettere e Filosofia, Università di Roma La Sapienza. L’incontro sarà moderato da Roberto Silvestri.
In collaborazione con l’Ufficio d’informazione in Italia del Parlamento europeo il festival ospiterà la VI edizione dei Lux Film Days a Roma, all’insegna del grande cinema europeo contemporaneo, ingresso libero: Western di Valeska Grisebach, Sámi Blood di Amanda Kernell e 120 battiti al minuto di Robin Campillo, film di chiusura del MedFilm Festival 2017. I tre film sono in versione originale con sottotitoli in italiano. Ampio spazio sarà dedicato al cinema italiano in particolare alla scuole di cinema con la vetrina “Le Perle”. Il Museo MACRO ospiterà proiezioni, incontri di approfondimento e un’installazione proposta dall’Ambasciata di Tunisia che, attraverso i quadri di 15 pittori, racconta l’attimo che ha preceduto la rivoluzione. Quindi, le Letture dal Mediterraneo, sempre al MACRO, con 5 presentazioni di libri che esplorano i mondi delle donne combattenti in Iran, Kurdistan e Afghanistan; delle carceri italiane; della città di Atene e dei giovani che si uniscono all’Isis. Novità 2017: la Sezione “Ho girato un mondo – I corti di Torno Subito Cinema” la prima rassegna di corti realizzati dai vincitori del bando di Torno Subito Cinema innovativo programma di formazione e sviluppo della Regione Lazio con 16 corti, 21 registi e 8 paesi coinvolti; MEDMeetings – 1° edizione in collaborazione con la Regione Lazio – Assessorato allo Sviluppo Economico e Attività produttive, per una riflessione sulle opportunità commerciali dei film nell’area Euro-Mediterranea. Le attività si svolgeranno il 13 e il 14 novembre presso il Museo MACRO. Infine da segnalare MigrARTI Cinema senza Frontiere e MedFilm con la presentazione dei due corti vincitori e di uno dei finalisti del progetto promosso da Mibact e UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazione Razziale) per favorire la conoscenza delle tante culture e delle diverse comunità che vivono in Italia coinvolgendo le comunità di immigrati stabilmente residenti nel nostro Paese, con una particolare attenzione ai giovani di seconda generazione: La recita di Guido Lombardi – Premio MigrArti Cinema 2017, Joy di Daniele Gaglianone e Jululu di Michele Cinque – Premio MigrArti – Miglior Regia 2017 Un viaggio musicale in un angolo di Africa nelle vaste piane coltivate a pomodoro nella provincia di Foggia. Ispirato alla storia di Yvan Sagnet, il ragazzo camerunese che si è ribellato ai “caporali”.
Giuria tutta italiana per il Concorso Ufficiale – Premio Amore e Psiche con la partecipazione della montatrice Francesca Calvelli, dei registi Wilma Labate e Francesco Munzi, delle giornaliste Simona Maggiorelli e Karima Moual e del produttore Enzo Porcelli.
Per il sesto anno la giuria ufficiale sarà affiancata dalla giuria PiùCulture, testata giornalistica online focalizzata sulla vita quotidiana degli stranieri che vivono a Roma, in particolare nel II Municipio. La giuria PiùCulture sarà composta da: Jalila Dobere (Marocco), Magheda Ali El Shami (Egitto), Siham El Faragui (Marocco), Atta Vafakah (Iran).
Per il Concorso Documentari – Open Eyes: i registi Elisa Amoruso e Giovanni Piperno, il giornalista Eric Jozsef, la docente universitaria Stefania Parigi ed il produttore Mario Mazzarotto.
Ad assegnare i premi del Concorso Internazionale Cortometraggi – Premio Methexis e Premio Cervantes, una giuria molto speciale, formata da 8 studenti diplomandi provenienti dalle Scuole Nazionali di Cinema europee e mediterranee e dai detenuti della Casa Circondariale di Rebibbia Nuovo Complesso. Gli studenti-giurati sono: Bilal Aligui (ISMAS Institut Supérieur des Métiers des Arts du Spectacle – Bordj El Kiffan, Algeria), Youssef Babay (EDAC Ecole des Arts et du Cinéma de Tunis, Tunisia), Ludovico Di Martino (Centro Sperimentale di Cinematografia, Roma), Chaymâa Dkhissi (ISCA Institut Spécialisé du Cinèma et de l’Audiovisuel de Rabat, Marocco), Clelia Antonia Facchini (Scuola di Cinema Sentieri Selvaggi, Roma), Athina Gerolympou (School of Film Studies – Aristotle University of Thessaloniki, Grecia), Gelsomina Pascucci (Scuola d’Arte Cinematografica Gian Maria Volonté, Roma) e Lucie Plumet (La Fémis – Ecole nationale supérieure des métiers de l’image et du son – Paris, Francia).
Il Premio Methexis verrà assegnato nel corso di una riunione plenaria tra studenti e detenuti che si terrà nella Casa di Reclusione di Rebibbia, giovedì 16 novembre.
Circa 40 studenti universitari saranno parte attiva della XXIII edizione del MedFilm. In collaborazione con le università Tor Vergata e La Sapienza e La Scuola d’Arte cinematografica Gian Maria Volontè, 40 studenti avranno l’opportunità di vivere dall’interno la manifestazione, andando a formare tre giurie parallele ed autonome a quelle ufficiali, una per ciascun Concorso (Lungometraggi, Documentari, Cortometraggi) a cui sarà affidato l’importante compito di rintracciare le opere che, con maggiore lucidità e compiutezza, avranno saputo comunicare i temi proposti dal festival.
Ulteriori info sul programma nel sito internet: www.medfilmfestival.org e www.tornosubito.laziodisu.it