Un Nastro d’argento per ogni Premio Oscar italiano: è questa l’iniziativa lanciata dal SNGCI – Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici alla Casa del Cinema. L’evento si terrà il 10 marzo all’Auditorium Parco della Musica per una serata organizzata in collaborazione con la Fondazione Cinema per Roma di cui saranno protagonisti vincitori e nominati: Bernardo Bertolucci, Roberto Benigni, Gabriele Salvatores, Paolo Sorrentino, Giuseppe Tornatore, Franco Zeffirelli, Gianni Amelio, Lina Wertmuller, Cristina Comencini, Sophia Loren e Giancarlo Giannini, ma anche i molti illustri artisti-artigiani del cinema, scenografi, costumisti, direttori della fotografia e musicisti, come Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo, Milena Canonero, Piero Tosi, Ennio Morricone, Vittorio Storaro, Giuseppe Rotunno, Gabriella Pescucci, Maurizio Millenotti, Gianni Quaranta, Luis Bacalov, Nicola Piovani. E ancora gli scenografi Osvaldo Desideri e Bruno Cesari, i montatori Simona Paggi e Gabriella Cristiani, Tony Renis per la canzone originale, Antonella Cannarozzi per i costumi, truccatori e parrucchieri da Manlio Rocchetti a Vittorio Sodano, Aldo Signoretti, Maurizio Silvi fino agli autori di un cortometraggio arrivato agli Academy Awards (Exit) come Stefano Reali e Pino Quartullo. Ma i giornalisti cinematografici l’hanno anticipato alla Casa del Cinema di Roma consegnando in anticipo due Nastri speciali, al direttore della fotografia Dante Spinotti, una carriera divisa tra Italia e Stati Uniti e due nomination agli Oscar per L.A. Confidential e The Insider, e allo storico ufficio stampa Mario Longardi per molti anni accanto a Federico Fellini. L’appuntamento è quindi per il 10 marzo
“E’ un’iniziativa mai sinora realizzata nel Cinema italiano – spiega la presidente dei giornalisti cinematografici Laura Delli Colli – una celebrazione affettuosa per un anniversario importante, ma soprattutto un evento che sarà memorabile per la qualità e l’originalità di un parterre mai riunito finora“.
E’ lunghissima la lista dei premi vinti dal friulano Dante Spinotti, che annovera tra i tanti anche due Nastri d’argento per The Insider e L’uomo delle stelle di Tornatore. “Ben diverso lo stile italiano da quello americano – confessa – con Peppuccio capitava di dover coprire di ghiaia una strada asfaltata andando a prendere la ghiaia sulla spiaggia all’ultimo momento per girare una scena ambientata negli anni ’50”. Mentre Mario Longardi ha avuto modo di ricordare, oltre alla lunga collaborazione con Fellini, regista addirittura idolatrato da Steven Spielberg che aveva tappezzato di sue foto lo studio di Los Angeles, anche alcuni momenti della sua decennale conoscenza con Gian Luigi Rondi, di cui fu vicecritico al “Tempo”.
L’evento 70 da Oscar, ha il sostegno del MiBACT – Direzione Generale Cinema, il patrocinio di Regione Lazio e Roma Lazio Film Commission, main sponsor BNL Gruppo Bnp Paribas in collaborazione con SIAE e Hamilton.