“La legge sul cinema sarà sicuramente approvata entro l’anno, nelle prossime settimane passerà al voto del Senato per poi tornare alla Camera. Il disegno di legge prevede anche più risorse, in particolare 125 milioni in 3 anni per la ristrutturazione o la riapertura di sale. E’ questo il modo migliore per assicurare alla Mostra di Venezia un futuro all’altezza del suo passato“. Lo dichiara il senatore Andrea Marcucci (Pd), presidente della commissione Cultura a Palazzo Madama.
Il Futuro del Cinema non è nel passato, proprio su questa affermazione, dalla quale ha preso il titolo, si è aperto il decimo Convegno di Studi Cinematografici di Microcinema organizzato alla 73.Mostra Internazionale del Cinema – Biennale di Venezia, con il patrocinio del MiBACT – Direzione Generale Cinema, Venice Production Bridge Industry Office e ANICA, e con il supporto della Fondazione Ente dello Spettacolo.
In merito al ruolo dello Stato è intervenuto Nicola Borrelli, Direttore Generale Cinema che, oltre a presentare un quadro completo, obiettivo e dettagliato dell’industria cinematografica italiana ha aggiunto che è molto importante puntare sulla diversità dei progetti, offrendo un più ampio respiro al nostro cinema anche grazie alle co-produzioni. Tra i relatori Luigi Lonigro (01 Distribution/Rai Cinema), Maria Francesca Lossa (Infinity) e Andrea Occhipinti (Lucky Red, Presidente Coordinatore dei Distributori Cinematografici Italiani).
Il cinema indipendente e d’autore nella nuova legge è l’altro convegno che si è tenuto sempre al 73. festival di Venezia nell’ambito delle XIII Giornate degli Autori sempre presso lo spazio Fondazione Ente dello Spettacolo all’Hotel Excelsior. Ad aprire l’incontro è stato Giorgio Gosetti, Delegato Generale delle Giornate degli Autori, che ha subito passato la parola, dopo un saluto istituzionale, a Francesco Ranieri Martinotti (A.N.A.C.) per il quale la futura legge non si presenta esaustiva, eludendo il ruolo del cinema indipendente nel servizio pubblico, tra le questioni primarie. Altro quesito posto al Direttore Generale Cinema del MiBACT Nicola Borrelli da Martinotti ha visto come focus la Governance e l’istituzione del Consiglio Superiore composto da 8 membri nominati dal Ministero e 3 nominati sulla base di una rosa di nomi proposti dalle associazioni di categoria. Ma la questione principale, al centro del Convegno, ha investito la distinzione tra il cinema commerciale e il cinema d’autore: “Che ruolo ha il cinema d’essai in merito al nuovo disegno di legge? Molti film non trovano spazio nelle sale. E’ necessario fare dei passi avanti”, ha affermato Domenico Dinoia (F.I.C.E.). “Una parte del cinema italiano gode di ottima salute, un’altra è in grave difficoltà. E’ necessario un intervento repentino a tutela del cinema d’autore”, ha incalzato Franco Montini (S.N.C.C.I.). “Abbiamo combattuto a lungo per ottenere una legge, che finalmente è arrivata. Ora dobbiamo vedere l’iter concreto”, ha invece dichiarato Laura Delli Colli (S.N.G.C.I.)
“Il ddl è il risultato di tre anni di costante lavoro svolto con le associazioni di servizio. Ben tre anni di consultazioni e 60 audizioni. Chi aveva da replicare su alcuni punti ha avuto certamente occasione di farlo. Si è parlato di cinema indipendente, ma cos’è non lo ha detto nessuno. Questo per un semplice motivo: al momento non è possibile definire il cinema indipendente. Questo non significa che tutti i film sono uguali”, ha concluso Nicola Borrelli, aggiungendo: “le differenziazioni devono essere poste con decreto attuativo. Se c’è necessità di differenziazione, e c’è, la si potrà attuare dopo l’approvazione della legge. E’ prevista una delega legislativa per rivedere la definizione di produttore indipendente. Affermare che ad oggi non c’è differenziazione è errato, è disinformazione. Il ddl nasce sulla base di diverse considerazioni volte a favorire la crescita di tutti gli operatori”.
In concomitanza con gli importanti meeting riguardanti l’accordo di co-produzione tra Italia e Cina che si sono svolti a Venezia, il convegno sul ddl ha fatto riferimento anche all’Oriente e al continuo sviluppo dell’industria cinematografica cinese. E a introdurre il secondo incontro, del convegno Chinese Film Market: How it Works?, presso l’Italian Pavilion di Istituto Luce Cinecittà è stata la dott.ssa Maria Giuseppina Troccoli, dirigente del Servizio II – Cinema e Audiovisivo della Direzione Generale Cinema MiBACT, che ha presentato al numeroso pubblico l’accordo di coproduzione siglato tra Italia e Cina, evidenzianone alcuni importanti aspetti: “Ogni film coprodotto manterrà la propria nazionalità nei rispettivi Paesi, così come ogni film potrà usufruire dei benefici offerti dalle realtà istituzionali locali. L’Italia può offrire, secondo le attuali norme vigenti, diversi supporti. Importantissimo è il sostegno delle Film Commission sulle quali le produzioni potranno contare. Sul portale www.bussoladelcinema.com , a breve tradotto anche in lingua cinese, è possibile trovare tutte le informazioni necessarie per girare in Italia”. Ulteriori informazioni nel sito internet: www.cinecittalucemagazine.it