Il Senato ha approvato il ddl sul cinema con 145 voti a favore, 6 contrari e 30 astenuti. Il provvedimento passa ora all’esame della Camera. E’ una legge che consentirà ai tanti Nuovi Cinema Paradiso di riaprire i battenti, grazie ad un piano di 100 milioni in cinque anni riservato al restauro o alla creazione di nuove sale – ha detto il senatore Andrea Marcucci, presidente della commissione Cultura di Palazzo Madama. Con questo provvedimento – ha sottolineato il parlamentare – si rilancia uno dei settori più dinamici della nostra industria culturale: quello del cinema. Basta guardare le cifre: 400 milioni annui sul Fondo Unico, 200 in più rispetto al passato, 110 milioni in più per il tax credit, 10 milioni per la digitalizzazione del patrimonio filmico, 100 milioni per le nuove sale. Altro elemento da salutare con soddisfazione – ha concluso Marcucci – è la percentuale del Fondo dedicata alle opere prime e seconde, ovvero circa 70 milioni per incentivare giovani talenti. Il Senato ed il ministro Franceschini hanno fatto un buon lavoro a sostegno del nostro cinema. Mentre la senatrice del Pd Rosa Maria Di Giorgi, relatrice a Palazzo Madama del Ddl Cinema – il Senato della Repubblica ha approvato la legge quadro di sistema del Cinema, 51 anni dopo la riforma del 1965. Da allora si sono susseguite solo una serie di singole modifiche, spesso disomogenee. Oggi invece c’è una riorganizzazione di tutto il comparto, ispirato a criteri di innovazione,efficienza e merito. Abbiamo dato una risposta concreta all’intera categoria. Il nostro è stato un lavoro complesso, fatto di ascolto, elaborazione e confronto con tutte le categorie della filiera cinematografica. Abbiamo audito 33 tra Associazioni, Fondazioni e Società che appartengono all’industria Cinema. L’obiettivo della legge è anche quello di restituire agli investimenti pubblici una valenza culturale e sociale, per valorizzare il cinema di qualità. Il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini intervenendo in Aula al Senato prima del voto finale – Questa legge è attesa da molti anni, da qualche decennio dal mondo del Cinema. La risposta che il Senato e spero presto tutto il parlamento potrà dare è una risposta che non aumenta solo le risorse ma che introduce nel nostro ordinamento un ancoraggio preciso. Infine il Ministro ha ringraziato tutti quelli che hanno collaborato al percorso legislativo del ddl, in particolare le opposizioni che hanno dimostrato come su alcuni argomenti ci sono terreni comuni. I 400 milioni di cui parliamo – ha poi spiegato – potranno essere di più perché sono ancorati all’11% delle Ires e Iva che devono versare le imprese che si occupano a vario titolo di contenuti e contenitori. Franceschini ha inoltre aggiunto che finisce la discrezionalità del contributo perché diventa tutto automatico ad eccezione di una quota importante che ha valore assoluto maggiore di quanto viene destinato oggi (dal 15% al 18%) per le opere prime per i giovani autori. Spero – ha affermato – che nella Legge di stabilità si possa fare in modo che alcune spese fisse dello Stato possano trovare un finanziamento in un capitolo ad hoc che di conseguenza facciano aumentare questa quota discrezionale di contributi selettivi. Poi ci sono le sale, ci sono gli interventi importanti per la scuola, scompare la censura. Mi pare – ha concluso – un grande passo avanti e di questo ringrazio di cuore il Senato“. Anica – Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive Multimediali esprime grandissima soddisfazione per il voto in Senato sul disegno di legge di riforma del sistema cinematografico e audiovisivo. La discussione articolata ed esaustiva e il voto favorevole a così ampia maggioranza indicano quanto il settore sia considerato centrale e strategico per il Paese da tutte le forze politiche. Una coesione di intenti e di obiettivi che l’industria apprezza e che fa propria, confidando in una rapida conversione del testo in Legge. Apprezzamento inoltre anche di Anec – Associazione Nazionale Esercenti Cinema, Agis – Associazione Generale Italiana Spettacolo e Fice – Federazione Italiana Cinema d’Essai. Sulla rivista 8½ la riforma di sistema e le reazioni delle categorie.
Il giorno stesso dell’approvazione del ddl su Twitter il Ministro Franceschini ha sintetizzato così: Il Senato approva il ddl #cinema che ora passa alla Camera. Più risorse, meno discrezionalità, aiuti alle sale, scompare la censura.
Il testo della nuova Legge Cinema è visibile nel sito internet: www.beniculturali.it. Ulteriori informazioni anche nella rassegna stampa della sezione Dicono di Noi del sito internet della Direzione Cinema