La serata televisiva condotta da Carlo Conti mercoledì 21 marzo, ritornata in diretta su Raiuno, si è aperta con il monologo di Paola Cortellesi che, affidandosi a un celebre testo dell’enigmista Stefano Bartezzaghi, ha giocato sulle trappole del linguaggio tra maschile e femminile: “Un cortigiano è un uomo che vive a corte, una cortigiana… è una mignotta, uno squillo è il suono del telefono, una squillo, non lo dico nemmeno…”. A sostenerla tutte le colleghe, da Giovanna Mezzogiorno a Sonia Bergamasco, da Jasmine Trinca a Isabella Ragonese, unite nel denunciare la discriminazione.
I premi in questa edizione si sono suddivisi tra tanti film, quest’anno hanno votato 1440 giurati su 1626 con una percentuale dell’88,60, premiando soprattutto la diversità di linguaggio e di genere con cinque David al musical Ammore e malavita premio miglior film, quattro statuette all’intenso e originale Nico, 1988 di Susanna Nicchiarelli premio miglior sceneggiatura non originale, due a testa a Tutto quello che vuoi di Francesco Bruni, Napoli velata di Ferzan Ozpetek, A Ciambra premio miglior regia a Jonas Carpignano, e al cartone napoletano, ancora Napoli protagonista, Gatta Cenerentola premio miglior produttore. Tutti film di interesse culturale realizzati con il sostegno della direzione generale Cinema, tranne Napoli Velata girato ancora durante la messa a punto della nuova Legge Cinema. Anche per Rai Cinema è stato un anno di grande successo, ha commentato Paolo Del Brocco, forte dei 18 David vinti dalla sua società.
Durante la cerimonia di presentazione dei candidati ai David di Donatello al presidente della Repubblica, condotta in mattinata dall’attore Francesco Pannofino, la neo presidente Piera Detassis ha reso omaggio al suo predecessore Gian Luigi Rondi, che ha guidato l’Accademia dei David per oltre 40 anni, fino alla sua scomparsa nel 2016. “Dal prossimo anno – ha annunciato Piera Detassis – ci sarà un Premio Speciale dei David intitolato a lui“. Francesco Pannofino ha cercato di alleggerire la lettura delle cinquine con qualche battuta e alla fine si è rivolto al presidente Mattarella dicendo: “Ha visto che lista lunga che ho letto? Faceva prima lei a leggere la lista dei ministri…”. E intanto un bilancio di fine legislatura e un appello agli addetti ai lavori perché non si torni indietro sui risultati ottenuti dal suo dicastero è stato fatto dal ministro dei Beni Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, il discorso tenuto al Quirinale durante la tradizionale presentazione dei Candidati ai David di Donatello è stato occasione di fare il punto sul lavoro svolto: ”La legislatura è finita – ha detto Franceschini – ma abbiamo fatto la Legge sul cinema attesa da anni e anche i 24 decreti attuativi. Le risorse per il cinema sono aumentate del 60%. Abbiamo poi potenziato il tax credit e fatto investimenti su Cinecittà. Inoltre abbiamo portato avanti un piano straordinario stanziando 120 milioni di euro a sostegno della riapertura dei cinema chiusi e dell’apertura di nuove sale“. E ha aggiunto: “Bisogna continuare a investire dopo che nella legislatura appena conclusa la cultura ha trovato la sua centralità perché ciò che è stato fatto non sia disperso. Questo lavoro sarete voi a tutelarlo”, ha concluso rivolgendosi alla platea di addetti ai lavori.
Steven Spielberg ha ricevuto il David alla Carriera, consegnatogli dall’attrice italiana più celebre all’estero, Monica Bellucci. A Diane Keaton e Stefania Sandrelli è andato il David Speciale. Già assegnato, nelle scorse settimane, il premio per il Miglior Cortometraggio a Bismillah di Alessandro Grande.
Centrale il ruolo di Rai Movie che, oltre ad aver dedicato una programmazione speciale ai Premi, ha seguito in diretta il red carpet a partire dalle ore 19.40. Sul palco, tra gli altri, Pierfrancesco Favino, Luca Zingaretti, Nino Frassica, Beppe Fiorello, Roberto Bolle, Giorgia, Carmen Consoli, Malika Ayane.
I numeri della 62.ma edizione: Su 129 film italiani di lungometraggio di finzione, usciti nel 2017, 121 sono i film italiani iscritti al David di Donatello 2018 e 37 sono opere prime, 11 le registe donne per 10 film e 5 le registe esordienti donne; 101 i documentari e 265 i cortometraggi.
La storia dei David di Donatello inizia nel 1950, quando a Roma viene fondato l’Open Gate Club. Dato il rilievo sempre maggiore assunto dal cinema in quegli anni, tra il 1953 e il 1955 nasce il Comitato per l’Arte e la Cultura e il Circolo Internazionale del Cinema, che dà origine ai Premi David di Donatello destinati alla migliore produzione cinematografica italiana e straniera. Il 5 luglio del 1956 ha luogo la prima cerimonia di premiazione dei David di Donatello: la pellicola Racconti Romani è considerata la migliore, Vittorio De Sica e Gina Lollobrigida sono i migliori attori protagonisti rispettivamente per le loro interpretazioni in Pane, amore e… e La donna più bella del mondo e Walt Disney il miglior produttore straniero per Lilli e il vagabondo.
Nel corso degli anni si alternano le sedi delle premiazioni: Roma, Taormina, Firenze, poi dal 1981 ancora Roma.
Vittorio Gassman e Alberto Sordi sono gli attori che per il maggior numero di volte, sette per la precisione, hanno ricevuto il Premio David di Donatello nella categoria Miglior Attore Protagonista; lo stesso riconoscimento è stato assegnato cinque volte a Marcello Mastroianni, quattro a Toni Servillo, Nino Manfredi e Giancarlo Giannini, tre a Elio Germano e Ugo Tognazzi. Due premi a Sergio Castellitto, Stefano Accorsi, Valerio Mastandrea, Adriano Celentano, Francesco Nuti e Gian Maria Volonté. Due premi anche a Carlo Verdone e Roberto Benigni: entrambi si sono aggiudicati inoltre il David per la Miglior Regia e il David Speciale. Anche Nanni Moretti ha ricevuto riconoscimenti come Miglior Regista e Miglior Attore Protagonista; quest’ultimo David è stato assegnato anche a Massimo Troisi, premiato inoltre con la statuetta per il Miglior Film nel suo esordio alla regia con Ricomincio da tre.
Sofia Loren è la primatista nella categoria Miglior Attrice Protagonista con sei statuette; seguono Monica Vitti e Margherita Buy, cinque volte insignite del riconoscimento. Quattro Premi David sono andati a Mariangela Melato e Valeria Bruni Tedeschi, tre a Gina Lollobrigida e Silvana Mangano, due ad Anna Magnani, Claudia Cardinale, Giuliana De Sio, Lina Sastri, Florinda Bolkan e Asia Argento.
Tra i registi è Francesco Rosi ad aver ottenuto il maggior numero di statuette per la Miglior Regia: a lui, infatti, andarono ben sei David. Quattro a Mario Monicelli e Giuseppe Tornatore, tre a Ettore Scola, Ermanno Olmi, Federico Fellini. Due David a Paolo Sorrentino, Luchino Visconti, Vittorio De Sica, Franco Zeffirelli, Matteo Garrone, Marco Bellocchio, Gillo Pontecorvo, Pietro Germi e ai fratelli Taviani.
Ennio Morricone ha ricevuto nove David come Miglior Musicista, lo scenografo e costumista Danilo Donati si è aggiudicato otto premi, mentre sette sono stati assegnati al direttore della fotografia Luca Bigazzi. Tra gli sceneggiatori, cinque riconoscimenti sono andati a Sandro Petraglia e quattro a Stefano Rulli. Cinque statuette sono state assegnate a Ruggero Mastroianni come Miglior Montatore, quattro a Dante Ferretti come Miglior Scenografo e quattro anche a Tonino Delli Colli come Miglior Autore della Fotografia.
La ragazza del lago di Andrea Molaioli ha ottenuto dieci David di Donatello, nove per La grande bellezza di Paolo Sorrentino, Anime nere di Francesco Munzi, La vita è bella di Roberto Benigni, L’ultimo imperatore di Bernardo Bertolucci, Pane e tulipani di Silvio Soldini e Il mestiere delle armi di Ermanno Olmi. Otto riconoscimenti per Romanzo Criminale di Michele Placido e Vincere di Marco Bellocchio. Sette premi per Lo chiamavano Jeeg Robot di Gabriele Mainetti, Il racconto dei racconti di Matteo Garrone, Il capitale umano di Paolo Virzì, Noi credevamo di Mario Martone, Il divo di Paolo Sorrentino, Gomorra di Matteo Garrone e Speriamo che sia femmina di Mario Monicelli. La 62ª edizione dei Premi David di Donatello è stata realizzata dall’Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello e Rai – Rai 1, si è svolta sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, con il contributo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo – Direzione Generale per il Cinema, d’intesa con AGIS e ANICA e con la partecipazione, in qualità di partner istituzionali, di SIAE e Nuovo IMAIE. Piera Detassis è il Presidente e Direttore Artistico dell’Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello.
Per ulteriori informazioni www.daviddidonatello.it